God bless America

Tu parti da un concetto abbastanza strano, e cioè che un ricco voglia che il figlio si istruisca e non che impari a stare al mondo, ad avere amiciszie utili ed importanti, e a menare fendenti (come ha fatto il padre).

Raramente i ricchi sono interessati all'istruzione fine a sè stessa.

" Il mio piccolo trovandosi all'estero ha fatto la scuola internazionale, quindi ho conosciuto i genitori. Tutti (grandi) professionisti, industriali ed alti dirigenti di multinazionali."

All'estero (dove forse la scuola pubblica si è disfatta 20 anni prima e dove c'è più classismo)  può darsi funzioni come dici tu. In Italia mi sembra proprio di no. 

Si ritorna lì, col disastro del sistema scolastico cui si va incontro saranno sempre di più ad andarci tra quelli che possono permetterselo.

Negli anni '80 nessuno sano di mente si sarebbe mai sognato di non mandare i figli (bravi) al liceo (classico) pubblico. Ma i tempi stanno cambiando molto rapidamente.

"ma per mia esperienza" , da quello che dicevi prima tanta esperienza mi sembra che non ce l'hai né che conosci persone che i figli ce li mandano. Ci vanno i figli di fior d'imprenditori e professionisti. Il mio piccolo trovandosi all'estero ha fatto la scuola internazionale, quindi ho conosciuto i genitori. Tutti (grandi) professionisti, industriali ed alti dirigenti di multinazionali. Ah, anche figli di politici di alto livello. C'era il figlio di uno di quelli che piace tanto ad Antitrader e che bacchettano l'Italia  sul debito, non dico chi è per questioni di privacy.

Ma per mia esperienza, a quelle scuole internazionali iscrivono i figli gli arricchiti dell'ultima generazione, i calciatori o le veline. Magari qualche immobiliarista.

Non certo chirurghi, avvocati, notai o imprenditori.

Fra le scuole private forse il più quotato a Milano è il Leone XIII, in cui vanno i benestanti ma non i ricchissimi (quelli vanno al San CArlo in Corso Magenta), e che ha una impronta didattica abbastanza improntata all'abitudine alla competizione.

"Io non conosco nessuno che possa spendere 37 mila euro l'anno per la retta scolastica di un figlio"

Non mi sorprende che tu non li conosca. Ma ce ne è molti di più di quanti tu pensi. Comunque qualsiasi scuola internazionale in un paese scrauso come l'Italia, va dai 22.000 ai 25.000 euro. E di gente che quei soldi li spende ce ne è tanta. Si prendono l'IB e poi vanno all'Imperial College. E il primo lavoro che trovano è a 80.000 euro l'anno.

Il mondo gira così. Al Volta oramai ci va il figlio del commercialista.

Io non conosco nessuno che possa spendere 37 mila euro l'anno per la retta scolastica di un figlio

Ma neanche che si sognerebbe di spenderli

Qui a Milano il liceo più ambito, soprattutto dai ricchi professionisti, è il pubblicissimo Liceo Volta. 

Ovvio. 20.000 euro l'anno è la retta di qualsiasi scuola internazionale, niente di speciale. 

Peavey, quello perché nella realtà dove vivi tu ci sono (ancora) buone scuole pubbliche. Io ho fatto il Liceo Classico Dante, a Firenze, e non esisteva (a quel tempo) scuola privata allo stesso livello accademico in tutta la Repubblica Italiana (anche se gli Scolopi e la Querce, scuole private religiose sempre a Firenze, erano tutte e due di buon livello). Quando però le scuole pubbliche saranno solo ritrovi di spaccio o peggio, incontri su skype tra perfetti sconosciuti, cioè quando saranno degli asinifici, vedrai che cambierà anche l'essenza delle scuole private.

A 100.000 euro che sappia io c'è solo Rosières, che per altro è un collegio, quindi anche con le spese di alloggio.  Non credo che in Europa esistano scuole private con rette oltre i 37.000 - 40.000 euro. 

Le scuole private servono per fare relazione. Per incontrare i tuoi pari e misurarli.

Una scuola da 100mila euro anno, per prima cosa ti insegna ad essere formale. Immediatamente dopo ti insegna a sopravvivere tra i tuoi simili. Di solito squali figli di squali.

Inutile frequentare una scuola simile se poi non puoi permetterti il Patek, il personal shopper ed il braccialettino in carbonio. Finisci nella fogna dell'inferno.

Non c'entra essere scemo o intelligente..  semplicemente e' come finire a naja con caporali miliardari ferocemente annoiati.

Eccerto che i licei pubblici storici di tutte le città sopra i 100k abitanti sono le scuole migliori. 

D'altronde se vuoi creare un'eccellenza nel privato, ti tocca andare su livelli di retta decisamente esclusivi. Facciamo 4 calcoli.

Quanto bisognerebbe offrire ad un professore bravo per lasciare il pubblico e trasferirsi al privato?

Posto che nel pubblico siamo a 1800 euro la mese per 14 mensilità strasicure a vita, direi che un'offerta congrua per passare al privato sia di almeno 3000 euro netti al mese, equivalenti a 80k di RAL.

Se per semplificità assumiamo che per una classe di 24 alunni servano 6 professori da 5 ore ciascuno (per 30 ore complessive settimanali), e che il costo della struttura sia pari a quella di un trilocale di medesima dimensione (un'aula da 40 mq più 25/30 mq di spazi comuni), cioè 25k annuali per una struttura centrale, più un costo amministrativo di 20k annuali, hai che 24 alunni devono pagare rette per almeno 530-540 k, cioè almeno 22-23 mila euro l'anno.

Cifre impensabili se non per qualche realtà molto esclusiva (ma per poche centinaia di alunni).

Chi manda il figlio alla scuola privata molto probabilmente e' piu' somaro del figlio (somaro).

La scuola migliore e' qiella che si confa' al tuo status sociale (praticamente la scuola del

quartiere dove abiti), voler forzare la mano vuol dire sconfinare nell'allevamento in cattivita'.

I licei storici di Milano son tuttora scuole eccellenti, e, se il marmocchio e' uno normale non

ha grosse difficolta', se invece e' un po' somaro lo bocciano (e lo mandano alla scuola privata).

Cosa si studia o non si studia e' del tutto relativo, cosa serve o non serve altrettanto, basti

paensare che al liceo scientifico si fa ancora latino, serve? Non serve? E chi se ne frega?

La pigli a mo' di cruciverba e te lo studi altrimenti ti bocciano. E' la regola bellezza !

Le uniche materie che han bisogno di uno studio sistematico son quelle scientifiche nel

senso che non puoi passare di palo in frasca, o le studi per davvero tutti gli anni oppure non

ne sai un cazzzz.

"io non riusciro' mai ad appassionarmi a un logaritmo" diceva una tizia acculturata, e la cosa

ci puo' anche stare, quel che non ci sta e' affermarlo con l'orgoglio e la puzza sotto il naso di

chi ritiene che l'universo si basa su Giacomo Leopardi.

Più che altro gli andrebbe chiesto se ha capito cos'è il sacrificio.

Pochi ragazzi oggi sanno cos'è. È quella la tragedia, e non è nemmeno colpa loro.

Bene Tuco, a tuo nipote fagli qualsiasi tipo di banale domanda di importanza fondamentale. Chiedigli la suddivisione politica dell'Italia (regioni, province, comuni...). chiedigli qual'è il senso di rotazione della Terra o qual'è il suo diametro. Chiedigli a che temperatura evapora l'acqua, chiedigli a quanto ammonta la popolazione italiana. Chiedigli quanti sono i continenti e dove sorge il sole in australia. Chiedigli cos'è la gravità, a che distanza è il Sole dalla Terra e quanto impiega la Terra a fare un giro intorno al Sole.

Fagli qualsiasi domanda banale per capire se sa dove sta appoggiando i piedi e se sa dare una spiegazione alle cose che lo circondano. Rimarrai stupito...

Sì, ho avuto occasione di osservare questo fatto su mio nipote che ha terminato le medie quest’anno.

Penso che Gianlini abbia ragione. Una scuola privata, ma non che serva per quelli che bocciano alle pubbliche (tanto alle pubbliche non bocceranno più nessuno) come sono la maggior parte delle scuole private oggi, ma una scuola rivolta a quelle élite (=persone ricche) che vorranno per i loro figli un'istruzione seria. Che vorranno che i loro figli dfacciano parte delle élite di domani. Sai meglio di me che le scuole pubbliche stanno andando diritte verso lo sfacelo, e la crisi Covid19 accellererà questa corsa verso il disastro. Già non compicciano nulla, ti immagini quando saranno a far lezione su skype perché in classe "non ci sono le distanze" (=per far stare gli inegnanti a casa a non fare un cazzo)? Roba da ridere. Le masse sono spendibili, e le masse italiane vanno verso il macello. Ma se hai soldi e puoi permettertelo non vuoi che sia spendibile anche tuo figlio.

L'Italia sta diventando sempre di più un paese dove si salva solo chi ha quattrini, e che ce ne ha tanti. Non è più un paese per poveri.

Sta diventando rapidamente un paese del terzo Mondo, tocchiamo con mano la decrescita (in)felice, come in Nigeria. In Nigeria suppongo che le scuole pubbliche siano una merda, ma sicuramente ci sono anche scuole private di altissimo livello, per gli straricchi del paese. Con rette stratosferiche.

A questo, per distruggere tutto, aggiungici l'effetto distanziamento di quella buffonata che è il Covid19...

Vuoi quindi una scuola seria, dove a tuo figlio gli facciano il culo e lo seguano allo stesso tempo. 

Se avessi un figlio in età scolastica e abitassi in Italia ora in una scuola del genere mio figlio ce lo manderei. E sono cose che non hanno prezzo, puoi mettere le rette che vuoi. Non riesci a fare una cooperativa con altri insegnati (bravi)?

Tuco io sto osservando in modo molto critico i programmi scolastici da qualche anno, quelli delle scuole dell'obbligo. Ti do solo alcuni elementi che ti possono far ragionare. Le materie scolastiche sono 11, da programma si devono fare due test di verifica al mese per ogni materia, cioè 22 test al mese. Una verifica al giorno. Questo implica che il giorno prima i ragazzi a casa si preparino e buttino nel cervello informazioni di scarsa utilità.

Tieni conto che è diventato obbligatorio che tutte le materie siano considerate al pari livello, perchè anche i professori "minori" hanno i loro diritti. Per cui hai quella di religione che ti massacra di insufficienze ed hai quello di motoria (una volta era ducazione fisica (prima ancora ginnastica credo)) che ti da i compiti a casa (per motoria ci sono due libri).

Tieni conto anche di questo, a scuola tra meeting, la visione di film e insegnamenti alternativi strani, i ragazzi passano sei ore a fare un cazzo. Per l'anno prossimo ho deciso che mio filgio sta a casa, si alza la mattina e china la tesa sui libri...

Sempre più in futuro i programmi scolastici pubblici verranno adattati ad una fauna immigratoria dotata di Q.I.scimmieschi.

Questo per evitarne la frustrazione nel non riuscire.