Morphy, non so con che intento Shera venga qui a scrivere, ma sono sicuro che non è un intento onesto, altrimenti non altererebbe ogni volta la narrazione dei fatti.
La questione della prostituzione di trans nella zona fra il numero 60 e il numero 80 di via Padova, è molto semplice. All'altezza circa del 70 si apre un cancelletto che da sul Parco Trotter, al cui interno, nelle varie palazzine che una volta costituivano scuderie e locali di uso per le corse dei cavalli, esiste un plesso scolastico di scuola primaria (elementari) Tutto il parco è recintato e i due accessi (uno su via Padova l'altro su via Giacosa) sono interdetti all'ingresso del pubblico estraneo alla scuola dalle ore 8 alle ore 17. Per la struttura indicata, le aule più vicine all'ingresso di via Padova distano circa 100 m. Ripeto. Dalle 8 alle 17, quando i bambini sono a scuola, NESSUN ALTRO PUò' ENTRARE NEL PARCO. Il cancello è chiuso e sorvegliato da apposito guardiano. Secondo me si tratta peraltro della più bella scuola elementare di Milano. Per fortuna iniziano ad accorgersene anche tanti genitori italiani (mentre fino a poco tempo fa erano iscritti per lo più bambini stranieri)
Dall'altro lato della strada (agli incroci indicati nel mio precedente post) stazionano durante il giorno alcuni trans sudamericani (per lo più peruviani), di aspetto sicuramente poco pregevole, di fattezze deformate da interventi di chirurgia plastica non proprio ottimale, ma che sono per lo più abbondantemente vestiti e che semplicemente attendono clienti, stazionando in piedi sul marciapiede. I clienti passano a piedi o forse in auto (questo dettaglio non lo conosco). Fatto sta che quando si accordano per una prestazione si incamminano, loro davanti, il cliente ad una decina di metri indietro, verso l'edificio in cui è il rispettivo appartamento in cui operano. A volte anche distante un paio di strade. Dalla strada non si vede NIENTE.
Tanto meno qualcosa vedono i bambini, che all'uscita da scuola sono sempre accompagnati dalla presenza di un pattuglia di vigili che presidiano le strisce pedonali di attraversamento, oltre che dai genitori che li vanno a prendere, e che escono ad orari in pieno giorno. Se incrociano dei trans penseranno al limite a qualche strano individuo camuffato da donna nonostante sia un uomo. NIENTE ALTRO.
Viceversa anni fa, imperversava il cosiddetto putan tour. Te lo ricordi? erano fine anni 80 inizio 90 e si prosegui fin verso l'anno 2000 (io facevo l'università e quindi colloco facilmente le date). A quei tempi, reggenti Milano le giunte di Pillitteri, Borghini (PSI), Formentini e Albertini (Lega e Forza Italia) lungo tutte le circonvallazioni e le principali arterie, nonchè in zone tipo Cimitero Monumentale, Gioia, Viale ZAra e altre che non sto ad enumerare era frequentissimo dalle prime ore della sera fino a tarda notte vedere trans e prostitute, praticamente nude, che si procacciavano, in modo molto esuberante, clienti. Il tutto anche di fronte ad eventuali bambini che avessero la ventura di tornare con i genitori, ad esempio, da una serata a casa dei nonni o delle zie, o dell'amichetto. A me, che avevo 18-19 anni e andavo a prendere mio padre in stazione, è capitato più volte di trovarmi il seno di qualche trans a pochi cm dal finestrino dell'auto, fermo ad incroci o semafori rossi.
Ecco. Secondo te, quale è l'intento di Shera quando cerca di far credere a chi non conosce la situazione reale, che ora differentemente dal passato e che nella zona ora nota come NOLO ci siano situazioni di fortissimo degrado fuori controllo (anzi! fuori da una scuola elementare! o signur! ma dove siamo arrivati!) quando ti ho dettagliato esattamente cosa avviene?