By: gianlini on Giovedì 12 Giugno 2014 05:20
Mi permetto di dissentire profondamente sulla motivazione per cui le corporation spingono sull'immigrazione
non si tratta affatto di volersi rifornire di manodopera a basso costo, già oggi la pagano poco e cmq basta rivolgersi a cinesi ed indiani a casa loro che le corporation non hanno problemi
quello a cui probabilmente mirano, è creare altre decine di milioni di consumatori, qualcosa che è impossibile da fare lasciando peruviani e messicani a casa loro (inn quei paesi le elites succhiano tutto quanto emerge al disopra del livello di sopravvivenza); è quello di cui hanno disperatamente bisogno le corporations....ogni anno il mercato per loro deve crescere, è la legge del capitalismo
per le corporation sarebbe teoricamente equivalente che i bianchi americani ed europei si mettano a fare 3 figli a testa, anche se probabilmente non hanno la pazienza di apsettare 25 anni che crescano e preferiranno comunque, nel frattempo, importare giovani consumatori "già pronti all'uso"
il problema è che in un nessuna parte del mondo benessere economico derivato dalla produzione e non dalla rendita di posizioni (tipo Paesi Arabi per intenderci) si accompagna a prolificità, per molte ragioni, che qui non è il caso di approfondire, ma è una legge praticamente matematica...ho postato qualche tempo fa i dati della prolificità in Corea che è 1,20 figli per donna, il minimo mondiale, ma Germania, Italia, Giappone, e le frazioni bianche di UK e US sono su quei valori lì....in europa fa eccezinoe ad esempio la Norvegia, ma solo perchè appunto rientra fra i paesi che godono di una rendita eccezionale (petrolio) e possono permettersi di concedere la maternità anche ai padri
per cui bisogna scegliere....o far patire di stenti per decenni il mondo delle imprese, o concedere l'immigrazione come fonte di nuovi consumatori
secondo me, tertium non datur