By: Trucco on Domenica 30 Giugno 2013 10:49
Io non ho parlato di un complotto, ma di un disegno armonico. La possibilità dello 0,1% della popolazione mondiale di beneficiare del 50% delle risorse senza che il 99,9% degli altri occidentali opponga resistenza deve necessariamente passare attraverso un sistema in cui il 99,9% consumi meno, lavori di più a minor prezzo, tenga gli occhi lontani dalle proprietà altrui, si dimentichi di vivere in una democrazia in cui il 50,1% dei cittadini possono far tutelare i loro interessi e non in un sistema feudale. Per mantenere la massa in uno stato di intorbidimento mentale è inevitabile ricorrere a dei diversivi, dei lavaggi del cervello sofisticati che passano attraverso la perversione dei valori. Non occorre sedersi ad un tavolo per ordire un complotto, è sufficiente essere nei panni della elité per comprendere cosa sia più vantaggioso per lei. Il resto è tutto consequenziale, il fatto che le democrazie rappresentative siano poi molto permeabili al denaro, permette infine di far sì che i politici convergano nel fare gli interessi delle elite, siano essi di destra o di sinistra. Ma per far sì che nessuno si accorga che gli eletti non fanno l'interesse degli elettori, occorre fare anche tutto un insieme di strategie di contorno, volte in particolar modo a disorientare gli elettori e, se possibile, a convincerli che il loro interesse è un altro, che è meglio rassegnarsi. Per fare questo occorrono i media, occorre elevare gli opinion leader "comodi" e boicottare o ridicolizzare quelli scomodi, occorre mescolare popoli diversi in base al motto "divide et impera"... Risultato: l'opinione pubblica è perfettamente allineata agli interessi delle elite, i movimenti nazionalisti prendono lo 0,1% dei voti, la gente come Gianlini paga il 60% di tasse e le multinazionali (ed i loro proprietari indirettamente) il 10%, ma Gianlini dice che questo non fa parte di alcun complotto, insomma il sistema funziona benissimo.
Tra le vittime non fanno tutti la stessa vita grama, il 5-10% degli occidentali più benestanti per certi versi non patiscono più svantaggi che vantaggi, anche loro possono investire in azioni Apple e indirettamente pagare solo il 10% di tasse, anche loro possono prendere una domestica, una badante o un imbianchino a 8 euro l'ora grazie all'immigrazione, anche loro possono insomma tendere ad accumulare ricchezze su cui pagheranno poche tasse, se solo sono riusciti ad accantonare una parte dei redditi iper-tassati. Quello che a me stupisce è come il restante 90-95% della popolazione non insorga, come gente che non ha nulla da perdere, anziché diventare brigatista, preferisca suicidarsi. Poi però penso che anche le mucche negli allevamenti non si ribellano all'allevatore e così ho l'illuminazione: si tratta di stare su piani diversi della "catena alimentare", e chi appartiene all'elite ha mediamente un intelligenza molto superiore a quella di chi sta sotto, cosa che gli permette di prosperare a discapito della minoranza numerica. Ormai la gente non capisce più in quale sistema si trova a vivere (e non è leggendo i giornali che può venire informato, al massimo può ricevere più indizi da mettere assieme), ma anche se lo capisse probabilmente si rende conto che non ha nessuna possibilità di successo nel cercare di capovolgere il sistema, è un pò quello che capita anche a me. Se non avessi iniziato a leggere Zibordi dodici anni fa probabilmente ancora oggi non avrei capito un tubo.
L'unica speranza, paradossalmente, sono i "dissidenti" dell'elite, un pò come per le mucche la speranza più grande risiede nell'aumentato numero di vegetariani. Ancora più paradossale poi è che i cani da guardia delle elite siano quei partiti progressisti che sostengono di voler ricercare l'eguaglianza!
Non giova purtroppo alla causa del popolo occidentale che i due terzi di quella elite abbiano una appartenenza etnico/religiosa ad un altro popolo, tra parentesi un popolo che tende a non provare particolare empatia verso gli altri, un popolo che ha dei rancori per quello che gli è stato fatto in passato e che anche grazie a questa esperienza ha elaborato un istinto di sopravvivenza ed una capacità di nascondersi molto spiccati, un popolo che non ha tratti somatici distintivi rispetto a quello caucasico e che quindi ha buon gioco nel restare anonimo.
E' una realta' triste purtroppo. A volte penso che sarebbe stato meglio per me non leggere mai gli articoli di GZ e restare all'oscuro di questo sistema.