By: alberta on Mercoledì 20 Marzo 2013 19:10
Secondo indiscrezioni, il ministro delle Finanze cipriota Sarris oggi a Mosca – sembra accompagnato da una delegazione Ue di alto livello - avrebbe una proposta: in cambio di una tassa compresa tra il 20 e il 30% sui depositi russi nelle banche cipriote, cedere una quota della futura società energetica cipriota a Mosca e ulteriori benefici strategici nel settore del gas a Gazprom. ‘Una mossa azzardata visto che le riserve di gas non sono ancora commerciabili. Siamo ancora alla fase di esplorazione. E che comunque compromette una risorsa strategica nazionale’, ha precisato da Nicosia una fonte del settore bancario cipriota che ha voluto mantenere l'anonimato. Grazie alla sua tassazione Cipro è l'isola felice dei russi. I loro depositi – tra quelli in banche cipriote delle imprese russe e l'esposizione delle banche russe - ammonterebbero a circa 30 miliardi su un totale di 75. Il che spiega la dura reazione del presidente Vladimir Putin che ha definito il prelievo «ingiusto, poco professionale e pericoloso’. E che ha spinto Mosca a valutare di non estendere più, come prima ventilato, la scadenza del prestito di 2,5 miliardi di dollari concesso a Cipro nel 2011 (…)”.