MV, in questo momento il bund è tornato ai livelli del 8 settembre.
Il rendimento oggi è 0,333 % mentre l' 8 settembre era 0,312 %
come vedi, nonostante il rendimento sia salito, il bund è ora uguale ad allora - in due mesi un qualche meccanismo l'ha fatto salire nonostante i tassi siano saliti
Gianlini sei molto attento e mi complimento. Però temo di non essere riuscito a far passare il solo ed unico concetto che volevo trasmettere fin dall'inizio, e cioè che il CNT e BW sono ininfluenti nel trading. Ammesso che mi si possa dare ragione, non bisogna però traslare da questo unico concetto, arrivando ad altre conclusioni come ad esempio sostenere che se i Bw sono gratis, posso stare short a vita tranquillo perchè i tassi sono a 0. Se mi metto short per 2 anni, ad esempio, e mi sparo 20 punti di BW che non mi danno fastidio, devo essere consapevole e monitorare quanto accade su tutti gli aspetti che riguardano la mia operazione, perchè i motivi per perdere sono molteplici, anche escludendo il BW.Quando ho postato il grafico del future e dei rendimenti sovrapposti, per sostenere quella che per me è una certezza, ho voluto dimostrare grossolanamente che la correlazione inversa e stretta tra lo strumento operativo ed i rendimenti, vero motore del primo, esisteva ed era dimostrabile. Sostenendo che preferisco il grafico dei rendimenti come strumento di studio, perché secondo me più pulito e più completo,e sostenendo che solo in seguito mi preoccupo di verificare il prezzo dello strumento operativo non sono sceso troppo nei dettagli per non aggiungere carne al fuoco in un discorso che già di per se stava diventando troppo lungo. Invece mi hai pizzicato in meno di 24 ore su quella che ritieni giustamente un'incongruenza. Bene. Sgombrato il campo da quello che non ho mai sostenuto, provo a darti la mia visione su quanto giustamente hai notato. E' il mio modo di interpretare il fenomeno...nessuna didattica.
La correlazione tra future e rendimenti, che io tengo monitorata, non è rigida come se parlassimo di un indicatore sul prezzo, ma i due andamenti sono legati da un elastico. Questo tipo di legame, permette alle due variabili di concedersi delle fasi di divergenza. Le divergenze sono ovviamente quotidiane, con l'abitudine però di rientrare il giorno successivo o il secondo giorno. Per intenderci...al diminuire dei rendimenti dello 0,2 può corrispondere un aumento del fut dello 0,1 o dello 0,3 e viceversa. Come dicevo prima, tali divergenza odierna, viene generalmente compensata l'indomani. Pensa che ci sono casi (rari) in cui ti aumentano entrambe e ti diminuiscono entrambe. L'indicatore superiore del grafico allegato tiene monitorato il rapporto quotidiano tra le due grandezze, ed i casi rari di cui sopra sono evidenziati dai picchi o bottom robusti dell'indicatore. Sinceramente non so perchè possano verificarsi tali situazioni limite, ma francamente non mi interessa nemmeno saperlo. Ti faccio notare anche che il medesimo indicatore, attraversa periodi durante i quali è stabilmente sotto lo zero, ed altri (nel periodo evidenziato, poche volte) durante i quali si stabilizza sopra. La lettura dell'indicatore, per come l'ho costruito, parte da un principio. Indicatore a zero il future ha guadagnato o perso quello che hanno perso o guadagnato i rendimenti. Indicatore alto il future ha guadagnato meno di quanto non siano scesi i rendimenti o perso di più di quanto non siano aumentati i rendimenti. Indicatore basso il future ha guadagnato di più di quanto non siano scesi i rendimenti o perso meno di quanto non siano saliti i rendimenti. In soldoni tengo monitorato la forza del future sulla debolezza dei rendimenti, senza chiedermi da cosa sia dovuta, perchè avvenga e via dicendo. Se noti, nell'ultimo periodo, l'indicatore è stabilmente sotto lo zero, che indica che il future è più forte rispetto al calo dei rendimenti o meno debole rispetto ad un aumento degli stessi. A parte qualche picco, dopo la verticale rossa la situazione è costante, e la controprova la troviamo guardando il grafico del future (nero) ed il grafico dei rendimenti (rosso). I punti 0,1,2 sui due strumenti sono asimmetrici in quanto mostrano che tra il punto 0 e 1 abbiamo lo stesso valore di future rispetto a minimi di rendimento crescenti, e che al punto 3 abbiamo un max di future leggermente superiore al punto 2 ma con un minimo dei rendimenti ben maggiore sempre rispetto al punto 2. Quindi quanto tu mi facevi notare oggi è indicato dall'indicatore ed è iniziato da ottobre. Quindi la correlazione c'è ed è abbastanza stretta, ma non rigida, con divergenze che sono quotidiane e che sommate nel tempo ti danno delle tendenze che devono essere monitorate. Faccio notare altro particolare per me molto interessante ai fini trading. Nel punto m1 sul future, hai una rottura dei max relativi precedenti che operativamente ha un significato rialzista di solito. Guardando ai rendimenti invece nel punto m si nota che i minimi relativi precedenti non sono ancora stati violati quindi niente long. Infatti..hai uno storno.Nel punto n1 invece sul future tenderei ad aspettare il long o il fine short sul minimo relativo precedente, mentre guardando i rendimenti in n mi accorgo che sono già sui massimi relativi precedenti. Infatti il future riparte senza cercare il vecchio minimo. Con questo non sono qui a sostenere che questo approccio è il migliore, ma è quello che preferisco ed ho solo questo da mostrare per rispondere all'incongruenza che mi facevi notare.