Sul mercato la vedo come Telesma delle 10,41.
Sulla Carige la risposta è impossibile non trattandosi di principi ma di interpretazione di numeri ed aspettative sui numeri.
Personalmente non conosco neppure i numeri del Bilancio Carige.
Men che meno posso interpretarli e prescindere da una valutazione di un piano industriale.
So solo 3 cose.
Non si è fatto avanti nessun istituto ( segnale negativo ).
Non è il momento di investire sulle banche.
In Italia si vogliono salvare anche gli obbligazionisti ( ragioni politiche ) e questo rende torbida qualsiasi operazione con l'intervento dello Stato come quella del precedente governo sulle due popolari venete che ha visto ,come al solito,da una parte "pantalone pagatutto " e dall'altra Banca Intesa stravincente.
Invece l'alternativa istituzionale ( il bail-in ) potrebbe rivelarsi molta pericolosa perchè presuppone un aircut del 7% su alcuni depositi.
Vi sono poi soluzioni intermedie ( ricapitalizzazione precauzionale e concessione di garanzie ) che aiutano troppo la propietà privata.
In conclusione la situazione più interessante per lo stato ( azzeramento azionisti e obbligazionisti ) ,cavaliere bianco per integrazione e formulazione piano industriale , ...non è possibile e pertanto temo che il ruolo statale ,ora in Italia ,possa essere solo quello di "pantalone" o "carrozzone ",
Negli Usa la Fdic di Sheila Bair nel 2008 e seguenti fece un'opera straordinaria sul salvataggio delle piccole/medie banche in difficoltà perchè penalizzò il capitale attirandosi ovviamente grosse critiche da destra.
Avrete capito che noi volendo salvare capitale (risarcimenti),obbligazionisti (risarcimenti ed esclusioni ),depositanti( ovviamente ) siamo costretti a ricorrere a pantalone aggirando le norme europee( clamorosa l'operazione delle due popolari venete con cui ci siamo fatti beffa delle regole ).
Hobi