Perché è la storia che si ripete. È la situazione che non è cambiata, non lo stato mentale. La Francia dopo mille anni è ancora un paese molto centralizzato. Macron è supportato si e no dal 20% dei francesi, sono le élites che vivono nelle città. E chi va a tassare con l'aumento del gasolio? I francesi della periferia, che hanno bisogno dell'auto per andare a lavorare e che non lo hanno votato. E tutto quel proletariato bianco che lavora a Parigi, o nelle altre grandi città, ma che vive lontano, fuori dalla cintura delle banlieu, perché non ha soldi per stare a Parigi, ma non ha nemmeno il fegato di vivere nelle banlieu. Un proletariato periferico e rurale, che non è nemmeno rappresentato politicamente, perché benché il Fronte Nazionale sia il primo partito, il sistema presidenziale a doppio turno francese di fatto impedisce alla Le Pen di diventare presidente, e in una repubblica presidenziale come è quella francese, di fatto restano fuori, così come restavano fuori i contadini perché non rappresentati negli Stati Generali. Ma sono loro i Gilets Jaunes, sono gli stessi che presero la Bastiglia. E come Luigi XVI o Maria Antonietta, Macron probabilmente non ha nemmeno idea di cosa succeda fuori da Parigi. Com'era quel detto attribuito a Maria Antonietta, ora non ricordo ma mi pare che fosse "se non hanno soldi per comprarsi il gasolio che facciano il pieno con l'Armagnac..."
Ora su quella dei Gilets Jaunes si è innestata una nuova rivolta, quella per le pensioni. È interessante, ma non ne so molto, quindi non sono in grado di commentare (nemmeno abito in Francia). Leggerò qualcosa, poi magari scrivo sul forum.
Morphy, è vero. Anche la religione cattolica. Se il Papa restava ad Avignone era meglio.