By: naz43 on Giovedì 10 Gennaio 2013 11:57
okkio Esteban, Sears = Caruso ... anzi la salute è più importante del trading ...
IL CERVELLO
Tratto dal libro: La zona anti-età di Barry Sears
A che giova un’efficace strategia anti-età, se poi la mente decade prima del corpo? Quando si invecchia, la paura più giustificata è quella di perdere le facoltà mentali. L’invecchiamento impone un pesante pedaggio al cervello: almeno il 50% delle persone oltre 80 anni soffrono di qualche problema di deterioramento mentale.
Ma esiste un farmaco specifico che prolunghi la longevità del cervello?
Che le cellule del cervello vadano in necrosi per insufficienza di glucosio , eccesso di cortisolo, mancanza di ossigenazione, morbo di Alzheimer o attacco di radicali liberi, un neurone morto è morto per sempre. Quando il numero di neuroni degradati diventa consistente, il cervello imbocca una china assai pericolosa e, inesorabilmente, s’innesca una spirale discendente.
Il segreto della longevità del cervello è dunque di mantenere vitali i neuroni il più a lungo possibile. Questo è uno dei grandi problemi della lotta contro l’invecchiamento.
E qui entra in scena la dieta pro Zona, studiata per mantenere il livello dell’insulina all’interno di una zona precisa,, con un effetto stabilizzante per i livelli di glucosio nel sangue. Poiché fornisce proteine in piccole quantità, distribuite durante tutta la giornata, riesce anche a mantenere adeguati livelli di glucagone, garantendone l’equilibrio con l’insulina ed evitando un’eccessiva secrezione di cortisolo.
Infine la dieta pro Zona, essendo anche un regime alimentare a restrizione calorica, minimizza la produzione di radicali liberi.
E’ stato dimostrato che i topi sottoposti a una dieta a restrizione calorica subiscono danni significativamente più bassi del DNA cerebrale, mentre nel loro cervello aumentano i livelli degli enzimi antiossidanti che altrimenti con l’età normalmente calerebbero.
Tuttavia, la ragione principale per cui la dieta pro Zona costituisce la migliore protezione contro l’invecchiamento del cervello è la sua capacità di influire sui livelli degli eicosanoidi. Con l’aumento degli eicosanoidi buoni (per esempio i vasodilatatori) e la riduzione di quelli cattivi (per esempio i vasocostrittori), le arterie cerebrali trasportano più ossigeno al cervello, minimizzando così il rischio di attacchi ischemici transitori. Non solo: anche la captazione e il rilascio dei neurotrasmettitori cerebrali sono collegati ai livelli degli eicosanoidi.
Adottare la dieta pro Zona è l’unica misura da prendere per assicurarsi la massima funzionalità cerebrale in età avanzata?
No, è la più importante, ma ci sono altri due elementi che svolgono un ruolo essenziale. Il primo è l’attività fisica, che come abbiamo già visto, riduce i livelli di insulina: combinando un serio e moderato programma di esercizio fisico con la dieta pro Zona si viene a disporre di uno strumento straordinariamente efficace. Ne esiste però anche un altro, conosciuto da miglaia di anni, ma che solo oggi si è iniziato a comprendere a fondo: la riduzione dello stress per mezzo della meditazione.
Gli stessi tre “farmaci” (dieta pro Zona, esercizio fisico moderato e meditazione) che possono influire sui pilastri dell’invecchiamento del corpo, sono dunque anche in grado di migliorare il funzionamento cerebrale. Sarà l’abilità nell’utilizzarli a determinare se il vostro cervello supererà il corpo nella battaglia contro l’età.
Se vincerà la mente, ne sarà valsa la pena. Se vincerà il corpo, il vantaggio di invecchiare più lentamete sarà ben poca cosa senza la lucidità di coscienza necessaria per poterlo apprezzare………….
Barry Sears