Evoluzione della Specie

 

  By: framilk on Mercoledì 12 Novembre 2003 20:12

x Michelino di N... Io posso anche non aver capito niente, ma il fatto che la croce rossa puro organismo di supporto e aiuto di chiunque ne abbia bisogno, scappi via da quell'inferno mi rende ancora più sicuro e convinto di quanto quel mucchio di scellerati maniaci integralisti del male siano da perseguitare a vita. Questo non vale solo per l'Iraq ma per tutte le situazioni oggi esistenti di brutalità e compressione delle intelligenze dietro paraventi di pseudo religioni. Il presupposto è che un branco di porci invita ragazzi di meno di 18 anni a caricarsi di bombe e farsi saltare in aria mentre loro scappano come codardi. Per non dire quello che fanno sui popoli a loro soggiogati con persecuzioni di ogni tipo. Il fascimo da noi in confronto con queste realtà era una cazzata. Ora il dubbio è se intervenire su queste realtà o far finta di niente. Io sono per la prima come non posso credere che non losiate anche voi continuando a rimanere indiferenti difronte a milioni di morti e a scandalizzarvi non dormendo la notte per larirforma delle pensioni. Per me è un insulto al nostro essere "civilizzati". Oppure questo termine serve solo per distinguere chi è più ricco da chi è più povero? Essere civilizzati e lasciar correre sotto al naso orribili realtà è un controsenso.E' pure un controsenso riempire giornali e dibattiti parlamentari senza agire. E' un controsenso dire che è meglio un americano morto enon l'italiano quindi cazzi loro..Non lo accetto. Questo non è patriottismo; questa e' laregola per una maturià di coscenze che ci fa comodo non accettare. Come è vergognoso prendersela con il governo quando invece questa tragedia dovrebbe portarci con il sangue agli acchi a capire chi sono questi bastardi. Non la popolazione irachena;io sono convinto che tra il popolo iracheno c'è chi ha conosciuto i nostri soldati e quello che facevano e oggi piange con noi.

 

  By: GZ on Mercoledì 12 Novembre 2003 20:10

sicuro, erano caschi blu in Libano e fecero una fine peggiore di quella che hanno fatto finora in Iraq i marines e gli altri alleati a Beirut di caschi blu ne morirono piu' di 500, francesi e americani, un camion bomba e via, caschi blu o no, noi italiani schivammo la strage allora solo per miracolo In Libano non c'era stata nessuna "invasione americana", era invece proprio "un intervento ONU" come piace ai media. Il risultato fu identico, anzi molto peggiore perche' dovettero abbandonare tutto e scappare e da allora il Libano e' il regno dei terroristi Hezbollah sciiti e della polizia segreta siriana. L'attentato di tre giorni fa in Arabia Saudita ha colpito il quartiere libanese cristiano a Ryiad. I mandanti sono probabilmente gli Hezbollah sciiti che li hanno sterminati in Libano e li massacrano dovunque li trovano, unendosi per l'occasione con Al Qaeda. Sono sempre gli stessi terroristi da 30 anni che girano

 

  By: Paolo Gavelli on Mercoledì 12 Novembre 2003 20:07

sono loro il nemico --------------- Se è vero che nulla è cambiato da vent'anni in qua, a cosa è servito allora e a cosa serve adesso mandare soldati? 2ali

 

  By: Luigi Luccarini on Mercoledì 12 Novembre 2003 20:04

Saranno anche il "nemico", ma non si combatte in questo modo. Che, a prescindere da tutto, non sembra stia offrendo grandi risultati. Poi ognuno resta della sua opinione, sia chiaro. Ma quello in Libano era un intervendo dei "caschi blu", questo neppure si sa cosa sia. Certamente non è la stessa cosa. E sta originando un massacro secondo solo alla guerra del Vietnam. Per cui...

Che siano carabinieri, caschi blu, marine o croce rossa per loro e' lo stessa cosa - gz  

  By: GZ on Mercoledì 12 Novembre 2003 19:52

Ventanni fa i soldati italiani su richiesta dell'ONU assieme a alcuni battaglioni francesi e a dei marines americani andarono a Beirut. Lo ricordate ? Era il 1982, c'era il generale Angioni con i paracadusti della Folgore, dei lagunari e dei para' e le immagini di Beirut distrutta al telegiornale. C'era il Libano distrutto dalla guerra civile scatenata dall'ingresso dell'OLP, i cristiani maroniti, gli Hezbollah sciiti legati all'Iran e la Siria, gli israeliani nel sud del paese. A noi italiani ando' bene perche' il camion bomba destinatoci grazie a qualche contrattempo non arrivo', ma 230 para' francesi e 350 marines americani rimasero sotto le macerie. Allora era stato l'ONU dopo la strage di Sabra e Chatila a chiedere l'intervento per difendere i palestinesi e la popolazione civile. Il ruolo di Al Qaeda e Bil Ladin lo giocavano gli Hezbollah sciiti (" I bambini di Dio") che operavano istruiti dall'Iran e coperti dalla Siria che occupava il grosso del Libano. Le truppe occidentali erano a Beirut su richiesta dell'ONU e cercavano di pacificare il paese e come reagirono questi precedecessori di Bin Ladin ? Due camion imbottiti di tritolo si schiantarono simultaneamente contro le sedi francesi e americane a Beirut. In precedenza c'era stato un altro attacco suicida contro un comando americano e anche l'ambasciata USA a Beirut fu sventrata con un altro camion suicida. (Donald Rumsfeld era la dentro e scampo' per miracolo al crollo). Vent'anni fa i terroristi facevano le stesse cose, non c'era Bush, nessuno aveva invato l'Iraq, anzi l'ONU aveva chiesto l'intervento umanitario e le truppe italiane, francesi e americane facevano solo da paciere. Ma per il gruppo fanatico islamico del momento la strategia era stessa di adesso in Iraq: camion pieno esplosivo suicida contro gli occidentali, chiunque siano e qualunque cosa facciano, se in qualche modo interferiscono con i piani di conquista e terrore. Il risultato allora fu che i terroristi vinsero. Il Libano fu abbandonato: francesi, italiani e americani se ne andarono dopo la strage di 400-500 dei loro soldati. Il Libano fini' sotto il dominio della Siria in coabitazione con gli Hezbollah sciiti che da allora lo hanno usato come base per il terrorismo. Senza contare gli omicidi e torture a cui hanno sotto posto i cristiani maroniti libanesi una volta che i media occidentali se ne sono dovuti andare. In Iraq oggi ci sono gli Hezbollah sciiti che da queste stragi dei primi anni '80 hanno la loro base in Libano e che si infiltrano ora dall Siria, finanziati e guidati dall'Iran. Assieme ad Al Qaeda che viene dal Pakistan e Afganistan queste organizzazioni terroristiche da 25 anni organizzano stragi suicide e il terrore di massa in medio oriente e nel resto del mondo). Intanto i deficienti che scrivono sui media dicono che la "resistenza all'occupazione americana" si sta rafforzando e "aumenta i consensi". Centinaia di irakeni sono stati assassinati da queste bande di terroristi che da 30 anni insanguinano il medio oriente e dalle redazioni di roma standosene belli al sicuro scrivono "... della resistenza irakena...". Ogni tanto cambia il capo o la siglia, ma sono sempre gli stessi criminali fanatici da 25 anni almeno e l'unica cosa che stupisce e che dopo tanto tempo, tante stragi e tanti massacri ci sia ancora gente che non vede che sono loro il nemico

 

  By: michelino di notredame on Mercoledì 12 Novembre 2003 19:48

sognate un mondo in cui i soldati fanno la croce rossa i soldati fanno i carpentieri i soldati fanno i giornalisti i soldati fanno i vigili urbani i soldati fanno il pane la mattina presto i soldati fanno...

 

  By: marker on Mercoledì 12 Novembre 2003 19:30

l'intervento di Framik è da incorniciare. condivido tutto.

 

  By: michelino di notredame on Mercoledì 12 Novembre 2003 19:30

framilk, non hai capito un accidente. e' la croce rossa che chiude le sedi. nell'inferno, neanche loro riescono a lavorare. che poi l'inferno sia pieno di buone intenzione e ottimi propositi (AIUTARE GLI ALTRI, DARE LA LIBERTA', FAVORIRE LA DEMOCRAZIA, PORTARE IL BENESSERE) questo e' dannatamente vero. non c'e' lupo che non abbia veste d'agnello. il fine deve essere nobile. nessuno e' piu' convinto di un terrorista di essere nel giusto. nemmeno Bush.

 

  By: Luigi Luccarini on Mercoledì 12 Novembre 2003 19:27

In effetti non si capisce per quale motivo i nostri soldati siano laggiù, visto che non si tratta di una missione umanitaria e per giunta la guerra (?) dichiarata (?) dagli USA e dalla Gran Bretagna contro l'Iraq è un fatto assolutamente personale di queste nazioni. La cosa fa orrore, d'accordo, ma non si può sempre far finta di nulla e dimenticare che il rispetto delle regole serve anche ad evitare tragedie del genere. L'art. 11 della nostra Costituzione impedisce al nostro paese di prendere parte ad azioni belliche comunque denominate, che non siano svolte sotto l'egida di organizzazioni internazionali alle quali abbiamo concesso un po' della nostra sovranità. Si poteva discutere per l'intervento in Kosovo (e infatti c'era da discutere), ma quello in Iraq è completamente fuori dalle regole ed è una vergogna che ancora oggi si faccia demagogia sulla questione approfittando delle vittime e non si decida di rientrare nei ranghi del diritto. Invece no, si preferisce rimanere con una buona dose di patriottismo fuori posto, dimenticando che comunque la si denomini l'invasione dell'Iraq da parte delle forze angloamericane è uno dei più clamorosi abusi sul piano del diritto internazionale compiuti negli ultimi 50 anni. Lo so che frega niente a nessuno: personalmente l'esame di diritto internazionale mi era sembrato inutile già ai tempi dell'università, però quello ho fatto e non avevo testi sulla filosofia di Bush & affini da contrapporre a quel momento. Là insegnavano che prescindendo dalla "ritorsione" (l'Afghanistan? passi...), le regole di ingaggio prevedono che la guerra sia preceduta da una serie di atti formali - tra cui la dichiarazione - che nella specie sono completamente mancati. E che si dichiara guerra ad una nazione, non al suo capo perchè è antipatico o perchè si presume che fomenti il terrorismo o chissà cos'altro: oddio, si può anche dichiarare guerra perchè si vuole conquistare un paese (ma così si denuncia la Carta delle N.U. e non mi pare sia successo...) ma allora se ne affrontano le conseguenze, anche sul piano internazionale. Ancora oggi non si capisce che cosa si voglia dall'Iraq, da parte USA intendo. E soprattutto cosa sia l'Iraq: uno Stato sovrano, un protettorato, o una regione annessa agli USA? Bel dilemma, so che frega niente a nessuno, ma in realtà alla fine conta, eccome... Perchè se poi certe cose succedono, alla fine è inutile piangere o imprecare contro il fato o chi altro: le norme e le consuetudini esistono proprio per evitare che le situazioni degenerino al punto che adesso si pretende - da parte americana, ovviamente - quell'impegno globale che si era sdegnosamente rifiutato prima. Quell'impegno che doveva passare per regole, norme e consuetudini che sono state sancite proprio per evitare l'arbitrio di chiunque, sia esso Saddam, sia esso il nobile presidente degli stati uniti d'america. Vengo da due generazioni di militari, non ho niente contro i militari. Anzi. Piangere i morti non significa alzare il tappeto e nascondere la sporcizia che comunque li ha condannati a morire. Così se ne fa solo scempio una seconda volta.

 

  By: framilk on Mercoledì 12 Novembre 2003 18:43

Vergognarsi.....di cosa? Di cercare di aiutare chi vuoi o non vuoi esce da un regime di terrore? AIUTARE! Si perchè la vergona non è morire per questo. Quei govani ragazzi stavano coraggiosamente aiutando un popolo. Li hanno uccisi. Non chi ha ricevuto il loro aiuto ma chi di umano non ha niente. E' vero avremmo dovuto fregarcene dell'Iraq e ditutte le persone innocenti di quel regime di terrore: avremmo dovuto chiudere gli occhi e guardare ai fatti nostri. Dobbiamo prendercela con chi crede che il terrore vada combattuto e le richieste di aiuto soddisfatte. Dobbiamo aggredire chi non ha ascoltato l'invito a dover lsciare l'iraq e vilmente girare le spalle. E' facile essere eroi dove non c'è rischio. Gli eroi sono quei 14 ragazzi; eroi DAVVERO perchè il loro nemico è AIUTARE. E noi? Comodi dalle nostre poltrone sulle nostre tastiere ad infangare quello spirito che ci contraddistinque e li ha contraddistinti di italiani brava gente. Si vergogni chi non ha le palle di quei ragazzi di stare li giù. Si vergogni chi siede in parlamento e becca 10/15 volte lo stipendio di chi rischia la propria vita tutti i giorni.Si vergogni chi predica socialità in casa e menefrechismo altrove. Abbiamo un dono che non passa inosservato ovunque andiamo. Va donato agli altri ai bisognosi da quelli sotto casa a quelli più lontani.Inchiniamoci a quelle vittime

 

  By: michelino di notredame on Mercoledì 12 Novembre 2003 16:48

dopo aver litigato a colpi di crocifisso litigheremo a colpi di carabinieri uccisi? gli uomini d'arme dovranno passare i prossimi 1000 anni a vergognarsi di quello che hanno fatto. i politici, di piu'. dico una cosa che apparentemente c'entra poco, ma l'Operazione Babilonia non e' affatto un'Operazione Babilonia. ecco cosa distingue un militare: l'ignoranza. Nassiriya e' la terra di Abramo, UR, e non c'entra nulla con Babilonia. e' come andare a Roma e chiamarla "Operazione Napoli". questo perche' la tragedia, molto spesso, si accompagna con la farsa. ma non ci sarebbe tragedia, se non ci fosse questa farsesca ignoranza che la rende possibile.

 

  By: gianlini on Mercoledì 12 Novembre 2003 16:11

Ed ecco qua!! è tutta colpa di berlusconi! naturalmente! non una parola (non UNA!!!) per gli autori del gesto...come non esistessero! solo riprovazione verso Berlusconi....!! Iraq, Diliberto: Berlusconi li ha mandati a morire Il segretario del Pdci Oliviero Diliberto addossa al governo la responsabilità della morte dei soldati italiani in Iraq. "Di fronte a questa immane tragedia - si chiede Diliberto - faccio una sola domanda: in nome di chi sono stati mandati a morire? Perché sono morti? Tantissima è la solidarietà per loro e le loro famiglie e tantissima è la collera contro questo governo che li ha mandati a farsi ammazzare perché è un governo che non ha più una politca estera se non quella di saltare sull'attenti quando Bush da un ordine, è una vergogna". Diliberto non vuol sentir parlare di spirito unitario con la maggioranza e chiede "di riportare al più presto i nostri ragazzi a casa sani e salvi". "Se ci avessero dato ascolto le nostre truppe non le avrebbero mandate a morire - prosegue Diliberto - In Iraq non c'era l'anarchia e neanche le armi di distruzione di massa, è stata scatenata una guerra ed oggi l'Iraq è un Paese occupato da potenze straniere: restituiamo all'Iraq la propria sovranità nazionale". (Red)

 

  By: gianlini on Mercoledì 12 Novembre 2003 16:03

oddio ! i buoni extracomunitari non ci vogliono poi così bene!! e ora che facciamo con la prossima carretta?

 

  By: blizzard on Mercoledì 12 Novembre 2003 13:03

Nassiriya, almeno 12 morti tra i nostri militari. Uno è un maresciallo Iraq, kamikaze contro la base dei carabinieri Al Jazira: è stato fatto saltare in aria un camion carico di esplosivo. Attivato un numero di telefono per i familiari BAGDAD - Una potente esplosione si è verificata poco prima delle 9 ora italiana appena fuori la base dei carabinieri italiani a Nassiriya. Le vittime sono almeno 12, 9 appartenenti all'Arma e 3 militari. Fra i caduti c'è anche un maresciallo dell'Arma. Di bene in meglio...Sapevamo che prima o poi sarebbe accaduto, maledizione!

 

  By: michelino di notredame on Lunedì 10 Novembre 2003 17:07

pero' c'e' la storia del cormorano impetroliato. strano film 3 kings.