Indicatori

 

  By: Mr.Fog on Giovedì 25 Settembre 2003 14:50

L'idea sotto ancora non e' stata negata. Vorrei vedere la rottura dei 1006 sullo S&P e capire se il Dax ha raggiunto il suo 1^ target. Oggi.... Ciao :-)

 

  By: Paolo Gavelli on Martedì 23 Settembre 2003 16:03

voto anch'io per la bull trap allego grafico thomsonfn.com di microsoft 2ali

 

  By: Mr.Fog on Martedì 23 Settembre 2003 15:03

Ci riprovo. Giorgia, per favore, sono solo 44K. Grazie.

 

  By: Mr.Fog on Martedì 23 Settembre 2003 14:56

Puo' essere che il tempo sia scaduto, ma puo' anche essere che al prezzo manchi ancora qualche punto. Che dire... sarebbe una fantastica trappola per "tori". Ciao :-) P.S. spero passi il grafico...per capire.

 

  By: GZ on Martedì 23 Settembre 2003 11:35

Era il 21 settembre ! Il 21-22 settembre (a seconda che ci sia una domenica di mezzo) accadde sempre qualche cosa di decisivo sui mercati finanziari. Tra l'altro la cosa curiosa è che il celebre incontro del G-7 del Plaza Hotel nel 1985 che diede l'avvio a un deprezzamento del dollaro del -50% contro le valute europee ebbe luogo un 21 settembre Vedi sotto. -------------------------- From Chartcraft.com. ------------- According to legendary trader W.D. Gann, that day is Sept. 21, when more highs are seen than on any other day. This may be no coincidence, since research at Yale Medical School discovered that the human nervous system undergoes measurable perturbations around mid-March and late September. Very interesting. Paul McRae Montgomery, who reported this, notes that in addition to the October smashes of 1978, 1979, 1987, 1997 and 1998, gold and silver stocks topped out on Sept. 22, 1980 (all-time highs). Sept. 21, 1929, was the high for the Dow Utilities, the last index to top out before the crash. In the panic of 1873, the stock exchange closed its doors. Sept. 21, 1931, the British pound devalued. Plaza Accord of Sept. 21, 1985, started a dramatic run on currencies and was also the 54th anniversary of Britain's leaving the gold standard. The Gould-Fiske Gold Corner Panic also peaked on Sept. 21, 1865.

 

  By: gianlini on Lunedì 11 Agosto 2003 14:36

"spinga Saddam a fare compromessi per evitare le stragi dei bombardamenti. Altrimenti, lui stesso corre enormi rischi»." un genio di strategia militare!!! se mi bombardano forse mi uccidono! però!!!! ....si vede che i cinesi sono il futuro del mondo....

Il 2003, anno 4.701 del calendario lunare asiatico - gz  

  By: GZ on Lunedì 11 Agosto 2003 01:52

io tengo molto a rivedere quello che si è scritto e previsto in passato per vedere cosa ha funzionato e cosa no e qui come previsioni del tipo sfera boccia di cristallo In FEBBRAIO avevo richiamato quelle fatte uno dei guru più noti, questo C.Sun, un cinese cinquantenne trapiantato 20 anni fa nella Silicon Valley, dove ha conciliato il suo business di consulente informatico con la vocazione da veggente...Ha clienti soprattutto fra i top manager, imprenditori, venture capitalist del mondo dell'high-tech, ecc .... A loro volta le sue prevision erano state fatte in GENNAIO. Finora tutte esatte, vedi sotto il post di febbraio --------------------------------------------------------------------------- 10 February 15:6 La Capra Cinese A rileggere le sue previsioni sul 2001 - quando parlò degli attacchi terroristici - si è portati a credere che davvero ci sappia fare, con il suo mestiere di divinatore. E a prestargli ancora più attenzione per quello che ha detto in tempi non sospetti sul futuro di Saddam Hussein: «La guerra in Iraq può scoppiare nella seconda metà di febbraio. Spero che l'intelligenza della Capra ( è questo l’animale simbolo del 2003 per il calendario cinese ) spinga Saddam a fare compromessi per evitare le stragi dei bombardamenti. Altrimenti, lui stesso corre enormi rischi». Y.C.Sun è un cinese cinquantenne trapiantato 20 anni fa nella Silicon Valley, dove ha conciliato il suo business di consulente informatico con la vocazione da veggente. Ora abita a San Francisco ed è celebrato dai media californiani, come dalla rivista-bibbia dell'high-tech «Red Herring», per le sue capacità di interpretare il futuro e dare consigli anche sugli investimenti finanziari. Sun basa le sue previsioni sul libro dei Chin. Ha clienti soprattutto fra i top manager, imprenditori, venture capitalist del mondo dell'high-tech, molto sensibili a qualsiasi segno di speranza dopo tre anni di crisi nera. Nel 2001 ci aveva azzeccato in pieno. Per il 2002, anno del Cavallo, aveva continuato a vedere alta volatilità per i mercati finanziari e aveva suggerito di puntare sul ritorno di moda dell'oro come investimento; aveva però sbagliato ad anticipare una ripresa delle Borse. Il 2003, anno 4.701 del calendario lunare asiatico, appena iniziato sotto il segno della Capra, secondo Sun dovrebbe costringere al ritiro il dittatore iracheno e portare invece fortuna a Wall Street. In altri due importanti anni della Capra, il 1955 e il 1991, l'indice Dow Jones era risalito del 20%, stessi rialzi sono previsti per il Nasdaq e l’S&P500. «Sarà l'anno della ripresa economica - dice Sun -. Il Pil americano dovrebbe crescere del 4-5%, prendendo quota soprattutto nel terzo e quarto trimestre». L'oro ha finito la sua corsa, secondo Sun, che raccomanda i titoli dei semiconduttori, delle telecom e delle utilities.

 

  By: lutrom on Domenica 29 Giugno 2003 01:01

da www.corriere.it --------------------------- I risultati di una ricerca del Mercyhurst College in Pennsylvania Le curve di Playboy? Come quelle dell'economia Nei momenti di crisi le «conigliette» diventano più materne e rassicuranti, in tempi di boom sembrano bambine indifese NEW YORK - Le curve di Playboy seguono quelle dell'economia. Nei momenti di crisi le «conigliette» diventano più materne e rassicuranti, in tempi di boom assumono invece l'aspetto di bambine indifese. Il legame tra le congiunture economiche americane e i cambiamenti delle copertine di Playboy, studiato al Mercyhurst College di Erie, in Pennsylvania, è stato presentato nell'incontro annuale dell'American Psychological Society, ad Atlanta. Da un confronto tra le Playmate dell'Anno, dal 1960 al 2000, è emerso che gli uomini in tempi difficili preferiscono donne dall'aria forte, quindi un po' meno giovani, più alte e floride. Quando le congiunture sono positive, invece, optano per ragazze-bambine, più filiformi e dall'aria indifesa. L'ECONOMIA INFLUENZA I GUSTI - «In breve, desideriamo qualcuno con cui divertirci quando le cose vanno bene e qualcuno che si prenda cura di noi nei momenti più difficili» spiega Terry F. Pettijohn II, lo psicologo-ricercatore che ha condotto la ricerca con un suo studente, Brian Jungeberg. Studi precedenti avevano sostenuto che l'idea di bellezza e di quello che è attraente cambia a seconda delle culture e delle epoche. Questa ricerca invece, secondo Pettijohn, va oltre: «E' la prima ad analizzare come i fattori sociali ed economici possano influenzare i cambiamenti dei nostri gusti». Secondo il ricercatore «non c'è nulla di sorprendente in tutto questo. Semplicemente, le persone da cui siamo attratte sono il riflesso di quanto ci sentiamo sicuri nel nostro ambiente». ESEMPI - Qualche esempio? La florida Anna Nicole Smith è stata la ragazza Playboy del '93, anno che Pettijohn ha definito uno dei peggiori in termini sociali ed economici. Negli anni del boom, all'inizio degli anni Sessanta per esempio, c'è stata invece la più giovane Playmate dell'anno (la diciottenne Donna Michelle, 1964) e la più magra (June Cochran, 1963), sottolinea Pettijohn. GUSTI DI CHI? - Ora visto che è sempre stato il direttore di Playboy, Hugh Hefner, a scegliere la Playmate dell'Anno, un dubbio sorge spontaneo: e se i trend delle «conigliette» non potrebbero piuttosto riflettere i cambiamenti dei gusti personali del direttore? Pettijohn lo esclude: «Playboy si rifa costantemente al parere dei lettori, sollecitando lettere, responsi telefonici e voti anche online». 27 giugno 2003

Su fino alla scadenza delle opzioni - gz  

  By: GZ on Mercoledì 11 Giugno 2003 23:36

Fa un po caldo per cui non è detto che questo sia un argomento che rinfresca anzi sicuramente no, ma come mai questo dannato mercato americano va su anche oggi ? ( in pratica è da metà marzo che sale) Non ci sono degli indicatori che indicano che è saturo (ipercomprato) ? Sicuro, però quello che conta è la domanda e l'offerta non "le prospettive delle aziende e dell'economia" e nei mercati finanziari dell'anno 2000 il 70% della domanda e l'offerta di titoli e indici è creata DAI DERIVATI. Uno che non lavori in borsa a tempo pieno non se ne rende conto, ma fino a metà anni '80 i derivati non esistevano e fino a metà anno '90 non erano così importanti. Attualmente invece i 2/3 del controvalore delle transazioni che passano ogni giorno sui mercati di borsa sono costituite da futures, opzioni e altri indici sintetici BASATI SUI TITOLI AZIONARI ma che NON sono acquisti di titoli azionari. Sono appunti dei DERIVATI dei titoli azionari. Queste posizioni su derivati sono enormi, maggiori di quelle sulle azioni "semplici" e si accumulano e poi creano squilibri di domanda e offerta. Una cosa che una volta non accadeva per il semplice motivo che anche solo nel 1988 ad esempio il grosso delle transazioni di borsa erano "semplici". Bene, ad es ora si sono accumulate enormi posizioni di opzioni put sul Nasdaq, perchè migliaia di speculatori per tre anni hanno guadagnato comprando put (opzioni al ribasso) sul Nasdaq e non riescono a perdere l'abitudine. Quindi come nota il guru delle opzioni, Bernie Schaffer, ora il rapporto tra Put/call al Nasdaq è alto o in parole semplici c'è una tonnellata di put in giro. Chi legga www.thestreet.com versione "pro", quella che costa 2,200 dollari all'anno, "TheStreetInsight" trova ieri e oggi una discussione di come fuziona la cosa e perchè spinga su ancora per una settimana fino alla scadenza di dette opzioni il mercato ----------------------------------- Jim Gulbrandsen 06/11/03 02:09 PM EDT Bernie Schaffer is good and he has made us a lot of money this year...no doubts there. We thought at the beginning of the year that 2003 would be a massive "dead cat bounce" for tech, but nothing more. Tech keep on going higher...doesn't surprise me as the options configuration points to higher short-term prices. One related thought: In March, we moved to 100% net long but at 790, with one week or so into expiration, we were making a massive bet that the October lows would hold. A wonderfully researched Morgan Stanley piece at the time pointed out that the broker/dealer community was very short puts (suspected to be at the October lows) and that any breach of 775 would exacerbate a downside move as the community would be forced to sell stock. Conversely, the massive put volume outstanding could also serve as a springboard for the market to the upside. We took the latter bet and were rewarded handsomely. Bernie's showing that the current configuration on the SMH is skewed heavily to put activity at the $30 strike. The SMH is now trading at $29.30. What happens if more semi warnings come before expiration? Will the put writers freak out and short to cover the potential merchandise that will come in at expiration or will the shares find support? High put volume isn't always a sure sign of rising prices in the furture. I've always viewed it as a sign of coming volatility approaching expiration, usually to the upside. But the downside can be ugly if writers rush to minimize potential losses by shorting the underlying security as Morgan Stanley suggested might happen a few months ago near the October lows. Brian Gilmartin 06/11/03 02:44 PM EDT Bullish SMH QQQ semi's and tech Jim, you had an interesting point/angle on the options configuration this morning, in saying you would wait and see what happened with expiring options (If I understood it right.) For us, our premise is based on the fact that we are still lapping the horrible comp's of last year and I am watching the tech estimates of First Call for q3 and q4. As it relates to your options comment this morning, q3 tech estimates are still looking for over 50% y/y growth, while q4's estimates are materially lower but still north of 25%, and importantly haven't been revised lower since the start of the year. THus, since semi's is sucha big part of tech, I want to remain long teh sector through at least q3. Finally, to keep it humorous Matt Essen of Schaeffer's just published a blurb in the last hour saying exactly what you did on the SMH options, in that the high number of puts at the $30 strike could instead of being a favorable contrarian indicator, could now be "smart money". Bottom line is that in regards to semi's in particular and tech in general, we will remain long through the summer, (a traditionally weak seasonal period) and continue to monitor earnings estimates for q4.

Record della % di Short al Nasdaq - gz  

  By: GZ on Martedì 29 Aprile 2003 14:37

La % di azioni vendute short al Nazz tocca un record questo mese. Questo è positivo. Invece il Sentiment delle Newsletters americane indipendente è balzato in su, da un -10% di allocazione consigliata a un 60% di allocazione in azioni consigliata ora Questo è il maggiore balzo degli ultimi 5 anni e questo non sarebbe bene. ----------------------------------------------- Nasdaq Short-Sale Level Rises To New Record Amid Worries By CRAIG KARMIN Staff Reporter of THE WALL STREET JOURNAL NEW YORK -- Despite an end to the fighting in Iraq, short-selling levels on the Nasdaq Stock Market rose for the fourth consecutive month, hitting a new high, as investors continued to worry about the state of the economy and corporate profits. The number of short-selling positions not closed out, known as short interest, rose 2.8% to a record 4,456,502,765 shares for the month through April 15 from 4,335,164,375 on March 14. As previously reported, short interest on the New York Stock Exchange nudged higher, by nearly 1% on the month, as well ------------------------------------------------------- Titoli con % di Short Maggiore

 

  By: Gozzer on Lunedì 27 Gennaio 2003 14:52

E la risposta era: NFC (National Football Conference)!! e ha vinto Tampa Bay! Quindi ha vinto la NFC e la statistica dice 30 su 36 volte la borsa fu' toro..... pero' ho trovato questo: ^cliccaqui...#http://money.cnn.com/2003/01/21/markets/superbowl_stock_indicator/index.htm^ Modificato da - gozzer on 1/28/2003 14:24:39

 

  By: Gozzer on Venerdì 24 Gennaio 2003 12:59

up Domenica c'e' il Superbowl.... Oakland raiders Vs Tampa bay buccaneers Nessuno si ricorda com'era la faccenda delle due leghe? la American e la National? Modificato da - gozzer on 1/24/2003 12:4:9

 

  By: lutrom on Domenica 05 Gennaio 2003 15:05

Ricordo vagamente l'articolo sulla minigonna-indicatore, simpatico. Forse l'articolo seguente (luoghi comuni e frasi fatte a parte) potrà dare qualche altra indicazione al riguardo. Non male l'idea di utilizzare le annate di Playboy o anche di altri giornali che non siano sempre i soliti: esempi di psicologia di massa da appicare alla borsa, un indicatore per la borsa (un altro??!!) che varia al variare della bellezza, delle nudità femminili e del relativo abbigliamento (se presente!). D'altronde le mode ora cambiano continuamente come la nostra società (anche se talora si torna in parte al passato): perché non siamo antichi egiziani, cioè una società, delle mode e dei canoni di bellezza in buona parte immobili per secoli. da www.panorama.it Sedotti dal global sex di Silvia Grilli 31/12/2002 Adriana Karembeu Sklenarikova (misure 88-59-89 per un metro e 81) è nata nel 1971 a Bratislava, in Slovacchia. Le sue gambe infinite (126 centimetri) sono da Guinness dei primati. Adriana, lanciata nel '96 come bionda Peroni, ha 4 figli Le nuove Monroe sono alte, androgine, simmetriche. Perfette per l’anno che comincia. Perché in tempi di crisi torna un ideale forte di femminilità. Come mostrano le immagini che Panorama pubblica in esclusiva Perfetta. Un metro e 78 di altezza, misure 89-63-90. Il tipo di donna che spinge certi uomini, quando parlano di lei, a schioccare la lingua e scuotere maliziosamente la testa. Simmetrica. Da qualsiasi angolazione la si guardi. Destra, sinistra, davanti, dietro. È il modello di bellezza globale del 2003, quella che piace ovunque perché oggi l'ideale della seduzione è come una borsa di Dior: uguale da Tokyo a Buenos Aires. Così priva di difetti da sembrare finta o montata al computer. Il sorriso di Marilyn Monroe, gli occhi di Sofia Loren, il giro vita di Audrey Hepburn, gli zigomi di Grace Kelly. Programmata per sedurre dopo aver filtrato le misure perfette dal cinema e dalla pubblicità. L'essenza della bellezza, come si distilla un concentrato di profumo o come si realizza una star nella scena migliore di S1mOne, il film di Andrew Niccol. Dove Al Pacino, il produttore Viktor Taransky, si rialza dal viale del tramonto cesellando al Macintosh S1mOne. Oh, S1mOne! Ovvero la modella Rachel Roberts, così finta da sembrare vera, così vera da sembrare finta. Per dirla come Eminem o Charles Baudelaire, una gran gnocca o una dea artificiale. Bellezza 2003: bella forte. «In tempi di crisi, con l'aria di guerra che tira, il buon cibo ritorna a essere buon cibo, la bellezza torna a essere bella» dice il fotografo Marino Parisotto, ideatore di Excess, la rivista più eccessiva e patinata, due chili ogni numero, sensualità sofisticata, pagine da toccare, donne da fantasie erotiche, per ora in vendita solo a New York. Sono finiti gli anni gratificanti dell'imperfezione. È passata l'epoca della consolazione, quando i tipi, le asimmetriche, potevano aspirare persino a essere definite belle. Addio alle nipotine di Bridget Jones, tutte ciccia e abbuffate davanti alla tv, in attesa di mr Right, l'uomo giusto, che arriverà, arriverà, basta farsi desiderare, non rispondergli al telefono, si diceva in tempi di pace. È terminata la ricerca della perfezione nell'imperfezione, sono passati gli anni consolatori dell'interpretazione. È fuori moda l'estremizzazione della bellezza, che diventa bruttezza, nelle foto di Jürgen Teller. Addio alla bellezza da capire della top model Linda Evangelista. Siamo tornati indietro alla tornita simmetria dei ritratti di Helmut Newton. Adesso vanno queste: belle come fossero state dipinte da un disegnatore di moda. Perfettamente simmetriche, ma con quel qualcosa in più che fa molto 2003: androgine e un po' lesbiche, come Rebecca Romijn-Stamos, nel film Femme fatale di Brian De Palma. Scena lesbo nella toilette di un grande albergo che resterà negli annali del cinema, che va nella sola direzione del piacere estetico. Donne oggetto. Come diceva Marilyn Monroe: «Il guaio è che un sex symbol diventa un oggetto. E io odio essere un oggetto. Ma se devo diventare simbolo di qualcosa, meglio che sia il sesso». Femmine fragili con i muscoli allenati. Esercizio, diete e amore. Amore, diete ed esercizio. Femmine come queste: la slovacca Adriana Sklenarikova Karembeu, miss gambe più lunghe del mondo; la giamaicana Giorgianna Robertson, la top model nera post Naomi Campbell; la misteriosa asiatica Gong Li. Fotografate per Panorama da Gérard Rancinan. «La prima Marilyn della mia vita è stata mia madre» dice Adriana. Ma la mamma aveva il carattere irriducibile delle donne dell'Est. Adriana invece: «Io adoro il modello Monroe, femmina bambina, ingenua e fragile, quello che la rende sexy». Marilyn, cioè «un essere sempre in cerca d'amore» dice Giorgianna. «Un'aspirazione alla leggerezza e alla seduzione. Una bellezza plastica» dice Gong Li. Viste così, è impossibile immaginarle vecchie. Viste così, desiderose di essere bionde da tutte le parti, rappresentano la sconfitta del femminismo, la stupefacente retromarcia delle donne. La statuaria Giorgianna Robertson (misure 88-61-90 per un metro e 80), trent'anni, è nata in Giamaica da madre indiana e padre scozzese. Scoperta da Yves Saint Laurent, ha sfilato per i più grandi stilisti. Ha esordito come attrice in «Prêt-à-porter» di Robert Altman e in Italia ha recitato con Gigi Proietti in «Un nero per casa» Le femmine delle statistiche sono le più brave all'università, le più pugnaci nel lavoro, le più pervicaci nell'obiettivo di fare carriera. Eppure, viste così, nell'unico modello erotico globale, sono tornate a consegnarsi sotto chiave. Sono ridiventate di proprietà. Creature che raggiungono la perfezione solo in posizione subalterna. Anche Cherie Blair, moglie del primo ministro inglese, eccellente avvocato, si è sentita meglio solo quando ha imparato l'arte della seduzione dalla spogliarellista Carole Caplin. Anche Irene Pivetti era solo la presidente della Camera prima di vestirsi da pin-up e ostentare quello di sé che prima aveva cercato di nascondere con la scusa dell'intelligenza. Esemplari da laboratorio. Il periodico scientifico British Medical Journal ha pubblicato una ricerca dell'università di Vienna e della New York University di Toronto, Canada. Bello studio. Gli scienziati hanno osservato 48 annate di Playboy: 577 fotografie di donne nude dal 1953 al 2001. Probabilmente si sono molto divertiti e alla fine del loro inesausto studio hanno individuato il più recente ideale di bellezza. Creature più alte, più magre, con i fianchi stretti. Femmine androgine. Un po' lesbiche, come dicevamo un minuto fa. Più muscoli che curve. Il modello Nina Moric. O in formato mignon, il modello Elisabetta Canalis, ex velina. «Quale donna di copertina fa vendere di più i giornali italiani? Il tipo mediterraneo, la ragazza esile, ma formosa, molto simpatica» dice Paolo Bonanni, nuovo direttore di GQ, ex direttore di Max. La cosa migliore sarebbe continuare a costruirsele al computer, come ha fatto GQ, tempo fa, spacciando per vere modelle virtuali. Come ha fatto Al Pacino in S1mOne, appunto. La cosa migliore la farà Pedro Almodóvar nel suo prossimo film, Tarantola, storia di un chirurgo plastico che tiene sotto sequestro uno dei violentatori di sua figlia e lo manipola con il bisturi fino a farlo diventare una donna. Androgina, bella. E prefabbricata. Per quelle carine in modo normale, il danno è arrivato dall'Est. Le ha rovinate la fine del comunismo. Le hanno inguaiate le slave e le russe. Tutte quelle creature da guardare alzandosi sulla punta dei piedi, tutte quelle femmine con la faccia piena di zigomi, l'andatura da gazzella e l'insostenibile sguardo dei tartari. Per quelle moderatamente graziose la rovina sono stati Gucci e la sua modella Natalia Vodianova, un metro e 77, misure 85-62-68, da Gorki, Russia. Loro, quelle garbate, i tipini da sposare, allora si sono buttate su Prada, il marchio che negli ultimi dieci anni più ha mortificato le fanciulle, facendole apparire tutte come delle povere orfanelle. Ma così bon chic, così bon ton. Così poco sexy. Le graziose sono state rovinate da Karolina Kurkova: un metro e 79 di altezza, ceca, grande e bionda, il tipo di donna che non può essere deturpata con gioiellini da quattro soldi. Le nostre figlie, invece, verranno rovinate dalla nuova Barbie. Quando eravamo piccole, Barbie era la bambolificazione della ragazza californiana tutta salute e franchezza. Oggi la nuova bambola è come loro: le Karoline, le Natalie del calendario Pirelli 2003. Sottile come una corda di chitarra. Imbarazzante per la sua evanescente perfezione. I chirurghi della Mattel l'hanno riscolpita e l'hanno vestita con i corsetti di Yves Saint-Laurent. Non è più come la Kate Moss del Surrey, England, che consolava le donne con la sua vita a soffietto, prima magra, poi un po' più in carne, poi ancora magra. No, anche Barbie è diventata come una gazzella di Gorki. Diciamo la verità: le donne graziose sono molto stanche. Volevano solo stare tranquille. Una pulizia del viso una volta il mese, una ceretta brasiliana nei momenti salienti, una punturina alle labbra in pausa pranzo. E invece no. Ecco che tutte quelle pubblicità glitterate ripropongono modelli più che mai irraggiungibili. Ecco che Tom Ford per la prossima primavera-estate 2003 sceglie come testimonial Carmen Kass. Dico: Carmen Kass, bionda estone di Tallinn, già miss Estonia. Le donne sono stanche. Si erano abituate a Prada. E invece no. A la guerre comme à la guerre. Gong Li, attrice icona della Cina, è nata a Shenyang il 31 dicembre del 1966. Ha esordito a 22 anni con «Sorgo Rosso» del regista Zhang Yimou, suo ex compagno. Ha interpretato anche film di kung fu mai distribuiti in Occidente, e ruoli di vamp misteriosa in «Addio mia concubina» e «Le tentazioni della Luna». È l'unica testimonial orientale scelta da L'Oréal. Qualcuno propugna ancora una naturalezza consolante da lenzuola di cotone. «L'attenzione a se stessi, la cura di sé, la ricerca dell'equilibrio» dice il pubblicitario Marco Testa. Ma le donne graziose sono bombardate dal modello Carmen Kass: supersexy, capelli vaporosi, aria da vamp. O il modello Rachel Roberts, la star virtuale, ma non troppo di S1mOne che sarà la testimonial della primavera-estate 2003 di Gianfranco Ferrè. Dice il libertino tra i filosofi, il bel francese Bernard-Henry Lévy, in un'intervista con Joan Juliet Buck sulla rivista Vanity fair: «Odio quello che è naturale in una donna. Credo che più una donna sia raffinata, più sia seducente». Tutte le fanciulle graziose saranno costrette a scimmiottare l'unico possibile modello globale. Per dirla con Baudelaire o Eminem: la solita gran dea o la grande gnocca.

 

  By: Gozzer on Venerdì 03 Gennaio 2003 23:37

Parliamo di quegli indicatori di lungo un po' strani ma alla fine efficaci...(sempre supportati dalle statistiche sul passato) C'e' quello sulla moda della minigonna innanzitutto .... la ricordate? in pratica dice che la moda della minigonna va' di pari passo con la borsa toro.... nel 1999-2000 erano molto di moda e dal 2000 sono praticamente sparite, e guarda caso da questa estate se ne vedono sempre di piu'... Poi c'e' quello sul terzo anno di insediamento del presidente USA sempre positivo... (ma vado a memoria) Poi quella sul vincitore delle world series di baseball che aveva precluso dall'inizio il toro del 2002 decretandolo un anno orso Ed infine il superbowl... non ricordo bene come era ma a seconda se vince la scuadra di una o dell'altra lega sara' segno di toro o orso... e il superbowl si gioca domenica 26 gennaio!