La verità si fa strada al Sole 24 ore! (Abbiamo noi il coltello dalla parte del manico) - GZ
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By: GZ on Giovedì 17 Aprile 2014 19:52
bellissimo questo lungo articolo del Sole124 ore! (me lo hanno segnalato già in tre o quattro). Mi piace perchè è quasi identico, sputato, a quello che ho scritto il per tutto il mese scorso su Target2. Ho un anima gemella al Sole...
Nei commenti la gente nota appunto l'implicazione che ne traevo io: #i# "... Praticamente Vito Lops dice che abbiamo il coltello dalla parte del manico...."#/i# che però nell'articolo non è esplicitata. In parole povere se comprendi la "tecnicalità" di come funziona il sistema di pagamenti in euro nel sistema bancario europei, ti rendi conto che i paesi in surplus con l'estero (i nordici) sono automaticamente obbligati a finanziare i paeasi in deficit con l'estero (spagna, italia, portogallo...). Peccato che solo la Merkel mastichi queste cose (ha un dottorato in Fisica per cui per lei è roba facile). Noi abbiamo invece dei deficienti cbe accettano di imporre l'austerità a sangue, solo per eliminare il deficit con l'estero senza capire che niente (nell'Euro), ci obbliga a farlo.
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^"Ecco come funziona il cervellone che protegge l'euro (e perché al Sud viene imposta austerity anche in fasi recessive)"#http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-04-16/ecco-come-funziona-cervellone-che-protegge-euro-e-perche-sud-viene-imposta-austerity-anche-fasi-recessive-111444.shtml?uuid=ABI7vRBB^, il Sole 24 ore, di Vito Lops, 16 aprile 2014
A fine maggio si terranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo.Il dibattito politico ed economico si concentra su maggioranze, coalizioni, pro-euro e anti-euro. Delle tecnicalità, quelle che però spesso incidono più di qualsiasi altro aspetto sul futuro dei cittadini, si parla poco.
Ma è bene soffermarvicisi. E quando parliamo di tecnicalità nell'area euro ci riferiamo in particolare al funzionamento del sistema Target2. Alzi la mano chi sa di cosa stiamo parlando. A voi tutti, sinceri che le mani non le avete alzate, è rivolto questo articolo #F_START# size=3 color=red #F_MID# ...quindi a tutti meno a chi legge Cobraf.com... #F_END#.
Il Target 2 è il sistema di compensazione dei pagamenti tra le banche commerciali e le rispettive banche centrali dei Paesi dell'Eurozona (vi aderiscono anche Danimarca, Bulgaria, Polonia, Lituania e Romania). Con la supervisione finale della Banca centrale europea. E' stato introdotto nel novembre del 2007. Prima c'era il sistema Target, più altre stanze di compensazione (clearing house). Da fine 2007 c'è solo il Target 2, dove Target sta per Trans-European Automated Real-time Gross settlement Express Transfer system.
Ogni pagamento, dall'acquisto di un frigorifero in un centro commerciale all'ordine di una maschera da sub dalla Grecia, passa attraverso questo cervellone elettronico. Una piramide, in cima alla quale c'è la Bce, immediatamente sotto ci sono le banche centrali nazionali (Banca d'Italia, Bundesbank, Banco d'Espana, ecc.). E poi alla base ci sono le banche commerciali.
Per entrare nel cuore di questo cervellone #b# bisogna però conoscere un po' di come viene creata oggi la moneta a livello bancario. Ci sono due tipi di moneta. La prima è creata dalle banche centrali, la seconda è creata dalle banche commerciali #/b#
La prima moneta è creata dalle banche centrali attraverso la semplice immissione di un impulso elettronico su un computer. Si tratta di moneta che non può circolare nell'economia reale ma viene utilizzata in un conto bancario che le banche commerciali devono detenere presso le banche centrali nazionali (dove sono obbligate a tenere delle riserve un apposito "conto riserve"). Anche le banche commerciali emettono moneta attraverso impulsi elettronici e lo fanno nel momento in cui concedono prestiti ai clienti. Ma è importante sapere che #b# nel sistema Target 2 circola solo la moneta delle banche centrali, quella delle riserve bancarie, che serve per i pagamenti interbancari.#/b#
Nel "conto corrente riserve" presso la banca centrale deve essere presente una riserva obbligatoria (in % dei depositi o delle obbligazioni emesse dalla banca, viene stabilita dalla Bce come strumento di politica monetaria, viene aumentata quando intende sottrarre liquidità dal sistema per drenare la crescita, o aumentata per ottenere un effetto opposto).
Si crea quindi uno #b# squilibrio nei sistemi Target 2 che può essere compensato in due modi#/b# :
1) l'Italia vende un bene di pari valore alla Germania creando lo stesso meccanismo al contrario e azzerando i saldi Target 2 tra il sistema finanziario tedesco e quello italiano;
2) la Germania utilizza il surplus di riserve per acquistare titoli italiani
3) #b# interviene la Banca centrale europea erogando liquidità aggiuntiva a favore dell'Italia #/b#
Quello che si è verificato fino al 2008 è stata proprio l'opzione numero due. I saldi risultavano in equilibrio, ma in realtà dietro c'era un forte squilibrio perché in buona sostanza la Germania vendeva prodotti al Sud Europa e compensava la posizione creditoria nel sistema Target 2 acquistando titoli di Stato del Sud Europa (Grecia, Italia, ecc.). Il credito Target 2 della Germania determinato dalla vendita del bene fisico veniva compensato dal debito Target 2 determinato dall'acquisto di titoli del Sud Europa.
Dopo lo scoppio della bolla dei mutui subprime il flusso degli acquisti si è interrotto, anzi è stato ancor più aggravato dalle vendite (ricordate quando Deutsche Bank ha venduto 8 miliardi in titoli di Stato italiani in pochissimo tempo?). Questo ha fatto esplodere i saldi Target 2 facendo venire a galla gli squilibri dell'Eurozona con un Paese (la Germania) che vantava crediti superiori a 700 miliardi rispetto al debito dei Paesi del Sud Europa (vicinissimo a quella cifra) speculare.
Ne consegue che #b# l'esistenza stessa dell'Eurozona si fonda oggi su questo sistema di pagamenti attraverso cui oggi transita un controvalore giornaliero di circa 2mila miliardi di euro#/b# e che, tecnicamente, non prevede limiti. In caso di crollo del sistema Target 2 – in sostanza se la Germania interrompesse tramite il meccanismo delle riserve Target 2 – di finanziare il deficit dei Paesi del Sud Europa anche per un solo giorno, rischierebbe di crollare l'intero sistema e l'euro stesso.
A patto che non subentri la Bce (come ha fatto) con liquidità che rende meno brusca la correzione delle partite correnti dei Paesi in deficit.Va anche detto – spiega un banchiere che preferisce restare anonimo – che il meccanismo di garanzia dei crediti vantati dal Nord Europa verso il Sud Europa ha come alter ego il meccanismo del collaterale, ossia garanzie tramite titoli governativi. Per essere più precisi più che di acquisti in senso assoluto si tratterebbe di acquisti repo (repurchase agreement) ossia pronti contro termine, titoli presi in garanzia fin a quando è in essere il relativo credito.
Come si correggono questi squilibri?
1) I Paesi del Sud Europa in deficit passano da una situazione di deficit a una di surplus di bilancia dei pagamenti
2) I Paesi del Sud Europa acquistano Bund tedeschi #F_START# size=3 color=red #F_MID# ???!!!! questo sembra un refuso...#F_END#
La strada dell'austerità e del rigore che è stata finora praticamente imposta (pur in una fase di recessione economica) è quella che è stata praticata (punto 1). Non a caso i Paesi del Sud Europa, pur sperimentando una crescita debole e tassi di disoccupazione a livelli record (soprattutto quella giovanile) stanno riportando il saldo dei conti con l'estero in pareggio o in attivo. Questa sta favorendo un graduale rientro degli squilibri Target 2 e un ridimensionamento dell'enorme credito accumulato dalla Germania nei primi 15 anni dell'Eurozona.
E stanno ritornando flussi di capitale nella periferia dell'Eurozona . Che stanno contribuendo a far migliorare i saldi Target 2. Non a caso Il credito Target 2 della Germania è sceso da oltre 700 sotto i 500 miliardi. Il rinnovato surplus della periferia dell'Eurozona non è però totalmente virtuoso. In molti casi è più figlio di una diminuzione delle importazioni (complice il calo del potere d'acquisto della domanda interna e dell'aumento del tasso di disoccupazione che a loro volta stanno causando un processo di disinflazione/deflazione) che non per un aumento spiccato delle esportazioni (per quanto in alcuni casi rifletta un aumento effettivo della competitività sul fronte export).
E' quello che sta accadendo in un percorso lento e doloroso. #b# La Germania cerca così lentamente di rientrare dei propri crediti che continuano ad essere massicci#/b# così come gli irrisolti squilibri nell'Eurozona. Ed è probabilmente questo il motivo per cui l'euro non è crollato quando nel 2011-2012 molti economisti davano per spacciata una deflagrazione dell'Eurozona. In quel periodo è vero gli spread balzavano alle stelle ma l'euro sul mercato dei cambi si manteneva estremamente tonico, segnale che gli investitori non hanno mai creduto fino in fondo al crollo dell'euro. L'allarme finale prima della sua deflagrazione (una improvvisa svalutazione valutaria) non è mai scattato.
«Prima dell'euro avere deficit commerciali troppo grandi era "sanzionato" dalla progressiva svalutazione delle monete nazionali. Un Paese cioè non arrivava mai ad essere un debitore troppo grande perché la svalutazione del cambio raggiustava i conti e gli equilibri competitivi - spiega Marco Fortis, professore di Politiche europee ed internazionali all'Università Cattolica del Sacro Cuore -. Con l'euro invece è successo che gli squilibri si sono gonfiati a dismisura e la Germania se ne è avvantaggiata in modo abnorme portando la sua posizione finanziaria netta sull'estero oltre il 40% del Pil. Finché son stati tempi di vacche grasse a Berlino la situazione ha fatto comodo, poi con la crisi dei debiti sovrani tutto è cambiato ed è iniziato il processo di aggiustamento in modo frenetico. Inoltre, l'improvviso e rapido rientro dei crediti della Germania ha anche avuto un ulteriore obiettivo: andare a finanziare la forte crescita del debito pubblico tedesco tra il 2009 e il 2012. Se non ci fosse stato prima l'accumulo forzato e continuativo di crediti della Germania grazie al tasso di cambio fisso con l'euro, e poi il rapido rientro dei crediti stessi, Berlino non avrebbe potuto finanziare tanto facilmente la rapida crescita del suo debito pubblico». #F_START# size=3 color=red #F_MID# ???!!!! non è chiaro a cosa intenda di preciso ...anzi è errato perchè anche in Germania i titoli di stato si comprano con le riserve della Banca Centrale, non occorre avere surplus esteri per finanziare deficit pubblici...#F_END#
Capire quindi come funziona il "cervellone dell'euro" (il sistema Target 2) ci aiuta anche a capire che più dei Paesi del Sud, ha interesse tecnico a far restare in piedi l'euro proprio la Germania, il principale creditore finanziario nell'Eurozona. Perché si sa quando un debitore è piccolo è molto fragile, ma quando il debitore è grande rischia di essere più potente del creditore. E questo la Germania lo sa. E probabilmente anche per questo ha insistito sull'applicazione di politiche di austerità nei Paesi del Sud Europa anche in fasi recessive. Per rientrare quanto prima dei crediti.
#F_START# size=3 color=red #F_MID# l'articolo è ottimo, ma occorre anche trarne la conclusione che è ....[dai commenti]..."Praticamente Vito Lops dice che abbiamo il coltello dalla parte del manico..". YES !!!!#F_END#