Di chi è la sovranità monetaria ?

Come si creano i soldi? Venerdì 4 maggio sarò presente a questo dibattito su canale Italia 53  

  By: G.Zibordi on Lunedì 30 Aprile 2018 15:23

Come si creano i soldi?


 Last edited by: G.Zibordi on Lunedì 30 Aprile 2018 15:29, edited 1 time in total.

Claudio Borghi, conferenza a Bruxelles  

  By: Melchior! on Giovedì 29 Giugno 2017 15:56

 

Foto evento di Modena del 29 aprile 2017  

  By: FabioConditi on Mercoledì 03 Maggio 2017 15:42

Resoconto dell'incontro di Modena su "Sovranità monetaria e sviluppo economico" del 29 aprile 2017, con Nino Galloni, Fabio Conditi, Marco Cattaneo, Giovanni Zibordi ed il cantautore Povia.

https://comedonchisciotte.org/il-popolo-della-sovranita-monetaria/

Questo il video del'lintervento di Fabio Conditi

https://www.youtube.com/watch?v=FeHwjNeFIV0

 


 Last edited by: FabioConditi on Mercoledì 03 Maggio 2017 15:43, edited 1 time in total.

Incontro sulla sovranità monetaria  

  By: FabioConditi on Lunedì 24 Aprile 2017 15:57

Modena 29 aprile 2017, evento dell'anno sulla sovranità monetaria.

Ne parliamo con Nino Galloni, Fabio Conditi, Giovanni Zibordi e Marco Cattaneo, oltre allo straordinario Povia con le sue canzoni.

 

 

Il debito pubblico non è reale, ma voluto  

  By: FabioConditi on Sabato 25 Febbraio 2017 10:36

Se lo Stato dà valore al denaro ... perchè è debitore di denaro?

Questo concetto è uno dei più difficili da far comprendere : se io sono colui che con la sua autorità fiscale dà valore al denaro perchè dichiara di accettarlo per il pagamento delle tasse su un determinato territorio, è chiaro che ho il potere di trasformare qualunque "oggetto" in uno strumento monetario che ha "valore legale" e che può essere utilizzato per qualunque scambio di beni e servizi, sia esso una moneta metallica, un pezzo di carta, un bit di un computer o qualunque altro "materiale" o "sistema" mi venga in mente.

Ora, se sono io che ho la capacità di creare questo valore, come è possibile che per utilizzare questo strumento io debba chiederlo in prestito a chi non ha questo potere, ed addirittura pagargli un interesse che decide lui a seconda se sono stato bravo o no ad "eseguire" i suoi "compiti" ?

Il debito pubblico esiste solo perchè lo Stato ha deciso di non utilizzare il suo potere di creare denaro, sulla base di una enorme falsità che però viene creduta da tutti :

 se lo Stato crea denaro cresce l'inflazione, mentre se lo creano le banche no.

In realtà l'unica differenza tra il denaro generato dal sistema bancario sono gli interessi che qualcuno deve pagare perchè quel denaro esista, sia che lo prenda in prestito lo Stato, attraverso il suo debito pubblico, che lo prendano in prestito i cittadini e le aziende, attraverso il debito privato.

Facciamo un esempio concreto con il denaro che lo Stato deve alle aziende che hanno eseguito lavori per la Pubblica Amministrazione, supponendo che attualmente valga 100 mld di euro, ma il discorso vale per qualsiasi cifra.

Attualmente lo Stato non riesce a pagare questi soldi perchè i vincoli di bilancio imposti dall'UE, non gli permettono di aumentare il debito pubblico creando altri Titoli di Stato.

Lo Stato che ha la sovranità monetaria potrebbe creare biglietti di stato validi sul proprio territorio perchè non sono previsti dai Trattati Europei che con l'art.128 del TFUE hanno ceduto alla BCE l'esclusiva dell'emissione delle banconote e l'approvazione della quantità di monete metalliche valide in uttta l'Unione Europea.

Indipendentemente da come reagirebbe l'Unione Europe o la BCE a questa azione di Governo, vediamo almeno di chiarire qual'è l'effetto mnacroeconomico che avrebbe questa soluzione nel caso del pagamento dei debito della aziende con la Pubblica Amministrazione.

Sviluppiamo questo esempio concreto :

- il debito che lo Stato ha nei confronti delle aziende che hanno lavorato per la Pubblica Amministrazione, è pari a circa 100 mld di euro;

- le aziende, che hanno comunque bisogno di quei soldi per andare avanti, "scontano" oggi quelle fatture in banca, ricevendo moneta elettronica, che quindi circola;

- sui 100 mld di euro di moneta elettronica bancaria, però, ci devono pagare il 5-10% di interessi all'anno, cioè circa 5-10 mld di euro annui;

- il sistema economico ha quindi 100 mld di euro elettronici in più in circolazione, ma che non creano inflazione perchè è denaro legato ad una produzione effettiva di beni e servizi;

- se lo Stato "stampasse" 100 mld di euro di biglietti di stato, questi servirebbero alle aziende  per annullare il debito con le banche ed evitare alle imprese di pagare quegli interessi.

- i biglietti di stato sostituirebbero la moenta bancaria sulla quale le aziende pagano interessi per averla.

In conclusione, da un punto di vista macroeconomico, i 100 mld di euro non hanno aumentato la moneta in circolazione, ma solo sostituito moneta elettronica bancaria con una moneta di stato di proprietà dei cittadini e libera dal debito, che per le aziende non genera un costo per interessi.

Quindi lo Stato ha saldato un proprio debito con le aziende senza aumentare il debito pubblico, la moneta in circolazione è aumentata nella quota di moneta di stato ed è diminuita nella quota di moneta bancaria. 

Perchè allora lo Stato seguita ad utilizzare i Titoli di Stato ? Chi ha interesse che questo sistema prosegua in questo modo ?

 


 Last edited by: FabioConditi on Sabato 25 Febbraio 2017 10:41, edited 5 times in total.

Che cos'è la moneta e perchè c'è il debito ?  

  By: FabioConditi on Giovedì 23 Febbraio 2017 12:04

Ci siamo talmente abituati alla crisi economica, che facciamo fatica ad immaginare che possa esistere una società che non ne sia caratterizzata.

Sono anni che ci ripetono che il debito pubblico è insostenibile e che dobbiamo seguitare con politiche di austerity perchè in questo modo riusciremo a risolvere il problema : ma nonostante i grandi sacrifici a cui ci sottoponiamo, la situazione invece che migliorare, peggiora.

Tutti gli Stati del mondo sono indebitati, per una cifra complessiva che supera i 200.000 mld di euro, e questo dovrebbe insospettirci: come mai siamo "tutti" indebitati, a chi dobbiamo tutti questi soldi ?

Ovviamente non ad una altro pianeta, ma ai mercati finanziari, visto che è lì che i Titoli di Stato vengono collocati per essere acquistati da una piccolissima percentuale della popolazione mondiale, principalmente costituita da operatori del mondo finanziario.

Lo Stato italiano, se ha bisogno di denaro, anziché crearlo, è costretto a reperirlo sui mercati finanziari, aumentando continuamente il debito pubblico.

Ma lo Stato è anche il titolare della sovranità monetaria, perché da secoli emette la propria moneta con la propria effige e le conferisce valore attraverso l'imposizione del valore legale e l'obbligo di utilizzarla per pagare le tasse.

Quindi è lo Stato che dà valore al denaro, perché per averlo allora lo prende in prestito ?

In fondo, se ci pensiamo bene, all'origine di tutti i problemi che abbiamo attualmente, c'è sempre una mancanza di denaro che impedisce la risoluzione del problema stesso.

Nonostante gli aumenti delle tasse, le riduzioni della spesa pubblica, le privatizzazioni continue, lo Stato ha sempre problemi economici per i quali non può attuare politiche economiche a favore dei suoi cittadini.

Diceva Ezra Pound : "Uno Stato che non ha il denaro per costruire un ospedale, è come un ingegnere che non ha i chilometri per costruire una strada".

Il denaro è uno degli strumenti di politica economica più potenti che uno Stato ha a disposizione, perché tutti gli scambi economici di beni e servizi non potrebbero avvenire se non ci fosse la moneta !

Inoltre la moneta, se accettata dallo Stato, permette il pagamento delle tasse e svolge anche una funzione importante di "riserva di valore", perché è in grado di mantenere al ricchezza che rappresenta abbastanza costante nel tempo.

Ma se è così importante per il sistema economico, sappiamo chi ha l'enorme potere di crearlo e di decidere dove destinarlo ?

Attualmente in Italia, nel nostro sistema economico noi utilizziamo tre tipi di moneta :

- monete metalliche coniate dallo Stato, pari allo 0,3% del totale che usiamo;

- banconote emesse dalla BCE e fornite solo al sistema bancario, pari al 6,7% del totale che usiamo;

- moneta bancaria, creata dal nulla con i prestiti dalle banche, pari al 93% del totale che usiamo.

Trascurando i contanti, che costituiscono solo il 7% del denaro totale che usiamo, in realtà la maggior parte del denaro che usiamo è creato dal nulla dalle banche quando fanno prestiti.

E' la cifra che è scritta nei nostri conti correnti bancari, che ci permette con bonifici, assegni, carte di credito e bancomat, di pagare qualsiasi bene o servizi di cui abbiamo bisogno.

Senza voler approfondire il sistema che utilizzano per creare e gestire questo denaro, per capirne la reale natura, è necessario analizzare l'art.1834 del c.c. che definisce i depositi nelle banche, che dice testualmente : "Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria, …, a richiesta del depositante".

In definitiva, la cifra scritta sul nostro conto corrente bancario, rappresenta una promessa della banca, che si obbliga a restituirci quella cifra in contanti, se e quando glieli richiederemo.

Come ad esempio quando andiamo in uno sportello bancomat e preleviamo un certo quantitativo di contanti, riducendo corrispondentemente il saldo del nostro c/c.

Quello che voglio evidenziare, è che la maggior parte del denaro che usiamo, di cui ha bisogno sia lo Stato che noi aziende e cittadini, viene creato dal sistema bancario attraverso il prestito.

Anche le banconote, inizialmente create dalla BCE, non vengono messe in circolazione direttamente nel sistema economico, ma date solo alle banche, che poi ce le forniscono esclusivamente attraverso i prestiti.  

Quindi tutto il denaro che usiamo sia noi che lo Stato, proviene dal sistema bancario e viene messo in circolazione solo attraverso una prestito iniziale, che alla scadenza deve essere restituito, per poi essere sostituito da altro denaro creato con un nuovo prestito.   

Le conseguenze di un sistema monetario così congeniato sono .

- se le banche smettessero di fare prestiti, tutta la moneta in circolazione sparirebbe;

- su tutta la moneta che usiamo, qualcuno sta pagando continuamente un interesse.

Questo significa che sia noi che lo Stato, avendo bisogno di denaro per far girare la nostra economia reale, abbiamo la necessità di mantenere in vita un debito pubblico e privato sul quale paghiamo continuamente un interesse, e che per questo è matematicamente inestinguibile.

Supponiamo l'Italia sia un'isola, nella quale tutto il denaro utilizzato proviene da una sola banca che è l'unica in grado di crearlo, ma lo fornisce solamente prestandolo ad un tasso di interesse pari al 10%.

Il 1° anno ne crea e ne presta 100 mln di euro, ma alla fine dell'anno dovrebbe chiedere indietro i 100 mln di euro di denaro prestato maggiorati di 10 mln di euro di interessi.       

Ma è matematicamente impossibile la restituzione 110 mln di euro, perché ne esistono solo 100. Inoltre l'economia seguita ad aver bisogno anche il 2° anno di 100 mln di euro, per cui la soluzione praticata è quella di lasciarli in circolazione, portando il debito a 110 mld di euro e pagando 11 mln di euro di interessi. Ma il 3° anno si ripresenta lo stesso problema, non ci sono 121 mln di euro da restituire, per cui il debito diventa 121 mln di euro e gli interessi da pagare 12,1 mln di euro. Andando avanti di questo passo il debito aumenta sempre di più in modo esponenziale, per cui dopo soli 25 anni ha superato i 1.000 mln di euro e gli interessi da pagare ogni anno sono maggiori dei 100 mln di euro di moneta in circolazione !

Un sistema economico basato su una moneta creata quasi esclusivamente dal sistema bancario ed immessa in circolazione solo attraverso il prestito gravato da interesse, non è sostenibile e provoca continuamente le situazioni di crisi economica che stiamo sperimentando sulla nostra pelle.

L'unica soluzione per interrompere questa follia, è immaginare un altro sistema monetario che non sia basato sul debito perché il denaro viene immesso nell'economia in un altro modo.

I meccanismi che attualmente regolano la creazione del denaro, arricchiscono pochi privilegiati a discapito di tutti gli altri, senza che i governi democraticamente eletti possano controllare o modificare il processo.

Proprio perchè la moneta è alla base di tutto, occorre prima di tutto riformare radicalmente il sistema monetario per risolvere o attenuare molti dei problemi di ingiustizia sociale della società moderna.

Dobbiamo immaginare un sistema monetario che:

- sia a vantaggio della società, e non di grandi banche e istituti finanziari;

- sia sottoposto a un controllo democratico dei cittadini;

- funzioni in modo più semplice e trasparente;

- sia più stabile e meno incline a bolle speculative e crisi finanziarie.

E' possibile ottenere tutto ciò, e in modo semplice e non violento.
Nei prossimi articoli vedremo come.

Per approfondimenti visita il sito www.monetapositiva.it


 Last edited by: FabioConditi on Giovedì 23 Febbraio 2017 15:24, edited 1 time in total.

Re: Che cosa è veramente la Moneta ?  

  By: G.Zibordi on Venerdì 10 Febbraio 2017 11:35

http://monetapositiva05.blogspot.it/2016/10/la-sovranita-monetaria-e-dello-stato.html#more

LA SOVRANITA' MONETARIA E' DELLO STATO ITALIANO

Di Fabio Conditi

 
 
 
La sovranità monetaria è dello Stato Italiano.
Sembrerebbe una affermazione rivoluzionaria, considerato che quasi tutti gli esperti economici ed i politici sono convinti dell'esatto contrario, ma in realtà è una verità deducibile da documenti della Banca d'Italia e della BCE, e confermata anche da analisi storiche e giuridiche che non lasciano spazio a dubbi.
Cominciamo con la definizione di sovranità monetaria, chiarendo che con questa parola "si intende il diritto o potere da parte di un soggetto di emettere o stampare moneta avente validità nel proprio territorio".
Vediamo allora cosa dice la Banca d'Italia sulla sovranità monetaria e sul signoraggio, nella spiegazione che troviamo nel suo sito ufficiale QUI : "Oggi, quindi, il signoraggio viene percepito in prima battuta dalle banche centrali, le quali tuttavia lo riversano poi agli Stati, titolari ultimi della sovranità monetaria. La principale differenza consiste nelle modalità con cui si forma il signoraggio. Quando la moneta è prodotta dallo Stato, è quest'ultimo che, spendendola ad esempio per acquistare beni e servizi, la mette in circolo nell'economia e realizza immediatamente il controvalore, al netto dei costi di produzione. Quando invece è la banca centrale a emettere le banconote, queste non sono spese in beni e servizi ma fornite alle banche commerciali, in forma di prestito, per le esigenze del sistema economico, o utilizzate per l'acquisto di attività finanziarie, come i titoli di Stato o le attività in valuta estera; al valore delle banconote, iscritto al passivo del bilancio della banca centrale, corrisponde quindi l'iscrizione di attività fruttifere nell'attivo del bilancio, che rendono un interesse. Perciò la banca centrale ottiene il signoraggio nel corso del tempo, come flusso di interessi sulle proprie attività fruttifere, al netto del costo di produzione delle banconote. Il valore scontato di tale flusso, che come si è detto è riversato allo Stato, è pari a quello che quest'ultimo avrebbe ottenuto immettendo direttamente la banconota nel circuito economico."
 
Quindi per la Banca d'Italia la questione sulla sovranità monetaria è piuttosto chiara : lo Stato è il titolare ultimo della sovranità monetaria, per cui ha diritto a percepire il signoraggio, sia nell'emissione diretta di monete metalliche che nell'emissione di banconote da parte della BCE o della Banca d'Italia.
Pur fidandoci della Banca d'Italia, abbiamo comunque cercato di dimostrare queste sue affermazioni, anche attraverso l'analisi, sotto diversi punti di vista, degli strumenti monetari che attualmente utilizziamo e che hanno oggi corso legale : le monete metalliche coniate dallo Stato e le banconote stampate dalla BCE.
 
Analisi storica
La sovranità monetaria nel passato era il diritto del sovrano ad emettere monete in metalli preziosi con la propria effige, per la quale aveva il diritto di percepire un utile pari ad una percentuale del metallo utilizzato per coniarle. Detta percentuale rappresentava il "signoraggio", che deriva dalla locuzione "aggio del signore", e che quindi rappresenta il diritto tipico di chi ha la sovranità monetaria, quello di ricevere un compenso per questa sua prerogativa "sovrana".
Detto questo è chiaro che c'è un diretto legame tra la sovranità monetaria ed il diritto a percepire un signoraggio sull'emissione monetaria, di qualunque natura si tratti.
Il signoraggio sulle monete metalliche spetta sicuramente allo Stato, che incamera il valore emesso detratti i costi necessari per coniarle.
Per quanto riguarda il signoraggio sulle banconote, riprendiamo ciò che afferma la Banca d'Italia nel suo sito ufficiale QUI : "Nel caso specifico dell'area dell'euro l'emissione delle banconote è assegnata alla BCE in concorso con le BCN. Il "reddito monetario" di ogni singola BCN è definito come il reddito annuo che essa ottiene dagli attivi detenuti in contropartita delle banconote in circolazione e dei depositi costituiti dagli enti creditizi. Questo è trasferito alla BCE e da questa ridistribuito alle BCN sulla base della loro partecipazione al capitale della BCE. Le BCN, a loro volta, lo fanno affluire ai rispettivi Stati una volta dedotte le spese di funzionamento ed effettuati i necessari accantonamenti".
In definitiva questa è una conferma che il signoraggio sulle banconote "viene percepito in prima battuta dalle banche centrali, le quali tuttavia lo riversano poi agli Stati, titolari ultimi della sovranità monetaria".
Quindi il fatto conclamato che il signoraggio spetta comunque allo Stato Italiano, anche in presenza di un Sistema Euro, sia sulle monete metalliche che sulle banconote, è la dimostrazione che la sovranità monetaria è dello Stato Italiano.
 
Analisi delle monete metalliche
Sul fatto che l'emissione di monete metalliche spetti allo Stato non ci sono dubbi, le monete in euro
emesse dai diversi Stati sono tutte diverse e riconoscibili, quelle italiane sono contraddistinte da un simbolo R+I che rappresenta le iniziali di Repubblica Italiana. Quindi il Sistema Euro è in realtà caratterizzato da monete metalliche nazionali aventi la stessa unità di misura e lo stesso rapporto di cambio 1 euro italiano = 1 euro di un'altra nazione. Su questa emissione monetaria la BCE si è però riservata l'approvazione del volume di conio, come prescrive il comma 2 dell'art.128 del TFUE, almeno per quanto riguarda sicuramente la serie di monete valide su tutta l'Unione,
1-2-5-10-20-50 cent e 1-2 euro.
Più incerta è la situazione per le monete di valore diverso da queste, che gli Stati possono coniare e che hanno valore solo sul loro territorio.
La Finlandia sta coniando dal 2002 monete metalliche da 5 euro, per le quali abbiamo chiesto spiegazioni alla Banca Centrale Finlandese, che ci ha risposto :
"Le monete commemorative da 5 € speciali, sono monete da collezione finlandesi e la Zecca di Finlandia può decidere quante ne saranno coniate. La Banca centrale europea (BCE) approva la quantità di monete messe in circolazione negli Stati membri dell'area dell'euro. Le monete in euro emesse in Finlandia, sono coniate dalla Zecca di Finlandia. Queste monete speciali hanno corso legale solo in Finlandia e le banche commerciali in Finlandia le accettano anche come moneta a corso legale."
Oggi anche la Germania sta coniando una moneta da 5 euro che ha validità solo sul loro territorio, e
stiamo cercando di chiarire se rientra nel volume di conio approvato dalla BCE, che comunque per i tedeschi è stato fin dall'inizio molto più grande degli altri Stati.
Le monete metalliche sono comunque la chiara espressione della sovranità monetaria degli Stati nazionali sul proprio territorio, nonostante la BCE abbia il compito di "approvare" il volume di conio ogni anno.
 
Analisi delle banconote
Le banconote sono sicuramente emesse dalla BCE, almeno per quanto riguarda quelle valide su tutta l’Unione, come prescrive l'art.128 comma 1 del TFUE : "La Banca centrale europea ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote in euro all'interno dell'Unione. La Banca centrale europea e le banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nell'Unione".
Le banconote hanno però una particolarità, sono iscritte dalla Banca Centrale Europea al passivo del proprio bilancio e questo fatto ha sempre creato scompiglio presso i cosiddetti "esperti economici" che non conoscono la storia della moneta.
Infatti per capire la vera natura della banconota, è necessario risalire alla sua origine, quando sono nate le prime Banche Centrali, che hanno trasformato le "note di banco", cioè delle semplici ricevute di deposito di monete d'oro, in una moneta cartacea con l'effige del sovrano o della nazione.
Questo tipo di moneta originariamente, non aveva valore in sé, ma acquisiva valore dalla promessa, garantita dal soggetto "emettitore", che la banconota poteva essere cambiata a vista al "portatore" in monete metalliche aventi valore a corso legale.
Quando nel 1893 nacque la Banca d'Italia, con la  Legge n.449 del 10 agosto 1893, lo Stato ha dato in concessione alla Banca d'Italia la facoltà di emettere biglietti a vista al portatore che potevano essere cambiati in moneta metallica (art.3), premurandosi di stabilire una riserva in monete metalliche pari ad almeno il 40%, di cui il 33% in moneta legale italiana metallica che sia per almeno i 3/4 in oro (art.6).
In pratica questa emissione di banconote è equivalente all'emissione delle vecchie "note di banco" degli orefici del 1300, perché rappresentano una "ricevuta" che dà diritto al portatore, di ricevere in cambio monete metalliche, che sono considerate moneta a corso legale.
Per questo tutte le Banche Centrali del mondo hanno sempre messo queste banconote al passivo del proprio bilancio, perchè rappresentano comunque un debito nei confronti di chi le riceve, da corrispondere in monete metalliche che inizialmente erano solo d'oro e d'argento, mentre poi nel tempo sono diventate di metalli sempre meno preziosi.
Questo fatto appare evidente dal confronto tra una banconota in lire della Banca d'Italia ed un "biglietto di stato" sempre in lire della Repubblica Italiana.
 
 
Nella banconota della Banca d'Italia compare la scritta "Pagabile a vista al portatore", a conferma della sua cambiabilità in moneta di stato a corso legale, mentre il biglietto di stato non solo non ha questa scritta, ma ha la scritta ben più importante di "Biglietto di Stato a corso legale".
Questo fatto conferma che la banconota non era considerata una moneta a corso legale essa stessa, ma aveva bisogno della garanzia della sua cambiabilità in moneta di stato a corso legale.
Quindi il biglietto di stato rappresenta una emissione monetaria che ha valore in sé, senza bisogno alcuno di essere garantita da qualcosa, in quanto lo stato è il titolare della sovranità monetaria, e può essere messo all'attivo del suo bilancio.
Invece le banconote non hanno valore in sé e devono essere garantite dalla loro cambiabilità in moneta di stato a corso legale. Per quanto riguarda la BCE, che ha eliminato quella scritta, il valore delle banconote è garantito dal valore dei titoli e delle riserve presenti all'attivo del bilancio, senza le quali le banconote non potrebbero essere emesse.
In definitiva la Banca Centrale dichiara ufficialmente, attraverso la struttura del suo bilancio, che le banconote sono un suo debito verso un generico e immaginario “portatore”. Infatti il valore totale delle banconote in circolazione sta nelle passività del bilancio della Banca Centrale, e pertanto le banconote medesime non appartengono alla Banca Centrale, ma sono una sorta di “titolo di credito” (seppur credito inesigibile) che vanta colui che ha le banconote in mano.
Quindi storicamente la sovranità monetaria per le banconote è sempre stata del sovrano o in seguito della Repubblica Italiana, e questa situazione non è mai stata cambiata dai Trattati dell'Unione Europea.
 
Analisi giuridica
I Trattati Europei hanno trasferito alla BCE l'emissione di banconote, che prima era di competenza esclusiva della Banca d'Italia e delle altre banche centrali nazionali, unificando questa moneta cartacea per tutta l'Unione Europea (art.128 comma 1 del TFUE).
Inoltre hanno dato alla BCE un controllo sulla quantità di monete metalliche che hanno validità in tutta l’Unione e che sono emesse dai singoli stati, stabilendo che "Gli Stati membri possono coniare monete metalliche in euro con l'approvazione della Banca centrale europea per quanto riguarda il volume del conio".
In sostanza, nei trattati si parla solamente di banconote (cioè della versione moderna delle vecchie "note di banco") e dell'approvazione del volume di conio delle monete metalliche, cioè del denaro che ha valore in tutta l'Unione. Ma non si parla mai di monete aventi validità solo sul territorio nazionale e meno che mai di moneta elettronica o di moneta fiscale.
In questo senso i Trattati hanno un ambito di applicazione limitato rispetto al ben più ampio ambito di azione di uno Stato in possesso ancora della sovranità monetaria e fiscale sul proprio territorio.
D'altro canto la sovranità monetaria è sempre stata strettamente legata alla sovranità fiscale, in quanto proprio la dichiarazione dello Stato di accettare una moneta per il pagamento delle sue tasse, è la prima caratteristica che rende una moneta valida a corso legale.
Esiste poi il problema degli obiettivi che sono stati stabiliti dal Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea per il Sistema Euro e che sono previsti all'art.127 :
- compito primario della BCE è quello di raggiungere l'obiettivo principale della stabilità dei prezzi, con un livello d’inflazione intorno al 2%;
- fatto salvo questo obiettivo, sostenere le politiche economiche generali nell'Unione, al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell'Unione definiti nell'art. 3 del Trattato sull'Unione Europea, che sono tra gli altri una crescita economica equilibrata e la piena occupazione.
Considerato che tutte le manovre possibili della BCE non hanno sortito alcun effetto in questa direzione, ma anzi hanno aggravato la situazione, si può ipotizzare che gli Stati siano a questo punto autorizzati a richiedere di emettere moneta sovrana valida sul proprio territorio, in modo da raggiungere effettivamente questi risultati.
Ad una richiesta di questo tipo da parte di uno Stato come l'Italia, la BCE farebbe fatica a giustificare un rifiuto per diversi motivi :
- la sovranità monetaria sul proprio territorio è ancora dello Stato;
- la creazione di moneta e la sua immissione diretta nell'economia reale attraverso la spesa e senza debito permette di raggiungere velocemente i risultati previsti all'art. 127 del TFUE;
- la Germania come al solito ha coniato monete metalliche in quantità maggiori di tutti gli Stati europei e sta iniziando a coniare moneta metalliche da 5 euro valide solo sul proprio territorio;
- la BCE non ha competenza nei riguardi della sovranità monetaria e fiscale degli Stati.
 
Conclusioni
La sovranità monetaria è sicuramente degli Stati e questi hanno tutto il diritto di utilizzarla per raggiungere gli obiettivi previsti dai Trattati.
I modi di farlo possono essere diversi, questi i principali :
- coniare monete metalliche di valore superiore a 2 euro, che la BCE deve "solo approvare" come quantità (art.128 comma 2 del TFUE);
- emettere biglietti di Stato di qualsiasi valore, perché il TFUE dà alla BCE l'esclusiva solo delle "banconote" aventi corso legale nell'Unione (art.128 comma 1 del TFUE);
- emettere moneta elettronica o carte di credito di Stato, che non sono prese in considerazione dai trattati, dove si parla solo di moneta metalliche e banconote, tant'è che le banche possono creare moneta elettronica senza limiti, figuriamoci se non può farlo uno Stato, che inoltre ha il vantaggio di poterla mettere all'attivo del suo bilancio in quanto detentore della sovranità monetaria;
- moneta a valenza fiscale, in quanto in base ai Trattati Europei la sovranità tributaria è ancora di competenza esclusiva degli Stati nazionali.
Certamente la BCE non può continuare a creare denaro solo per le banche ed i mercati finanziari, visto che questi provvedimenti non raggiungono nessuno degli obiettivi previsti dai Trattati ed anzi finiscono solo per aggravare la situazione di crisi generale degli Stati.
Perfino Mario Draghi, quando un giornalista in una conferenza stampa gli ha domandato se la BCE
può finire mai i soldi, ha risposto imbarazzato in questo modo : 
"Beh tecnicamente no … non possono finire i soldi. Quindi abbiamo ampie risorse per far fronte a tutte le nostre emergenze".
Ma quali sono le "nostre" emergenze ?
E' una "nostra" emergenza un terremoto che distrugge interi comuni ? E' una "nostra" emergenza una crisi economica che fa fallire le aziende e fa aumentare la disoccupazione ?
Oppure le "nostre" emergenze sono solo le difficoltà del sistema bancario e dei mercati finanziari ?
Mi sembra sia giunta l'ora che tra le emergenze siano inserite anche quelle dei cittadini, delle aziende e degli Stati, cioè dell'economia reale, e che il denaro venga finalmente creato per permettere agli Stati di adottare soluzioni che abbiano come riferimento i bisogni di tutte le persone, non solo quelli di pochi privilegiati. 
 
Fabio Conditi

 Last edited by: G.Zibordi on Venerdì 10 Febbraio 2017 11:46, edited 2 times in total.

 

  By: hobi50 on Venerdì 11 Novembre 2016 09:55

Le grandi banche Usa ieri sono salite su una possibile cancellazione ( o similaria ) del Dodd-Frank act e della Volcker rule. Brutto segno quello che con banche diventate sempre di più "too big to fail " se ne indebolisca la capitalizzazione. Brutto segno di come Trump inizia la sua battaglia contro l'establishment. Hobi

 

  By: DOTT JOSE on Domenica 02 Ottobre 2016 22:02

eccola la ripresa ! "Gli Stati Uniti sono già in bancarotta " Jim Rogers https://www.youtube.com/watch?v=KESyZFAZFA4

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: XTOL on Domenica 02 Ottobre 2016 13:35

poli, avevo notato anch'io lo sfondone dei "milioni di miliardi" va bene che ormai le cifre dei bilanci hanno perso ogni commensurabilità, ma quelli erano proprio troppi... :) cmq la questione è seria, qui armstrong: ^Will the Dollar Crash at the End of September?#https://www.armstrongeconomics.com/markets-by-sector/foreign-exchange/usd/will-the-dollar-crash-at-the-end-of-september/^ #i#We are headed into a monetary crisis that will end up resetting the monetary system. There are already proponents in Washington who support ending the dollar as the reserve currency because the Federal Reserve... The IMF has been lobbying to have the SDR as the replacement for the dollar so the USA can turn back to its own agenda. But many are reluctant to hand that power to the IMF, myself included. The IMF is up for sale. It has been highly corrupt and any new reserve basket should be administered by an entirely new agency – not the IMF...#/i# ps (e parzialmente ot): ieri sera è stata presentata a bologna la nuova traduzione dell'opera fondamentale di mises, ^L'azione umana#http://www.store.rubbettinoeditore.it/l-azione-umana.html^ questa la Prefazione di ^Lorenzo Infantino#http://docenti.luiss.it/infantino/chi-sono/^ #i#L’azione umana può essere considerata la maggiore opera di Ludwig von Mises. È stata scritta negli Stati Uniti d’America, dove l’autore, in fuga dal nazismo, è stato accolto come esule politico. Costituisce il momento culminante di una lunga riflessione, tramite cui viene data risposta ai più rilevanti problemi della vita sociale. A Mises è toccato vivere contro il proprio tempo. Ha dovuto affermare le ragioni della libertà in un contesto storico-sociale in cui le correnti ideologiche dominanti hanno portato al comunismo, al nazismo e all’aggressione dello Stato di diritto mediante un diffuso interventismo politico. Mises ha avuto sempre chiara l’idea che la cooperazione sociale si può svolgere in forma volontaria o in forma coercitiva. Anche se promettono il contrario, i programmi politici che impongono la cooperazione coercitiva restringono o sopprimono la libertà individuale di scelta. Il potere totale non produce la libertà totale; genera il dominio totale. Il totalitarismo comunista si basa sul monopolio della conoscenza e su quello delle risorse. E parimenti fa il nazismo. In questo caso, non c’è la formale abolizione della proprietà privata. Ma essa viene di fatto soppressa. È lo Stato a determinare ciò che si deve produrre e quel che si deve consumare, a stabilire i prezzi, i saggi salariali e i tassi d’interesse. Il che non solo impedisce la libertà individuale di scelta. Conduce anche, non diversamente dall’economia pianificata, alla più completa inefficienza: perché il regime competitivo, reso possibile dal mercato, viene sostituito dalle decisioni dell’apparato pubblico. La società libera viene inoltre aggredita dall’interventismo politico, che viene giustificato con l’idea che ci possa essere un sistema economico “terzo” rispetto all’economia di mercato e a quella pianificata (in forma sovietica o nazista). Ma non esiste una “terza via”. Se lo Stato interviene nel rispetto delle regole del mercato, la sua attività non è diversa da quella svolta dai privati. Se lo Stato interviene violando le regole del mercato, ciò non significa che siamo in presenza di un sistema economico “misto”. Accade solamente che le perdite subite dalle attività poste in essere dalla mano pubblica devono essere sopportate dal settore privato. C’è una distruzione di risorse, che determina una caduta della produttività e del prodotto. E ne viene fuori un aumento del “tasso di sfruttamento” della stragrande maggioranza della popolazione da parte del ceto politico e dei gruppi da esso favoriti. Gli stessi effetti vengono generati dalle manipolazioni monetarie dei governi, che producono sovraconsumo e cattivi investimenti e che culminano nella crisi e nella disoccupazione generalizzata. La pubblicazione de L’azione umana colma un vuoto che la cultura italiana ha lungamente patito.#/i#

 

  By: Ganzo il Magnifico on Sabato 01 Ottobre 2016 22:37

#i#"Ma dovrebbe mettere in galera quelli di DB o quelli di MPS?"#/i# Se fossi io a decidere tutti e due. Anche se molto probabilmente quelli di DB ci finiranno per davvero, quelli di MPS no. MPS aveva l' appoggio di quello che è il partito di maggioranza in Italia e DB della Merkel. Ma mentre del nostro partito di maggioranza e del suo capo Renzi non frega niente a nessuno perché sono i signorsì dell' unica grande potenza eccezionalista, per qualche ragione sconosciuta (forse gli accordi di Minsk? Il raddoppio del NordStream?) la Merkel sembra essere sotto attacco. Un proverbio cinese dice "tira un calcio al cane per colpire il padrone". Ora sulla graticola ci sono sia DB che VW... Si direbbe che abbiano voluto attacare sia il sistema industriale che quello bancario tedesco. Metterli in galera (ora ci metterebbero le mezze tacche) è un modo per fargli vuotare il sacco e tirarci dentro anche il grande management.

Slava Cocaïnii!

 

  By: Poli on Sabato 01 Ottobre 2016 21:11

Interessante... ma c'è da fidarsi di "strategieperinvestire"? visto che scrive che 60 trilioni sono 60 milioni di miliardi appare mica tanto affidabile, ma sarà solo una svista... di sdr non ho mai sentito parlare mentre il processo spiegato è chiaramente la globalizzazione in corso con problemi creati a tavolino e soluzioni offerte che perseguono i piani di chi ha creato il problema cioè sempre più accentramento del potere a livello globale.

 

  By: antitrader on Sabato 01 Ottobre 2016 20:55

Ma dovrebbe mettere in galera quelli di DB o quelli di MPS? (io una mia idea ce l'ho). Intanto ti passo un libro da acculturati: ....Nei dialoghi riportati, c’è il padre che insegna al figlio i fondamentali della corruzione. Il figlio che spiega al padre come riciclare denaro, la madre che consola il figlio perché non riesce a essere corrotto quanto il padre. Le istituzioni e la politica escono a pezzi. Ci sono politici che sono messi a libro paga dagli imprenditori e quelli li maltrattano come fossero l’ultimo dei dipendenti: “Alza il *** e vieni subito qua”, dice la segretaria al politico per farlo arrivare a una cena con l’imprenditore di riferimento. E quello lo fa. Oppure il concorso pubblico in cui due professori parlano tra loro a proposito di un candidato al concorso da professore: “Hai visto quanto è bravo quel ragazzo?”, dice il primo. “Ah sì sì ma tranquillo, lo abbiamo fregato”.^>>>>>>>>>#http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/01/figlio-mio-ti-insegno-io-come-si-corrompe-in-un-libro-i-dialoghi-del-malaffare-in-famiglia-politica-e-impresa/3062130/^

 

  By: shera on Sabato 01 Ottobre 2016 19:11

2018? Sta venendo fuori il sistema shadow banking per aggiustare i bilanci e far sparire i NPL e mettere i cadaveri sotto il tappeto ^The investigation revealed Monte Paschi arranged the transactions to hide billions in losses that led to false accounting between 2008 and 2012, according to a prosecutors’ statement released Jan. 14, when they completed the investigation.#http://www.zerohedge.com/news/2016-10-01/deutsche-bank-charged-italy-market-manipulation-creating-false-accounts^ “Deutsche Bank designed a derivative for Banca Monte dei Paschi di Siena SpA at the height of the financial crisis that obscured losses at the world’s oldest lender before it sought a taxpayer bailout.” Possibile che il pubblico ministero non riesce a mandarli in galera?
Il 5 maggio 2023 ho chiesto all'AI il miglior titolo da comprare a Piazza Affari: Banca Profilo, oggi scende dello 0,46% a 0.2180 Euro
Lo sbarco sulla Luna, la più grande truffa della storia del mondo, dopo il Covid.

 

  By: XTOL on Sabato 01 Ottobre 2016 18:11

dunque, in questo articolo: ^Perché oggi, 1 Ottobre, l’economia mondiale cambierà#https://www.strategieperinvestire.com/cina-yuan/^ si tenta di spiegare cosa sta accadendo sottotraccia. la faccenda è importante e da tempo anche armstrong prevede, a partire dal 2018, una crisi monetaria che porterà a un cambiamento profondo. mio malgrado devo ammettere che capisco poco le implicazioni... qualcuno si sente in grado di fare un po' di luce?