By: Esteban. on Domenica 20 Novembre 2011 23:22
Lotta alla stagflazione
Una proficua lotta alla stagflazione è particolarmente complessa, in quanto per diminuire la spinta inflazionistica le Banche Centrali dovrebbero ridurre la massa di moneta circolante e, indirettamente, contenere la domanda di beni e servizi; ma una diminuzione della domanda causata da scarsità della massa monetaria non favorisce la crescita economica e quindi il rientro della disoccupazione.
Rispetto agli anni '70, oggi il fenomeno della stagflazione viene mitigato dalla mancata rincorsa prezzi/salari, ovvero ad un aumento dei prezzi, soprattutto petrolio e materie prime, non corrisponde automaticamente un adeguamento inflattivo delle richieste salariali che vengono condizionate dalla possibilità per le imprese di esportare sempre di più la produzione in paesi che hanno un costo del lavoro nettamente inferiore. Questa tendenza a sua volta riduce la possibilità di contrattare eventuali aumenti salariali nei paesi più sviluppati riportando in equilibrio il mercato del lavoro e quindi senza produrre un ulteriore peggioramento del tasso d'inflazione.
A questo punto una politica monetaria restrittiva risulta inefficace e quindi occorre agire piuttosto su quella fiscale, con una sensibile riduzione della spesa corrente ed una corrispondente riduzione della pressione fiscale, unica strumento efficace per stimolare i consumi e perciò la domanda aggregata di beni e servizi.
La conseguente crescita economica rende quindi possibile una ripresa dell'occupazione, proprio in conseguenza della sopra citata moderazione salariale. Alle Banche centrali spetta quindi il compito di fine tuning, ovvero di equilibrare con la maggiore precisione possibile, la liquidità immessa nel sistema, in particolare attraverso una migliore allocazione della massa monetaria allargata che accompagni la ripresa dell'economia.
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In effetti si parla di "migliore allocazione della massa monetaria" che in questo momento è svanita, ed è difficile indirizzarla con problemi tipo il DEBITO, interessi sullo stesso, finanziamenti alle aziende, l'unico modo di liberare liquidità SENZA STAMPARLA e mandare in DEFICIT lo stato è risanare(liberarla) dalla zavorra ...
Zibordi, ho capito che intende, ma da come la vedo io o risaniamo ORA o non lo facciamo/faremo MAI PIU' ...
Gli aspetti quantitativamente "negativi" del paese non verranno mai compensati completamente , anche spingendo lo stato in deficit per "finanziare il pubblico"...
Se ricordo bene, per produrre 1$ di guadagno in USA si era arrivati a stamparne 4$ ..
4$ di stampa per 1$ di ricavi ... è per questo che l'America ha trasferito la produzione all'ESTERO ..
Ora puoi anche spingere lo stato in Deficit pensando di spingere l'economia interna, MA il problema è lo stesso dell' E-CAT di Rossi ...
IL COP è sempre inferiore a 1 ...
Senza pensare che buona parte "del deficit" potrebbe prendere altre direzioni ...
Acquistando beni esteri piuttosto che del paese ...
La situazione è quella di uno scolapasta, troppi buchi per contenere i benefici di Evv. Manovre ...
COME FAI ad uscirne se non fai PROTEZIONISMO ...
Secondo mè sarebbe fisiologico ...
La cina non distrugge il suo paese per lasciare gli altri speculare e perchè dovremmo farlo NOI visto che stiamo fallendo in nome del "libero mercato dei capitali e del commercio" ...
Quì servono regole che impongano la tutela dei governi O LA CONSEGUENZA sarà il crollo di ogni sorta di governo SE NON EUROPEO preferito anche dalle corporations ...
Sembra si voglia "snellire" il processo decisionale, lasciando andare in default piuttosto che salvare i paesi mal gestiti .