Il Piano per Uscire dalla Depressione: 100 mld in meno di tasse creando moneta

Renzi è un bluff, non ha un Euro - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 09 Aprile 2014 13:20

^Persino Repubblica#http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/taglia-taglia-alla-fine-rester-solo-losso-come-si-copre-la-sforbiciata-alle-tasse-75156.htm^ chiama il bluff di Renzi ora che dopo un mese è apparso finalmente il primo documento scritto nero su bianco del governo (decreti e proposte di legge ancora zero). Anche i giornali governativi oggi ammettono che #F_START# size=3 color=red #F_MID#Renzi non aggiungerà un euro all'economia#F_END#. C'è un numero sorprendente di persone in giro che in qualche modo dicono di aver fiducia che "Renzi faccia qualcosa", perchè Renzi lo ripete sempre e i giornali gli fanno l'eco, perchè è più giovane e vivace a parlare di Letta e Monti, perchè "se lo hanno messo lì vuole dire che devono fare qualcosa". Ma a Renzi, come a Monti e Letta, la UE e la Troika non danno un EURO Perchè è così essenziale spiegare alla gente oggi la creazione di moneta ? Perchè la liberi dalla soggezione alle stronz.ate con cui Repubblica e il Corriere le fanno il lavaggio del cervello #i# ("....un premier che per fortuna ha imparato a fare qualche conto con la realtà. E la realtà, purtroppo, è che ^non siamo in condizione di sottrarci ai vincoli di bilancio che abbiamo volontariamente sottoscritto...Li rispetteremo, ora è nero su bianco. E questa è già un'ottima notizia, che ci mette al riparo dai pericolosi avventurismi e dai penosi velleitarismi#http://www.repubblica.it/politica/2014/04/09/news/bentornati_nel_mondo_reale-83101077/?ref=HREA-1^ delle ultime settimane...")#/i# (Repubblica oggi) Puoi mettere come presidente del consiglio anche Marchionne (per dire uno piuttosto dinamico), ma se fingi che ci sia un limite massimo alla quantità di moneta in Italia, che hai raggiunto questo limite e che quindi puoi solo tagliare da una parte 5 miliardi per poterne distribuire 5 miliardi dall'altra è un fatto matematico che l'economia ristagna. Ma dato che ristagna ad un livello di reddito pro-capite ridotto del -9% rispetto al 2007, un livello di produzione ridotto del -25% e un livello di disoccupazione raddoppiato al 12% e dato che il debito pubblico in % del PIL sale oltre il 135% in realtà poi continui lentamente a scivolare in basso. Tutto gira intorno alla finzione, alla truffa, al falso ideologico per il quale si fa credere alla gente che la moneta la crei lo stato ("stampandola") e per fortuna la BCE ora lo impedisce, ^quando invece la moneta la creano le banche sotto forma di credito#http://www.cobraf.com/blog/defaultEconomia.php?topicGroupID=1&idr=123549515#123549515^, sotto la copertura della BCE che è il loro rappresentante. Nota come il governo ha cercato di far arrivare un miliardo dei suoi sei miliardi tramite le banche con un giro contabile e Repubblica, il cane guardiano fedele della BCE glielo cassa! Leggi la frase chiave del commento di Repubblica..."..in base alle regole europee questo potrebbe essere #F_START# size=3 color=red #F_MID#...finanziamento monetario del deficit: un ritorno agli anni '70, la violazione più radicale delle regole a fondamento dell'euro..."#F_END#. Do you understand ? Verstehst du ? La regola a fondamento dell'Euro NON è la moneta unica in se, ma il divieto di creare moneta tramite deficit. Perchè ? Perchè in questo modo non creando moneta sei costretto a indebitarti (stato, famiglie, imprese e banche stesse). Il fondamento dell'euro è L'INDEBITAMENTO SISTEMATICO, vietare la moneta per costringere al debito. --- ^da Repubblica#http://www.repubblica.it/economia/2014/04/09/news/coperture_a_rischio_un_terzo_una_tantum_e_3_miliardi_di_tagli_sono_gi_impegnati-83101833^ --- #i# ...Il merito del Documento di economia e finanza (Def) passato in consiglio dei ministri in tempo per i tiggì della sera è nel suo sforzo di realismo. Non capita spesso che il ministro dell'Economia formuli una previsione di debito per l'anno in corso peggiore di quella sfornata poche ore prima dal Fondo monetario internazionale. Il nucleo del Def approvato ieri, un taglio alle tasse da dieci miliardi sui redditi bassi...Lo sgravio fiscale quest'anno peserà 6,6 miliardi di euro (poiché varrà solo da maggio, non da gennaio) e sarà garantito da tre voci diverse: 4,5 miliardi di tagli di spesa; circa un miliardo di prelievo supplementare dalle banche sul guadagno di 7 miliardi registrato rivalutando per decreto di governo le loro azioni in Bankitalia; e ancora circa un miliardo dal gettito Iva prodotto dal pagamento degli arretrati dello Stato alle imprese Messo alla prova però l'intero edificio vacilla paurosamente. Le entrate dell'Iva legate alla liquidazione dei debiti dello Stato non rappresentano nuove risorse, ma solo l'anticipo di ciò che sarebbe successo in futuro quando quelle fatture sarebbero state comunque pagate. In altri termini, si sta spostando una posta di bilancio da un anno all'altro e si creerà dunque un ammanco equivalente negli prossimi esercizi. Resta solo una misura «una tantum» per finanziare un taglio di tasse che invece è permanente. Ancora più controversa la scelta di tassare le banche sulle loro azioni di Bankitalia perché è sensato che gli istituti versino imposte in più, ma nel migliore dei casi anche in questo caso si tratta di «una tantum» irripetibili: un altro buco da colmare l'anno prossimo. Ma soprattutto, sull'intera operazione delle quote Bankitalia gravano obiezioni di Bruxelles perché la drastica rivalutazione delle quote per decreto sembra essere un aiuto di Stato illegale. Se poi le banche realizzassero la loro plusvalenza rivendendo le proprie azioni alla stessa Bankitalia, quindi girando parte del ricavato al Tesoro, #F_START# size=3 color=red #F_MID#in base alle regole europee questo potrebbe essere finanziamento monetario del deficit: un ritorno agli anni '70, la violazione più radicale delle regole a fondamento dell'euro.#F_END# Resta poi tutto da capire il contenuto di tagli di spesa per 4,5 miliardi da eseguire ormai sette mesi. Di certo però dovranno toccare sussidi all'autotrasporto e interventi invasivi sull'acquisto di beni e servizi, che freneranno la ripresa. Con un problema di fondo in più: secondo le prime stime della Ragioneria, almeno tre di quei 4,5 miliardi di tagli sono già impegnati da misure incluse nell'ultima manovra del governo di Enrico Letta. Insomma, se questi calcoli della Ragioneria fossero esatti, i dieci miliardi di tagli permanenti all'Irpef già decisi sono coperti in modo altrettanto permanente solo per 1,5 miliardi....#/i#

 

  By: Moderatore on Venerdì 04 Aprile 2014 13:38

Ma non basta uscire dall'euro ... la grande madre di tutte le battaglie è la statizzazione dell'emissione monetaria giovedì 3 aprile 2014 ^"MA NON BASTA USCIRE DALL'€URO"#http://www.claudiomoffa.info/2014/04/londa-antieuro-e-in-crescita-ma-non.html^ Claudio Moffa L’onda antieuro è in crescita, e non solo per effetto della vittoria di Marine Le Pen in Francia: si diffonde la coscienza nei media e nel paese che così non si può andare avanti, è bloccata l’economia, aumenta la disoccupazione, le famiglie non arrivano a fine mese. Dunque via dall’euro: il ritorno alla lira rappresenterebbe infatti un modo di uscire dalla pestifera gabbia della BCE, che ha distrutto e sta distruggendo l’economia reale italiana. MA… Ma il fatto è che uscire dall’euro non basta, e come in caso di permanenza nell’eurozona sarà necessario rivedere radicalmente il Trattato dell’Unione Europea per fare della BCE una banca degli Stati europei sotto il controllo dei Governi europei, così a livello nazionale occorrerà accompagnare la fuoriuscita dall’euro con una legge sintetica e efficace che disponga il controllo dell’emissione e della politica monetaria da parte dello Stato, secondo le indicazioni di tanti economisti, tra cui il poco citato Premio Nobel Maurice Allais. Questo obiettivo rappresenterà la vera svolta radicale della transizione, l’unica capace di bloccare la spirale del Debito grazie alla riacquisizione del reddito da ‘signoraggio’, fenomeno ieri negato a lungo da presunti ‘esperti’ ed oggi, a fronte della sua innegabilità, piuttosto non citato e discusso, tranne lodevoli eccezioni, sui grandi media. Una svolta radicale, dunque, ma – questo va sottolineato - non una ‘rivoluzione’ dai contorni utopici e astratti come alcuni vorrebbero far credere. Tre motivi sostanziali, infatti, rendono la proprietà e il controllo statale della Moneta una misura assolutamente razionale, e da questo punto di vista moderata e largamente condivisibile da tutte le forze politiche il primo è che la fine del gold standard (sia pure non generalizzata e in parte solo nominale: vedi la richiesta di oro-garanzia della Cina alla FED; e vedi soprattutto il dilagare di compro-oro anche nel nostro paese) fa sì che la moneta possa e debba essere ancorata al Lavoro dei cittadini del Territorio-Stato in cui essa viene emessa e primariamente circola. Dunque è lo Stato, in quanto rappresentante del Popolo, a doversi assumere il Diritto-Dovere di emettere banconote e monete, da una parte rappresentative della ricchezza nazionale già acquisita, e dall’altra – se in parziale sforamento di questo principio di base – finalizzate alla realizzazione di progetti di sviluppo (grandi opere, incentivazione dell’occupazione, etc.) a loro volta capaci di promuovere o rimettere in moto l’economia nazionale. Il secondo motivo è che l’Italia ha già goduto di sovranità monetaria, dal 1936 al 1992. La Storia, dunque, è dalla nostra parte: nel 1936 la Banca d’Italia, già beneficiata nel 1926 del monopolio dell’emissione di lire fino allora appannaggio di una pluralità di banche private ereditate dalla fase preunitaria, perse la sua natura privatistica e venne trasformata in “ente di diritto pubblico” di nome e di fatto, un istituto cioè dotato di un capitale azionario prevalentemente pubblico. Dopo la caduta del fascismo, i padri costituenti sussunsero la nuova struttura della Banca centrale, ed anzi secondo alcuni studi, ne rafforzarono il controllo governativo. Fu solo nel 1992 che il governo Amato pose fine al carattere pubblico della Banca d’Italia, sull’onda della campagna mediatico-giudiziaria di Tangentopoli. Il 1992 fu se non il peggiore, uno degli anni peggiori della storia della Repubblica, cadenzato in una serie di tappe letali per la sovranità nazionale: il 2 giugno, il cosiddetto ‘seminario sulle privatizzazioni’ sul Panfilo Britannia, sotto la minaccia simbolica ma non per questo non grave della corrazzata inglese Battleaxe; l’11 luglio, il decreto 333 di Amato, che privatizzando l’intera industria di stato privatizzava anche le BIN-banche di interesse nazionale interne all’Istituto di emissione centrale; a settembre, la svalutazione della lira ad opera di George Soros; infine, il 7 dicembre il sì del Parlamento al Trattato di Maastricht. Tutti passi che anticipavano e davano il via libera all’attuale degrado economico, istituzionale, culturale dell’Italia. Oggi la Banca d’Italia – forse alcuni Rettori non lo sanno – è privata, come denuncio’ nel 2004 Famiglia Cristiana Il terzo motivo, infine, è che il controllo statale dell’emissione e della politica monetaria non ha nulla dello ‘statalismo’, ed è sempre stata sostenuta da esponenti liberali. I Presidenti americani Thomas Jefferson, Abrahm Lincoln, John Kennedy; l’industriale Henry Ford, il Primo ministro canadese William King Mackenzie, il nostro Alcide De Gasperi, Maurice Allais, Raymond Aron – per citarne alcuni – non furono certo dei sostenitori di un ‘socialismo totale’ o, dopo il 1917, dei ‘bolscevichi’ desiderosi di nazionalizzare assurdamente tutto il sistema economico. Al contrario, essi capirono – da veri liberali e da saggi economisti - che la statalizzazione dell’emissione monetaria, lungi dall’essere una misura statalista e totalitaria, era la premessa necessaria non solo della democrazia, non solo della costruzione e difesa dello Stato sociale, ma anche dello sviluppo della libera impresa. Una misura necessaria e equilibrare la sfera finanziaria oggi egemone e la sfera produttiva, oggi soccombente di fronte all’egoismo e allo strapotere del sistema bancario privato. Liberismo finanziario e liberismo d’impresa sono progetti opposti. Il liberismo finanziario costituisce la morte della libera impresa, come ha dimostrato il vergognoso ‘regalo’ di 419 miliardi di euro della BCE alle banche private, nel dicembre 2011, mentre a migliaia chiudevano le imprese italiane, e la disoccupazione aumentava fino al livelli mai toccati fino ad allora. Anche in questo caso dunque, in positivo e negativo, la storia è dalla nostra parte. Occorre riprendersi la sovranità monetaria: o ri-nazionalizzando la Banca d’Italia, al prezzo però di lunghe trattative; o sostituendo la Banca d’Italia con altro Istituto statale di emissione monetaria, ex novo o attraverso la nazionalizzazione anche di una sola banca già esistente; o affidando direttamente allo Stato e al Tesoro l’emissione di banconote tramite la Zecca di Stato. Anche qui la Storia è dalla nostra parte: perché questo tipo di emissione monetaria – alternativo a quello gestito da Banche private o pubbliche – attraversa tutta la Storia dell’Italia unitaria, dalla Monarchia al Fascismo alla Repubblica. Sono i “Biglietti di Stato a corso legale”, già presenti in epoca monarchica e fascista, e in quella repubblicana, durante i governi De Gasperi e Moro. Recuperne la memoria è utile alla riconquista della sovranità monetaria, la grande madre di tutte le battaglie per uscire dalla crisi.

 

  By: Moderatore on Mercoledì 02 Aprile 2014 02:49

non fai mai progressi ? non impati mai niente, non migliori, non studi, non guardi dati, tabelle e grafici, non leggi libri, spari solo le solite cazzate giorno dopo giorno secondo me non sei un troll, però il sospetto viene...

 

  By: VincenzoS on Martedì 01 Aprile 2014 23:57

x Moderatore 1) la moneta è quello che il governo (locale o nazionale) decreta che accetterà per pagare le tasse 2) il governo di conseguenza ne crea, senza costo, quanta ne vuole e da lavoro a tutti quelli che vogliono lavorare ------- Back to USSR!!!!!! Evviva, ci siamo!!!!! In quattro righe scarse ci ha messo dentro tante di quelle caxxate da fare spavento. 1) La moneta è ciò che gli uomini (lo stato è una invenzione degli uomini, si può vivere anche senza stato) scelgono, in un processo chiamato mercato, possa servire da moneta. 2a) La moneta non si crea a costo zero, a costo zero la si stampa. Poiché la moneta rappresenta un credito, chi si trova a detenere questo credito deve prima avere fatto o ceduto qualcosa per meritarsi tale credito. E se questo qualcuno ha un credito parallelamente qualcuno ha un debito. 2b) Quale lavoro dovrebbe dare il governo? Scavare buche e riempirle? Se esistono necessità insoddisfatte è molto probabile che ci sia qualcuno che comunque provvederà a soddisfarle scambiando il frutto del proprio lavoro con il frutto del lavoro di altri. Altrimenti è solo uno spreco di risorse. Un lavoro ha senso solo se vi è una richiesta per tale lavoro e la richiesta implica persone disposte a svolgere altro lavoro per pagarlo. Il comunismo, il socialismo, il fascismo, insomma tutti i sistemi dirigisti sono crollati sempre rovinosamente. Vuole fare crollare anche quel pochino di libertà che ci è rimasta?

 

  By: TotoTruffa on Martedì 01 Aprile 2014 03:54

I limiti della moneta complementare ci sono e sono legati alla sua funzione di riserva di valore. Uscire dall’euro, tutte le bufale: la moneta complementare http://www.giornalettismo.com/archives/1411739/uscire-dalleuro-tutte-le-bufale-la-moneta-complementare/

Un comune inglese crea moneta e la usa per pagare lavori utili... - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 01 Aprile 2014 00:43

Un quartiere di una città inglese (Hull City Council) ha annunciato oggi che ^creerà una moneta digitale che distribuisce in cambio di ore di lavoro#http://www.telegraph.co.uk/technology/news/10734073/Hull-Council-printing-its-own-money-by-paying-digital-cash-for-voluntary-work.html^ in servizi e lavori di pubblica utilità, un programma di creazione di moneta rivolto a chi è disoccupato o sotto la soglia di povertà. La moneta digitale viene creata con un software simile a quello dei bit-coin Ma #F_START# size=3 color=red #F_MID#la gente accetterà queste monete digitali create "dal niente" ? Certo, PERCHE' IL COMUNE LE ACCETTA PER PAGARE LE TASSE#F_END# (in questo caso comunali). Il comune sta studiando un modo di farli accettare nei negozi del quartiere, i quali a loro volta poi la userebbero per pagare le loro tasse. Questo è un esempio perfetto di quello che si può e si deve fare. E' un illustrazione pratica e reale dei principi dell'economia monetaria: 1) la moneta è quello che il governo (locale o nazionale) decreta che accetterà per pagare le tasse 2) il governo di conseguenza ne crea, senza costo, quanta ne vuole e da lavoro a tutti quelli che vogliono lavorare #i# (Si può fare in Italia ? Penso di sì, ma occorre ovviamente controllare la legislazione, qualcuno che fa l'avvocato vuole controllare ?)#/i# Un mese fa una ^tribù indiana in America nel South Dakota ha cominciato a emettere un clone dei Bitcoin#http://www.telegraph.co.uk/technology/news/10668018/Native-Americans-adopt-bitcoin-clone-as-official-currency.html^ per pagamenti interni e come moneta di riserva oltre al dollaro, si chiama "MazaCoin" e chi l'ha inventata dice che può essere il "nuovo bisonte" per gli indiani (Febrauary 28, 2014, "Native Americans adopt bitcoin clone as official currency" The Oglala Lakota Nation, which occupies land in North and South Dakota, has adopted "MazaCoin" as its official currency and mined a national reserve for times of hardship...) ---- Telegraph, 31 marzo 2014, ^"Hull City Council is creating its own Bitcoin-like digital currency called HullCoin which it will donate to people in return for carrying out voluntary work"#http://www.telegraph.co.uk/technology/news/10734073/Hull-Council-printing-its-own-money-by-paying-digital-cash-for-voluntary-work.html^ The unprecedented move is a bid to “tackle poverty” and boost the local economy. Struggling residents will carry out "voluntary work" and receive HullCoins as payment. These digital coins could then be used to pay rent or council tax, or buy other goods and services such as fruit and vegetables. Council workers are currently investigating whether deals could be signed that would even allow them to be used at highstreet shops such as Asda. Those virtual earnings would not be taxable or affect any existing benefits claims because digital money is not yet treated as traditional currency by HMRC or the Department for Work and Pensions, the council said. Dave Shepherdson, the council’s Financial Inclusion Support Officer, said that problems would only arise if people used online exchanges to convert HullCoins into cash. Digital currency is "mined" into existence by a computer carrying out complex and specific calculations. Cryptographic systems then track who owns which coins and enable them to be transferred from person to person. Coins are kept in a "wallet" which takes the form of a small computer file. Shepherdson estimated that it would take between ten and 12 weeks for the council to mine enough coins to pay for the hardware it had bought to power the project. After that, the scheme would be in profit. The authority is currently mining with a computer fitted with two powerful Sapphire R9 290X graphics cards. “We’re printing our own money, I suppose,” he said. If successful, the project could be expanded in scope and split out into its own company that would act as a “digital bank of Hull” and provide other crypto-currency services to the community. Shepherdson said that the project was being launched slowly with a "softly, softly" approach but that it would be up and running within weeks. Rather than being based on the most popular digital currency in use today, Bitcoin, HullCoin is a hybrid of two other coins called FeatherCoin and Ven. It is not the first time that a digital currency has been created with the aim of social reform. Chiefs of a native American tribe adopted a new coin called MazaCoin as their official national currency earlier this year. The Lakota people are indigenous to parts of North and South Dakota and are made up of a confederation of seven Sioux tribes, with notable members including Sitting Bull and Crazy Horse, who defeated Custer at the Battle of Little Bighorn. Developer Payu Harris said that he hoped it would help lift the tribe out of poverty: “I looked at how things were for the tribe now and suddenly had an idea about how we might fix it. We can’t continue to be 20 years behind the times, always trying to catch up. We have to be forward-thinking. "I think crypto-currencies could be the new buffalo. Once, it was everything for our survival. We used it for food, for clothes, for everything. It was our economy. I think MazaCoin could serve the same purpose."

 

  By: hobi50 on Venerdì 21 Marzo 2014 18:12

Mi ha fatto ridere questa domanda di Barnard a Mosler "PERCHE’ NON MI HA DETTO CHE STA GIA’ CERCANDO UN NUOVO REFERENTE ITALIANO PER LA MEMMT CON ESPERIENZA DI BANCA CENTRALE." Chissà perché ? Forse che era circondato da una manica di somari ? Hobi

 

  By: DOTT JOSE on Venerdì 21 Marzo 2014 16:52

Dopo che Barnard per mesi gli chiede una data libera e incontrare sindaci e imprenditori l' 8 Marzo ho impegni e non posso " risponde Mosler, e poi pero' viene visto a MIlano a fare shopping con la moglie .. http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=809

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: Fr@ncesco on Venerdì 14 Marzo 2014 08:25

[GZ] Mosler va avanti, insegna per un mese all'università di Bergamo, dibatte con degli economisti in giro per l'Italia tutto il mese e finalmente si è liberato di Barnard +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ Premesso che personalmente non vedo alcun sostanziale motivo che giustifichi rotture incomponibili - cioè queste mi appaiono come rotture componibili, ovviamente a condizione che vi sia la volontà da ambedue le parti di ricomporre - devo dire che dal punto di vista didattico Warren Mosler è un mostro. L'altro giorno ero a lezione a seguirlo all'Università di Bergamo (perché poi parlando con il professor Lucarelli è venuto fuori che le lezioni universitarie di Mosler possono essere seguite anche dagli esterni) ed ero "circondato" dai professori del dipartimento che seguivano anche loro la lezione di Mosler come normali studenti. Nonostante fossero 40 ore di fila che non dormivo, Mosler è stato talmente chiaro, talmente cristallino nella sua esposizione da tenermi le palle degli occhi letteralmente incollate alla lavagna e alla sua spiegazione. In pratica Mosler ha fatto uno schema con cui ha spiegato il funzionamento di ogni tipo di commodities, moneta inclusa, salvo che nel caso della moneta si tratta - come dice lui - di un monopolio. Con due schemini ha descritto in pratica sia tutto il sistema monetario, nell'area euro e fuori dall'area euro, sia il funzionamento di futures / opzioni / etc... poi, dopo averlo ascoltato, uno pensa: "che pirla che sono stato a non averci mai pensato prima io!"... Mosler ha questa forza di farti apparire cose che a primo acchito sembra di una difficoltà estrema come le piu' semplici del mondo (sebbene a volte, nel fare ciò, salta circa 50 passaggi intermedi che poi devi ricostruire da solo mentalmente... in un'ottica di "divisione del lavoro" questa cosa però non è male... difatti gli altri economisti della MMT poi scrivono esaustivi ed eleganti paper per descrivere i 50 passaggi intermedi omessi da Mosler). (Le 40 ore insonni però si sono "fatte sentire"... senza accorgermene, mentre copiavo uno schema di Mosler dalla lavagna mi ero messo a "imitare" il suono di un plotter mentre disegna... il prof. Lucarelli che avevo al mio fianco mi ha guardato male di brutto e mi ha detto nell'orecchio: "non far casino"... che figura di m...)

 

  By: pana on Venerdì 14 Marzo 2014 08:23

bene,ero rimasto al fatto che la crisi era colpa dei professori, di Monti dei bocconiani,etc ora vedo che ci si butta sui dibattiti macrocon dei professori per risolvere la crisi

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: pigreco-san on Venerdì 14 Marzo 2014 08:19

se in tibu ci va il mago Otelma è normale che uno come Barnard venga invitato a sparare cazzate fino a quando il vaso è colmo..magari grazie a tutte le migliaia di proteste fioccate su facebook compresa la mia che bersagliavano questo ciarlatano da avanspettacolo.

Mosler in Italia (liberatosi di Barnard) - GZ  

  By: GZ on Venerdì 14 Marzo 2014 03:00

Mosler va avanti, insegna per un mese all'università di Bergamo, dibatte con degli economisti in giro per l'Italia tutto il mese e ^finalmente si è liberato di Barnard#http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=802^ [Mosler ieri] #i# (mi sembra che [Barnard] fosse già pronto da tempo (la rottura), senza che ci fosse alcuna sostanza vera come motivo per cui lui (Barnard) dovesse tirarsi fuori del tutto. In ogni caso lui ha mollato... E a me sembra però che tutto continui come prima, con gli attivisti che continuano a far progressi intellettuali e sociali, mentre il messaggio viene divulgato alla comunità)#/i# ---- Mosler è venuto in Italia per la prima volta nel maggio 2012 invitato dal sottoscritto all'Itforum, non da Barnard, che però avevo gentilmente invitato al dibattito a Rimini (con Galloni, Mosler e me appunto e che fu un successo... 600 persone per 2 gg). Barnard aveva appena organizzato un bellissimo incontro con quattro economisti della MMT a Rimini (Black, Kelton, Parquez e Hudson) in febbraio e gli avevo detto "ottimo.... ma perchè non inviti Randall Wray e Warren Mosler che sono i migliori ?" Risultò poi che Barnard aveva litigato con Wray, ma dopo aver incontrato Mosler fu folgorato e dopo di allora ha solo parlato di Mosler, inventando persino la sigla ME-MMT cioè "Mosler-Economics MMT" al posto di MMT e ovunque in Italia è andato come apostolo e inviato di Mosler, del tipo Gesù in cielo e il suo apostolo in terra (italica). Con Black, Kelton, Parquez e Hudson e anche James Gailbraith invece, cioè in pratica con il resto della MMT (meno Mosler), litigò subito perchè questi andarono ad un convegno della regione Calabria (chi vuole può cercare la valanga di insulti che ricevettero gli economisti MMT che aveva appena definito i salvatori dell'Italia). Con gli attivisti della MMT che organizzavano praticamente gli incontri e moltiplicavano le iniziative in giro per l'Italia cominciò a litigare e ruppe con il grosso del gruppo, (in particolare l'ottimo Daniele Basciu), quando Mosler venne in italia a giugno. Mosler e la moglie si ritrovarono sballottati in paesi sperduti ad aspettare in parcheggi assolati che Barnard finalmente si alzasse e questa esperienza ha probabilmente lasciato il segno (tentativi di contattare per pranzo a Bologna da parte di suoi sostenitori e finanziatori, con me presente, andavano a vuoto in quanto prima del pomeriggio il nostro sembra si tiri su da letto con difficoltà). Rimaneva però la figura dell'apostolo in Italia del profeta Mosler, come tale invitato come ospite fisso alla trasmissione di Paragone La Gabbia su La7. Come ho un paio di volte notato il portavoce ed interprete della "teoria economica più importante del secolo" (ridotta al solo Mosler, causa litigi con tutti gli altri esponenti) commetteva vari svarioni, ma Paragone, considerandolo un esperto e il portavoce della Mosler-Economics gli dava il privilegio di dare lezioni di economia con tanto di lavagna senza che nessuno degli ospiti potesse mai interloquire o porgli domande. Ora ha fatto notizia che ha litigato con La7 e Paragone, definito uno "spazzolone da cesso" e altro (nel mezzo di una valanga di "tro.ia" rivolte a conduttrici tv varie e altre donne in giro) e che ha finalmente, come era prevedibile in queste forme di disagio mentale, ora chiuso il cerchio e rotto anche con Warren Mosler (oltre che con gli altri economisti MMT contattati e con tutti o quasi gli attivisti della MMT Italia), in un susseguirsi di deliri ^"Warren, you’re pathetic. An economics genious no doubt, but an UNGRATEFUL whimp"#http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=798^. Alla fine però in un momento di lucidità riconosce la triste verità ^"io appaio a Mosler come un deragliato mentale#http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=802^ e in effetti mi chiedevo da tempo come fosse possibile che Mosler non se ne fosse reso conto (probabilmente ora usa Google Translate per l'italiano e ha cominciato a leggere cosa scriveva Barnard). Chiusa la parentesi (doverosa perchè Barnard ha obiettivamente coinvolto molta gente con la sua energia e la sua rabbia), ci sono ora diversi appuntamenti com Mosler e altri economisti.

 

  By: alberta on Giovedì 13 Marzo 2014 16:43

Inquietante quanto drammaticamente realistico articolo di Pritchard sul Telegraph. http://www.telegraph.co.uk/finance/comment/ambroseevans_pritchard/10693841/Paralysed-ECB-leaves-Europe-at-the-mercy-of-deflation-shock-from-China.html da non mancare.....

 

  By: Esteban. on Giovedì 13 Marzo 2014 15:00

10 e lode ! e se non basta, con qualche Trilione stampato Ti sollevo mercati emergenti,BOND e pure le materie prime ... con il popolo alla fame, piena disoccupazione e tasse da far impallidire. Questi "modelli" non riescono a vederli ... neppure le auto pagate a rate o restituite dopo 2 anni ... Hanno trovato il modo di disegnare l'economia via grafici e dimenticarsi della variabile più importante, l'economia reale, che deve andar bene sempre e comunque per giustificare gli obbiettivi dei politici/burocrati che ci governano ! Tanto paga il popolo ,mai come ora,BUE! un branco di smidollati che segue i dati economici del regime(alcuni ,i più smidollati,ci fanno pure l'analisi tecnica sui dati economici e ne danno le interpretazioni più varie), manipolati e gestiti per indicare la via maestra ... La derivata seconda indica ...

Professori e tassi di cambio - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 12 Marzo 2014 22:19

Io cito sempre le cose a cui mi riferisco, e se leggi l'articolo che ho messo di Bagnai non dice che è un caso particolare, dice che è sempre così, che l'inflazione cumulata si riflette nel tasso di cambio e che questa è una legge scientifica dell'economia. --#i# ...Ma alla fine, placata l'isteria dei mercati, i fondamentali regnano, come la letteratura scientifica più recente ci insegna. E questo si verifica anche perché sappiamo che i mercati credono a certi modelli e li usano per le loro previsioni. Quindi l'economia va dove i modelli dicono che andrà perché chi ha il potere di mercato per condizionarla ce la porta, dato che crede a quei modelli. E questo i professionisti lo sanno e lo dicono. Ripeto: ^la teoria secondo la quale il cambio nominale tende a "recuperare" il differenziale di inflazione cumulato si chiama teoria della parità relativa dei poteri d'acquisto#http://economia.tesionline.it/economia/article.jsp?id=13522^ ed è sostanzialmente verificata dai dati. In ogni caso, è ad essa che fanno riferimento i forecaster ed è su quella formano le loro aspettative, come ci ricordano gli esperti del Fondo Monetario Internazionale#/i# - Ti rendi conto ? il prof di economia scrive che il FMI ha modelli di previsione dei cambi che ci azzeccano e scientifici ! il FMI sbaglia persino le stime di PIL dell'Italia di 3 punti percentuali... In ogni caso l'Italia non è un paese periferico, il rapporto tra Italia e Germania non è paragonabile a quello tra USA e Argentina, noi siamo diretti competitori della Germania, l'Argentina non è nemmeno competitore dell'Italia. Prendi se vuoi altri esempi: la Cina ha un inflazione più alta e la sua valuta è 4 anni che si apprezza verso altri paesi asiatici, la Nuova Zelanda... non è periferica ?... Il concetto è che i cambi fluttuano in base alla speculazione e agli investimenti di portafoglio guidati dai carry trade. ^I modelli della parità del potere d'acquisto#http://economia.tesionline.it/economia/article.jsp?id=13522^ citati dal prof, presuppongono che i flussi di valuta siano determinati dagli scambi commerciali. Non è mica vero (se non molto nel lungo periodo), quello che contano sono i movimenti di portafoglio che sono guidati dai differenziali dei tassi, non dall'inflazione interna (se non nel lungo periodo). Il motivo per cui Bagnai e soci sbagliano nel dire che per uscire dalla crisi è tutta una questione di tasso di cambio e ritorno alla lira è comunque semplice: l'export dell'Italia non è male persino sotto l'euro, il problema è il crollo della domanda interna. Se ritorni all'Euro l'export che oggi è sui 450mld sale di 50 miliardi, però hai anche un effetto depressivo di maggiori costi di import e alla fine l'impatto di quanto è ? Guarda il Giappone che ha appena svalutato del -35% e il suo saldo commerciale finora è peggiorato, il che vuole dire che #i# l'impatto della svalutazione tramite il commercio estero sull'economia è stato negativo#/i# .... Come mai non lo citano Bagnai e soci ? (tra parentesi io mi sono laureato con una tesi sui modelli econometrici di previsione dei cambi, una perdita di tempo pazzesca a pensarci. #b# L'80% di quello che scrivono i prof. di economia, specie gli americani come Marty Feldman citato con reverenza qui, E' SPAZZATURA#/b#, altro che "letteratura scientifica" come dice questo. (E gli operatori di mercato, specie sui cambi, la ignorano)