Il Piano per Uscire dalla Depressione: 100 mld in meno di tasse creando moneta

 

  By: antitrader on Mercoledì 20 Agosto 2014 04:05

Ma cosa credi? Che devi vendere i tuoi bilocali uno a uno? Si fa in questo modo: crei un fondo immobiliare, gli conferisci gli immobili pubblici, dopodiche' il fondo emette obligazioni garantite dagli immobili e versa i soldi allo stato che si DOVREBBE ricomprare i btp. Il problema e' che un meccanismo del genere si presta a infinite porcate (spero che non lo facciano). Intanto sul mercato immobiliare hai spread denaro/lettera anche del 100%, questo significa che i prezzi son completamente aleatori e comunque, per rendere appetibili le obbligazioni di fatto devi svendere gli immobili. Ma c'e' un aspetto ancora piu' divertente: credete davvero che i politici italiani (affamati come sono adesso) quando si troveranno 300 miliardi in mano li useranno per ricomprare i BTP? State proprio freschi! Ci sara' una grandinata di consulenze, poltrone, creazione di enti strambissimi, "investimenti" in "cultura", feste, sagre paesane, ostriche, champagne, zoccolame e gigolo'. E giacche' ci siamo saranno aboliti (con rimborsi degli arretrati) anche quei piccoli tagli che erano stati fatti alla politica e ai grandi delinquenti. Insomma, si potrebbe anche fare, ma poi per gestire il tutto ti devi far prestare Weidmann dalla Merkel.

 

  By: Ganzo il Magnifico on Mercoledì 20 Agosto 2014 02:20

“Il patrimonio immobiliare pubblico”, Ma sono matti? Mettere in gioco il patrimonio immobiliare ORA? E chi te lo compra, dopo che tu stesso lo hai affondato con l' IMU e con lo spettro della riforma del catasto? E poi in periodo di deflazione pensi di trovarlo qualcuno che investe i suoi soldi in immobili? Se li mettono in vendita non fanno altro che deprimere ulteriormente il mercato. Se proprio volevi farle, dovevi farle prima le dismissioni. Dimostrano ogni giorno di più la loro incompetenza. Questa mi sembra un po' come quel tal rettore che voleva aumentare le tasse in piena crisi economica. L' avevo detto che chi ha soldi in tasca avrebbe fatto quello che voleva. In Grecia con pochi euro si compravano le isole. Fra poco in Italia ci si comprano i borghi e i castelli.

Slava Cocaïnii!

aumenta il rumore di fondo... - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 20 Agosto 2014 01:34

^"Debito pubblico, il dilemma di Renzi. Ecco tutte le ipotesi in campo per tagliarlo"#http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/18/debito-pubblico-il-dilemma-di-renzi-ecco-tutte-le-ipotesi-in-campo-per-tagliarlo/1093000/^ Fatto Quotidiano | 18 agosto 2014 ^Lucrezia Reichlin: "Ristrutturare il debito deprezzando i Bot"#http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11671633/Lucrezia-Reichlin---Ristrutturare-il.html^, 12 agosto 2014 Sta arrivando, guardate che ora sta arrivando. Quando ? non so esattamente, ma da adesso in poi può arrivare in qualsiasi momento. Ricordate che fino all'ultimo giorno non possono avvertire, devono per forza preparare queste cose senza spaventare. Dopo due anni e mezzo sta per essere chiamato il bluff di Draghi (#F_START# size=2 color=blue #F_MID#"sono pronto a comprare il debito pubblico per difendere l'Euro"#F_END# ). Come si sa Draghi non ha comprato un solo BTP o bond spagnolo o greco e lo stesso il loro rendimento si è dimezzato "miracolosamente". In realtà il trucco era farlocco perchè #F_START# size=3 color=black #F_MID# Se l'inflazione collassa dal 3% a 0% un calo del rendimento del BTP dal 5,5% al 2,5% in realtà PEGGIORA LA SITUAZIONE#F_END# del debito pubblico, perchè risparmi di minori interessi meno di quanto perdi di PIL. Inflazione zero significa che tutto il PIL italiano di 1,550 mld non aumenta nemmeno per l'inflazione, cioè perdi un 45 miliardi di euro nominali, mentre comunque il debito di 2,000 miliardi deve sempre pagare interessi nominali... In soldoni (non sto a rifare tutti i conti) Draghi ha evitato circa 10-15 mld di interessi annui, ma il collasso dell'inflazione ha ridotto il PIL di 45 miliardi annui, per cui come si legge ora il rapporto debito (aumentato di 200 mld) e PIL (rimasto fermo) è salito!...Come mai non ci hanno pensato due o tre anni fa e "non lo hanno previsto" ? Bene, richiamato il problema di fondo (vedi articolo a fianco per altri dettagli), cosa succede ora ? Se leggi le pagine economiche #F_START# size=3 color=black #F_MID#aumenta ogni giorno il rumore di fondo sulla ristrutturazione del debito pubblico italiano#F_END# . Le due soluzioni che vedi ovunque in diverse salse sono: la ristrutturazione tout court, cioè imporre perdite ai detentori di BTP per decreto (vedi Lucrezia Reichlin) e la ristrutturazione via cartolarizzazione di beni pubblici, cioè allungare le scadenze e ridurre i rendimenti in cambio di "warrant" e altri strumenti garantiti da immobili e beni pubblici. Sulla seconda strada la proposta più articolata e anche intelligente è quella di Savona, Fratianni e Rinaldi di un anno fa ^"UNA PROPOSTA PER RIDURRE IL FARDELLO DEL DEBITO PUBBLICO ITALIANO"#http://docs.dises.univpm.it/web/quaderni/pdfmofir/Mofir081.pdf^ luglio 2013 Con tutto il rispetto per Savona e Rinaldi (che sono contro l'euro) e Fratianni (che ha scritto la migliore storia monetaria di Italia) anche loro ci spingono su una strada senza uscita. Per chi non vuole una discussione complicata basta vedere questa notizia di oggi che da un idea (parziale) della sostanza della questione della cartolarizzazione di beni pubblici #i# "...la Regione Piemonte ha affidato l’incarico ... per la vendita del patrimonio immobiliare della Regione, comprese le proprietà di Aziende ospedaliere e Asl. ^Con grandi operazioni di ingegneria finanziaria gli ospedali presto non solo dovranno cedere il loro patrimonio immobiliare ma pagheranno anche l’affitto al fondo che sarà istituito dalla Regione e il patrimonio sarà gestito da un’altra società esterna...."#http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/23/piemonte-regione-a-rischio-default-vende-anche-ospedali-con-consulenze-doro/453372/^#/i# -- #i# Economisti e opinionisti si sbizzarriscono nel mettere sul tavolo proposte più o meno risolutive per scalfire la montagna di un disavanzo salito a 2.168 miliardi, oltre il 135% del Pil. Si va dalla "parziale ristrutturazione" ipotizzata da Lucrezia Reichlin alla creazione, sostenuta dal sottosegretario Angelo Rughetti e dall'imprenditore vicino al premier Marco Carrai, di fondi garantiti dal patrimonio pubblico. Ma Lorenzo Bini Smaghi, ex membro del board della Bce, gela gli entusiasmi: "Non esistono soluzioni miracolose" Che la vera emergenza italiana sia la zavorra del debito pubblico non è certo una notizia. Ma in questa seconda metà di un agosto caldissimo sul fronte dell’economia è diventato evidente che, più del paletto del 3% per il rapporto deficit/Pil, la partita cruciale che il governo Renzi si prepara a giocare con Bruxelles è proprio quella sullo stock del debito, che ha appena toccato i 2.168 miliardi di euro. Così, mentre qualcuno (subito smentito da Palazzo Chigi) ipotizza negoziati più o meno segreti per ottenere dalla Commissione sconti sul “rientro” imposto a partire dal prossimo anno dal Fiscal compact, economisti e opinionisti si sbizzarriscono nel mettere sul tavolo proposte più o meno risolutive per scalfire la montagna di un disavanzo salito oltre il 135% del Prodotto interno lordo. Le trovate qui sotto. Si va dalla “parziale ristrutturazione” ipotizzata da Lucrezia Reichlin, ex direttore della ricerca della Bce e ora docente alla London Business School alla creazione, sostenuta dal sottosegretario Angelo Rughetti e dall’imprenditore vicino al premier Marco Carrai, di fondi garantiti dal patrimonio pubblico le cui quote andrebbero vendute a investitori istituzionali e famiglie. Il ricavato andrebbe, appunto, a tagliare il debito. Meccanismo simile per i “mattone bond” lanciati dal Sole 24 Ore e da affiancare a “un ritocco contabile” sui versamenti dell’Italia al Fondo europeo di stabilità finanziaria. Peccato che dalle pagine del Corriere della Sera Lorenzo Bini Smaghi, ex membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea e oggi nel consiglio di amministrazione di Morgan Stanley international, geli chi “si illude” di poter “effettuare operazioni di riconversione o ristrutturazione del debito in modo ordinato”: “Non esistono soluzioni miracolose”, è l’ammonimento. E l’Italia, diversamente da Atene nel 2011, “di alternative, ancora (per un po’) ne ha”. Tesi che probabilmente il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan sottoscriverebbe. Non è un mistero infatti che via XX Settembre punti sulle (seppur lente e difficoltose) privatizzazioni, da cui spera di ricavare ogni anno lo 0,7% del Pil, e sia invece contraria a qualsiasi intervento shock che possa spaventare gli investitori esteri. Non per niente il Tesoro nei primi sei mesi dell’anno, approfittando dei bassi tassi di interesse, ha anzi “messo fieno in cascina”, emettendo più titoli di Stato del necessario e accumulando liquidità per oltre 105 miliardi. La linea Rughetti: un fondo con immobili e società statali – Il sottosegretario alla Pubblica amministrazione Angelo Rughetti ha detto al Messaggero che “con il solo avanzo primario non usciremo mai” dalla spirale del debito. Per questo l’esecutivo dovrebbe dare “un segnale” collegando alla Legge di Stabilità “un’operazione che contenga un piano a 20 ani a per la riduzione del debito pubblico con la creazione di un fondo dove immettere il patrimonio pubblico, mobiliare e immobiliare, e poi cedere il 49% delle quote del fondo stesso”. La misura “potrebbe essere inserita in un disegno di legge ad hoc” e “dovrebbe riportarci sotto il 100% del rapporto tra debito e Pil”. Da notare che per riuscirci occorrerebbe ricavare oltre 500 miliardi di euro, cioè appunto la differenza tra l’ammontare del “rosso” italiano e il valore del prodotto interno. Facile a dirsi. Anche perché è ben noto che i “gioielli” italiani, soprattutto quelli immobiliari che il Demanio e i governi di ogni colore da anni tentano di piazzare, non presentano particolare appeal agli occhi degli investitori. Il fondo Patrimonio Italia di Carrai – L’idea del renziano Carrai riprende quella avanzata nel 2005 (ma all’epoca il debito era al 106,6% del Pil) dal giurista Giuseppe Guarino: creare un maxi-fondo a cui conferire “gli asset morti dello Stato per estrarne valore”. “L’immenso patrimonio immobiliare pubblico”, ha scritto su Mf il presidente del Cambridge Management Consulting Labs, “si può considerare dal punto di vista reddituale patrimonio morto”, “per non parlare del patrimonio spesso in capo agli enti locali o al forze armate non utilizzato e non a reddito”. Gli attivi del fondo verranno venduti “una parte a investitori istituzionali e fondi sovrani ma anche al cosiddetto Bot People”. Con il risultato di “abbattere di circa 2-300 miliardi il debito pubblico dello Stato”. La ristrutturazione invocata da Reichlin e Mody – Lucrezia Reichlin e l’economista indiano Ashoka Mody, ex funzionario del Fondo monetario internazionale e oggi ricercatore del think-tank Bruegel, propugnano una vera e propria ristrutturazione del debito. Mody è arrivato a dichiarare al Telegraph che le autorità italiane dovrebbero iniziare a consultare “brillanti avvocati esperti in debito sovrano” per capire come non ripagare interamente gli interessi ai possessori di titoli di Stato. Anche Reichlin, in una recente intervista a Repubblica, ha rispolverato quello che da sempre è il suo cavallo di battaglia: una “redenzione” di parte del debito. “Assumiamo che per l’Italia il 40% del debito sia dovuto alle crisi: questa parte viene cartolarizzata e acquistata a sconto da una bad bank europea che poi la rimette sul mercato”, ha spiegato al quotidiano di Largo Fochetti. “Con un debito così alleggerito l’Italia può finanziare le iniziative di rilancio”. Il taglio da 200 miliardi in tre mosse proposto dal Sole – Il quotidiano di Confindustria, alla vigilia di Ferragosto, ha messo sul piatto una proposta articolata in tre mosse per ridurre il debito di 300 miliardi: una società-veicolo con in pancia immobili per 60 miliardi, un “ritocco contabile” sul contributo di Roma al fondo salva-Stati e la privatizzazione delle società municipalizzate già contenuta nel piano del commissario alla spending review Carlo Cottarelli. Il primo punto prevede la nascita di una società ad hoc a cui trasferire attivi per 60 miliardi. Quest’ultima venderebbe poi le proprie quote a investitori privati e utilizzerebbe l’incasso per acquistare gli immobili riducendo il debito pubblico per la stessa entità. Per pagare gli interessi potrebbe contare sul “pagamento dell’affitto che lo Stato andrebbe a pagare sugli immobili”. Secondo il Sole, la proposta risulterebbe appetibile per l’investitore privato “a caccia di rendimenti sicuri con una remunerazione più elevata rispetto ai Bot e ai Btp”. Il secondo comparto del pacchetto consiste nel trasferimento al nuovo Meccanismo europeo di stabilità (Esm) delle passività del Fondo europeo di stabilità finanziaria (Efsf) nato nel 2010, perché i titoli emessi dal primo non vanno a pesare sui debiti pubblici nazionali. La decisione, tuttavia, spetta a Bruxelles. Infine la privatizzazione delle municipalizzate, processo “che attiverebbe anche risparmi da 800 milioni l’anno”. Il piano di Mediobanca con il coinvolgimento di Cdp- Non si contano, d’altronde, le proposte taglia-debito avanzate negli anni da economisti e esponenti politici e rimaste nel libro dei sogni: dagli “eurobond” di Alberto Quadrio Curzio e Romano Prodi, di recente rilanciati anche dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio ma avversati strenuamente da Angela Merkel, al ^piano di Paolo Savona e Angelo Maria Rinaldi basato su fondo partecipato da Cassa depositi e prestiti e Fintecna#http://docs.dises.univpm.it/web/quaderni/pdfmofir/Mofir081.pdf^. La Cdp è stata chiamata in causa anche da Antonio Guglielmi, capo analista di Mediobanca Securities, che nel 2012 ha illustrato al Cnel un’operazione di dismissione di partecipazioni statali, immobili e riserve auree di Bankitalia per un valore di 200 miliardi. La Cassa, a cui sarebbero state trasferite, avrebbe poi dovuto finanziarsi emettendo obbligazioni “garantite” da quegli stessi “gioielli” e dunque meritevoli di un rating superiore anche a quello dei titoli sovrani italiani. #/i# ---- Paolo Savona e Angelo Maria Rinaldi con Fratianni e Antonio Guglielmi sono persone competenti e non hanno particolari interessi da proteggere, non sono a Morgan Stanley come ad esempio Lorenzo Bini Smaghi o il ministro delle finanze di Monti a JP Morgan. Ma non comprendono bene l'economia monetaria. ^E' come Indiana Jones, basta tirare fuori la pistola e sparare#https://www.youtube.com/watch?v=3I_Ds2ytz4o^. #F_START# size=5 color=black #F_MID#Basta creare moneta! #F_END# ...nella situazione data dell'Italia e in quantità sufficiente.... (è troppo semplicista ? qui si sono scritti centinaia di post e pure un libro, ma se vuoi rinfrescarti leggi qui ad esempio: ^"When is helicopter money optimal?"#http://worthwhile.typepad.com/worthwhile_canadian_initi/2014/07/when-is-helicopter-money-optimal.html^, Nick Rowe, July 29, 2014. Vuoi altro ? Qui una superba sintesti del problema della moneta e politica monetaria dall'Economist: ^"Monetary policy, An unfinished revolution"#http://www.economist.com/blogs/freeexchange/2013/08/monetary-policy-0?fsrc=rss^ Aug 9th 2013 by R.A. the Economist )

 

  By: Moderatore on Mercoledì 20 Agosto 2014 01:06

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  By: DOTT JOSE on Giovedì 14 Agosto 2014 21:17

Ragazzi forse ci siamo, il proletariato nero da sempre mazzulato e sfruttato si unisce compatto e si ribella alla crescente militarizzazione e fascistizzazione dei sobborghi. "e' una citta americana oppure una zona di guerra ??" http://www.zerohedge.com/news/2014-08-14/ferguson-latest-morning-after

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: antitrader on Mercoledì 06 Agosto 2014 17:36

Questa fara' felice Zibo. Fisco: Abi, geniale detrazione edilizia in titoli credito ROMA (MF-DJ)--"Si tratta di una proposta geniale perchè l'idea di fondo è prendere un pezzo di detrazione e trasformarla in un certificato di credito, idea bellissima e piú bella di quanto appare". Questa l'opinione dei rappresentanti dell'Abi, ascoltati in audizione, sulla proposta di legge di trasformare una parte della detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici in certificati di credito fiscale. "Se ben congeniato e sperimentato - sottolinea l'Abi - il meccanismo funziona perfettamente e potrebbe essere utilizzato per risolvere in modo definitivo il tema degli incapienti, bisognosi che non hanno imposte da pagare e che non possono essere raggiunti da detrazioni da pagare, il certificato potrebbe essere utilizzato per pagare la scuola, le spese mediche o fatto scontare in banca come un titolo di credito". Per l'associazione però le detrazioni fiscali in questione non evitano il sommerso: "è evidente che esiste un problema di nero nonostante la detrazione, la capacitá di mettere in contrasto gli interessi la norma attuale sulle spese per gli interventi di recupero dell'edilizia si presta a essere aggirata e a non raggiungere gli effetti principali" zap (END) Dow Jones Newswires August 06, 2014 09:27 ET (13:27 GMT)

 

  By: DOTT JOSE on Mercoledì 06 Agosto 2014 17:26

Eccovela servita la ripresa !Goldman sachs stima un Q2 in tracollo verticale per il Giappone -6,5 %!! he greater-than-expected weakness in the consumption snapback signals significant downside risk to our forecast of 4.6% decline for Q2 real GDP (sequential annualized). While we expect lower imports, higher inventories, and other factors to support GDP to some extent, we see negative real GDP growth of around -6.5% as likely, based on the data currently available.

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: foibar on Sabato 02 Agosto 2014 14:44

Anti> te non capisci una cosa facile facile. Te la spiego con santa pazienza (sono generoso oggi). Bull> Gentili utenti, a volte vi sono collaboratori del forum che causa deterioramento cerebrale sparano puttanate a go go. é uno spasso buon w.e.

 

  By: Bullfin on Sabato 02 Agosto 2014 14:43

te non capisci una cosa facile facile. Te la spiego con santa pazienza (sono generoso oggi). Immagina di avere un bilocale in un condominio, valore venale del condominio un milione di euro suddiviso pro quota fra i condomini. (facciamo 100.000 a condomino). Il condominio pero' ha debiti per 1.2 milioni di euro (nessuno paga le spese da decenni), il valore reale del singolo bilocale e' -20.000 euro. Sai quante piccole medie aziende sono (quasi) a quei livelli? e secondo te cosa consiglio io? Te lo dico io Anti che se tu hai 500% di debito totale che sia privato o pubblico poco cambia trascinano giu' te lo stesso. Se saltano le imprese, saltano le banche e salti anche te. Se salta lo stato salti anche te. Qualsiasi debito che non ha logica e che salta da problemi. Il fatto semmai, e qui mi troveresti d'accordo, è: meglio debito privato o pubblico? La letteratura e il buon senso direbbero privato. Grazie per l'infinita giornaliera pazienza, un caro saluto :) P.s. dimentichi il rendiconto finanziario.

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: antitrader on Sabato 02 Agosto 2014 14:23

Bull, te non capisci una cosa facile facile. Te la spiego con santa pazienza (sono generoso oggi). Immagina di avere un bilocale in un condominio, valore venale del condominio un milione di euro suddiviso pro quota fra i condomini. (facciamo 100.000 a condomino). Il condominio pero' ha debiti per 1.2 milioni di euro (nessuno paga le spese da decenni), il valore reale del singolo bilocale e' -20.000 euro. I debiti dei privati son cazzzzz dei privati e probabilmente falliranno, il debito pubblico invece son cazzzzzz tuoi e puo' portare al fallimento tutto il condominio. Hai capito? O ti devo fare lo stato patrimoniale, il conto economico e la partita doppia?

 

  By: MR on Sabato 02 Agosto 2014 14:17

#i#E' vero, ma a) c'è un dirigente ogni quattro dipendenti o giù di lì. b) Sono praticamente inlicenziabili, qualsiasi la mancanza.#/i# Benissimo, allora si risolvano questi REALI problemi, e non quelli FASULLI dell'eccessivo costo della PA, con cui si giustifica sempre tutto. I numeri sono numeri: sia come dipendenti che come costo complessivo per l'erario, la PA in Italia è ampiamente nella media europea, compresi gli Stati sedicenti "Virtuosi". Indi, la piantino i social-darwinisti (ex comunisti di solito) de noantri di scassare il *** con le loro scuse patetiche e parlino di fatti.

 

  By: Bullfin on Sabato 02 Agosto 2014 14:15

Ma poi non c'e' manco bisogno di scervellarsi, basta confrontarsi con paesi a noi simili: la Francia e' arrivata alla crisi 2008 con un debito all'80% e la Spagna addirittura al 60 e l'Inghilterra al 70. E te credo che gli inglesi hanno stampato e gli spagnoli e francesi hanno potuto sforare! Cameron pero' ha licenziato anche 500.000 dipendenti pubblici al netto della stamperia. L'italica cilatroneria si esprime tuttora in tutta la sua violenza, si tuona contro l'austerita' quando l'Italia e' l'unico paese che non ha fatto nessuna austerita', che razza di austerita' e' quando fai 300 miliardi di debiti dal 2011 ad oggi? Gentili utenti, a volte vi sono collaboratori del forum che causa deterioramento cerebrale sparano puttanate a go go. E' vero che il debito pubblico italiano è superiore a Spagna e Inghilterra, pero' questi soggetti malati di alzaimer (non si scrive così ma non ho voglia di cercare la corretta versione) dimenticano di dire che il debito complessivo privato piu' pubblico in Uk è il 500% del Pil (mentre da noi sui 350%). Ma in tale classifica siamo al pari di Germania, Francia etc. Gli Uk hanno ben licenziato, ma è pur vero che hanno una pressione fiscale inferiore alla nostra (loro hanno il cambio dove si scaricano le tensioni economiche noi no piccolo dettaglio che per i somari è residuale). L'austerita' è stata fatta eccome zio billy, tassando a piu' non posso (si puo' tagliare le spese o aumentare le tasse). 300 miliardi gia' dimostrato che 40 annui van fuori dall'Italia grazie alla Merkel e a Draghi che hanno fatto si che le banche tedesche godano per gli anni a venire di una rendita senza eguali con tassi a zero nel mondo e poi vi sono almeno 60 (negli ultimi 3 anni) di contributo ai fondi ESm. Ho gia' dimostrato dati banca d'Italia che la parte è dovuta alle casse integrazioni. Qui sarebbe ora e passata che taluni utenti invece di sparare stronzate prendano e vadano al mare, in montagna o in collina...siete gia' vecchi è con l'andare del tempo poi non potete piu' fare certe cose. Quindi affrettatevi!!!.

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: antitrader on Sabato 02 Agosto 2014 14:03

E si, me lo ricordo, si era nel pieno della galoppata dei prezzi e lo stato non c'aveva n'a lira (nonostante la stamperia a disposizione). In ogni caso fu un flop, dopo pochi mesi smisero, e te credo! Se paghi con carta inventata alla fine aumenti solo l'incentivo a fare ancora piu' debiti. Fu in questo marasma che poi si arrivo' al divorzio, ma poi ci penso' craxi a fare debiti su debiti (e ruberie) nonostante gli avessero tolte le chiavi di bankitalia. Ma poi non c'e' manco bisogno di scervellarsi, basta confrontarsi con paesi a noi simili: la Francia e' arrivata alla crisi 2008 con un debito all'80% e la Spagna addirittura al 60 e l'Inghilterra al 70. E te credo che gli inglesi hanno stampato e gli spagnoli e francesi hanno potuto sforare! Cameron pero' ha licenziato anche 500.000 dipendenti pubblici al netto della stamperia. L'italica cilatroneria si esprime tuttora in tutta la sua violenza, si tuona contro l'austerita' quando l'Italia e' l'unico paese che non ha fatto nessuna austerita', che razza di austerita' e' quando fai 300 miliardi di debiti dal 2011 ad oggi? La tragica realta' e' che la merkel (e Weidmann) son stati fin troppo morbidi e han permesso a draghi di tenere in vita artificiale un paese fallito. Meno male che la Troika arriva. (ma bisognerebbe attribuirle poteri dittatoriali)

 

  By: XTOL on Sabato 02 Agosto 2014 13:46

GZ, questa la sapeva? pagare con bond non è una novità per lo stato italiano: ^il D.L. 11 ottobre 1976 n. 699 dispose che il pagamento parziale dell'indennità fosse effettuato mediante buoni poliennali del tesoro non negoziabili per cinque anni e successivamente rimborsabili#http://www.treccani.it/enciclopedia/scala-mobile_%28Enciclopedia_Italiana%29/^

 

  By: XTOL on Martedì 29 Luglio 2014 11:38

#i#il programma antidepressione delle nostre amate elite ve lo spiego io: ...niente di nuovo: una bella guerra con un nemico esterno a cui addossare la crisi, per poter nascondere il proprio totale fallimento.#/i# ecco qua: ^The Shocking Reason Putin Isn't Worried About The $50 Billion Yukos Ruling:#http://www.zerohedge.com/news/2014-07-28/shocking-reason-putin-isnt-worried-about-50-billion-yukos-ruling^ One person close to Mr Putin said the Yukos ruling was insignificant in light of the bigger geopolitical stand-off over Ukraine. #F_START# size=3 color=black #F_MID#“There is a war coming in Europe,” he said. “Do you really think this matters?”#F_END#