Anche Renzi vuole 200 miliardi per l'economia italiana - GZ
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By: GZ on Giovedì 11 Settembre 2014 20:37
l'unico modo di far uscire l'Italia dalla Depressione è di creare 200 miliardi di euro come spiegato qui da parecchio tempo. E Renzi è d'accordo
#i# «Draghi ha messo a disposizione ^200 miliardi di euro e non li dà a me, ma alle banche; ma alle banche dice che vanno dati agli imprenditori#http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-09-09/renzi-draghi-mossa-la-svolta-politica-monetaria-gufi-elencano-solo-problemi-io-provo-risolverli--184811.shtml^ e non per prendere soldi a meno dell'1 per cento e poi fare lavoro sui titoli di Stato senza rischi. È un passaggio importante che potrebbe fare la svolta della politica monetaria europea...»#/i#
Anche Renzi nota ora che a tagliare delle spese circolano meno soldi #i# «Non subito verranno fuori dati positivi, perché quando tagli la spesa tagli dei denari che circolano, magari all’inizio si balbetta un po’»#/i# (Matteo Renzi ieri intervistato in TV)
Come abbia fatto Renzi a calcolare che dei supposti 750 o 1,000 miliardi dei nuovi programmi di liquidità della BCE alle banche italiane ne arriveranno 200 miliardi non si sa, perchè nessuno lo ha indicato finora. Avrà visto la copertina del libro che recita ^"200 MILIARDI PER RIMETTERE IN MOTO L'ECONOMIA ITALIANA ..."#http://www.hoepli.it/libro/una-soluzione-per-leuro/9788820359164.html^
#F_START# size=3 color=magenta #F_MID#Supponiamo che le banche ora prestino davvero 200 miliardi di euro addizionali. Cosa succederebbe ?#F_END#
Come noto è altamente improbabile che avvenga, ma supponiamo che invece succeda, Draghi crea 200 miliardi, li gira alle banche che li prestano tutti, 200 miliardi, in un anno, un poco alle famiglie e un poco alle imprese. Dopotutto in USA e UK è quello che è successo, le banche centrali hanno pompato talmente il mercato finanziario che alla fine sia le banche da una parte sono state stimolate a prestare di nuovo che le imprese e (una parte delle) famiglie dall'altra sono state spinte a indebitarsi. E' così che hanno avuto la ripresa. Perchè non noi allora ? 200 miliardi di euro sono una cifra enorme...
Ora, le famiglie e le imprese in Italia hanno attualmente debiti per 2mila miliardi circa, esattamente quanto lo stato. Se questi 200 miliardi in più di cui parla Renzi arrivassero da una riduzione delle tasse lo stato avrebbe aumentato il suo deficit di 200 miliardi. Dato che invece arrivano da prestiti di banche al settore privato il deficit di questo, famiglie e imprese, aumenterà di 200 miliardi.
#ALLEGATO_1#
Il debito dei privati aumenterà da 2,000 miliardi a 2,200 miliardi. Se invece i 200 miliardi fossero venuti dallo stato il suo debito sarebbe aumentato a 2,200 miliardi e rotti. In pratica Draghi, Renzi e gli esperti della EU dicono che bisogna aumentare il deficit (e il debito) dei privati di 200 miliardi invece che quello dello stato.#F_START# size=3 color=black #F_MID# La scelta è tra aumentare il deficit del settore pubblico o del settore privato e Draghi e Renzi dicono che è meglio aumentare quello del privato. Noi sosteniamo che bisogna aumentare invece il deficit dello stato, ma perlomeno sulla cifra, 200 miliardi, siamo ora d'accordo!#F_END#
Ok, ma cosa succede allora all'economia italiana se le banche effettivamente prestano di colpo 200 miliardi di euro ?
Una parte verrebbero usati per rifinanziare vecchi debiti che le famiglie hanno in scadenza, una parte verrebbe usata per comprare immobili e una parte verrebbe spesa, in consumi o capannoni o materiali o salari.
Supponiamo che dei 200 miliardi che famiglie e imprese ricevono dalle banche se ne usino 50 per rifinanziare debiti, 75 per comprare immobili e 75 miliardi vengano spesi. La posizione di liquidità di alcuni migliora, il valore degli immobili di altri sale un poco e poi aumenta anche la produzione, l'occupazione, le importazioni e anche un poco l'inflazione. Dopotutto sono 200 miliardi, il 13% del PIL, è i prestiti e i mutui sono soldi che vengono dati perchè vengano utilizzati. Se ricevi soldi tout court puoi anche metterli tutti via in Bot, ma se prendi un prestito sei in qualche modo costretto ad usare i soldi, non avrebbe senso pagare un 3 o 4% per avere liquidità con cui compri obbligazioni no ?
Bene, anche se è una cifra enorme l'inflazione non aumenterà molto (perchè partiamo da un economia depressa), ma comunque dallo 0% attuale può ritornare alla percentuale media degli ultimi 20 anni che era sul 2,5%-3%. Dopotutto negli anni 2004-2007 le banche aumentavano il credito al ritmo di 120-150 miliardi l'anno circa e l'inflazione era al 3% e rotti. Se ora in un anno aumentano il credito di 200 miliardi l'inflazione può tornare al 2,5% ? Mi sembra ragionevole no ?
Bene, abbiamo allora immaginato che nel prossimo anno arriveranno 200 miliardi a famiglie e imprese sotto forma di prestiti delle banche e questo risolleva abbastanza l'economia. Con l'unica conseguenza negativa di far aumentare il deficit estero (problema che tralasciamo) e l'inflazione, ma non tanto, diciamo un 3%...
Se risollevi l'economia dalla depressione, rilanci i consumi e gli investimenti, anche far aumentare il debito privato, il deficit estero e un poco l'inflazione sono dei prezzi da pagare che valgono la pena no ? E' una soluzione che può funzionare allora ?
OK, quindi #F_START# size=4 color=black #F_MID#alla fine Draghi e Renzi vogliono anche loro aumentare di 200 miliardi il denaro che circola, riconoscono che ci vuole più moneta e in una quantità enorme, e l'unica differenza è che loro preferiscono aumentare il deficit del settore privato e noi del settore pubblico#F_END#.
Dato che in America e UK sembra abbiano seguito la prima strada (il "quantitative easing!") e ha abbastanza funzionato finora, perchè allora non dare un poco di fiducia e sperare nei 200 miliardi di Draghi ? Dopotutto sono sempre soldi, sono a debito per cui poi ci sono le rate e gli interessi, ma sono sempre miliardi di euro intanto che arrivano.
#i# [Nota Bene: sottolineo ancora che abbiamo tralasciato il fatto che le banche italiane NON presteranno se non in misura minima la liquidità che la BCE ora fornirà, per vari motivi discussi già da tanti altri, essenzialmente perchè alle banche inglesi e americane la Banca Centrale aveva assorbito lei i crediti marci e lo stato garantiva lui tutti i mutui...
Stiamo ora immaginando uno scenario ultra-ottimista, che la BCE faccia un miracolo, vogliamo provare ad avere tutta la fiducia possibile nella BCE, Draghi e Renzi..]#/i#
OK, c'è però un problema.
Come tutti sanno i titoli di stato sotto i tre anni pagano lo 0,5%, sotto i cinque anni l'1% e a dieci anni il 2,4% (^il tasso del Btp 3 anni maggio 2017, è sceso a 0,52%#http://www.corriere.it/economia/14_settembre_11/btp-titolo-tre-anni-segna-nuovo-minimo-storico-a54e6070-3999-11e4-99d9-a50cd0173d5f.shtml^ ). Sono i tassi di interesse più bassi della storia moderna e antica e lo stesso accade in Spagna, Francia, Germania, Olanda, Portogallo... IN TUTTA EUROPA I TASSI DI INTERESSE SONO I PIU' BASSI DELLA STORIA. Questo è un fatto storico appunto, ed è molto molto importante da notare per vedere quello che succederà
Se allora per effetto di questi 200 miliardi di credito, l'inflazione,sale dallo 0% anche solo al 2,5% le quotazione di molti titoli di stato ...si dimezzano...cioè i BTP che quotano 130 crollano a 70. Ora ci sono tante scadenze di titoli di stato e tante durate e fare un calcolo esatto è complicato, ma diciamo che sui 1,900 miliardi e rotti di debito pubblico attualmente nelle mani del pubblico (il resto lo hanno bankitalia, bce...) puoi avere perdite dai 500 miliardi in su.
Un crollo del genere dei titoli di stato ha conseguenze:
- per le banche che attualmente ne hanno più di 400 miliardi e che vanno salvate dalla BCE creando forse 200 miliardi, solo per l'Italia....
- per le famiglie italiane che avrebbero uno shock pari o maggiore di quello della peggiore patrimoniale o del ritorno alla lira, per cui si ritroverebbero ad essersi indebitate di più e poi a subire una perdita patrimoniale ingente
- per gli investitori esteri che tuttora hanno circa 400 mld di titoli italiani e li usano spesso per "reipotecarli" (cioè con 1 miliardo di BTP si fanno prestare 1 miliardo e poi chi gli presta a sua volta usa il miliardo di BTP per farsi prestare...)
Conclusione
Io e Renzi siamo arrivati alla stessa conclusione (finalmente): ci vogliono 200 miliardi di nuova moneta per risollevare l'economia italiana. Renzi e il resto della classe politica di governo li aspettano dalla BCE che li giri alle banche che li prestano alle famiglie e imprese.
Nell'ipotesi improbabile che questo possa accadere avresti però un crollo dei titoli di stato che creerebbe uno shock a tutto il sistema attuale. Per cui è impossibile che i banchieri centrali lo faranno...e infatti ^se guardi bene poi in realtà quello di Draghi è solo fumo#http://vocidallestero.blogspot.it/2014/09/telegraph-il-piano-della-bce-non-fara.html^
(E perchè allora in USA e UK con queste manovre di QE della Banca Centrale hanno evitato la recessione ? Questo è un discorso più lungo. In sintesi: perchè in realtà hanno avuto deficit pubblici del 10 o 12% del PIL per diversi anni di fila tra il 2008 a il 2012. Non hanno ammazzato l'economia con l'austerità. Non hanno lasciato andare l'inflazione a zero. Hanno combinato deficit pubblici molto ampi con acqusti enormi di titoli, sia di stato che ipotecari pompando su in tutti modi il mercato finanziario e immobiliare....
Hanno creato però altro debito per circa 10 mila miliardi e ricchezza finanziaria per 20 mila miliardi (dal 2008). Hanno creato una nuova piramide del debito se vogliamo, e non è detto che non gli crolli alla fine )