Il Piano per Uscire dalla Depressione: 100 mld in meno di tasse creando moneta

 

  By: duca on Giovedì 25 Dicembre 2014 13:36

Un Santo Natale a tutti gli amici a cominciare da Zibordi e la sua famiglia.....e più in generale a tutti quelli che in modo totalmente disinteressato studiano e scrivono per proporre soluzioni a questa assurda crisi. È indicativo che siano proprio dei traders (tra le poche persone che possono guadagnare anche con la crisi ) a studiare soluzioni e a fare proposte e non solo a gridare al lupo a lupo come la maggioranza delle persone. C'è un senso etico in tutto questo, traders che capiscono il disastro e che impegnano il loro tempo a a scrivere libri e a pubblicare articoli . L'augurio è che il Natale porti un po' di saggezza a chi deve decidere.

 

  By: XTOL on Mercoledì 24 Dicembre 2014 10:50

#i#...l’attuale sistema monetario sia incompatibile con la sostenibilità per cinque ragioni: 1) crea continui cicli di espansione e contrazione; 2) induce ad un orientamento a breve termine; 3) richiede una crescita infinita; 4) porta alla concentrazione della ricchezza; 5) distrugge il capitale sociale#/i# eheh, chi è che lo dice da molti anni? gli austriaci? denazionalizzare la moneta? ^Hayek 1976#http://www.movimentolibertario.com/2011/11/hayek-denazionalizzare-la-moneta/^ occhio però: la moneta complementare usata come #i#un potente mezzo monetario per risollevare le economie in difficoltà#/i# risolve solo il punto 3, perchè rimangono le distorsioni dell'intervento centrale (fosse anche comunale) #i#Oggi il nostro paese dovrebbe dotarsi di ingenti strumenti monetari per finanziare una politica industriale volta a sostenere le pmi più competitive e strategiche, crearne di nuove in settori designati da un indirizzo nazionale, investire nell’alta formazione e rilanciare piani di opere pubbliche magari mirate a rilanciare il Sud come piattaforma mediterranea. ...la nuova moneta verrebbe utilizzata ed emessa dallo Stato per finanziare provvedimenti di spesa#/i# qui proprio non ci siamo, rientra dalla finestra quello che si è fatto uscire dalla porta: il ruolo di un pianificatore centrale (#u#fosse anche comunale#/u#) che nella mente del proponente sarebbe un'entità eterea dotata di onniscienza, equilibrio e infinita saggezza e onestà: roba che in natura non esiste proprio.

 

  By: Moderatore on Mercoledì 24 Dicembre 2014 01:50

^"UNA MONETA COMPLEMENTARE ESSERE UNA ALTERNATIVA ALL’USCITA DALL’EURO?"#http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14271^ Mercoledì, 26 novembre, di ENRICO FERRINI, Geopolitica-rivista La crisi ha sollevato il dibattito circa l’opportunità di uscire o meno dall’unione monetaria. L’introduzione di monete complementari, in coesistenza con la valuta principale, costituisce tuttavia una terza via non ancora contemplata seriamente a livello politico ma che conferirebbe più flessibilità e sostenibilità all’intero sistema economico. Voci autorevoli a livello mondiale stanno diffondendo nuove teorie monetarie fra le quali spiccano per facilità di implementazione ed efficacia quelle relative all’introduzione di monete complementari, ossia delle monete che non sostituiscono ma affiancano la moneta principale, nel nostro caso l’euro. Prima della creazione della stessa unione monetaria europea, alcuni economisti[1] proposero di introdurre nella fase iniziale l’euro in maniera complementare alle monete nazionali, così da rendere più armonica la transizione verso un sistema più integrato. Ed anche più recentemente, in relazione all’acuirsi della crisi greca, non sono mancate personalità autorevoli del “nord” europeo a sostegno della possibilità di introdurre una nuova dracma parallelamente all’euro. È il caso del Direttore della Ricerca della Deutsche Bank, Thomas Mayer[2], e del professore e consulente del Ministero dell’Economia tedesco, Roland Vaubel[3]. Frederik Bolkestein, economista ed ex-ministro olandese, nonché ex-Commissario Europeo nella commissione Prodi, oltre ad ammettere il fallimento dell’euro, sostiene che i paesi della zona euro i quali hanno conservato la tripla A sul mercato dei debiti sovrani dovrebbero introdurre una moneta propria parallela all’euro[4]. Anche in Italia si è mosso qualcosa con la proposta di emissione di “certificati di credito fiscali” come accennato più avanti nell’articolo. C’è poi il lavoro forse più autorevole fatto in questo senso dal Club di Roma, think tank con sede a Bruxelles che da oltre 40 anni, a partire dalla famosa pubblicazione del 1972 sui Limiti della Crescita, si dedica alla promozione delle politiche di sviluppo sostenibile. In questi anni il CoR si è posto l’obbiettivo di concentrarsi sui sistemi monetari ed ha richiesto a Bernard Lietaer di preparare uno studio su moneta e sostenibilità, intitolato “Money and Sustainability: the Missing Link”[5] (2012), nella speranza che questo documento possa ispirare decision makers e opinion leaders portandoli a scegliere approcci innovativi su problematiche monetarie. Bernard Lietaer è un esperto internazionale di progettazione ed implementazione di sistemi monetari. Ha lavorato presso la Banca Centrale del Belgio, periodo in cui ha contribuito all’implementazione dell’ECU (poi divenuto euro). Il fondo valutario (Gaia Hedge II) da lui gestito ha fatto registrare nel periodo 1987-91 la migliore performance a livello mondiale che gli è valsa la nomina da parte del Business Week come miglior trader valutario al mondo nel 1992. Nel suo lavoro Lietaer critica il fatto che si dia per scontata l’esistenza di un unico sistema monetario monopolistico, fondato sul debito privato e regolato da una banca centrale. Propone invece un Ecosistema monetario in cui le monete complementari coesistono con quelle convenzionali; sistema che considera più flessibile e sostenibile, oltre che più giusto. Il Report parte da un’aspra critica dell’attuale pensiero economico e sistema monetario monopolistico, indicandoli come i principali responsabili degli squilibri socio-economici, oltre che dei danni ambientali, caratteristici delle moderne società capitaliste. A tal riguardo è a mio avviso molto significativo il commento al Report lasciato dal Prof. Dennis Meadows: L’arsenico è stato usato come medicina per migliaia di anni. È naturalmente un veleno mortale, ma la sua capacità di alleviare il dolore ha portato molti malati sofferenti a farne uso comunque. La moneta fiduciaria creata da privati attraverso l’emissione di debito è stata usata per secoli dalle nazioni. I suoi effetti nocivi sono ormai evidenti ma la sua capacità di alleviare temporaneamente i problemi ha fatto si che venisse usata comunque. Studio la sostenibilità da 40 anni. Ho assistito a centinaia di conferenze su questo tema. [..] Prima non ci pensavo e davo l’attuale sistema monetario per scontato e lo consideravo come un elemento naturale della società. Ma la profondità dell’analisi di L. e la prospettiva storica mi hanno fatto comprendere come l’attuale sistema monetario sia incompatibile con la sostenibilità per cinque ragioni: 1) crea continui cicli di espansione e contrazione; 2) induce ad un orientamento a breve termine; 3) richiede una crescita infinita; 4) porta alla concentrazione della ricchezza; 5) distrugge il capitale sociale. Il funzionamento delle monete complementari Il loro funzionamento può variare in alcuni aspetti a seconda dei casi. Tuttavia, tornando a prendere come riferimento il suddetto lavoro, la soluzione sistemica proposta da Lietaer viene esemplificata nella seguente maniera, prendendo il caso della Grecia: La Grecia continua ad utilizzare l’euro per le transazioni internazionali: turismo, import-export, etc. Le imposte vengono riscosse in Euro sulla base dei profitti derivanti da queste attività ed utilizzate per il servizio del debito pubblico In aggiunta, ogni regione/città greca aderente può emettere la sua moneta complementare che utilizzerà per finanziare programmi di investimento decisi democraticamente a livello locale La regione/città emittente richiederà ad ogni famiglia il pagamento periodico di un importo/tassa, conferendo così valore alla moneta Le famiglie che non hanno accumulato abbastanza moneta complementare la potranno acquistare in cambio di euro, o altri beni e servizi, attraverso un mercato online da coloro che ne hanno accumulato più del necessario La moneta complementare esisterà solamente in forma elettronica così che il suo utilizzo sarà al 100% tracciabile e trasparente Il tasso di cambio sarà determinato sul mercato online e le autorità emittenti potranno adottare le opportune politiche monetarie espansive o contrattive regolando la circolazione di moneta complementare. Un simile sistema potrebbe essere adottato anche come sostegno alle pmi sotto forma di iniezioni di capitale circolante (Cap. VII). Quali vantaggi potrebbero offrire le monete complementari? Anzitutto l’introduzione di una moneta complementare fornirebbe un potente mezzo monetario per risollevare le economie in difficoltà, definendo inoltre un sistema contraddistinto da una maggiore stabilità economica, una equa prosperità ed un orientamento più a lungo termine rispetto a quello attuale. Questo è stato il caso ad esempio di alcune società come quella dinastica egiziana o in Europa durante il medioevo (dal 10° al 13° secolo), dove veniva incoraggiato l’utilizzo di più monete in parallelo. L’introduzione di una moneta complementare non comporta il disfacimento dell’attuale sistema e sarebbe applicabile da subito. In questo senso è notevole il vantaggio derivato dal mantenimento dell’euro nell’attuale scenario geoeconomico. È infatti fondamentale il ruolo dell’euro per governare l’auspicabile transizione verso un sistema monetario internazionale multipolare, nonché per conferire ai paesi europei maggiore stabilità finanziaria e potere contrattuale in un mondo caratterizzato da blocchi economici. Si eviterebbe inoltre la complicata riconversione di rapporti contrattuali e debitori espressi attualmente in euro. Nondimeno questa “terza via” ridurrebbe di molto il rischio di turbolenze finanziare innescate da una uscita disordinata dall’unione monetaria di uno o più dei suoi membri. Eventi di questo tipo sarebbero assolutamente da evitare in un contesto di instabilità finanziaria forse peggiore di quello pre-crisi. Sarebbe dunque un compromesso più accettabile anche da parte dei più ferventi sostenitori dell’euro, come le banche cariche di titoli di Stati periferici, i paesi in surplus commerciale ed i risparmiatori italiani. Infine comporterebbe un recupero per lo meno parziale della sovranità monetaria, dal momento che la nuova moneta verrebbe utilizzata ed emessa dallo Stato per finanziare provvedimenti di spesa. Il caso Italia Non c’è dubbio che per colpe sia interne sia esterne l’Italia abbia sofferto enormemente per la sua adesione incondizionata a Maastricht prima e all’Euro poi. Oggi il nostro paese dovrebbe dotarsi di ingenti strumenti monetari per finanziare una politica industriale volta a sostenere le pmi più competitive e strategiche, crearne di nuove in settori designati da un indirizzo nazionale, investire nell’alta formazione e rilanciare piani di opere pubbliche magari mirate a rilanciare il Sud come piattaforma mediterranea. Perseguire queste esigenze risulta improbabile nell’attuale assetto monetario europeo, considerato anche il nostro peso politico. Tuttavia, di fronte alla consapevolezza dell’insostenibilità della situazione, lo strumento delle monete complementari andrebbe per lo meno preso in considerazione come una ulteriore opzione rispetto alla secca alternativa fra uscita e permanenza nell’euro. In Italia esiste una proposta credibile avanzata da Marco Cattaneo e Giovanni Zibordi, ripresa da alcuni media[6] ed apparentemente allo studio di alcuni esponenti politici. La moneta complementare in questo caso si chiama “CERTIFICATO DI CREDITO FISCALE” ed il suo utilizzo è spiegato nel libro Soluzione per l’euro. 200 miliardi per rimettere in moto l’economia italiana. 24/11/2014 Fonte: http://www.geopolitica-rivista.org Link: http://www.geopolitica-rivista.org/27067/puo-lintroduzione-di-una-moneta-complementare-essere-una-alternativa-alluscita-dalleuro/ NOTE: [1] Graumann (1979) e Vaubel (1990) [2] “Geuro' an Alternative to Greek Euro Exit: Deutsche Bank” - http://www.cnbc.com/id/47505085#. [3] “Can Parallel Currencies Solve the Crisis?” - https://www.ifk-cfs.de/en/media-lounge/news-folder/can-parallel-currencies-solve-the-crisis.html [4] 'De euro is een slaappil gebleken die de tekortlanden heeft laten dromen' – De Volkskrant - http://www.volkskrant.nl/dossier-europese-unie/de-euro-is-een-slaappil-gebleken-die-de-tekortlanden-heeft-laten-dromen~a3520193/ [5] Money and Sustainability: the Missing Link – Club of Rome, 2012 - http://issuu.com/onsubject/docs/money_and_sustainability [6] Come uscire dalla crisi senza uscire dall’euro - Micromega; temi.repubblica.it/micromega-online/come-uscire-dalla-crisi-senza-uscire-dalleuro/

 

  By: DOTT JOSE on Martedì 23 Dicembre 2014 20:22

avanti cosi, tafazzi forever ! pure nel 2015 a martellarci lo scroto come abbiamo fatto per tutto il 2014 ? e ci credo che non nascono piu figli, le palle ci sono cadute a forza di bottigliate ! http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_jcs&view=jcs&layout=form&Itemid=133&aid=310839

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

Paul Krugman, il "keinesiano" anti-austerità spara a zero su Salvini e Grillo - GZ  

  By: GZ on Sabato 20 Dicembre 2014 01:58

Reuters, il New York Times, Paul Krugman e il resto della grande stampa angloamericana "perbene" sparano a zero sulla Lega e Grillo, anche quando sono contro l'austerità, per maggiori deficit e contro i vincoli dell'Euro. Ad esempio il Paul Krugman parla sempre male della Germania, dell'austerità e dell'Euro (vedi: ^"Da Krugman a Stiglitz.... sei premi Nobel dell'Economia contro l'euro"#http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-12-17/i-sei-premi-nobel-contro-euro-paul-krugman-italia-ridotta-paese-terzo-mondo-123937.shtml?uuid=ABsusak^, il Sole 24 ore, dicembre 2013). Non è strano ? Quando però poi parla in concreto di chi fa qualcosa contro l'austerità descrive la Lega e Grillo come la peste (^"Mad as Hellas" di Paul Krugman#http://www.nytimes.com/2014/12/12/opinion/paul-krugman-greece-economy-mad-as-hellas.html^, Mew York Times, 11 dic 2014). L'articolo di Krugman è la solita tirata contro l' austerità e per maggiori deficit come ne scrive da sempre, ma guarda il giudizio che esprime su Salvini e Grillo che sono quelli che in Italia vogliono rompere con l'austerità. Questo è il passaggio rilevante: ''Look at Italy, where about half of voters support radical parties like the Northern League and the Five-Star Movement. ... It would be a terrible thing if any of these groups — with the exception, surprisingly, of Syriza, which seems relatively benign — were to come to power.'' Traduzione: ^''Guardate l'Italia, dove circa metà degli elettori sostiene partiti radicali come la Lega Nord e il Movimento 5 Stelle. ... Sarebbe una cosa terribile se uno di questi gruppi — con l'eccezione, sorprendentemente, di Syriza, che sembra relativamente benigno — giungesse al potere.#http://www.nytimes.com/2014/12/12/opinion/paul-krugman-greece-economy-mad-as-hellas.html^'' Non tanto tempo fa si favoleggiava di un sostegno di Stglitz al M5S e Krugman viene pubblicato ogni tanto nel blog di Grillo. In realtà anche Stiglitz dice al massimo che la Germania dovrebbe uscire lei dall'euro idealmente e Krugman dalle colonne del New York Times scomunica il M5S Ora, uno può dire: ma a noi che importa di quel che pensa Krugman di Salvini e Grillo? E in effetti a me ad esempio niente. Ma #F_START# size=3 color=blue #F_MID#bisogna rendersi contro che hai contro tutta la grande stampa finanziaria, non solo in Italia, anche all'estero quella anti-austerità, pro-deficit e "keynesiana". La Lega e il M5S sono considerati "a terrible thing" dai luminari keynesiani di Harvard come Krugman, anche se in apparenza non si capisce perchè, visto che Krugman spara contro l'austerità...#F_END# C'è questa illusione in Italia che all'estero (parola con la quale si intende sempre "in America") ci siano tutti questi economisti più illuminati, "keynesiani", che spiegano come l'Austerità faccia male, sostengono maggiore spesa pubblica e maggiori deficit e ovviamente lodano sempre il "QE" (Alleggerimento Quantitativo"), per cui sarebbero i buoni contro i tedeschi cattivi. Paul Krugman in particolare viene tradotto o citato o intervistato con deferenza spesso a riguardo e anche negli ambienti diciamo "alternativi" sul web viene citato come un campione del bene contro il male perchè è sempre per maggiori deficit pubblici. Il Paul Krugman è l'economista che viene più citato su Repubblica, Corriere, IlSole24 ore come il super "cheinesiano" che predica sempre maggiori deficit pubblici e contro l'austerità. E viene quindi considerato un "buono", uno dalla nostra parte, in qualche modo simile a Warren Mosler ad esempio. Errore ! Come mai questa apparente doppiezza ? Se guardi bene, in realtà questi marpioni sono tutti dei "globalisti", a cui dei singoli paesi europei non gliene frega niente, per loro conta solo l'"economia globale", "il mercato globale...". E temono come la peste ogni vago accenno di difesa di un qualunque interesse "nazionale". Per loro vanno bene il deficit pubblici e il QE, ma solo come contributo all'economia globale delle multinazionali e del mercato finanziario. Ogni accenno di movimento che difenda gli interessi della popolazione di un singolo paese contro quelli del mercato globale per Krugman, il New York Times, Reuters soci è #b# "...a terrible thing"#/b# Altri esempi dell'ostilità della grande stampa angloamericana finanziaria "perbene" : ^"Italy's Northern League calls for EU to be 'demolished'"#http://www.reuters.com/article/2014/12/10/us-italy-politics-salvini-idUSKBN0JO22G20141210^ JAMES MACKENZIE ROME Wed Dec 10, 2014) Io sono per chiunque voglia far uscire l'Italia dalla trappola dell'eurozona, della BCE e dell'euro e quindi per il M5S e per la Lega e, ma i nostri eroi non si rendono bene conto che hanno contro tutti, anche "all'estero"...

 

  By: Moderatore on Sabato 20 Dicembre 2014 01:31

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  By: DOTT JOSE on Mercoledì 17 Dicembre 2014 18:47

i Provetti ingegneri formatisi nelle ottime universita della grande Madre Russia (altro che campus yankee da fighetta borghese) stanno per sfornare un vero gioello tecnologico che rende il pompatissimo e sopravalutato F35 vecchio e inutile. Il Sukoi russo é :piu veloce,raggio di azione doppio,maggiorr carico bellico , costando molto di meno. In parole povere il Sukhoi T 50 straccia in tutti i sensi la ciofega a stelle e strisce e allora kompagni e kompagne di cobraf, ora capite il vero senso delle sanzioni contro la Russia ? ne capite pure il timing ? Fra circa tre mesi comincerà la produzione in serie del Sukhoi T 50 il caccia di quinta generazione che la Russia ha progettato assieme all’India: secondo le stesse fonti occidentali ha una velocità di punta di 700 kmh superiore rispetto a quella del cosiddetto supercaccia F35, un raggio di azione doppio rispetto alla costosissima ciofeca made in Usa, un maggior carico bellico e una capacità stealth superiore rispetto a quella del caccia Lokheed. E costerà naturalmente molto meno oltre ad essere a quanto pare assai più affidabile.

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: DOTT JOSE on Giovedì 11 Dicembre 2014 18:05

Intervista shock sulle disumane condizioni di lavoro e sicurezza, fatta in anonimato per la paura di perdere il posto di lavoro, guardate voi come siamo messi sempre peggio rivelatori antiinquinanti fatti indossare a chi stava in ufficio.. http://www.operaicontro.it/?p=9755725964 Rilevatori che vengono indossati dall’operaio che lavora? Esatto e dovrebbero essere portati per otto ore, per tutta la giornata invece a noi li mettevano o ai capisquadra che stanno nell’ufficio oppure vengono messi a noi ma un paio d’ore magari, dall’ora di pausa sino alle 12.30 quando uno non sta lavorando.

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: gianlini on Venerdì 05 Dicembre 2014 13:25

i giapponesi non hanno proprio mezze misure!! mi hanno disintegrato con questa discesa dello yen....e non sembra nemmeno in grado di trovare un minimo di punto di supporto da qualche parte.... per fortuna il future è costruito in modo tale che al limite va a 1 (da 8290 che è adesso equivale ad una perdita massima di 103625 dollari a contratto)

 

  By: pana on Venerdì 05 Dicembre 2014 10:46

Lo yen che si svaluta fa sempre bene? solo un plus? La Isuzu Glass che solo 9 anni fa era u nesempio di efficienza scivola in bancarotta a causa dei costi dei materiali importati in ascesa a motivo dello yen che crolla una valuta che crolla ti facilita l'export ma poi paghi l import di piu.. 109-Year Old Glassmaker Driven to Bankruptcy by Abenomics http://www.bloomberg.com/news/2014-12-05/japanese-corporate-bankruptcies-linked-to-weak-yen-at-record.html

The Taliban Patrols Kabul in Roller Blades... This is Real - YouTube

 

  By: pana on Giovedì 04 Dicembre 2014 10:23

Perche il Giappone non spende ? spiegazione demografica non fanno entrare immigrati ma gli si ritorce contro Perché la “domanda interna” non riparte? Saccò la spiega così: «Càpita, nei paesi che invecchiano, e infatti il Giappone è tra i paesi più vecchi del pianeta. Ha una popolazione con un’età mediana di 44,6 anni, Leggi di Più: Il Giappone non cresce perché non fa figli http://www.tempi.it/se-anche-piovessero-soldi-dal-cielo-non-torneremo-a-crescere-finche-non-ricominceremo-a-fare-figli

The Taliban Patrols Kabul in Roller Blades... This is Real - YouTube

 

  By: hobi50 on Domenica 30 Novembre 2014 13:48

Il Dott. Zibordi non riflette . E la mancanza di riflessione porta a confusione, contraddizioni e repentini cambiamenti di posizione. Vi ricordate le lunghe diatribe sui "net finanzial assets" come vera ricchezza finanziaria ? Bene adesso non li vuole più nemmeno remunerare ... Ovviamente io farei di peggio che non remunerarli ma quello che sorprende è la NUOVA TEORIA che ci appiccica dietro. Il RISPARMIO non avrebbe alcun valore nella società perché ... il risparmio finanziario PREESISTENTE non è condizione necessaria per l'erogazione di credito ( che è assolutamente VERO !). La pappa pronta non ve la dò di certo. Se volete emanciparvi dall'ignoranza leggete quello che hanno scritto (quelli più bravi)sul VALORE del risparmio( ogni testo di economia e finanza ne parla) e sull'importanza di REMUNERARLO ( vedere pure il richiamo costituzionale sulla sua tutela). Non deve essere remunerato ciò che finanzia i buchi neri di stati ed aziende fallite. Purtroppo, nel mondo di oggi, viviamo la distorsione dei TASSI A ZERO per ASSICURARE la CONTINUAZIONE di un SISTEMA FALLITO di cui non si vuole prendere atto. In questo equivoco è' un fiorire di personaggi che coltivano l'illusione di mettere a punto "genialate poco costose" per risolvere grandi problemi. E' come se ci fossero tanti valenti infermieri in cerca di nuove terapie per ricevere il premio Nobel ...per la Medicina. Hobi

 

  By: MR on Domenica 30 Novembre 2014 13:24

Eccellente. In realtà, Cattaneo NON HA MAI CAMBIATO IDEA, dato che ogni due o tre post fa la comparazione pe esclusione CCF-Euroexit. Ed effettivamente, crede anche che se butti 200 miliardi in una economia sia pur depressa, non avrai alcuna influenza ne sui prezzi al consumo ne sulla bilancia commerciale. Quando lo dicevo io mi si prendeva per matto. Va beh, meglio tardi che mai.

Marco Cattaneo qui si sbaglia proprio - GZ  

  By: GZ on Domenica 30 Novembre 2014 02:02

Marco (Cattaneo) ha pubblicato la sua ultima sintesi del piano di ^creare crediti fiscali (differiti) per 200 mld circa come modo di risolvere la crisi, senza uscire dall'Euro#http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2014/11/risolvere-la-crisi-con-una-nuova-moneta.html?m=0^. Rispetto alla formulazione nel libro di Hoepli ha cambiato la destinazione di 1/4 circa dei CCF, che ora vanno alla spesa pubblica per circa 50 mld, per cui "su 200 miliardi totali massimi all’anno, all’incirca 80 alle aziende private, 70 ai lavoratori e 50 allo Stato....". Questo non è comunque essenziale ai fini della discussione qui. ---- versione breve --- Per chi sia allergico a leggere più di una pagina: il piano di creare una moneta parallela in Italia tramite crediti fiscali risolleverebbe l'Italia, siamo d'accordissimo e per questo abbiamo scritto il libro. Ma #F_START# size=3 color=blue#F_MID#è anche un piano che porta necessariamente all'uscita dall'Euro, questo è sicuro al 100%. Non #i# "è la via per rendere sostenibile il sistema monetario europeo.."#/i# #F_END# come adesso scrivi. Molte cose in economia sono solo probabili e non molte sono certe. Ma è più probabile ci si stabilisca la pace in Medio Oriente che l'Eurozona accetti che i singoli stati creino moneta per conto loro. Nel libro io l'ho dato per scontato contando che si capissse da quello che scrivevo dell'Euro nei due capitoli dedicati, ma se ora dici che "così si può far funzionare l'eurozona" bisogna spazzare via gli equivoci. #F_START# size=4 color=blue #F_MID#E' semplice: il principio fondatore dell'Eurozona è che i singoli stati non possano creare moneta e noi proponiamo di fare esattamente questo! #F_END# Il comunismo non "funziona meglio" se introduci proprietà privata, si sfalda.... L'Eurozona non "funziona meglio" se singoli stati si mettono ognuno a creare moneta senza la BCE, si sfalda! Equivale a cancellare la BCE, te ne rendi conto ? Con il nostro piano la BCE e Draghi non contano più, la politica monetaria passa in pratica al governo italiano, e secondo te la BCE (e la Bundesbank) lo possono anche accettare ? Conosci molta gente che accetta di mozzarsi le palle da sola ?... ---------- versione più lunga --- Piano piano si è chiarito che per Marco sarebbe veramente possibile creare moneta per 200 mld e : a) non avere nessun effetto rilevante sull'inflazione, b) non avere nessun effetto negativo sulla bilancia commerciale, c) mantenere il limite di deficit pubblico al 3% del PIL e inoltre d) sarebbe una soluzione potenzialmente accettabile dalla Germania e tutti gli altri Non concordo più sul modo in cui, assieme a Enrico Grazzini, Stefano Sylos Labini e Biagio Bossono (con la firma anche di Luciano Gallino) stanno portando avanti la cosa. Il motivo è essenzialmente che, anche se l'atmosfera del Natale che si sta avvicinando ora renderebbe più propensi alla fede, #F_START# size=3 color=blue#F_MID# non credo ai miracoli#F_END# (^"...Il progetto “moneta fiscale”, se adottato da tutti i paesi dell’Eurozona attualmente in difficoltà, è la via per rendere sostenibile il sistema monetario europeo..."#http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2014/11/risolvere-la-crisi-con-una-nuova-moneta.html?m=0^) Proporre però qualcosa che essenzialmente equivale ad un miracolo, in questo campo ha due conseguenze poi non così positive:#F_START# size=3 color=blue#F_MID# 1) meno gente è disposta a darti retta quando ti sente e 2) crei confusione introducendo speranze poco realistiche#F_END#, che poi possono essere utilizzate anche politicamente da chi invece vuole mantenere la gente nello stato mentale annebbiato attuale. Bisogna essere invece il più possibile chiari: con l'idea che lo stato italiano emetta crediti fiscali e BTP fiscali per 200 mld, al di là dei dettagli tecnici, #F_START# size=3 color=blue #F_MID# si sta proponendo DI CREARE MONETA PER UN SINGOLO STATO nell'eurozona. Indipendentemente dal coordinamento e assenso della UE e della BCE. E non per qualche miliardo, ma SU UNA SCALA MAI SPERIMENTATA PRIMA in un periodo di tempo limitato#F_END#. Ovviamente la profondità della depressione economica attuale giustifica pienamente di farlo e chi scrive ha pubblicato milioni di parole a sostegno dell'idea dello stato che torna a creare moneta (e non più debito). Per questo abbiamo appunto pubblicato dieci mesi fa il libro. #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Ma da 25 anni almeno tutta la costruzione dell'Eurozona, dell'Euro e della Banca Centrale Europea è fondata sul principio cardine invece che i singoli stati non possano MAI creare moneta#F_END# . Questo vuole dire che l'intera classe politica europea attuale, i banchieri centrali e banchieri vari che la contornano e il resto degli interessi finanziari che hanno spinto in questa direzione avevano i loro motivi per farlo. E se per 25 anni hanno ossessivamente chiuso ogni possibilità di creare moneta per un singolo stato, arrivando persino a far scrivere ora nelle Costituzioni (nel 2012 con Monti) addirittura l'obbligo del pareggio di bilancio, vuole dire che NON VOGLIONO PROPRIO CHE UN SINGOLO STATO CREI MONETA. Anche le ultime dichiarazioni fresche fresche di Mario Draghi ripetono che, anzi si deve andare su una unione sempre più stretta, e ridurre ancora autonomia dei singoli governi nazionali, contando solo ed esclusivamente sulla BCE per creare moneta Non capisco perchè si debba immaginare una realtà che non esiste, anche perchè questo non aiuta a "vendere" meglio il piano. Ripeto: qui di parla di proporre che un singolo stato, all'interno dell'eurozona", crei una "moneta parallela" (convertibile in euro con un piccolo sconto), per 200 miliardi. Anche se lo proponessi solo per 80 miliardi, come hanno fatto di recente Tabellini e Giavazzi (con modalità diverse...), incontreresti l'opposizione frontale di tutto l'establishment europeo da Draghi alla Merkel all'ultimo deputato del PD. E se la cifra che proponi è consistente, tale da risollevare l'economia italiana, avresti certamente qualche effetto sull'inflazione, sulla bilancia commerciale e sul deficit pubblico. L'esempio più semolice è quello del deficit estero. Immaginare che rimani nell'Euro, quindi una valuta sopravvaluta di almeno un 50%, forse anche 60% verso il marco (in base ai trend storici e alle valutazioni attuali degli uffici studi) e di un 20% verso il dollaro e puoi creare moneta per 200 miliardi e quindi anche poi un boom economico senza provocare un deficit estero non è credibile. Specie poi se ora introduci anche un aumento di spesa pubblica di 50 mld (che nel libro non c'era). Idem per l'inflazione. L'OCDE e la UE stimano ora il gap potenziale di occupazione e di produzione dell'italia a livelli che io trovo ridicoli (dicono che se la disoccupazione scende dal 13% attuale sotto il 10% si crea inflazione.... Persino il buon Cottarelli li ha criticati un poco.). Ma non c'è dubbio che inietti 200 miliardi, di cui poi 50 di spesa pubblica crei almeno un 4% di inflazione in un paese sclerotico in molte aree come l'Italia Ma il punto essenziale è questo: se la Germania e i paesi nordici da 25 anni ossessivamente dichiarano, che siano di centro-sinistra o centro-destra al governo, che NON ACCETTERANNO MAI CHE ALTRI PAESI CREINO MONETA PER CONTO LORO E TUTTO DEVE PASSARE PER LA BCE, se lo dicono, lo ripetono, lo ribadiscono, poi lo ripetono anche in inglese, francese e lo traducono in italiano per essere sicuri che hai capito, poi si incazzano ogni volta che qualcuno in Italia suggerisce vagamente forse di poterlo fare (Berlusconi 2011...), se insistono che lo scrivi nella tua stessa Costituzione, porca putt.. ma perchè non ci credi che facciano sul serio e che non lasceranno MAI creare moneta in modo autonomo ai singoli 16 stati attuali dell'eurozona! C'è sotto ovviamente il tema del "lato oscuro del forza" che andrebbe affrontato. In sintesi: chi governa le economie occidentali da circa 30 anni è sempre di più la Banca Centrale, che detta la politica monetaria in teoria, ma essa ora comprende anche creare migliaia di miliardi di moneta e usarla per fare di tutto, darla alle banche, comprare bonds di ogni genere, ETF, monetizzare debito....comprare ogni possibile asset cartolarizzato...e dettare ai mercati finanziari "la linea", con annunci calibrati sui tassi nei prossimi anni a venire, in cui ogni parola dei banchieri centrali provoca reazioni potenzialmente gigantesche. #F_START# size=3 color=blue #F_MID# Questo enorme potere della Banca Centrale, che in Europa è magnificato dal fatto che le si è tolto ogni vincolo nei confronti dei parlamenti, di alcun genere, è basato sul fatto che lo Stato invece non può più fare niente riguardo alla moneta. La può solo prendere a prestito! e ringraziare in ginocchio i banchieri centrali se ogni tanto gli comprano dei titoli di stato, sul mercato secondario. E farsi bacchettare da loro se non fanno abbastanza riforme, nonchè a lasciare posto subito ad un nuovo governo quando detti bancbieri centrali esprimono il loro dispiacere con il povero governo Bene. Quello che noi si proponeva è di...tagliare fuori la BCE, la Banca Centrale, il potere che oggi governa il mondo, con un ingegnoso schema dall'apparenza innocua... #F_END# Ma la si può dare a bere che così risollevi solo la domanda e fai funzionare l'economia senza traumi solo al pubblico, ovviamente la gente che conta capisce cosa c'è sotto. E se per caso dovesse essere mai preso in considerazione da qualche partito italiano ci sparerebbero a zero sopra. In sintesi, il piano di creare una moneta parallela tramite crediti fiscali serve a risollevare l'Italia, siamo d'accordo, ma è anche un passo che se adottato porta all'uscita dall'Euro, questo è sicuro al 100%. Nel libro non si è insistito sul tema dell'esito finale a cui porta un piano del genere sperando che questo aiutasse ad avere più spazio. Ma è passato quasi un anno, la situazione si sta incancrenendo, i partiti si stanno sfaldando, qualche guaio è in arrivo sotto forma di defalt e non si può, anche indirettamente, mettersi a creare confusione illudendo che l'Eurozona e l'Euro un giorno possano funzionare! Ripeto che alla fine #F_START# size=5 color=blue #F_MID#è semplice: il principio fondatore dell'Eurozona è che i singoli stati non possano creare moneta e noi proponiamo di fare esattamente questo! #F_END# ...Il comunismo non funziona meglio con la proprietà privata, si sfalda. L'Eurozona ...la stessa cosa se i singoli stati possono ognuno creare moneta senza la BCE... ---- dal blog di Marco Cattaneo ----- Perché preferire il progetto “moneta fiscale” alla “spaccatura” dell’euro ? Perché è una riforma che può essere tranquillamente discussa e analizzata alla luce del sole e non una “deflagrazione” da attuare di sorpresa, in tempi rapidissimi, con rischi di panico bancario e sui mercati finanziari. Perché non costringe la Germania a lavorare, d’improvviso, con una moneta rivalutata. Perché non c’è svalutazione dei crediti stranieri verso l’Italia. Perché non ci sono effetti redistributivi su aziende e banche, e contenziosi (inevitabili, nel caso della “spaccatura”, in quanto non sarebbe esattamente chiaro quali crediti e debiti si convertono in “Euro Nord” o “Nuovi Marchi”, e quali in “Euro Sud” o “Nuove Lire”). Perché il cittadino italiano non si vede trasformare i suoi risparmi, il suo stipendio, la sua pensione, d’improvviso, in un oggetto diverso. Quale sarà la reazione dei partner europei ? Il progetto “moneta fiscale”, se adottato da tutti i paesi dell’Eurozona attualmente in difficoltà, è la via per rendere sostenibile il sistema monetario europeo, senza attuare una “transfer union” (che la Germania non accetta). Inoltre, elimina definitivamente il rischio di una deflagrazione dell’Eurozona. Tutto questo senza richiedere alcun contributo finanziario alla Germania, e senza convertire depositi bancari, titoli di Stato e altre attività finanziarie in una moneta destinata a svalutarsi. Non sarà un danno per la Germania ? No, perché in aggiunta a quanto sopra, l’Italia otterrà anche una forte ripresa economica, il che aumenterà il suo import, compreso di prodotti nordeuropei. Quindi rispetto a oggi… Oggi i saldi commerciali italiani sono positivi (partite correnti attive per l’1,5%-2% circa nel 2014), ma solo grazie a una domanda interna molto depressa, che limita le importazioni. Con la ripresa dell’economia, i due effetti si compenseranno – più import per la maggior domanda, maggior export netto per la maggior competitività. La bilancia commerciale italiana resterà in equilibrio, ma a livelli decisamente più alti sia di import che di export. In definitiva non ci si attende nessun effetto sull’inflazione ? Un qualche incremento è probabile, ma è esattamente quello che serve per riportarla dall’attuale livello zero (con rischio di cadere in deflazione) all’obiettivo BCE del 2%. ---------- leggi tutto il resto qui ---- venerdì 14 novembre 2014 ^Risolvere la crisi con una nuova moneta fiscale#http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2014/11/risolvere-la-crisi-con-una-nuova-moneta.html?showComment=1417307648788#c1439920952318834960^

 

  By: pablo on Domenica 02 Novembre 2014 17:50

Qualche parola che potrebbe essere interessante sui meccanismi (potrebbe se fosse sviluppata in qualche modo e non restasse nella monade), tanto fumo e tanta spocchia. More solito.