Liquidità delle Banche ed ELA

 

  By: Trading Online on Martedì 16 Ottobre 2007 19:18

Fortunato, penso più o meno diciamo la stessa cosa: la cultura finanziaria e l'intelligenza da parte di alcuni imprenditori (o chi mette la famosa firma) a volte scarseggia. Si preferisce copiare il compitino del vicino di banco anzichè studiare. Meglio mettere la firma x avere una protezione che prendere a calci nel sedere chi ti propone certe oscenità. Immagino (e non solo) che se a un imprenditore gli è stato detto "comprati un'opzione per coprirti dal rischio cambio, ti costa 40.000 euro" qualcuno avrà risposto "e se la vendo? incasso? si? e allora vendi che preferisco incassare anzichè spendere". Poi magari il giochino lo fai nel verso sbagliato con il petrolio a 40 o con il dollaro a 1,1 o con i tassi ecc. e se sei scemo fai il famoso piramidone e ti sfilano l'azienda. Un film già visto. Manca la cultura finanziaria. Così come mancano consulenti indipendenti o meglio si fa del tutto perchè non prendano piede in Italia, in fin dei conti guadagnerebbe solo il singolo e questo per il sistema non va bene. Una consulenza corretta offre servizi adeguati alle esigenze del cliente ad un costo spesso contenuto e con una parcella di fatto piuttosto basso. Se un'azienda (o un investitore) sa usare bene il debito fa belle cose, l'adoperi male è la fine. Per questo l'ignoranza, al di là delle firme, ti butta fuori dal mercato a calci. Ma in fin dei conti pensiamoci bene. Abbiamo avuto il cambio euro dollaro a 0,85: quante aziende si sono preoccupate di chiudere il rischio cambio? Non dico ora che tutti dovevano coprirsi a 0,85, ma da quel livello a 1,42 il tempo non mancava e probabilmente ora la medesima società poteva con tranquillità smontarsi l'operazione nei prossimi mesi ponendo magari rischiando di rimanere senza copertura a 1,45-1,5. Di esempi di gente che si fa male ce ne sta molta: Guarda la leva che si ha con il trading e investimenti (a Londra in particolare..) Gestioni patrimoniali (e anche all'estero non scherzano) Guarda i danni che si possono fare con i mutui: paghi le rate e ti portano via la casa se sei scemo! Ecc. ecc. Personalmente ho più nel cuore chi perde casa con il mutuo da 600 euro al mese rispetto all'imprenditore che firma e non sa cosa fa se non avere un sorriso da un innocuo ma temuto dipendente di banca o di chi investe e si fa gestire soldi all'estero con risultati a volte imbarazzanti come ben saprai. PS. Report è tutto bello ed è una delle trasmissioni che cercano di dire le cose come sono (fecero un report pesante su Scaroni e ENI incredibilmente salì.. - mi sembra di ricordare anche tempestivissime dichiarazioni da parte di Eni ecc.), l'unica cosa di stonato l'altra sera è sentire che il software per calcolare volatilità ecc. costava 500.000 euro.....mah...

Future SPMIB - gldm  

  By: gldm on Martedì 16 Ottobre 2007 18:19

C'e il nostro future su base giornaliera che ha un grafico che lascia presagire una consistente puntata verso Sud. Gli scambi dei contratti di Future, anche nelle reazioni verso l'alto in intraday (oggi davvero minime) sono avvenuti fortemente sbilanciati dal lato della vendita, sempre oggi. Cautela per l'apertura di posizioni long giornaliere o per tentare di cogliere reazioni intraday . Se cade un coltello dall'altro si configurano solo 3 ipotesi: 1)abbiamo lanciato il coltello (la più remunerativa). 2)cerchiamo di prenderlo al volo (la più sanguinante) 3)evitiamo di prenderlo al volo e lo lasciamo cadere(la più prudente) Non scrivevo qui da tanto tempo, desidero salutare tutti, il titolare del sito e i forumers vecchi e nuovi.

 

  By: Fortunato on Martedì 16 Ottobre 2007 18:11

Bene Trading, io invece come prima attività sono dirigenta di istituto di credito a livllo nazionale e internazionale. Ora provo a spiegarti i rappaortidi forza tra un imprenditore (anche medio ma anche grande) e una banca che eroga denaro necessario ogni giorno di più alle imprese per portare avanti le proprie imprese, tenendo ben presente che la stragrande maggioranza degli imprenditori italiani di successo, io sostengo per fortuna altri dicono di no ma sino ad ora è stato e sarà ancora per molto come io ho sempre sostenuto, Marchionne docet, tanto per fare un esempio a te molto caro, sono impegnati totalmente a cercare di comprendere l'evolversi dei mercati nei confronti dei loro manufatti e/o prodotti e cercare di correggere tutti gli eventuali erroti di produzioni sin qui avvenuti. Per loro come anche per me ( siamo in ottima compagnia: Einaudi ecc....) un'impresa deve andare oltre lo stesso imprenditore che l'ha fondata la riteniamo una ricchezza per tutta la nazione e se aggiungi anche che tutte queste ricerche comportano sempre di più un dispendio di energie e di tempo ecco che avrai ben chiaro ciò che è avvenuto con quei derivati di cui non avevano al bisogno alcuno nel modo più assoluto. Avevano un bisogno estremo di un'ottima consulenza in cambio degli interessi pagati e non di altro. Degli Enti pubblici neanche voglio spendere tempo e fiato poichè gli amministratori sono talemnte somari, si somari veri e propri eccetto qualcuno. Spero di essermi spiegato in modo esaustivo anche se sono stato sintetico. Fortunato

 

  By: temistocle2 on Martedì 16 Ottobre 2007 17:40

Ho letto di sfuggita u trafiletto che non trovo più che diceva qualcosa riguardo la dichiarazione dei redditi del 2008 dove andranno messe a bilancio anche le passività, ancora non maturate, di eventuali investimenti in derivati tipo swap o simili. Avete nfo maggiori o chiarimenti? ciao

 

  By: Trading Online on Martedì 16 Ottobre 2007 16:45

In questo periodo opero prevalentemente nei mercati azionari. Penso in questo mondo ci sia ogni tanto un po' di selezione naturale e le persone meno intelligenti spesso hanno più probabilità di perdere e prima o poi perdono bene. Non è che ci sia molta differenza tra chi ha preso quei prodotti come visto su report e chi compra spontaneamente un monetario o un obbligazionario spesso con rendimenti pari alla metà di un cct. Nel primo caso magari c'è qualche pressione psicologica in più, nel secondo caso ci si presenta spontaneamente, magari pagando anche un bel 4% di commissione di ingresso sull'obbligazionario previsto da alcuni fondi. Magari i danni sono inferiori, però il concetto è quello! Chi paga il 4% su un obbligazionario è stato costretto? No, semmai forse è stato un po' ingenuo e probabilmente quel 4% inciderà molto sulle performance. L'ignoranza spesso si paga. Chi frequenta questo forum infatti non credo comprerà mai un obbl. pagando il 4% di ingresso ed è evidente che qui c'è un certo livello di cultura finanziaria. Secondo me a volte c'è troppa superficialità e alla fine i conti si pagano. Speriamo che da certe situazioni ci possano essere degli insegnamenti e magari la massa possa scoprire o rivalutare figure professionali preparate e prive di conflitti di interessi come ad es. GZ (Consigli su Fiat e VW escluso).

 

  By: Fortunato on Martedì 16 Ottobre 2007 15:10

Ciao Trading, mi intromentto nella discussione solo per farti questa domanda, ovviamente sempre che tu voglia rispondermi. Che lavoro svolgi? Te lo chiedo non per impicciarmi dei tuoi affari, credimi. Alla tua risposta ti spiegherò alcune cosette che , spero troverai molto interessanti. Ad ogni modo se tu non volessi farlo per me amici come prima, certamente non mi offenderò. Fortunato

Anche le suore possono avere dei debiti - gz  

  By: GZ on Martedì 16 Ottobre 2007 15:05

Stock: Unicredito

sui derivati non è come quando le azioni Eni salgono che tutti guadagnano, sui derivati se uno ha perdite c'è un altro che ha guadagna (nel 90% dei casi la banca che li confeziona e vende) ---------------------- ...Da questi documenti aziendali risulta che gli enti pubblici coinvolti erano 317, ma secondo il direttore generale non sarebbero più di 30. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Se questa lista non è una bufala, e non dovrebbe, non hanno lasciato fuori nessuno: neanche le case di riposo, i policlinici, le municipalizzate. Hanno fatto sottoscrivere i derivati anche ai più piccoli come le tintorie, panetterie, salumifici, anche gli istituti religiosi, come le suore San Giuseppe di Susa, i Frati Cappuccini della provincia di Genova o l’Istituto salesiano della Beata Vergine. Si può definire una suora o un prete un operatore finanziario qualificato? STEFANIA RIMINI Poi ho visto che avete fatto derivati anche a istituti religiosi? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Questo francamente non sono in grado di confermarglielo perché gli istituti religiosi... STEFANIA RIMINI Suore? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Anche le suore possono avere dei debiti. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Almeno Frate Indovino ha indovinato le previsioni? MILENA GABANELLI Lei non sa se ci avete guadagnato o ci avete sull’assicurazione che è stata fatta sul mutuo, quindi? ANONIMO No è andata bene. MILENA GABANELLI E’ andata bene, cioè quindi avete indovinato le previsioni? ANONIMO Abbiamo smontato l’operazione alla fine di tutto e abbiamo avuto la plusvalenza. STEFANIA RIMINI FUORI CAMPO Ai Salesiani è andata bene, ma a tanti altri è andata male. Perché, in generale, la perdita dei clienti dell’Unicredit più o meno quant’è? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Potrebbe essere intorno a 1 billion, 1 miliardo. STEFANIA RIMINI 1 miliardo? Per tutti diciamo? GIANNI CORIANI- Direttore Generale Unicredit Banca d’Impresa Per tutti quanti i clienti imprese, enti... MILENA GABANELLI IN STUDIO Allora solo i clienti Unicredit stanno perdendo con i derivati 1 miliardo di euro. Tanto per fare un po’ di storia, il boom dei derivati scoppia nel 2000, quando i tassi cominciano a scendere, e contro la paura, il rischio di un eventuale rialzo le banche propongono saggiamente una tutela assicurativa. Solo che spesso invece di coprirti dal rischio te lo fanno prendere. E loro invece si coprono, si tutelano facendo firmare una dichiarazione con la quale l’imprenditore, , il carrozziere o la suora dichiara: “Sono esperto in finanza strutturata”. Il testo unico della finanza dice che la banca ha il dovere di verificare se il soggetto che firma un contratto è in grado di comprenderlo, ma la norma è così ambigua che quando gli imprenditori strangolati portano i contratti in tribunale, le sentenze danno ragione a volte all’ imprenditore a volte alle banche. E questo fenomeno dei derivati alla politica è noto dal 2004 quando viene fatta un’indagine parlamentare, che però poi è finita nel cassetto. E Il gran ballo va avanti fino a quando ad una Banca non scoppia il petardo in mano. Stiamo parlando di banca Italease quella che regalava le porsche cabrio ai dipendenti che fanno più derivati. Siamo a luglio 2007 e il buco è di 700 milioni di euro. ...

 

  By: Esteban on Martedì 16 Ottobre 2007 14:28

Salve Trading, "- possibile che gente che porta avanti aziende possa firmare contratti che non comprende? - chi ha firmato è incapace di intendere e di volere o di agire? E' interdetto? - sono stati ricattati per firmare? Hanno sporto denuncia agli organi competenti? - hanno letto il prospetto informativo?" Sembrano le domande che si poneva l'ABI ... Mi sembra assurdo porsi domande simili se si ha seguito la puntata di report ... E' evidente pure ad un bambino che hanno truffato tutti (hanno truffato lo stato Italiano con il benefico appoggio dello stesso e quindi gli Italiani), In un paese dove non c'è giustizia e tutela ... perchè in mano alle banche e ai politici ... E Voi pensate che ne uscirà qualche condanna ? scordatevelo ... Come la politica ha prontamente coperto grillo tornando in TV ... Così si inventeranno qualche stratagemma per coprire questa storia ... Magari silurando quanche stupido tipo qui funzionari statali con 1/10 di neurone ... Come si fa a cercare di discutere di problemi quando senti queste interviste ... Al potere c'è la MAFIA !!!! altro che storie ... la MAFIA DELLE BANCHE !!! ed i picciotti sono i politici ... Non c'è + sangue ... ma pizzini ... (Leggi)

 

  By: hobi on Martedì 16 Ottobre 2007 14:15

Sono stato in Cina oltre due mesi ed ho seguito da li l'evolversi del "credit crunch". Qualche sorpresa c'è stata. Io pensavo a livello mondiale ad una disintermediazione del sistema bancario che cedeva mutui e prestiti pericolosi impacchettandoli nei CDO e LDO ed invece è emerso che quello che usciva dai bilanci rientrava indirettamente con le SIV. Ma con l'aggravante che queste SIV avevano delle stutture finanziarie non solo high leveraged ma soprattutto sbilanciate nel breve termine perchè basate su programmi di asset back commercial paper . I bilanci di alcuni giganti del credito non sono così buoni come si poteva pensare( vedi Citibank sulla quale ci sono stati anche brutti rumors). Il mercato ha prezzato da sempre adeguatamente i loro utili( P/E molto bassi in quanto utili molto rischiosi),ma mi sembra ci possa essere anche un problema di qualità degli attivi. E' pure evidente che il credit crunch è tutt'altro che risolto. Il calo dei tassi non serve nulla a questo fine : continua a mancare la fiducia ad investire da parte di chi ha liquidità. Un buon tentativo è quello che sta tentando Paulson negli Usa : un consorzio di grandi nomi bancari che si presentano congiuntamente sul mercato a chiedere quattrini. Ed i quattrini così raccolti servirebbero ad alleggerire gli attivi delle società veicolo( 340 miliardi di dollari ho letto).. Ed il nocciolo della questione è proprio qui : questi attivi sembrano valere di più di quanto si otterrebbe con delle "fire sales". Se questo non fosse vero( ma io credo che lo sia) "si ingesserebbe " il mercato del credito con danni molto gravi sulla crescita futura. Hobi

 

  By: GZ on Martedì 16 Ottobre 2007 14:00

Per Unicredit è chiaro che avendo TV e giornali sotto il controllo DIRETTO delle banche (tanto per dire Bazoli di Banca Intesa-San Paolo ha appena chiesto di riunire il CDA del Corriere per far dimettere Paolo Mieli perchè ultimamanente attaccava il governo....) possono continuare a rifilare prodotti derivati letali ai clienti (della puntata di Report sulle banche non c'è traccia sui giornali) L'Italia è l'unico paese credo al mondo in cui l'amministratore delegato di una delle banche maggiori ha rubato direttamente dai conti dei clienti. Fiorani faceva prelievi e addebitava costi immaginari a centinaia di migliaia di correntisti della Popolare Lodi e c'è ora la condanna in tribunale, hanno restituito qualcosa come 5 milioni. Nel 2004 una che lavorava alla Lodi ha denunciato tutto in dettaglio al Corriere con una lettera che il Corriere ha cestinato (l'hanno ripescata questa settimana dei giornalisti che hanno scritto un libro). Il Corriere, Stampa, Repubblica, Messaggero, Carlino, Unità o sono o direttamente controllati da banche o hanno un proprietario che è azionista o fa affari con le banche o sono legati a un partito politico possiede banche (Unità-Monte Paschi-Diesse) o come minimo hanno come maggiore inserzionista pubblicitario le banche Però può anche darsi che in un clima di crac e pasticci finanziari che affiorano in tutto il mondo ora qualche Forleo le incrimini su qualche buccia di banana e di buchi neri potenziali ce ne sono tanti, basta pensare a tutte le banche in russia e paesi dell'est comprate da Intesa...altro che telekom serbia... Comunque anche senza la magistratura, le banche giapponesi stanotte mollano dei -5% perchè Nomura, la seconda banca giapponese la quinta o sesta del mondo credo annuncia che questo trimestre ha perdite non utili. Fino a ieri sembrava che i giapponesi non fossero impelagati. Va là che alla fine qualcosa hanno pasticciato anche a Milano --------------------- Nomura said yesterday after the market closed it will report a pretax loss of as much as 60 billion yen ($511 million) for the quarter ended Sept. 30, because of losses on U.S. mortgage securities. The brokerage also said it will close its U.S. mortgage investment business and cut 400 jobs. Nomura is scheduled to report earnings on Oct. 25. ``Nomura's announcement of additional losses due to subprime securities shows this is not just limited to the U.S.,'' said Terunobu Kino****a, who helps manage $785 million at Fund Creation Co. in Tokyo. ``This is a bearish development for the market and investors need to take heed of the warning signals.''

 

  By: defilstrok on Martedì 16 Ottobre 2007 13:56

E la consulenza? dove la mettiamo? Le banche non dovrebbero offrirla alla loro clientela? Invece mi pare che chi ha offerto quei prodotti sia responsabile anche della reiterazione del danno se è vero, come è vero, che per rimediare ad un'operazione andata male la si è ripetutamente sostituita con operazioni simili andate peggio. E la responsabilità oggettiva? Non c'è, nascosta dietro il paravento di una firma o della solita scusante che "è colpa dei mercati se le cose non sono andate per il verso giusto"

 

  By: gianlini on Martedì 16 Ottobre 2007 13:49

Prendo spunto solo da uno dei tuoi punti - sono stati ricattati per firmare? Hanno sporto denuncia agli organi competenti? se leggi l'intervista si legge chiaramente di un direttore che premeva per la vendita di uno di questi prodotti, perchè altrimenti gli avrebbero rotto le scatole dall'alto e poi magari la banca avrebbe dovuto rivedere le condizioni di trattamento per il cliente dalla telefonata sembrava proprio che a firmare si facesse un piacere al direttore della filiale e non certo un grande affare per la ditta diciamo che magari non era ricatto ai sensi di legge, ma sicuramente una illecita pressione sì (mi dicono che i private bankers adottino tattiche simili per piazzare tutte le schifezze di risparmio gestito che il budget gli impone)

 

  By: Trading Online on Martedì 16 Ottobre 2007 13:43

Unicredit ha ricavi sui derivati attualmente intorno a 200 milioni rispetto a 600 ml di 4 anni fa. L'analisi di Report ha generato un piccolo misselling su Unicredit. L'immagine certo non è gradevole ma il discorso è vecchio. Non voglio prendere le difese di nessuno però mi piacerebbe riflettere su qualche punto: - possibile che gente che porta avanti aziende possa firmare contratti che non comprende? - chi ha firmato è incapace di intendere e di volere o di agire? E' interdetto? - sono stati ricattati per firmare? Hanno sporto denuncia agli organi competenti? - hanno letto il prospetto informativo? Se poi le firme sono un optional e uno firma tanto per fare ginnastica alla mano, o perchè attratti dall'altro sesso bè affari suoi. Io sono sempre del parere che la stupidità e l'ignoranza generano un costo elevato. Poniamo un caso a danno della banca: due amici pensano di tirare su un po' di soldi e sai che fanno? Uno specula al rialzo e l'altro simmetricamente al ribasso. La persona che perde (milioni di euro) dice..."ma io non ho capito nulla di quello che ho firmato, ridatemi i miei soldi". Poi si fa causa e si incassa, giusto? Questa è la mentalità di molti. Poi i due amici si incontrano e dividono l'utile dell'operazione andata bene e contemporaneamente su quella andata male vanno in pari. E ora come la mettiamo? Non ricordo bene (non l'ho visto tutto report) però mi sembra che un dirigente UC dichiarava che queste situazioni rientrano nella casistica percentuale della banca, io non lo so questo ma se il tipo ha dichiarato così mettendoci la faccia probabilmente sarà vero. Riguardo il "filone reddituale". Mah, ho l'impressione che qualsiasi settore scavi altro che filoni, trovi delle pagnotte reddituali. Pensa solo alle GPM, ma anche a un prodotto stupido come un fondo monetario e guarda quanto guadagno c'è sopra (che è quello del settore dove tra l'altro ci guadagnano di meno!!). Personalmente penso che l'impatto su UC sia irrilevante ma emotivamente le quotazioni del titolo possono risentirne grazie all'asimmetria informativa che ha come risultato un incremento di vendite nel breve periodo in un momento particolare condito, tra l'altro, dalla settimana di scadenze tecniche (che può avere accentuato il movimento) e in giornate in cui il settore bancario anche in USA non va un granchè. Salvo ricadute di subprime ecc. credo che ai livelli attuali c'è chi indisturbato accumula molto bene considerando tra l'altro che da agosto è stato uno dei titoli che ha guadagnato di meno e che comunque presenta un p/e invidiabile. A me piace la struttura dell'azienda, la capacità di reddito e Profumo, i prezzi per me sono buoni e il titolo è rimasto indietro e quindi a certi prezzi compro e porto a casa. Magari poi sbaglio. Poi se il titolo continua a scendere o meno certo non lo so. Ho l'impressione però che il titolo sia un po' compresso e che sia destinato a quotare ben altri prezzi: un'attesa che se anche durasse comunque non creerebbe problemi per i gestori visto il buon p/e. Vedo che anche oggi vengono confermati alcuni buy sul titolo con tp intorno a 7,5 e probabilmente tecnicamente una volta superati i 6,4 si potrebbe andare in quella direzione grazie anche a ricoperture, acquisti ecc, poi se ci andrà rapidamente tipo lo scatto che in 2 giorni l'ha portata da circa 5,7 a 6,2 o 5,9 a 6,3 non lo so. Probabilmente vicino a 6,4 un'occhio ad alcune opzioni va data.

 

  By: Esteban on Martedì 16 Ottobre 2007 12:18

Jesse - Forse bisognava studiare di + la storia americana che quella Italiana... Leggere sotto ...

 

  By: renzo on Martedì 16 Ottobre 2007 12:10

C'è uno dei partecipanti al forum (non ricordo il nome) che sosteneva che sotto i 6 euro il titolo UNICREDITO rappresentasse sicuramente un opportunità di acquisto; lo sosteneva perchè sembrava conoscere i numeri della banca in modo approfondito, forse perchè operatore o ex operatore UNICREDITO. Se così fosse gli vorrei chiedere pure se conosce quanto dell'utile di UNICREDITO negli ultimi anni è stato generato dalle operazioni di cui si è parlato nell'inchiesta di REPORT, perchè ritengo che difficilmente quel filone reddituale potrà continuare anche nel futuro (con i relativi riflessi sul parametro P/E); questo vale naturalmente sia per Unicredito che per tutto il sistema bancario, in particolar modo quello internazionale. In merito alla trasmissione televisiva credo sia ulteriormente degno di nota il fatto che la regione Piemonte (o la regione Liguria, non ricordo) abbia scommesso sul futuro fallimento dell'Italia attraverso un derivato proposto da una delle 5 banche internazionali citate nell'inchiesta.