Monte dei Pascoli di Siena e Banca Marche

 

  By: Moderatore on Martedì 29 Gennaio 2013 02:48

ehi... il Sole24ore e questi tre magistrati sono entrati a far parte della tua platea di somari! --- ^Indagine Mps, i conti non tornano: bonifici per 17 miliardi per un'acquisizione da 10,3#http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2013-01-28/fondazione-sopravvivere-pronti-scendere-193658.shtml?uuid=AbkRV2OH^ 28 gennaio 2013 ...I tre sostituti procuratori titolari dell'inchiesta su Banca Monte dei Paschi di Siena. Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso stanno passando al setaccio l'operatività dell'istituto senese negli ultimi anni. E dalle carte in loro possesso sono emersi bonifici internazionali per circa 17 miliardi di euro; operazioni effettuate dal 30 maggio 2008 al 30 aprile 2009, ossia nei mesi successivi il perfezionamento dell'acquisizione di banca AntonVeneta. Una cifra nettamente superiore ai 10,3 miliardi di euro che corrispondono all'esborso per l'acquisizione dell'istituto. Secondo quanto si è appreso sotto la lente dei pm ci sarebbero in particolare due bonifici, rispettivamente da 2,5 miliardi e da 123,3 milioni, a favore di Abbey National Treasury Service Plc di Londra. A quanto si apprende queste operazioni interessano gli inquirenti perchè si tratterebbe di cifre che, secondo fonti vicine alle indagini, sarebbero successivamente rientrate in Italia, usufruendo dello scudo fiscale. In serata sono emerse alcune indicazioni sui reati contestati agli indagati: oltre a quella di manipolazione del mercato, ostacolo alle funzioni di vigilanza e aggiotaggio, gli inquirenti potrebbero contestare anche il reato di truffa ai danni degli azionisti. Ma i pm vogliono anche capire come sia stato possibile che in soli due mesi il prezzo di Antonveneta sia salito dai 6,6 miliardi pagati dal Banco Santander ai 9,3 (più oneri vari che hanno fatto salire il prezzo definitivo a 10,3 miliardi circa) tirati fuori da Mps. Ai quali vanno aggiunti almeno altri 7,9 miliardi di debiti Antonveneta, che l'istituto senese si è accollato. Nel frattempo la Fondazione Mps si muove: per la propria "sopravvivenza" e il suo equilibrio economico e finanziario l'ente fa sapere che non trascurerà la possibilità di procedere alla cessione di un altro pacchetto di partecipazione in Mps con relativa discesa sotto alla soglia del 33,5%. È quanto si legge nella bozza del documento programmatico della Fmps non ancora reso noto. La Fondazione Mps, si ricorda ancora nel documentoprogrammatico 2012, non ancora reso noto, con l'aumento di capitale da 1 miliardo (con esclusione del diritto di opzione), previsto dalla Banca entro il 2015, diluirà comunque la sua partecipazione nel Monte. L'obiettivo, perciò, si spiega ancora, sarà quello di mantenere comunque il legame con la conferitaria ed il territorio senese e toscano

 

  By: hobi50 on Martedì 29 Gennaio 2013 02:41

Anche nel caso MPS la mia platea di interlocutori è composta da somari. Innanzitutto i pagamenti che sono stati fatti dall'Italia ,per regolamento del contratto, ,sia che siano 10,13 o 17 miliardi ,sono sicuramente regolari. I problemi non sono nemmeno nel rientro con lo scudo fiscale. Il problema ,come già scritto da subito SENZA AVERE ALCUN DATO, è l'uscita della tangente eventuale dal bilancio di Santander,cosa che mi sembra altamente improbabile. IMPROBABILE non vuol dire IMPOSSIBILE Questo perchè operazioni fasulle (ad esempio ,il contrario di quelle che MPS ha contratto con Nomura per nascondere le perdite pregresse tramite derivati) ,o, in alternativa, prestiti fasulli (alla Calvi per quelli un po più vecchi ) per importi di due milirdi di euro lasciano traccia nelle operazioni da approvare dai massimi organi societari. Purtroppo qualcuno pensa che le banche abbiano" milioni di mezzi" per fare uscire denaro illecitamente : troppi bianchini al bar dello sport. Siamo ritornati ai soldi cliccaroli : ma io un'altra opera di rieducazione dei somari sui soldi cliccaroli di origine contabile non la faccio. Hobi

 

  By: Fr@ncesco on Lunedì 28 Gennaio 2013 23:02

BANANAS VERSUS CULATELLOS ultime sul fronte sondaggi: il gap si riduce, ma culatellos ancora in testa... bananas lancia in resta, culatellos ammaccati causa MPS ps ^ELEZIONI 2013, L'IRA DI ANGELA MERKEL SUL BERLUSCONI "FASCISTA". ADESSO LA CANCELLIERA PREPARA LA SUA ESPULSIONE DAL PPE#http://www.huffingtonpost.it/2013/01/28/elezioni-2013-lira-di-angela-_n_2567879.html?utm_hp_ref=italy^ “Se Berlusconi resta fuori dal governo, a quel punto è fuori anche dal Ppe. La Merkel ha deciso di liberarsene dopo il voto”. Chi ha parlato con i vertici del Ppe vicini alla cancelliera tedesca racconta che la pratica di espulsione del Pdl, di fatto, è aperta. Anche se proprio da Berlino è arrivato l’invito a tenere i toni bassi, fino alle elezioni, per non consentire al Cavaliere di usare la retorica del martire. Solo a urne chiuse si parlerà di sanzioni formali: la sospensione, poi l'espulsione. È l’effetto delle frasi choc di Berlusconi su Mussolini. Né a Bruxelles hanno prodotto risultati le affannose smentite e precisazioni dell’ex premier. Tanto che in mattinata arriva, pesantissima, la censura dell’Ue attraverso il commissario Cecilia Malstrom alle parole di Berlusconi: “Nelle politiche europee, nei Parlamenti europei e persino in alcuni governi ci sono voci che nutrono questo tipo di odio. È preoccupante”. Una mossa studiata, pensata. Tra la gaffe di Berlusconi e la dichiarazione della Malstrom passano ventiquattr’ore. Durante le quali i vertici del Ppe mettono a punto una strategia diversa dal solito. La censura infatti non viene chiesta a un esponente del Ppe, come è stato fatto con Daul un paio di settimane fa, ma a un liberale, come la Malstrom. Proprio perché buona parte della partita si gioca sottotraccia. La show down è programmato per il minuto dopo le elezioni. Il Pdl, come anticipato dall’HuffingtonPost, è già sotto osservazione. Sono settimane che il presidente del Ppe Wilfried Martens e il segretario generale Antonio Lopez hanno aperto un dossier con tutte le posizioni del Pdl inconciliabili con i valori del Ppe: antieuropeismo e alleanza con la Lega i faldoni più consistenti. A cui adesso si aggiunge anche il fascicolo su Berlusconi che difende Mussolini, proprio il giorno della memoria. E ora il solco con la Germania di Angela Merkel è sempre più profondo. Proprio la cancelliera in queste ore ha fatto filtrare ai vertici del Ppe che la resa dei conti non è più rinviabile. Il caso Italia si aprirà un minuto dopo il voto. Anche perché le frasi del Cavaliere sono state lette non solo come una bestemmia per un partito che nella carta dei valori fa della democrazia e della libertà le sue radici. Ma c’è di più. Sono state anche lette come un attacco tutto politico alla Germania. Quelle parole “l’Italia non ha la stessa responsabilità della Germania” è un’allusione al presente. Come dire: allora la Germania come Stato egemone trascinò l’Europa nel baratro della dittatura, oggi della recessione. Allora l'Italia fu costretta alle leggi razziali, oggi all'austerità. Insomma, per Berlusconi è sempre colpa della Germania. Né è sfuggita, nelle ultime uscite del Cavaliere, l’equazione tra recessione, responsabilità della Germania e futuro pericoloso, come se l’Europa di oggi fosse una gigantesca Repubblica di Weimar. Una teoria che va particolarmente di moda a palazzo Grazioli, grazie anche a Renato Brunetta che sul complotto tedesco sta pubblicando il seguito del suo primo libro: Il grande imbroglio 2. Ecco il punto. Adesso che si avvicinano le elezioni tedesche, raccontano fonti vicine al dossier, la cancelliera ha deciso di liberarsi del fardello, e di esibire lo scalpo al suo elettorato. Anche perché stavolta Berlusconi è andato davvero oltre. A margine del workshop tenutosi oggi a Bruxelles i vertici del Ppe hanno apertamente fatto riferimento a due precedenti: quello “Fini” e quello “Ciarrapico”. Era il 2006 – da Fiuggi erano passati più di dieci anni, e Fini era stato ministro degli Esteri – quando Martens pose il veto sull’ingresso di Alleanza nazionale nel Ppe. Perché le sue radici erano incompatibili con la tradizione moderata dei Popolari europei. Mentre nel 2008 alcune frasi dell’allora senatore Ciarrapico – non dissimili da quelle di Berlusconi di ieri – fecero scoppiare un caso che durò giorni, duramente stigmatizzato da Martens e da Junker. E quanto i riflettori europei siano puntati sulle urne italiane lo dimostra la preoccupazione racconta dagli italiani oggi al workshop del Ppe a Bruxelles. Gli italiani Mario Mauro, Rocco Buttiglione e Luca Volontè sono stati assaliti dai colleghi dopo le frasi del Cavaliere sul fascismo: “I sondaggi che leggiamo sui giornali italiani – è stata la domanda più frequente – dicono che è in rimonta. Davvero c’è l’eventualità che possa vincere?”. Parole dietro le quali c’è il timore di non poter andare fino in fondo sul piano messo a punto a Berlino: la cacciata del Cavaliere dal Ppe e la nascita di un nuovo gruppo montiano all’interno del Parlamento europeo. Con l'ex premier all'opposizione, e fuori dai giochi, sarebbe tutto più facile. Mario Mauro sta lavorando al piano sin da quando ha rassegnato le sue dimissioni da capo delegazione italiana. Il pallottoliere dice che al momento, mettendo assieme ex Pdl che hanno deciso di fare le valigie e Udc, il gruppo avrebbe oltre quindici deputati. Ma può accadere di tutto, soprattutto all’interno del Pdl dopo il voto. Ormai il gruppo europeo del Cavaliere sta smottando. Anche perché coloro che in questi anni hanno svolto un ruolo diplomatico e di cerniera con l’Europa sono andati con Monti. In particolare Mario Mauro e Franco Frattini, che si sono ritagliati nei dossier più delicati il ruolo di interlocutori dell’Europa che conta. E domani a Bruxelles arriva Monti.

 

  By: Gano* on Lunedì 28 Gennaio 2013 22:15

E' curioso che in un paese come l' Italia la Boccassini corra contro il tempo per condannare Berlusconi prima delle elezioni ed invece col Monte dei Paschi si vada così tranquilli...

 

  By: Moderatore on Lunedì 28 Gennaio 2013 22:09

nel 2006 pubblicavo quasi solo posizioni al rialzo, non è mica vero che ero ribassista

 

  By: angelo on Lunedì 28 Gennaio 2013 22:07

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  By: shera on Lunedì 28 Gennaio 2013 22:07

Il problema non è che Mps ha pagato troppo Antonveneta: hanno fatto sparire qualche miliardo quando la banca ne capitalizzava 50, adesso che rischiano di fallire chiedono soldi allo stato... Che vadano alla Bce dove c'è lo stesso Draghi che nel 2007 non sentiva e non vedeva a chiedere 4 Miliardi...
Il 5 maggio 2023 ho chiesto all'AI il miglior titolo da comprare a Piazza Affari: Banca Profilo, oggi scende dello 0,46% a 0.2180 Euro
Lo sbarco sulla Luna, la più grande truffa della storia del mondo, dopo il Covid.

 

  By: Moderatore on Lunedì 28 Gennaio 2013 22:05

io non ero ribassista nel 2005 e neanche nel 2006, solo nel 2007 tengo tutte le posizioni suggerite pubblicate in archivio dal 2000

 

  By: angelo on Lunedì 28 Gennaio 2013 21:54

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  By: Moderatore on Lunedì 28 Gennaio 2013 21:40

[Hobi] Questa ricostruzione di Repubblica è quella che più si avvicina ai miei ricordi. Fatte salve piccole e grandi ruberie attraverso operazioni finanziarie opache,i soci ( la Fondazione ) temevano di rimanere troppo piccoli e quindi scalabili sul mercato... ------------ La ricostruzione di Repubblica è quella che più si avvicina ai tuoi ricordi perchè tu leggevi Repubblica per cui questo è quello che avevi sentito anche allora. Leggere Repubblica quando si tratta delle banche del PD è come leggere la Pravda quando si trattava del PCUS o il Giornale quando si tratta di Mediaset. Dai, come fai a non sapere che è una balla ?. Prima di questa operazione Antonveneta la Fondazione aveva quasi il 50% di Montepaschi ed era piena di miliardi oltre. ad avere lo statuto della Banca dalla sua parte che le consentiva di nominare tutti i dirigenti. Dopo questa operazione (e quelle successive sui derivati dei BTP per coprire il buco) la Fondazione ha ridotto la sua quota e si è svenata rischiando la bancarotta per cui era in una posizione di debolezza. In ogni caso non c'erano rumors che Montepaschi venisse scalato allora perchè ha uno statuto particolare. --------- "...^Si parla di «otto bonifici effettuati tra il 30 maggio 2008 e il 30 aprile 2009#http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/ma-quanto-costata-davvero-antonveneta-a-mps-il-conto-potrebbe-essere-pi-alto-dei-50024.htm^ di cui cinque diretti al Banco Santander (parte venditrice di Antonveneta, ndr) per un totale di euro 5.116.739.652,78. Altri due bonifici diretti alla Abbey National Treasury Service PLC di Londra (collegata al Banco Santander) per un totale di euro 2.623.368.402,78 e infine un bonifico a favore della Abn Amro Bank di Amsterdam (principale azionista di Antonveneta) a fronte della rivitalizzazione da questa effettuata a favore di Antonveneta». Se sommassimo queste uscite al costo messo in bilancio per Antonveneta, arriveremmo alla cifra monstre di quasi 18 miliardi (già indicata da alcuni retroscena dell'Espresso). Un alto funzionario del Monte ci spiega, sempre sotto anonimato, che quei sette miliardi «sono al 99% il rimborso di finanziamenti presi in precedenza da Santander e da Abn Amro anziché dall'interbancario». ------------------- ^MA QUANTO È COSTATA DAVVERO ANTONVENETA A MPS?#http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/ma-quanto-costata-davvero-antonveneta-a-mps-il-conto-potrebbe-essere-pi-alto-dei-50024.htm^ Ma quanto è costata veramente l'operazione Antonveneta al Monte dei Paschi? Il sovrapprezzo potrebbe essere ancora più alto di quello noto, già esorbitante visto che l'istituto senese ha sborsato, a favore di Banco Santander, 10,3 miliardi di euro per una banca (o meglio, per una parte, la meno remunerativa) che al momento dell'acquisto possedeva, a detta dell'ex presidente del collegio sindacale, professor Tommaso Di Tanno, «un valore patrimoniale di 2,3 miliardi» (sull'operazione firmata dall'ex presidente Mussari indaga la Procura di Siena). MONTE DEI PASCHI DI SIENA Un alto dirigente del Monte dei Paschi, sotto anonimato, rivela l'esistenza di altri pagamenti cash miliardari. Identiche informazioni sono poi comparse su un blog cittadino molto noto, l'Eretico di Siena, oggetto di preoccupate analisi da parte di piccoli azionisti e associazioni di soci intervenuti nell'infuocata assemblea straordinaria di venerdì coi nuovi vertici di Mps, Profumo e Viola. IL GIALLO DEGLI OTTO FLUSSI Il dettaglio dei bonifici partiti da Mps verso l'estero racconta di altri sette e rotti miliardi di euro usciti dalla cassaforte della banca tra il maggio 2008, quindi alcuni mesi dopo la chiusura «dell'affare» (per Santander...) Antonveneta, e l'aprile 2009. Si parla di «otto bonifici effettuati tra il 30 maggio 2008 e il 30 aprile 2009 di cui cinque diretti al Banco Santander (parte venditrice di Antonveneta, ndr) per un totale di euro 5.116.739.652,78. Altri due bonifici diretti alla Abbey National Treasury Service PLC di Londra (collegata al Banco Santander) per un totale di euro 2.623.368.402,78 e infine un bonifico a favore della Abn Amro Bank di Amsterdam (principale azionista di Antonveneta) a fronte della rivitalizzazione da questa effettuata a favore di Antonveneta». LOGO ANTONVENETA ANGELO BENESSIA Se sommassimo queste uscite al costo messo in bilancio per Antonveneta, arriveremmo alla cifra monstre di quasi 18 miliardi (già indicata da alcuni retroscena dell'Espresso), per una banca che ne valeva molti ma molti di meno. Ma a cosa si riferiscono quei bonifici? Un alto funzionario del Monte ci spiega, sempre sotto anonimato, che quei sette miliardi «sono al 99% il rimborso di finanziamenti presi in precedenza da Santander e da Abn Amro anziché dall'interbancario». Gli azionisti hanno chiesto chiarimenti a Giuseppe Mussari, nell'ultima assemblea da lui presieduta, ma la risposta è stata di andarsi a leggere il bilancio, dove quelle cifre sono riportate, anche se questo non chiarisce granché. E anche la Procura ha messo a fuoco quei bonifici. Anche perché lo scorso giugno l'ex numero uno di Mps è stato interrogato e ha riempito i verbali di «non so, non ricordo». ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA LE MAIL SBIANCHETTATE Anche perché di misteri, nella vicenda Antonveneta, non ne mancano affatto. Non solo bonifici e miliardi usciti e magari rientrati con lo scudo fiscale, ma anche mail sparite dal computer personale dell'ex presidente di Mps Mussari, quelle tra il giugno e l'ottobre 2007, cioè proprio il periodo caldo che ha preceduto l'acquisto di Antonveneta, perfezionato nel novembre di quell'anno. Nell'informativa della Gdf contenuta nell'inchiesta sull'aeroporto di Ampugnano, dove è ancora indagato Mussari, si segnala che «durante la consultazione della copia certificata su hard disk esterno in cui sono stati inseriti tutti i dati presenti nel server di posta elettronica e del computer sequestrato nel corso della perquisizione a carico di Giuseppe Mussari presso la sede del Monte dei Paschi di Siena, emergevano dei dubbi circa il fatto che siano state rimosse volontariamente e-mail nell'arco temporale che va dal 29.06.2007 al 13.10.2007». «L'INTESA» DELL'ADVISOR SPUNTA BENESSIA Un altro mistero nell'intricato caso dell'Antonveneta. Ma chi era l'advisor legale di Mps in quella spericolata operazione? Angelo Benessia, dominus dello studio Benessia, Maccagno e Associati di Torino. Un nome che conta nel mondo della finanza, visto che Angelo Benassia è il predecessore di Sergio Chiamparino (ex sindaco del Pd di Torino) alla presidenza di un'altra pesante fondazione bancaria, la Compagnia di San Paolo (azionista di Intesa San Paolo). E Benessia si è sempre mosso tra Torino e Siena, seguendo entrambi i due colossi bancari. ALESSANDRO PROFUMO FABRIZIO VIOLA Una coincidenza che alimenta le fantateorie su disegni finanziari occulti e incroci di poteri che molti senesi, scossi dallo scandalo Mps più dei cavalli al Palio, stanno costruendo in questi giorni sotto la torre del Mangia. E che trovano almeno una conferma giudiziaria. «Lo studio Benassia - ci conferma lo stesso avvocato - è stato perquisito dalla Gdf nell'ambito dell'inchiesta su Antonveneta in quanto advisor, come altri studi legali che si sono occupati della vicenda. Abbiamo fornito il materiale che cercavano, siamo assolutamente sereni».

 

  By: shera on Lunedì 28 Gennaio 2013 21:34

giri sofisticati? Se fai tornare due miliardi di Euro in un paesino di 20mila abitanti con lo scudo fiscale ..... puoi passare pure per alfa centauri lasciando le scie chimiche in un altra galassia, non serve Spock per arrivare al una conclusione
Il 5 maggio 2023 ho chiesto all'AI il miglior titolo da comprare a Piazza Affari: Banca Profilo, oggi scende dello 0,46% a 0.2180 Euro
Lo sbarco sulla Luna, la più grande truffa della storia del mondo, dopo il Covid.

 

  By: traderosca on Lunedì 28 Gennaio 2013 20:47

"altra cosa sarebbe la SPARIZIONE di attivi che una maxitangente pagata dal Santander comporterebbe" Hobi,non penso che la tangente venga pagata con un assegno o bonifico facilmente rintracciabile,ma con giri sufisticati difficilmente rintracciabili.......

 

  By: lmwillys on Lunedì 28 Gennaio 2013 20:47

strumenti per far sparire soldi le banche ne hanno a milioni, basta solo citare le variable interest entities ... non ho capito Hobi, lei ritiene non ci sia stata una enorme mazzetta nel caso MPS come a me al Mod e tanti altri sembra evidente ? si può discutere sulle tasche che si sono riempite ... ad esempio il nano ha prontamente reagito 'benevolmente' :-)

 

  By: Poli on Lunedì 28 Gennaio 2013 20:42

dopo la presa della Bastiglia e la breccia di Porta Pia ci vorrebbe la dinamite di Piazza San Pietro. Quando finalmente si decideranno a farla finita possono contare su di mè. ---------------------------------------------------------------------------------------- “I Gesuiti sono un’organizzazione MILITARE, non un ordine religioso. Il loro capo è il generale di un esercito, non il semplice abate di un monastero. E lo scopo di questa organizzazione è il potere – potere nel suo esercizio più dispotico – potere assoluto, potere universale, potere di controllare il mondo con la volontà di un solo uomo [il Papa Nero, il Superiore Generale dei Gesuiti]. Il Gesuitismo è il più assoluto dei dispotismi [sic] – e nel contempo il più grande ed enorme degli abusi…”. Napoleone "I Gesuiti sono una società segreta, una sorta di ordine massonico con la super aggiunta di caratteristiche di odiosità rivoltante, e mille volte più pericolosa" “La Compagnia di Gesù è il nemico dell’uomo. L’intera razza umana deve unirsi per il suo rovesciamento… Perché non c’è alternativa tra la sua totale estirpazione e la corruzione e degradazione assoluta dell’umanità” Aforismi e citazioni sui Gesuiti. http://nwo-truthresearch.blogspot.it/2011/04/i-gesuiti-sono-dei-mostri-e-sono-gli.html

 

  By: themaui on Lunedì 28 Gennaio 2013 20:40

1. CHE CI FACEVA STAMATTINA A MILANO IL PRESIDENTE DELLA BCE SUPERMARIO DRAGHI? - 2. È STATO VISTO MENTRE ENTRAVA CON PASSO FURTIVO NELLA SEDE RISERVATA DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA IN VIA TARCHETTI 12 DOVE AD ATTENDERLO C’ERA VITTORIO GRILLI - 3. L’EX GOVERNATORE ERA PER CASO CURIOSO DI SAPERE IN ANTICIPO LA LINEA DIFENSIVA CHE DOMANI ALLE 15 TERRÀ IMPEGNATO GRILLI IN COMMISSIONE FINANZE DELLA CAMERA SUL CASO DEL MONTE DEI PACCHI DI SIENA, DOVE LO ASPETTA UN TREMONTI SUL PIEDE DI GUERRA? - 4. SCUSA UFFICIALE DI GRILLI PER SALIRE A MILANO: INCONTRO CON ALCUNI INDUSTRIALI - http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/1-che-ci-faceva-stamattina-a-milano-il-presidente-della-bce-supermario-draghi-2-50026.htm