Monte dei Pascoli di Siena e Banca Marche

 

  By: Moderatore on Mercoledì 01 Maggio 2013 04:08

Chi ha bonds del MontePaschi ha ora una probabilità del 60% di subire un default su questi bonds, stando agli ultimi dati dei credit default swap sul debito appunto di MPS ^"Monte Paschi Bondholders Face 60% Loss Risk"#http://globalinsolvency.com/headlines/monte-paschi-bondholders-face-60-loss-risk^ -------- Investors in about 5 billion euros ($6.3 billion) of Banca Monte dei Paschi di Siena SpA’s junior debt face a more than even-money chance of suffering losses as bad loans pile up at the world’s oldest bank, Bloomberg Businessweek reported. The cost of insuring 10 million euros of the lender’s subordinated debt is 2.75 million euros in advance and 500,000 euros a year, signaling an almost 60 percent probability of default, according to data provider CMA. That’s up from 1.7 million euros upfront on Jan. 1, and credit-default swaps on Monte Paschi’s senior and junior bonds are the worst-performing among 92 European lenders this year, Bloomberg data show. Subordinated debt investors and shareholders should take losses to recapitalize the bank...

 

  By: lutrom on Venerdì 26 Aprile 2013 17:19

Speriamo che, quando lo scandalo Monte Paschi verrà fuori in tutta la sua schifezza (e probabilmente con elementi aggiuntivi gravissimi di cui non siamo ancora a conoscenza*), qualcuno inizi ad avere almeno QUALCHE DUBBIO sulla presunta "superiorità etica" del PD... *Per esempio incontri (allietati da donnine allegre, ^le "mitiche" olgettine#http://www.oggi.it/gossip/files/2011/12/polanco_olgettine_645.jpg^) tra gargamella ed il nano su come spartirsi le poltrone ed i soldi rubati agli italiani, eh eh eh...

il bubbone MontePaschi dovrebbe scoppiare - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 26 Aprile 2013 17:08

Stock: Banca MontePaschi

c'è un articolo ^di Sandro Mela su Rischio Calcolato oggi#http://www.rischiocalcolato.it/2013/04/e-se-grillo-fosse-piu-furbo-di-quanto-non-si-voglia-ammettere-le-elezioni-comunali-di-siena.html^ sul MontePaschi dove nota che a maggio ci saranno le elezioni locali a Siena e in base ai sondaggi il PD perderà il controllo del Comune e di riflesso del MontePaschi che è controllato dalla maggioranza politica. Quasi tutto quello che ha fatto Bersani e il PD negli ultimi mesi era dettato dall'esigenza di mantenere il controllo sul Montepaschi e coprire lo scandalo e il buco di MPS. Ma se a fine maggio perdono la maggioranza e il M5S vincesse a Siena poi potrebbe scoperchiare la pentola del maggiore scandalo bancario dai tempi di Calvi e Banco Ambrosiano C'è un ^report qui sulle banche italiane#http://www.zerohedge.com/news/2013-04-25/unsustainable-losses-italian-banking-system^ con elaborazioni di dati di bilancio di Merril Lynch che mostra come MontePaschi sia l'unica banca italiana a non coprire con il capitale i crediti problematici (le perdite potenziali). Tanto per dire, Intesa lo copre di 4 volte e mezzo e Unicredito di 2 volte e mezzo, MontePaschi nemmeno una volta C'è qui una notizia Reuters del 24 aprile sul fatto che MontePaschi ha dovuto mettere fuori ^3 miliardi circa di euro come "pegno" con le banche estere#http://www.reuters.com/article/2013/04/24/us-montepaschi-collateral-idUSBRE93N1AJ20130424^ per le sue posizioni in derivati con Nomura e Deutsche. Non capendo bene come funzionano questi "repo" la magistratura ha sequestrato 1.8 miliardi a Nomura e dei documenti a JP Morgan. Sembra che i magistrati abbiano congelato questi miliardi a Nomura per aiutare MontePaschi ("^Nomura seizure order meant to stem Monte Paschi losses: document"#http://www.reuters.com/article/2013/04/17/us-montedeipaschi-idUSBRE93G0E920130417^, cioè hanno bloccato i conti a Nomura per ridurre le perdite a MontePaschi! Hanno fatto qualche cosa di illegale perchè non capiscono come funzionava il repo di MontePaschi per cui questa confisca dovrebbe essere prima o poi invalidata. Morale: il bubbone MontePaschi dovrebbe scoppiare presto

 

  By: themaui on Giovedì 25 Aprile 2013 14:50

Monte paschi ...un buco senza fine. http://www.zerohedge.com/news/2013-04-24/italys-monte-paschi-got-sovereign-bailout-avoid-corzining

 

  By: themaui on Domenica 31 Marzo 2013 00:36

Per Zero Hedge Monte Paschi potrebbe essre la prossima Banca ..... http://www.zerohedge.com/news/2013-03-30/whos-next-italys-monte-paschi-admits-billions-deposit-outflows

 

  By: Gano* on Martedì 19 Febbraio 2013 12:49

In Fondazione 13 dei 16 consiglieri sono in quota PD. Quindi se inciucio c'è stato è perché il PD lo ha permesso. L' avran fatto perché il PdL locale non rompesse troppo i coglioni.

 

  By: Olocrami on Martedì 19 Febbraio 2013 12:11

Mah... Ci sarebbe documento con l'inciucio fra pd e pdl per MPS, per la gestione delle società municipalizzate, dei consorzi, delle terme... una vera e propria lottizzazione. Nulla di nuovo sotto il sole, se non che si tratta di un patto scritto nero su bianco. http://www.corriere.it/inchieste/reportime/economia/mani-pdl-monte-paschi/8d036778-79f5-11e2-9a1e-b7381312d669.shtml

 

  By: polipolio on Lunedì 18 Febbraio 2013 06:41

Gizo, i 3/4 del pezzo che hai incollato sugli imbrogli del Monte si riferiscono a una cosa banale, che accade sempre e cioè il differimento nell'esecuzione di una transazione di m&a rispetto alla sottoscrizione del (dei) contratti di compravendita. Per il resto dice che la valutazione (forse già astronomica) di 6.6 MLD venne portata dal Monte a 9 (10) in pochi mesi, ma questo era noto lippis et tonsoribus. Speravo che citasse fatti, documenti, numeri ecc. (chessò perizie e controperizie, relazioni di minoranza dei consigli d'amministrazione, giri di mazzette miliardarie per convincere o per ammorbidire e così via) e invece nada.... Anche se non sono un esperto, i passi tipici sono manifestazione di interesse, offerta non vincolante, offerta vincolante (nella quale le parti si impagnano a negoziare e sottoscrivere un contratto di compravendita a certe broad conditions entro un certo tempo), contratto (il cui spessore è di alcune centinaia di pagine scritte in legalese) e finalmente esecuzione. Lettera 32 evidentemente non ha ben presente che comprare un azienda non è esattamente come comprare un kilo di patate, ma un pelino più complesso. Peraltro al mare d'estate io ho il conto aperto dal minimarket del paese, che saldo a fine mese. Accade talvolta che per un'amica noi comperiamo qualcosa, già che ci passiamo e lei ci paga in contanti quel che le portiamo. Accidenti forse ho scoperto che siamo anche noi degli spregiudicati banchieri come Botin...

 

  By: themaui on Domenica 17 Febbraio 2013 19:35

Tenere le braccia conserte è la tipica posizione di difesa in cui le braccia sono una barriera verso l'esterno. http://www.amando.it/salute/psicologia/significato-dei-gesti.html

 

  By: themaui on Domenica 17 Febbraio 2013 19:34

Tenere le braccia conserte è la tipica posizione di difesa in cui le braccia sono una barriera verso l'esterno. http://www.amando.it/salute/psicologia/significato-dei-gesti.html

 

  By: alberta on Giovedì 14 Febbraio 2013 01:08

Per la verità c'è un precedente più recente, che risale al 1415, casualmente circa 600 anni addietro, ed anche allora le dimissioni servirono a risolvere uno scisma all'interno della chiesa cattolica, scisma d'occidente, cui pose rimedio il Concilio di Costanza. Dispiace che chi si imbarchi in descrizioni di trame così sofisticate ed immaginifiche, non curi di documentarsi adeguatamente......su avvenimenti certi di secoli addietro...... Facendo sorgere dei dubbi legittimi su ricostruzioni pindariche di fatti contemporanei......

 

  By: XTOL on Martedì 12 Febbraio 2013 20:02

^Banca Popolare di Spoleto Commissariata, Cosa ne Uscirà?#http://www.rischiocalcolato.it/2013/02/banca-popolare-di-spoleto-commissariata-da-banca-ditalia-cosa-ne-uscira.html^ ---e ora? quanto varrà la quota del 26% in mano a MPS? ---

 

  By: themaui on Martedì 12 Febbraio 2013 08:23

IL PAPA SI DIMETTE. C'ENTRANO QUALCOSA IOR E MPS? di Aldo Giannuli - 11 febbraio 2013 E' troppo pensare che le dimissioni del Papa siano il punto di arrivo di uno scontro politico in Vaticano e che il cuore della faccenda sia lo Ior? E se Ratzinger avesse deciso di dimettersi per pilotare la sua successione? Nella storia della Chiesa c'è un unico precedente, quello di Celestino V di cui sappiamo tutti per aver studiato la "Divina Commedia" negli anni del liceo. Gli altri sono tutti morti in carica; non tutti per morte naturale, va detto: ci sono stati i martiri della prima cristianità, poi qualche papa assassinato nel Medioevo... poi forse qualche altro. In Vaticano pare vada molto in voga il caffè corretto...Il codice canonico prevede la possibilità di dimissioni del Papa, ma la cosa è sempre parsa molto sconveniente. La Chiesa è monarchica e non ama i dualismi: pensate solo al problema della convivenza fra un Papa in carica ed uno emerito. Ogni starnuto del secondo (e questo scrive libri e twitta che è un piacere) potrebbe suonare come sconfessione del precedente. Poi, sul piano simbolico, la cosa può apparire come una fuga dalle proprie responsabilità. Quando Woitjla era già molto grave chiesero ad un prete se avrebbe potuto dimettersi e la risposta fu: "Può dimettersi Gesù dalla croce?". Quella è una carica carismatica e delle normali dimissioni la fanno sembrare una qualsiasi carica politica. Quando Luciani esitava ad accettare l'elezione, un cardinale gli disse: "Se il Signore dà la prova, dà anche la forza". E questo, per un prete, chiude il discorso. Dunque, cosa può esserci stato di così grave da indurre Ratzinger ad un gesto così clamoroso? La salute? Probabilmente questa sarà la spiegazione che verrà data fra poche ore, magari ci sarà uno scoop (naturalmente smentito con forza dal Vaticano) di un Alzheimer o qualcosa del genere. Ma non è cosa da prendersi sul serio e non solo perché Ratzinger appare in buona salute (o per lo meno, nulla fa pensare ad un suo crollo imminente) e Woityla se l'è tirata per almeno otto anni (e negli ultimi due era palesemente malconcio), ma anche per altri aspetti. Ad esempio, lo stesso Sodano ha parlato di "fulmine a ciel sereno" e se il Papa avesse avuto problemi di salute così gravi, la cosa si sarebbe saputa prima. E lo stesso secco comunicato d'agenzia, per ora non fa cenno a motivi di salute. Poi un'altra cosa: nella Chiesa il periodo che precede la Pasqua è quello liturgicamente più intenso e (per chi crede) più importante. Il Papa avrebbe potuto benissimo dimettersi dopo la Pasqua se non proprio dopo la Pentecoste, sotto periodo estivo, quando la cosa, pur sempre clamorosa, sarebbe parsa un po' più "naturale". Magari preparando il terreno con qualche "indiscrezione" nei mesi precedenti. E, invece, tutto fa pensare ad una decisione scaturita da una vera e propria crisi politica dentro le mura leonine. Quindi, la domanda è: che diavolo sta succedendo in Vaticano? Il pontificato del povero Ratzinger non poteva essere più tormentato (e, bisogna riconoscerglielo, ne è uscito dignitosamente): scandalo dei preti pedofili, polemiche aperte con il collegio cardinalizio, problema dei rapporti con l'Islam, confronto costante con il suo predecessore e, più di ogni altra cosa, la raffica di scandali finanziari dello Ior. Prima la fuga di documenti di monsignor Caiola che consentirono a Nuzzi di scrivere il suo libro e che ha rivelato la prosecuzione dello Ior parallelo, che si credeva finito già anni prima. Poi a raffica gli scandali Fiorani, Anemone, Roveraro e riciclaggi vari. Poi l'inchiesta della Procura romana sui movimenti dello Ior presso la Jp Morgan e le pressioni della finanza mondiale perché lo Ior regolarizzasse la sua posizione giuridica (formalmente esso non è una banca e non è soggetto ai controlli internazionali del sistema bancario). Conseguentemente, Benedetto XVI, dopo aver imposto Gotti Tedeschi (uomo dell'Opus Dei) a capo dello Ior (sino a quel punto più vicino all'ala massonica del "sacro collegio"), decise, a fine 2010, di aderire alla convenzione monetaria Ue, accettando l'applicazione delle norme antiriciclaggio. Quel che non servì ad evitare nuovi scandali su sospetti movimenti di capitali. A proposito: nella stranissima vicenda dei falsi titoli di Stato americani, che girano dal 2009, il nome dello Ior spunta in 6 casi su 11. Forse solo un caso. Poi continuò implacabile la fuga di documenti per tutto il 2011-12 dietro la quale non era difficile intravedere lo scontro fra gli uomini dell'Opus e quelli della "Loggia" vaticana. Al punto che, nel maggio dell'anno scorso, Gotti Tedeschi rassegnava le dimissioni, dando il via ad un aperto scontro in seno alla commissione cardinalizia presieduta dal cardinal Bertone, segretario di Stato. Da allora lo Ior non ha un presidente effettivo. Il prossimo 23 febbraio occorrerà riformare la commissione cardinalizia, con l'uscita dei cardinali Attilio Nicora e Laois Tauran (grande amico di Gotti Tedeschi) entrambi assai polemici con Bertone. In queste stesse settimane il nome dello Ior è tornato all'onore (si fa per dire: onore!) delle cronache per l'acquisizione di Antonveneta da parte del Monte dei Paschi di Siena e tutto fa pensare che altro verrà fuori, nonostante la scontata smentita vaticana. Per completare il quadro, ricordiamo che, nell'autunno scorso, ci fu un altro strano caso che coinvolgeva Bertone. Una ventina di anni fa l'ordine dei salesiani ricevette una cospicua eredità che produsse un contenzioso giudiziario, risolto grazie alla mediazione di alcuni valenti avvocati e periti. Solo che, subito dopo i valenti mediatori presentarono richieste economiche che andavano anche oltre il totale dell'eredità, esibendo un accordo sottoscritto dall'ordine. E, infatti, nell'ottobre scorso, l'Autorità giudiziaria dava torto ai salesiani che ora rischiano il sequestro di tutti i loro beni ed il puro e semplice fallimento (e su questo torneremo). Ma come hanno fatto i salesiani a cacciarsi in un pasticcio di questo genere? A indirizzarli in questa direzione sarebbe stato Tarcisio Bertone (che viene proprio da quell'ordine) all'epoca arcivescovo di Genova. Così, Il Reverendissimo Cardinale di Santa Romana Chiesa si vide costretto a scrivere una molto imbarazzata lettera al magistrato, lamentando si essere stato raggirato da persone che avrebbero abusato della sua ingenuità. Un salesiano ingenuo? Come è fatto? Ha le antenne in testa, tre braccia ed è coperto di squame? Del mio lontanissimo passato di giovane cattolico, ricordo una battuta che circolava in molti ambienti ecclesiali: "Non saprai mai cosa pensa un gesuita e dove trova i soldi un salesiano". Don Bosco aveva un senso degli affari ed una spregiudicatezza che era pari solo alla sua straordinaria capacità organizzativa ed al suo genio educativo. Ed i suoi seguaci non sono mai stati da meno. Quello che più inquieta è la coincidenza temporale fra l' "accordo" che avrebbe portato alla spoliazione i salesiani e l'approssimarsi della fine del pontificato di Woitjla. Certamente un caso. Sarà che ho letto troppo Andreotti, ma questo Bertone non mi pare che la conti proprio giusta. Ed allora, è troppo pensare che le dimissioni del Papa siano il punto di arrivo di uno scontro politico in Vaticano e che il cuore della faccenda sia lo Ior? Ma c'è anche un'altra pista - peraltro complementare- che va valutata: Ratzinger è certamente nell'ultima fase del suo mandato (un uomo di 86 anni non può pensare di avere davanti a sé molti anni ancora) ma è ancora vigile ed efficiente. E se avesse deciso di dimettersi per pilotare, in qualche modo, la sua successione? Ed anche qui torna lo scontro fra le varie cordate pontificie: Opus Dei, Massoneria, Cavalieri di Colombo.... Vedremo. Quello che ci sembra certo è che queste dimissioni sono la mossa politica di un uomo che vuole giocare d'anticipo su altri. http://www.cadoinpiedi.it/2013/02/11/il_papa_si_dimette_centrano_qualcosa_ior_e_mps.html

 

  By: themaui on Domenica 10 Febbraio 2013 11:37

La Banca Antonveneta comperata con la clausola "Visto e Picaciuto",clausola imposta dal Banco Santander di Botin, senza quindi la verifica dei conti che avrebbe potuto svelare il reale stato della Banca. Come al mercato di Porta Portese. Montepaschi, la procura convoca Botin. Ma mister Santander non risponde. http://www.repubblica.it/economia/2013/02/10/news/montepaschi_la_procura_convoca_botin_ma_mister_santander_non_risponde-52312227/?ref=HREC1-1

 

  By: themaui on Sabato 09 Febbraio 2013 19:15

IMPORTANTE SENTENZA DEL TAR DEL LAZIO SU MPS. MPS, Tar rigetta opposizione di Bankitalia 9 FEBBRAIO 2013 C.Rienzi (Codacons) Roma – “SVELATI ti i segreti di Mps anche per i cittadini correntisti e azionisti”. Lo dice in una nota il Codacons. Il Tar del Lazio, infatti, ha rigettato l’opposizione della Banca d’Italia, ordinando di depositare immediatamente il parere del Direttorio del 27 gennaio e tutti gli atti del procedimento relativi al prestito da 3,9 miliardi di euro concesso a Mps. Il Ministro dell’economia Grilli – spiega il Codacons – dovrà ora provvedere al deposito dei documenti prima del 20 febbraio, quando cioè il Tar deciderà se bloccare il mega prestito all’istituto di credito. Non solo. Il Tar ha convocato il prossimo 20 febbraio il Presidente di Mps, assieme al Direttore Generale ed al Responsabile del Servizio di Vigilanza della Banca d’ Italia. Scrive il Tar (sez. III, Presidente Franco Bianchi) nella sua ordinanza: “Ritenuto, altresì, che, ai fini della pronuncia cautelare, che sarà emessa dal Collegio alla Camera di Consiglio del 20 febbraio 2013 – a cui spetta ogni decisione in rito e in merito – necessita che il Ministero dell’ Economia e delle Finanze, anche in considerazione dello stato del procedimento, depositi sollecitamente, se ed in quanto disponibili, ogni e qualsiasi atto, nessuno escluso, emesso dalle Autorità e/o Organi nazionali e comunitari, che hanno partecipato al suindicato procedimento”. Il Tar poi ha disposto “audizione diretta, dinanzi al Collegio, dei rappresentanti delle parti già comparse all’ audizione presidenziale, ed in particolare il Direttore del Dipartimento competente del Ministero dell’ Economia e delle Finanze, il Presidente del Monte Paschi di Siena, il Direttore Generale ed il Responsabile del Servizio di Vigilanza della Banca d’ Italia, o loro delegati, presenti i rispettivi difensori e/o tecnici di fiducia”. Il Codacons intanto ha chiesto all’Unione Europea di revocare il nulla osta al prestito perché la banca ha taciuto agli organi di vigilanza elementi essenziali che impedivano di ottenerlo, e prosegue la sua azione a tutela di correntisti e risparmiatori Mps, che attraverso l’associazione hanno chiesto di costituirsi parte civile nel processo penale. “Siamo molto soddisfatti per la decisione del Tar – ha spiegato il Presidente Carlo Rienzi – perché finalmente si farà chiarezza fuori dalle segrete stanze di palazzo e i cittadini potranno direttamente valutare se sia giusto o meno dare 3,9 miliardi di euro, pari all’Imu sulla prima casa, per sanare buchi e deficit di privati banchieri”. Ecco l’elenco dei documenti che il Ministero dell’economia dovrà depositare al Tar immediatamente: A) il parere favorevole (la cui produzione in giudizio era stata ordinata ex decreto presidenziale n. 2023 del 2013) ADOTTATO dal direttorio DELLA BANCA DI ITALIA, CONOSCIUTA IN DATA 27 GENNAIO 2013 CON IL QUALE è stato espresso parere favorevole all’emissione da 3,9 miliardi che sarà sottoscritta dal Tesoro, in favore di MPS – Banca Monte dei Paschi di Siena s.p.a per assoluta carenza di istruttoria e motivazione (si è appreso che la stessa Banca di Italia riteneva di dover “studiare più a fondo le carte, approfondire l’analisi, considerare tutti i dettagli dell’operazione”) (…). http://www.statoquotidiano.it/09/02/2013/mps-tar-rigetta-opposizione-di-bankitalia/126771/