Proprio cosi’: ancora una volta gli investitori hanno confermato l’idea di bitcoin come copertura contro l'inflazione, aumentando gli acquisti su questa valuta.
Tuttavia bisogna sapere che bitcoin si è conquistata negli ultimi due anni questa "aura" antiinflazionistica per motivi del tutto convenzionali. Né piu e né meno di come se l’era conquistata l’oro nei secoli precedenti.
Adesso l’oro va meno di moda, rispetto a bitcoin. Tutto qui. Non c’è alcuna ragione economica fondamentale dietro a tutto questo.
Al contrario, la creazione di valore che in futuro potrà essere determinata dai servizi che nascono attorno alla blockchain di ethereum e che usano ether come valuta di scambio è tutt’altra cosa.
Questi prodotti e servizi avrebbero la possibilità di creare un sistema economico su basi del tutto inedite e quindi di superare le spinte inflazionistiche legate al sistema economico tradizionale.
La maggior parte degli investitori, quando afferma di credere a bitcoin come asset anti inflazione, non fa che restare prigioniera dei parametri del sistema economico attuale (come tutti noi, del resto).
Questo sistema si è perfezionato nel tempo, fino a produrre degli specchietti delle allodole con cui illudere le persone che vi sia una facile scappatoia per evitare il deprezzamento dei loro soldi.
Da una parte, le bolle dei mercati, e ultimamente quella delle criptovalute.
Per carità, noi non possiamo fare a meno di utilizzare questi strumenti gentilmente concessi dall’establishment per tentare di arginare la caduta di valore dei nostri risparmi. Ci mancherebbe. Ma sappiamo bene che si tratta di pezze che contribuiscono solo temporaneamente a tappare i buchi e che prima o poi si rompono.
Nel mondo cripto/NFT/blockchain/Metaverso sviluppatosi sulla blockchain di ethereum potrebbe nascere invece un rimedio molto piu’ concreto all’inflazione. Un rimedio non piu’ basato sull’illusione, ma su un reale superamento delle logiche perverse del sistema attuale.
In alcuni settori, sembra che si siano accorti di questo "rischio".
Perché ad esempio Facebook sta riorientando l'intera azienda sull’idea di Metaverso?
Non è solo per una questione di soldi. In Facebook sono semplicemente terrorizzati dalla prospettiva che una blockchain decentralizzata possa capovolgere il loro intero modello di business. Di conseguenza, tenteranno di dirottare quanti piu’ utenti possibili sulla loro versione centralizzata e inoffensiva di Metaverso.
I prodotti e servizi decentralizzati che diventeranno i possibili concorrenti del vecchio sistema a cui appartiene Facebook sono molto vari e sarebbe troppo lungo descriverli in un solo articolo.
Qui mi limito a definire il meccanismo con cui tali prodotti e servizi potrebbero creare un sistema antiinflazionistico vero.
Il meccanismo ruota attorno a due pilastri:
<>-<>-, non secondo le logiche di profitto di una élite di intermediari che incassa soldi senza far nulla.
Se gli utenti (autori e consumatori) riescono a mettersi d’accordo in modo costruttivo, inevitabilmente Audius diventerà un servizio efficace, avrà successo e incrementerà il numero di utenti, facendo lievitare il valore del token AUDIO.
In sostanza, i servizi decentralizzati come Audius applicano la legge di Metcalfe, ideata appunto da Robert Metcalfe agli albori di internet.
Fin dagli inizi era infatti possibile definire un concetto basilare legato ad internet, chiamato "effetto rete".
L’effetto rete si verifica quando ogni nuovo utente di un servizio, comunicazione o rete di social media aumenta il valore della rete in modo esponenziale.
La legge di Metcalfe afferma che il valore di una rete (come Facebook o Uber) è proporzionale al quadrato del suo numero di utenti.
Ad esempio, se una rete ha 50 utenti, il valore di quella rete è 2.500 (50 x 50 = 2.500).
Fin dagli inizi di internet era chiaro quindi che il valore di una rete dipende dal numero di utenti.
Facebook, Google e compagni non hanno fatto altro che monopolizzare questo valore, sottraendolo alla comunità della rete e riportandolo alle logiche dell’economia tradizionale.
Tuttavia il sistema che ruota attorno a ethereum sta già creando valore nell’"altro modo", quello che noi speriamo potrebbe affermarsi un giorno.
In questo momento infatti la quotazione di ether, il token nativo di Ethereum, sta esplodendo e sembra finalmente potersi affrancare dalla sudditanza del trend di bitcoin.
Ma ether non aumenta piu’ di valore per una semplice "promessa" di innovazione tecnologica o di servizi all’ultima moda, come avviene per tutte le altre cripto, bitcoin incluso.
Ether aumenta di valore anche perché gli sviluppatori adorano usare la blockchain di Ethereum per creare i loro progetti (come i creatori di Audius, che hanno scelto di basarsi proprio su Ethereum) e la usano in modo democratico e decentralizzato, contribuendo coi loro voti a modificare la rete stessa.
Insomma, il sistema che noi abbiamo ipotizzato si possa un giorno diffondere nel mondo è già attivo e non è certo confinato a prodotti di nicchia, ma al contrario sta producendo i prodotti e servizi piu’ famosi, piu’ rivoluzionari e piu’ ricercati nel mondo della blockchain, dimostrando cosi' di poter funzionare in modo eccellente anche a livello globale.
Il valore monetario di ether inizia quindi a basarsi su una vera dinamica di domanda/offerta, mentre i servizi e prodotti che produce la sua blockchain (basati su Defi, Metaverso e NFT, praticamente i piu' ricercati al mondo) contribuiscono ad aumentare la potenziale platea di fruitori di questo sistema economico nuovo di zecca.
Il vero nemico di Facebook non è quindi questo o quel servizio basato sul Metaverso o sugli NFT, né la tecnologia dei Metaverso o degli NFT in sé stessa, ma è proprio la blockchain di Ethereum, i suoi sviluppatori e la sua rete sempre piu’ ampia di utenti.
Il salto evolutivo successivo avverrà quando questa comunità in espansione diventerà talmente grande da eguagliare il numero di utenti dei colossi del web.
Ed è proprio questo che Facebook tenterà di impedire con tutti i mezzi possibili.
Portiamo pazienza: ne vedremo delle belle in futuro!...