BONDS

 

  By: banshee on Giovedì 05 Dicembre 2002 11:13

Bernanke una cosa seria? Ma andiamo!!

 

  By: GZ on Giovedì 05 Dicembre 2002 10:49

stavo parlando di cose serie, per le burle è presto non è ancora carnevale

 

  By: banshee on Giovedì 05 Dicembre 2002 09:50

^cliccaqui...#www.usemlab.com/html/commenti/archivio_commenti/internazionale/AB_02_12_03.htm^ Fantasmi dal passato........ Giusto per ampliare un pochino l'orizzonte sulle implicazioni che derivano dalle farneticazioni da delirium tremens che s'è ormai impossessato della Fed.

La FED Inflaziona l'economia - gz  

  By: GZ on Giovedì 05 Dicembre 2002 01:24

Il commento du jour è quello ^uscito ieri di Bill Gross, il super manager di Pimco #www.pimco.com/index.htm^ il quale a sua volta commenta il discorso del governatore della FED Bernanke. Il quale tre giorni fa ha detto testualmente : "... la Fed ha una tecnologia che si chiama la "stampa di dollari" e consente in caso di bisogno di stampare quanti dollari si vuole...". Come noto da quando Soros è andato in pensione Bill Gross come manager di circa 300 miliardi di dollari (1/3 del pil italiano) a Pimco è il più grande gestore del mondo. Ovviamente è il più grande del mondo anche perchè i maggiori fondi azionari si sono "ristretti" ora e il suo fondo (che maneggia solo obbligazioni) ha ricevuto valanghe di miliardi di gente che scappava dalla borsa. Bene, Bill Gross fino a questa estate parlava dei pericoli della deflazione e quindi di ulteriori rialzi dei ^bond#^. Ora invece prende atto che la Federal reserve ha gettato il suo peso per inflazionare l'economia a tutti i costi e avverte che sulle obbligazioni a lungo termine governative il rialzo è finito. Come tutti Bill Gross ha notato non solo il taglio di 50 punti di ottobre dei tassi di Greenspan, ma anche il suo discorso in cui ha detto che i tassi possono andare a zero se necessario. E soprattutto il pesante intervento di uno dei governatori della FED Bernanke che la settimana scorsa ha tenuto un discorso abbastanza sensazionale a NY (autorizzato da Greenspan): "Deflation: Making Sure `IT' Doesn't Happen Here." In cui ha detto che pur di evitare la DEFLAZIONE la FED: a) taglierà i tassi a zero e poi compreranno obbligazioni e non solo quelle a 3 mesi, ma anche 1 o 2 anni se necessario pur di aggiungere liquidità al sistema b) e se non basta interverrà a comprare obbligazioni corporate c) e se non basta interverrà a comprare persino obbligazioni di governi esteri in forma travestita (e quindi indebolirà il dollaro) Tutto questo rimanda al titolo che ho dato a questo topic.... Modificato da - gz on 12/5/2002 0:41:11

Il Taglio dei Tassi è servito - gz  

  By: GZ on Giovedì 28 Novembre 2002 13:18

se c'è ripresa economica perché tagliare altri 50 punti?... ----------------------------- 1) L'economia di mercato funziona passando da uno "squilibrio" all'altro, c'è sempre qualche problema, qualche crisi, non è pianificata dall'alto per cui c'è sempre qualcuno in difficoltà, qualcuno che fallisce, qualcuno troppo indebitato, qualcuno in perdita, non è mai tutto Ok e non lo sarà mai. 2) Bisogna anche leggere quello che dice uno come Greenspan perchè non è sempre vero che chi è in una posizione di autorità è sempre e solo un bugiardo e un furbacchione. Greenspan è governatore dal 1987 non dal 2000 e finora è stato nel complesso molto bravo, basta guardare cosa è successo all'economia, all'inflazione e alle borse dal 1987. Ora va di moda parlarne come di un fesso cda parte di chi è entrato in borsa nel 1999 o 2000 ma quando Greenspan è diventato governatore nel 1987 il Dow Jones era a 1.800 e oggi è a 8.900 (+390%) per cui può darsi che qualcosa sappia fare. 3) I mercati finanziari e l'economia sono un processo circolare e dinamico: al momento se le borse salgono aiutano l'economia perchè gli amministratori delegati delle aziende si regolano sull'andamento delle borse per investire. I giornali dicono che le borse salgono se l'economia migliora, ma a volte è il contrario. Se si comprendono questi concetti allora è chiaro: Greenspan ha detto che tagliava 50 punti perchè occorre - aiutare il consumatore americano, per il quale una riduzione dei tassi conta parecchio, in attesa che le imprese ricomincino a investire perchè Greenspan non è un imbecille e capisce anche lui che il consumatore non può spendere al ritmo del +5% annuo in eterno. Inoltre sa che il nuovo congresso a gennaio approverà misure pro-business, ma nel frattempo è solo il consumatore che tira. - come misura preventiva per assorbire uno shock di una guerra in iraq - per incentivare la banche a prestare visto che sul mercato corporate lo fanno il meno possibile a seguito di bancarotte e scandali vari E senza dirlo chiaramente per spingere in su le borse, perchè le borse sono la cosa che da fiducia alle imprese per investire al giorno d'oggi Ha aspettato di tagliare in ottobre perchè sa che le borse a fine ottobre hanno un rialzo stagionale 3 volte su 4. E ha tagliato di 50 punti perchè voleva dare uno shock alle borse. Se riesce a tenere su i mercati fino all'intervento in Iraq e all'arrivo di altri tagli di tasse e deregolamentazioni del nuovo congresso ha fatto quello che poteva per rimettere in moto la baracca. Modificato da - gz on 11/28/2002 12:34:42

 

  By: rael on Giovedì 28 Novembre 2002 12:39

Sì, d'accordo.... gli ingredienti... anche per la maionese basta l'uovo e l'olio, ma c'è sempre il rischio concreto che 'impazzisca' se non mescoli con arte :) Ma sto ancora aspettando una cortese risposta alla domanda: se c'è ripresa economica perché tagliare altri 50 punti? Per me la risposta è solo una: non c'è ripresa (e non lo ammette solo Greenspan, risulta anche dai dati elaborati dall'ECRI), tagliamo ancora i tassi. Faber fa un discorso molto semplice nell'ultima intervista che ho letto: un'economia sana ha tassi di crescita vicini al 2%. Occasionalmente questo trend sostenibile è disturbato da fattori di innovazione, crescita delle esportazioni, dei prezzi delle materie prime... che fa deviare dal trend sostenibile per vivere un periodo di eccezionale prosperità che apparentemente sembra tracciare un nuovo trend di crescita più forte e permanente. Naturalmente, per motivi strutturali, tale trend non è sostenibile, per cui a questo periodo di eccezionale prosperità, ne succede uno di fisiologica correzione. Durante la recessione gli eccessi vengono purgati e i partecipanti 'deboli' eliminati. Fatto questo si riparte... E' chiaro a tutti che quest'ultimo è il periodo che stiamo vivendo attualmente, ma la banca centrale americana sta facendo il possibile perché questo marcio non venga eliminato, togliendo la funzione di regolatore principale al mercato. In particolare il taglo aggressivo dei tassi, dice Faber, sta contemporaneamente creando una bolla del credito e mantenendo accesi i respiratori sui letti di morte delle imprese che invece dovrebbero essere eliminate. Inoltre al taglio dei tassi, come è sempre avvenuto, il mercato delle materie prime risponde con rialzi dei prezzi. E questo è un meccanismo automatico che esiste da sempre. Quindi gli effetti del taglio dei tassi sono 3: bolla del credito, mantenimento delle imprese inefficienti e costose, inflazione per rialzo dei prezzi delle materie prime. Sopra c'è il grafico del rapporto tra i tassi a breve e il CRB index. La situazione è anomala a dir poco (la media a 10 anni stava attorno ai 4,5 fino a 3 anni fa, ora il rapporto è a 19!!.)

 

  By: GZ on Giovedì 28 Novembre 2002 12:08

Se c'è ripresa economica i bonds cedono Ieri è uscito il dato americano che indica un PIL che cresce del + 4.0% annualizzato, non 0.4%, ma 4.0% e il quattro per cento a casa mia indica ripresa economica. Tagliare i tassi alla fine a qualcosa serve per l'economia reale. Se poi uno si prende la briga di leggere gli ultimi dati giapponesi scopre che stranamente non sono così male. Le materie prime salgono tutte dappertutto e la liquidità è stata pompata. Gli ingredienti ci sono tutti

 

  By: rael on Giovedì 28 Novembre 2002 11:03

Certo, short bonds! D'accordissimo. Ma Greenspan the King non aveva tagliato i tassi ier l'altro?? Ma... ma il 5 anni che il 4 novembre rendeva meno del 3% oggi rende il 3,32%. Pure il 10 anni rende di più. Pure il 30. Zibordi non mi dica che rendono di più perché l'obbligazionario sconta una ripresa economica: AG ha tagliato di mezzo punto 20 giorni fa appena!

Obbligazionario in pericolo ? - gz  

  By: GZ on Mercoledì 27 Novembre 2002 22:58

Per due anni la borsa ha reso di più al ribasso che al rialzo. Ora tocca all'obbligazionario. Il reddito fisso per circa 20 anni circa ha goduto del più grande mercato toro della sua storia, grazie al fatto che i tassi americani sono scesi dal 15% al 4% e quelli europei da % anche più alte pure loro al 4%. Ripeto allora oggi, come ho cominciato a fare in settembre (vedi i post precedenti) : esci dalle obbligazioni a lungo termine, fondi obbligazionari o Btp o altro, perchè se i dati economici continuano a migliorare possono perdere parecchio. E se speculi vendi bund e bond allo scoperto. Come speculazione sono anche meglio degli indici in questo momento. Se vendi short un FIB30 con un margine di 16 mila euro occorre che perda più di 3.000 punti per guadagnare il 100% sul margine. Oggi i treasury bond futures, che hanno un margine di meno di 2 mila dollari, sono scesi da 111 a 109 cioè di 2 mila dollari cioè l'equivalente di 3mila punti fib30 in un giorno! Anche con il fib30 puoi guadagnare l'equivalente del margine, 3 mila punti, ma occorre un movimento che duri una settimana. (N.B. questa è anche una pagina pubblicitaria visto che ^ho raccomandato un operazione del genere anche oggi#A:10149^. Ne ho però messa anche una più grossa qui sul forum gratis 10 giorni fa). Il succo è che è improbabile che dopo quasi 20 anni di mercato toro del reddito fisso questo possa continuare ancora. E in più negli ultimi due anni i fondi e poi il pubblico si sono ammassati nel reddito fisso per difendersi dalla borsa ora si è accumulato un eccesso speculativo, una "bolla" se vogliamo parlare alla moda. (Persino in ottobre i fondi obbligazionari hanno avuto una raccolta record mentre il loro mercato cominciava a franare, ma la gente guarda le azioni e molto meno i bund e treasury bond). Leggere i post precedenti qui sotto e anche il pezzo su Forbes di Ken Fisher per ulteriori spiegazioni ------------------------------------------------------------- Not Bonds, Books Kenneth L. Fisher, 12.09.02, 12:00 AM ET If a 20-year stock run-up could lead to the last 3 years, why not ditto with bonds now? The next bursting bubble? Bonds. Folks have flooded into the Treasury market. They are driven by panic in the stock market, mesmerized by a 21-year bull market in fixed income and misled by the mythology that bonds are safe. They aren't. You can get killed by them. Until people realize that, bond managers will remain the new heroes. Pimco's Bill Gross, arguably the best bond manager of the last three decades, runs what just became the world's biggest mutual fund. For some reason that suddenly qualifies him as a stock market sage. While claiming that anyone who is bullish on equities is self-serving, Gross himself self-servingly suggests that stocks will be disappointing for years while bonds will be okay (although, to his credit, he says that Treasurys are fairly priced and their big bull market mostly over). The bond bull market of 1981-2002 was quite extraordinary. Long-term Treasury rates collapsed from 15.8% to 4%. You won't see that again, ever. On the contrary: Interest rates are destined to climb some of the way back up. And why shouldn't bonds get a bear market? If a 20-year stock run-up could lead to the last 3 years, why not ditto with bonds now? How much lower can yields fall while globally central banks print money at 5% to 10% annual rates and economies grow at 2% rates? Sooner or later bondholders will demand an aftertax coupon exceeding inflation. If the real aftertax return is to be, say, 2%, and if inflation is 4%, and if your tax rate is 25% (it's probably higher), you need an 8% coupon on your long Treasury. That's just about double where long rates are now. Treasurys are safe? Do the math. If over the next year the yield on long Treasurys climbs four percentage points from where it is now, your total return on such paper will be -40%. That is nearly as much as stocks fell since March 2000. I can't promise you that Treasury yields will double, but I can say the bond market won't be pretty over the next few years. As economies finally pick up some steam in 2003 and 2004, inflation fears will renew and the bubble-bursting will begin. Once the prick starts it will be steady and fast until all the hot air arguing for bond safety is fully dissipated and turned into cold fear. Do not forget: Inflation is a creature of politics, and politicians never lose their lust to spend money. Yours. You know the old folk etymology of "politics" (Greek scholars, please don't write in with corrections)--that the word comes from "poli," meaning many, and "tics," meaning small blood-sucking creatures. The blood is money, printed by central bank chairmen. Ours, revered as he is, is getting old and has to work hard to get the reappointment he covets. President Bush can stall through summer 2004 his decision to reappoint Greenspan or not. That hinges, despite what you may think, on whether Greenspan motivates our Fed to be adequately accommodating to give Bush a suitable economic backdrop for reelection. I predict that Greenspan will so motivate the Fed. You will find few five-year periods in Treasury history without a severe uptick in rates somewhere. Yet usually those bond bear markets saw stocks fare pretty well, particularly when they were preceded by a stock bear market. We just had a doozy of a stock correction. What to do? One approach is to take some of your money out of bonds and find stocks with better overall yields. By "yield" here I mean the earnings yield, or earnings divided by price. Modificato da - gz on 11/27/2002 22:11:44

Le Obbligazioni sono rischiose - gz  

  By: GZ on Martedì 22 Ottobre 2002 15:36

Ripropongo l'analisi di medio-lungo periodo dell'obbligazionario fatta qui in settembre. Come si è poi visto le obbligazioni (ovviamente quelle a 5 o 10 anni non i bot) possono essere rischiose in termini di perdita in conto capitale (vedi grafico) ----------------- Post orginario del 13/9-------------------------- ........... le obbligazioni hanno reso dal 1982 al 2002 il 13.1% MEDIO ANNUO TOTALE se si considera ad es i treasury bond a 10 anni e si computa sia il capital gain che il rendimento pagato. Il rendimento medio annuo nei 20 anni precedenti invece era il 2.4%. In pratica c'è stato per 20 anni un mercato toro di proporzioni storiche nel reddito fisso e il rendimento medio è stato 4 VOLTE QUELLO MEDIO STORICO Mentre per la borsa si da per scontato che il mercato toro del 1982-2000 sia finito e che debba per diversi anni rendere poco o negativamente per compensare l'extra-rendimento (o bolla speculativa) degli anni anni precedenti per il reddito fisso, nonostante abbia avuto un mercato toro ventennale analogo, anzi abbia avuto un extra-rendimento maggiore di quello storico rispetto alla borsa, il consenso è che il mercato toro continuerà. Ma perchè ? Ned Davis che è una delle fonti di ricerca sulla borsa più note stima che, su base storica, la probabilità che il reddito fisso (non la liquidità diciamo tutto quello con scadenza maggiore di 1 anno) renda di più delle borse nei prossimi anni è circa zero. Ovvio che in teoria è possibile che ENTRAMBI possano entrare in un mercato orso decennale, se si verifica uno scenario di inflazione mista a recessione ad es tipo anni 70. Ma perlomeno in termini relativi la probabilità che le obbligazioni nei prossimi anni facciano meglio delle azioni è minima (per il semplice fatto che sono le obbligazioni che hanno avuto il mercato toro più "FUORI NORMA" su base storica Modificato da - gz on 10/22/2002 13:38:13

 

  By: ebreo errante on Domenica 15 Settembre 2002 23:35

Per Luigi : ho letto con interesse le tue argomentazioni . Sul ruolo della massa monetaria nei processi inflazionistici gli economisti discutono da decenni senza trovare un accordo definitivo, difficile ci si riesca noi 2. Trovo cmq l'argomento estremamente interessante perciò ci tornerò sopra appena possibile. Per sapere poi se la mia ipotesi per i prossimi anni di bassa crescita economica Usa accompagnata ad inflazione è corretta o meno ci basterà aspettare qualche mese.

 

  By: xxxxxx on Sabato 14 Settembre 2002 18:12

The significance of the recent Quarterly Report of the Office of the Comptroller of the Currency on derivatives on the books of U.S. institutions: U.S. Banks, all of whom are gold dealer cartel members, carry 69.4% of the $72,000,000,000,000.00 derivatives that exist worldwide. JPMorganChase alone carries 35% of the $72,000,000,000,000.00 derivatives that exist worldwide. http://www.occ.treas.gov/ftp/deriv/dq202.pdf

 

  By: Luigi Luccarini on Venerdì 13 Settembre 2002 21:19

D'accordo su tutto. Senza essere concorrente di Zibordi mi sbilancio. Rimbalzo equity per liberazione di liquidità dei bbonds, aumento dei tassi e prossimo credit crunch per default corporate con nuovi minimi per il mercato azionario (molto dolorosi). Bull market secolare in fase di avvio per preziosi e materie prime. E forza Gianlini con il caffè!!!!!

Tassi : troppa spread - Gaetano Evangelista  

  By: Missing4 on Venerdì 13 Settembre 2002 21:08

Beh, come concorrente "benigno" di Zibordi non mi posso sbilanciare molto, ci sono qui degli utenti che sono anche miei abbonati, per cui non mi sembra corretto offrire gratuitamente quello che altrimenti pagano, ma volevo solo far notare come il processo di riduzione dei tassi di interesse che va avanti da vent'anni sia prossimo a conclusione. Secondo una interpretazione, esso è addirittura terminato (sarebbe la "C" che nel grafico è indicato in grigio), per cui staremmo già assistendo ad una ripresa dei rendimenti in erba. Gioca a favore di questa ipotesi la divergenza intermarket con i rendimenti del decennale, che hanno fanno segnare un nuovo minimo rispetto al bottom del '98. Altrimenti manca poco al bottom. Poco per modo di dire, stiamo ragionando su un grafico di oltre 50 anni. Il problema è che lo spread con il Treasury decennale continua ad allargarsi, da settembre 2001 è sopra i 300 bp, e questo non è mai accaduto durante tutto il bull market 1982-2000. Mi sembra che questa sia una variabile che spiega l'incapacità dei mercati di realizzare qualcosa in più di innocui rally che sistematicamente si fermano sotto il picco del rally precedente. Sarebbe interessante calcolare la retta di regressione di rendimenti del decennale e delle corporate (per intenderci: del tipo y=a+bx). 'Che se davvero i rendimenti dei titoli di Stato iniziassero a risalire, sarebbero dolori per le corporate, altro che investimento a basso rischio... P.S.: Zibordi, il grafico in basso è il Moody's Seasoned BAA Rate. P.P.S.: Allego il grafico dell'aggregato M3+Commercial Paper di cui si parlava in un altro thread. L'indicatore in rosso rappresenta la variazione % a tre mesi. Saluti a tutti e buon week end.

 

  By: Luigi Luccarini on Venerdì 13 Settembre 2002 20:09

Il tu si riferiva ad Ebreo Errante.