broker e SIM -quale scegliere?

Non create hedge fund (vietato) - quarterback  

  By: quarterback on Lunedì 25 Marzo 2002 12:51

x banshee: la recente disciplina delle correlated foreign companies impedisce anche quell' escamotage.I redditi delle società domiciliate nella black list vengono imputati direttamente al soggetto titolare della partecipazione qualificata ( se noto ovviamente). Non credo che il ci siano all' orizzonte gorssi miglioramente. Tutta l' impostazione europea è in realtà basata su finte liberalizzazioni.E' in realtà una mera spartizione a più alto livello. Una specie di unione delle repubbliche socialiste europee. Gli spostamenti di residenza fisica sono marginali rispetto alla massa delle persone e quindi delle risorse finanziarie.A che serve essere miliardari se poi devi vivere effettivamente in un posto come il lussemburgo , la svizzera , il liechtenstein ? Il principio sbandierato era quello di libertà di circolazione dei capitali non quello di obbligo di residenza per le persone! La cosa più oscena è che non risponde nemmeno ad un esigenza fiscale ma meramente spartitoria e protezionistica. Fiscalmente il regime dichiarativo e quello amministrato sono assoggettati alla stessa aliquota.Ma il primo è stato reso inutilizzabile perchè consente la scelta dell' intermediario più conveniente nel mondo.Dietro la retorica europeista ci sono solo dei bugiardi al soldo delle lobbies.

diritti del contribuente legge 212... ? - dardarg  

  By: dardarg on Lunedì 25 Marzo 2002 12:50

Sarei anch’io molto curioso di leggere la risposta scritta del Ministero ai dubbi di MarioT e credo che la pubblicazione sul forum sarebbe un gesto davvero pregevole. Mi piacerebbe anche sapere quando e come il commercialista di MarioT ha fatto richiesta di delucidazioni al ministero. Infatti il diritto di interpello è stato introdotto solo nel luglio 2000 ( art.11 dello Statuto) e Mario T operava già da un anno almeno.. Forse il suo commercialista si è ispirato al “comunicato legge” 11.03.97 : alcuni dei diritti del contribuente di cui alla legge 27.07.2000 n.212( Statuto), vennero infatti anticipati dal “comunicato legge” 11.03.1997 (Gazz. Uff. 58 , 11.03.97), in cui si spiegava che la direttiva 25.11.96 del ministero delle finanze (Visco) sulla “semplificazione dei rapporti con i contribuenti”, recepiva alcune delle prescrizioni contenute nello “Statuto” allora soltanto in disegno . Tra i punti della direttiva c’era tra gli scopi dell’amministrazione quello di consentire al contribuente di “assolvere agli obblighi tributari con il minor numero di adempimenti possibili”. Per finire credo, a mio modesto avviso, che lo spauracchio dell’accertamento sostanziale debba essere un attimo ripensato sulla base dell’art. 10 dello Statuto il cui terzo comma stabilisce senza equivocità che le sanzioni non sono inflitte quando l’inadempimento si traduce in una mera violazione formale, senza alcun debito d’imposta. Per cui se l’omissione del certosino riporto di tutte le singole operazioni non si traduce in un danno tangibile per l’erario, non dovrebbero esserci conseguenze spiacevoli.

 

  By: trader on Lunedì 25 Marzo 2002 12:44

Dimenticavo,allora come si dice qui se si hanno gain all'estero e loss in italia paraddosalmente dovresti pagare lo steso il capital gain??? grazie

 

  By: trader on Lunedì 25 Marzo 2002 12:25

l'inghippo allora dov'è?? Cioè uno paga le tasse e dopo rischi anche?? ma andassero a quel paese oppure ho capito male io? La cosa mi interessa se qualcuno mi illumina grazie

 

  By: banshee on Lunedì 25 Marzo 2002 12:24

Se le cose stanno come dice quarterback, e non v'è motivo di dubitarne perchè, a prescindere dall'autorevolezza della fonte, rappresentano molto bene l'esempio tipico di liberalizzazione all'italiana (e poi le norme fiscali in Italia sono da sempre partorite nei meandri più tortuosi di menti ottenebrate da un misto di sadismo ed imbecillità), bisogna anche dire che tali sussulti del nostro sistema finanziario e fiscale sono sempre più battaglie di retroguardia, destinate solo a guadagnare tempo in vista della resa. Questo perchè sarà sempre più facile per un concittadino prendersi una bella residenza all'estero, in un Europa sempre più allargata, e da li' fare marameo ai vari parassiti pubblici e parapubblici! Certo, per chi ha un'attività ulteriore rispetto all'investire nei mercati finanziari tale scelta è ancora preclusa da ostacoli logistici, e non solo. Ma se ha le spalle abbastanza larghe può costituire una società di capitali con sede in Lussemburgo (per esempio), e cosi' facendo, mi sembra, superare comunque il problema. Per chi ha come unica attività professionale l'investimento finanziario, invece, credo che già adesso può scegliere altri lidi dove risiedere, ed operare senza dover sottostare a tali soprusi. Non avevo ancora pensato a problemi del genere! Mi sa che dovrò quantomeno rimandare l'inizio dei miei trade effettivi al ribasso!

 

  By: quarterback on Lunedì 25 Marzo 2002 11:46

x Mario. se la risposta del ministero è su un quesito specifico che pone al vaglio anche la documentazione di supporto. E' un' assoluta novità in quanto contraddice le istruzioni al modello e ti sarei grato se me faccessi avere copia. se invece è una di quelle lettere mongoloidi che si è inventato visco per scopi di mera propaganda elettorale confermo la mia interpretazione. Quelle letterine sono riferite al mero controllo formale della dichiarazioni ( controllo degli errori macroscopici in dichiarazione tipo ,incoerenze e omissioni). Controllano se il rigo dei redditi da lavoro dipendente quadra con quello dei contributi versati o i modelli rad.Ma nessuno ha ancora controllato COME hai determinato la plusvalenza se non hai ricevuto verifiche. la letterina è stata inventata a scopi elettorali per far vedere un fisco "amico" che ti dice stai tranquillo tutto ok.Non ha nessun valore legale ai fini di un azione accertatrice successiva. Poi in sede di verifica sostanziale se il caso ti fanno un cappotto con i fiocchi.

attento alla tassazione progressiva - quarterback  

  By: quarterback on Lunedì 25 Marzo 2002 11:34

la fregatura è stata studiata a tavolino accuratamente e non ha buchi.E velo spiego con un altro esemio. facciamo il caso che un abbia abbastanza soldi da costruirsi una BVI .Si fa un suo fondo offshore che trada e poi dall' italia ne acquista le quote ( dichiarando regolarmente i flussi).A quel punto tutta la cartaccia è by passata perchè hai un solo strumento finanziario che è rimasto fermo. Bene quello è un fondo NON ARMONIZZATO e sulla plusvalenza non c'è più 12,5 ma va atassazione progressiva. E sei fottuto un' altra volta. Se qualcuno conosce qualche pezzo grosso del sistema si faccia spiegare la storia così non perdiamo tempo.

Ma io sono riuscito a usare un broker - MarioT  

  By: Missing on Lunedì 25 Marzo 2002 11:21

Il mio commercialista non aveva mai sentito parlare di un futures quando usci' la legge sul capital gain. Ci mise diversi giorni per studiarsi la legge. Ho avuto la "fortuna" di pagare gia' un sacco di capital gain ed ho ricevuto la risposta dal ministero in cui si assicura che la dichiarazione e' stata correttamente eseguita. Questo va avanti da 3 anni, se non ricordo male. Ovviamente si ha l'obbligo di conservare tutta la documentazione per eventuali controlli.

 

  By: quarterback on Lunedì 25 Marzo 2002 11:19

Giovanni .BISOGNA FARE IL LIFO !! non ci sono cacchi .Il commercialista dovrebbe avere un programma come quello della banca che in più dia delle stampe analitiche.E' assurdo ma è così .Guardate che all'Abi e all' assogestioni non sono mica dei pirla. E' stato costruito così apposta . regime dichiarativo fuori la concorrenza straniera. Se vogliono venire devono impiantare una sim qui con i nostri costi e pagando dazio ai nostri gabellieri. Ma allora anche tu Giovanni ti sei bevuto le cazzate dell' europa , libertà di movimento dei capitali eccc.

 

  By: quarterback on Lunedì 25 Marzo 2002 11:07

allego un link che "spiega" quello che dovrebbe fare mario e quelli come lui. Il sottoscritto ha sempre diffidato su questo sito dall' aprire con broker esteri proprio per questo motivo.Secondo voi perchè nessun broker italiano offre i servizi di man o gni ?Perchè questo è il pollaio locale dove quotidianamente le faine vengono a servirsi.Il fai da te deve essere sradicato .Il risparmio deve essere forzosamente mediato dai fondi locali. Non è solo la banale considerazione sulla tangente che vi prendono per non fare nulla. E' che i fondi servono a eliminare il diritto di voto dalle azioni e a consentire che con il 10/20 % del capitale nominale la faina controlla tutto. meditate e ....compilate . http://www.soldionline.it/SOL_Editoriale.nsf/7c01afa99661ff4ec1256a1e00375768/fa3b20aeae6796a0c1256a6c003a6888?OpenDocument

 

  By: GZ on Lunedì 25 Marzo 2002 11:02

se tu scarichi i dati analitici dal conto online di Man o Refco in un formato XTML o altro leggibile da quicken o money anche se sono 700 transazioni poi li riarrangi cambiando i termini inglesi in termini italiani e li dai al commercialista non dovrebbe essere tremendo

 

  By: quarterback on Lunedì 25 Marzo 2002 10:56

Gli obblighi sono quelli che derivano dal regime dichiarativo che è automatico nel caso di intermediaro non residente. Gli obblichid del regime dichiarativo non sono assolti dal semplice confronto dei due saldi.

Tasse con broker esteri - quarterback  

  By: quarterback on Lunedì 25 Marzo 2002 10:46

per la precisione. Quanto dice mario è corretto per la parte che riguarda: a)l' aliquota del 12,5 b)gli obblighi di dichiarazione a fine anno nel quadro RW (monitoraggio) in fondo abbastanza elementari da assolvere. L' errore a mio giudizio letale consiste nel pensare nel poter dterminare le plus minus valenze sulla base della differenza tra i saldi del conto a inizio e fine periodo. Le istruzioni all' UNico sono chiarissime e richiedono un prospetto che indichi analiticamente gli acquisti e le cessioni effettuate ( acquisti separati dalle vendite quindi l' estratto del broker non va bene ).La disciplina è mutuata da quella che regola le partecipazioni in società non quotate. In ogni caso siamo in italia e ognuno è libero di correre i propri rischi. Attenzione ulteriore devono fare coloro che speculano su azioni che staccano dividendi che non sono redditi diversi ma di capitale. ma su questo per carità bypasso. Modificato da - quarterback on 3/25/2002 9:49:54

 

  By: gianlini on Lunedì 25 Marzo 2002 00:28

Quarterback ritiene che quello che tu qui descrivi sia tutto sbagliato e passibile di sanzioni e verifica fiscale.

 

  By: Missing on Lunedì 25 Marzo 2002 00:16

Operare all'estero legalmente e' molto facile:mandi i soldi al broker estero ed indichi nel 740 la cifra detenuta all'estero. Ogni anno dichiari quanto hai all'estero,presso chi e quanto avevi lo scorso anno. Sulla differenza paghi il 12.5 % se ti e' andata bene. Se ti e' andata male puoi portare in detrazione le perdite fino a 4 anni successivi. Io mi trovo bene con dei ragazzi italiani che oggi operano presso edfman di londra. il loro numero e' 00442075223327,chiedi di parlare con alessandro o con michele. Opero con loro dal '97. Giudica tu. mariot