broker e SIM -quale scegliere?

 

  By: lanci on Mercoledì 08 Ottobre 2003 13:01

Banshee, ti sei imbattuto in quello strano fenomeno probabilistico definito SLIPPAGE, fattene una ragione. ------ "non tutti i canestri saranno riempiti, non tutti gli ordini saranno soddisfatti" (Ln, 5-34) -------

 

  By: GZ on Mercoledì 08 Ottobre 2003 12:55

allora è impossibile, se è un mercato elettronico il prezzo deve essere stato fatto per forza

 

  By: banshee on Mercoledì 08 Ottobre 2003 12:21

in un mercato alle grida come il Nyse per un prezzo che viene fatto solo per mezzo minuto e con pochi pezzi è possibile ------------------------------------------------------ Drooy e' quotata al Nasdaq, ed il Nasdaq non e' un mercato alle grida.

 

  By: lutrom on Mercoledì 08 Ottobre 2003 00:27

Per chi continua ad affidarsi a SIM o banche italiane, resta comunque il problema dell'offerta, limitata e incompleta. Ad esempio, Banca Sella, buona per altri aspetti, non offre la possibilità di andare short sui titoli italiani per più di un giorno (offre cioè solo short intraday), con Imiweb acquistare un titolo americano costa sui 20 dollari (con Fineco lo stesso titolo costa 19 dollari). Tralasciando altre SIM o banche più costose e meno note, mi sembra buona l'offerta di Directa che offre short intraday e multiday, anche se con alcune limitazioni; acquistare, con Directa, un titolo americano costa 10 dollari (e se uno fa 100 operazioni all'anno per l'America, comunque la differnza sono 1000 dollari, che io non ho mai trovato in strada): il problema è che Directa non è una banca e quindi non dà interessi sulla liquidità né altri servizi bancari (ma uno può sempre aprire un altro conto, visto che quello con Directa mi sembra non abbia spese). ---Parlo in base ai prospetti informativi, in quanto non sono cliente delle suddette banche: chi è cliente potrà dire molto più di me.--- Ricordo poi la fine di Banca 121 che all'inizio offriva, per i tempi, un servizio tutto sommato (quasi) accettabile: oggi, dopo che è stata fagocitata da Monte dei Paschi, è praticamente inutilizzabile per chi fa trading (considerata, natiuralmente, l'offerta delle altre banche). Ma forse Monte dei Paschi cerca di convincere la gente ad abbandonare il trading libero a favore dei propri fondi comuni, un affare veramente unico (per la banca, naturalmente!!). Se ci sono osservazioni o commenti su quanto da me detto, sono graditi. Saluti a tutti.

 

  By: GZ on Martedì 07 Ottobre 2003 23:02

in un mercato alle grida come il Nyse per un prezzo che viene fatto solo per mezzo minuto e con pochi pezzi è possibile

 

  By: banshee on Martedì 07 Ottobre 2003 21:54

Approfitto del topic per una questione personale, ma perfettamente in tema. Venerdi' scorso, di mattina, inserisco un ordine di vendita su DROOY limitato a 3,09 $. Nel pomeriggio il mercato apre, e DROOY batte un massimo di giornata a 3,12 $. La sera io torno, e vedo il mio ordine ineseguito. Incredulo, chiedo spiegazioni al mio broker, Imiweb giusto per fare nomi e cognomi. La risposta e' la seguente: "La informiamo che il mkt usa e il nasdaq in particolare funziona in modo diverso rispetto ai europei nei quali è presente un unico book di proposte e nel quale in Suo ordine sarabbe stato eseguito certamente. Il mkt Usa è un mercato che funziona in modo più complesso e nel quale sono presenti i market maker cha hanno la facoltà di eseguire ordini in relazione ad esempio alle quantità a cui sono interessati, non rispettando la priorità. Sono possibili inoltre scambi fuori mercato tra operatori istituzionali a prezzi inferiori o superiori a quelli di immissione di una proposta in acquisto o vendita." Ora visto che sono scemo, ma ho pur sempre dei barlumi di lucidita', e ritenendo in quei barlumi che a qualsiasi latitudine e longitudine sia il prezzo ad avere la precedenza nell'esecuzione di un ordine su mercati regolamentati, non mi ritengo soddisfatto dalla risposta, e sto per informare le Signorie Loro che non mi serviro' piu' di loro se non per liquidare le posizioni che ho ancora in piedi. Pero' mi piacerebbe sapere l'opinione al riguardo degli illustri frequentatori di questo forum prima di agire. Chissa'? Magari mi sbaglio, ed e' assolutamente normale che uno che vuole acquistare una cosa preferisce rivolgersi a chi gliela vende a 3,12 $, scartando uno che gliela sta offrendo a 3,09 $. Forse non gliela avevo confezionata bene........ Ringrazio in anticipo!

 

  By: aluppi on Lunedì 29 Settembre 2003 17:32

Proverò sicuramente Interactivebrokers, dopo aver capito come fare ad aprire un conto corrente sul quale agire. Attualmente uso il programma fornito da B.Fideuram, del quale mi lamento sempre, ma che non ho ancora cambiato, per mancanza di tempo. Mi piacerebbe verificare se qualcuno mi può confermare quello che B.Fideuram mi ha scritto riguardo alla vendita di Titoli con cambio, ovvero Titoli non in Euro. Fideuram mi scrive " il prezzo di vendita e' immediato mentre il cambio viene fissato alle 14 del giorno seguente. Il motivo principale e unico e' che il fixing del cambio viene eseguito dal back office che raduna gli ordini effettuati anche quando la nostra borsa e' gia' chiusa e provvede al cambio. Infatti nel controvalore della compra/vendita viene indicata la parola " indicativo". Credo che la maggior parte dei trading funzionano cosi' prorpio per la necessita' di regolare i flussi in uffici diversi." Grazie per l'ascolto aluppi

ancora su 'sti brokers - gz  

  By: GZ on Venerdì 26 Settembre 2003 00:17

------....Operare sui mercati esteri, sui mercati dei cambi, future, etc. Qui i borker nazionali sono scarsi. Bisogna cercare, almeno per chi come me lo vuole, di appoggiarsi a broker esteri .... Io sarei molto grato a chiunque potesse postare dei nomi di broker con i quali ha operato... Personalmente ho provato con interactiveborkers (nome segnalato in passato su questo forum), ma ho avuto problemi con la loro piattaforma. Dott. Zibordi Lei chi usa come intermediario ? ..... ---------------------------------------- Interactivebrokers come customer service in america (in svizzera e londra sono OK) lascia a desiderare e se uno va sul loro forum trova dei messaggi che ho postato io inbufalito. La piattaforma elettronica è invece ottima, come browser e come stand-alone, non capisco come si possano avere dei problemi con la loro TWS tutto considerato, a meno di non avere grosse somme oppure di essere investitori passivi che operano poco sono forse i più convenienti perchè combinano mercati americani, asiatici ed europei e sia azioni che futures Uso anche Etrade e B. Sella per le azioni, SpikeTrading e Man Direct per i futures e ne ho usati altri come Refco e Cybertrader, l'ideale comunque dipende da quante transazioni fai e quali mercati usi, per il resto le piattaforme ormai si somigliano tutte

 

  By: lutrom on Sabato 20 Settembre 2003 22:52

x gz e altri: con quale sim fare trading? Mi sembra che questo argomento sia stato già affrontato su questo forum, però credo possa essere utile tornarci sopra, anche perché le condizioni offerte da sim e banche cambiano col tempo. Naturalmente i requisiti richiesti ad una sim e/o banca sono quelli noti: costi, affidabilità, strumenti offerti, stop loss e stop profit, possibilità di andare short e long, di operare in borse estere, in derivati, flessibilità e capacità di migliorare nel tempo seguendo le esigenze dei clienti, ecc. ecc. Oltre a sapere con chi fare trading, mi sembra importante chiedere anche con chi evitare assolutamente di farlo!! Sul sito www.donovan.it c'è inoltre la seguente graduatoria, cosa ne pensate?? Grazie a tutti in anticipo per i consigli e i suggerimenti. Graduatoria Generale aggiornata in tempo reale 20 - 09 - 2003 Percentuali in uso: Trading: 42 % Bancari: 15 % Costi: 33 % Generali: 10 % 1 IWBank 7.96 2 Fineco 7.73 3 Banca Sella 7.70 4 IntesaTrade 6.65 5 Directa 6.43 6 Twice 5.88 7 We@bank 5.80 8 Banca Mediolanum 5.68 9 Banca Primavera 4.73 10 Banca Generali 4.58 11 PiazzaAffari 4.55 12 Millennium 4.52 13 Banca della Rete 4.42 14 Bankyou 4.27 15 db Interactive 4.09

 

  By: GZ on Venerdì 04 Luglio 2003 12:56

non ricordo a memoria i nomi o ticker ce ne sono dozzine e basta fare una ricerca su bloomberg o bridge usando "realty" come parola chiave

 

  By: mal on Venerdì 04 Luglio 2003 12:49

Dott.Zibordi,cortesemente puo'indicarmi un fondo in America sul settore immobiliare, grazie.

I fondi indice quotati all'estero non sono più possibili per il cittadino italiano ? - gz  

  By: GZ on Venerdì 04 Luglio 2003 12:13

Ho appreso di recente che il trattamento fiscale dei fondi quotati presso le borse estere da quando sono stati introdotti gli ETF è diverso da quello delle azioni quotate per il cittadino residente italiano e quindi mentre fino a un anno fa anche le gestioni presso banche li compravano ora non lo fanno più. Ho visto che le banche italiane non li possono comprare per le gestioni che hanno con clienti italiani in quanto mi dicono che ai fini della dichiarazione dei redditi sono considerati dei fondi esteri non armonizzati e non riconosciuti dalla CEE. Come noto alla borsa di NY esistono centinaia di fondi indice o fondi settoriali quotati, che sono comprabili durante la sessione oppure solo in chiusura della sessione di borsa esattamente come si compra una qualunque azione. Quindi compri il China Fund o il Japan Small Cap o il fondo sul Nasdaq QQQ oppure al contrario quello ribassista Rydex Ursa o o fondi settoriali sull'immobiliare o fondi sulle obbligazioni a alto rendimento o sui paesi o obbligazioni emergenti e chi più ne ha più ne metta e li compri tutti allo stesso modo di IBM o Coca Cola. E' ovvio che costandoti un 1 per mille, essendo liquidabili in qualsiasi momento e essendo completamente trasparenti questi titoli-indice sono molto più efficienti e costituiscono una concorrenza molto pesante per i fondi comuni. Dato che ne ho suggeriti cinque o sei di recente e se ne è parlato anche sul forum, senza pretendere di essere un esperto fiscale segnalo il problema e sollevo questa questione . In pratica mi sembra che se un privato li compra, dato che sono centinaia e con nomi che li rendono poco distinguibili da un azione normale le probabilità che la cosa venga rilevata è quasi zero, anche se in dichiarazione dei redditi andrebbero invece trattati diversamente dagli acquisti delle altre azioni americane. Se però hai una gestione presso una banca invece ora la cosa non è più possibile (e di questo sono sicuro per esperienza diretta). Chi conosca la materia meglio di me è invitato a precisare meglio la questione

Le commissioni sui futures - Gzibordi  

  By: GZ on Mercoledì 27 Marzo 2002 19:07

....16 euro sui futures esteri (32 andata e ritorno) ------------------------ quindi con una banca italiani sono circa 26-27 dollari andata e ritorno in america paghi sui 16 dollari se fai anche solo 10 lotti alla settimana sono 500 all'anno 10 dollari X 500 = $ 5 mila = 6 mila euro in meno che paghi le commodities hanno dei controvalori molto bassi per cui non compri 1 contratto di petrolio o rame o oro o mais ne devi comprare sempre diversi un mais sono 14 mila dollari di controvalore ad es cioè 15 volte di meno di un fib30 se vuoi comprare l'equivalente di un fib30 per il mais compri 10 o 15 contratti anche tenendo conto della diversa volatilità per la soia devi comprarne 7 o 8 per il petrolio devi comprarne 4 o 5 quindi è molto facile fare 500 lotti all'anno e se uno è attivo ne fai anche 1000 quindi con un broker americano risparmi sui 6-7 mila euro all'anno nel primo caso e anche 12 mila euro nel secondo caso con cui compri una moto o fai una vacanza o anche una macchina di piccola cilindrata perchè darla alla banca ? Modificato da - gzibordi on 3/27/2002 18:12:43

 

  By: gianlini on Mercoledì 27 Marzo 2002 17:57

bim, ad esempio

 

  By: maurozanna on Mercoledì 27 Marzo 2002 17:24

Dimenticavo, per Gianlini quali sonogli altri broker italiani che offrono le commodities? Grazie.