Re: La nuova civiltà ¶
By: gianlini on Venerdì 29 Marzo 2019 12:38
Togliendo quelli che provengono da zone dove cè un grado di sottosviluppo e sottocultura pazzeschi (le periferie di Roma, gran parte di Napoli e di certe zone della Campania, i quartieri popolari di Bari, Palermo e Catania) e che sono popolino e rimarranno popolino, perchè irrecuperabili, gli altri italiani svetteranno. Saranno in pochi e come in sudamerica andranno a costituire la elite della società.
Spacciare per omogenee le società monoetniche è un abile artifizio retorico di chi fa parte della loro elite e fa finta di non vedere le differenze con chi sta in basso. era bello essere tutti italiani, ma chi lo dice in genere faceva il medico, l'architetto, l'ingegnere o l'insegnante, mica il muratore, il contadino, l'operaio, la mondina o la donna delle pulizie......
Che poi in un sistema monoetnico sia più facile imporre una ideologia o religione che tenga a bada gli strati bassi è vero; nel melting pot i disagiati sono molto più recalcitranti ad accettare la situazione, e sono molto più pericolosi per chi sta in alto. La qualità della vita per le elites è in definitiva peggiore in genere.
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