Palestina, Israele, Bibbia e Vangeli...

 

  By: MR on Giovedì 09 Ottobre 2014 22:07

#i#Quindi anche l'io, come Dio, deve stare nell'aiòn, nell'eternità. Ma non dopo la morte, già adesso. #/i# Ma certo che no: se l'io non viene storicizzato, è persino futile parlarne. In questo ha straordinariamente ragione Marx.

 

  By: MR on Giovedì 09 Ottobre 2014 21:56

#i# A proposito di filosofia, ma qualcuno di voi ha capito cosa è l'io, dove sta l'io e in che tempo vive l'io? #/i# Se lo si legge in senso idealistico, basta guardare la tastiera con cui digiti. Se lo si legge in senso esistenzialistico, basta guardare il proprio ombelico.

 

  By: Ganzo il Magnifico on Giovedì 09 Ottobre 2014 21:08

Posso dire anch'io che hanno un' ottima "personalità" ... ;-)

Slava Cocaïnii!

 

  By: Trucco on Giovedì 09 Ottobre 2014 20:53

Lutrom le sottosegretarie sono approvate. Ho esaminato attentamente il loro curriculum e direi che vanno bene.

 

  By: lutrom on Giovedì 09 Ottobre 2014 19:30

[...] Lutrom lo impiegherei come ministro dell'istruzione! [...] -------------------- Grazie, grazie... E naturalmente, non ti preoccupare, eh eh eh, il 25% delle TANGENTI che intascherò come ministro, le darò a te, quale segno di eterna MAFIOSA riconoscenza!!... Per quanto riguarda la nomina delle SOTTOsegretarie (o messe-SOTTO...) al mio dicastero, che ne dici delle seguenti (me le ha consigliate per porcaggine anche zio Silvio...)?? Cioè: io le propongo, poi tu le provi, se va bene a te poi le provo anche io, ecc. ecc. Per il popolino ignorante e babbeo (come ad esempio non pochi frequentatori di questo forum), introdurremo in tutte le scuole educazione all'etica ed alla moralità e storia dei popoli poveri e di come si può essere felici senza un euro ma con tanti valori... Faremo un boooomm!!!!!!!!!.........

 

  By: antitrader on Giovedì 09 Ottobre 2014 19:14

Trucco, ma da dove ti vengono certe bizzarrie? Per rimettere in sesto l'Italia ci vuole Robespierre e la Foxconn.

 

  By: Trucco on Giovedì 09 Ottobre 2014 19:02

Secondo me se l'Italia adottasse il latino come lingua ufficiale, "resuscitandola", gli italiani nell'arco di due generazioni diventerebbero persone migliori. La lingua conta tantissimo. Il pensiero di una persona è in quella lingua. Ma una lingua non è casuale. Non ha tutte le parole. Contiene tutti i traumi, i luoghi comuni, le paure, l'inconscio collettivo e i tabù di un popolo, stratificati, e tende a far assomigliare chi la adotta a quel popolo. Nel nostro caso purtroppo ci sono nell'italiano anche tante guerre perse, umiliazioni, influssi della Chiesa, eccetera, che hanno un poco contaminato negativamente la lingua e la sua energia, invece il latino in effetti è una lingua di gente vincente, i numeri uno del loro tempo, meno inclini alla sottomissione spontanea e più inclini all'onore, queste cose, se gli italiani venissero costretti a tornare a questa lingua, prima o poi si rifletterebbero nella loro intima essenza. A quel punto, visto che nel frattempo (parlo di una cinquantina di anni, non ne bastano pochi per rimediare a Maria De Filippi e ai tronisti...) magari la scienza avrà fatto molti passi avanti, aggiungendo anche un pizzico di DNA norvegese e finlandese, ecco che si potrebbe fare degli italiani un popolo meno peggio di oggi. Se diventassi tiranno una delle cose che vorrei fare potrebbe essere questa, con il solo rammarico di dovermi ristudiare da capo il latino a titolo personale, visto che ormai non lo capisco più. Lutrom lo impiegherei come ministro dell'istruzione! (Non prendete troppo sul serio le cose che dico però)

 

  By: lutrom on Giovedì 09 Ottobre 2014 18:47

Ottimo, Gano, stai rubando le parole dalla bocca del sottoscritto, che ha anche pubblicato delle traduzioni dal latino -seicentesco- in italiano). P.S.: per molti il latino è una lingua che è morta con la fine dell'impero romano, però tanti non sanno che, oltre alle "sopravvivenze" odierne del latino, lo stesso ha continuato ad essere la lingua della cultura (come l'inglese oggi) fino a non molto tempo fa, e moltissimi sono gli scritti di immenso valore, fatti in latino, secoli e secoli dopo la caduta dell'impero romano (come gli scritti tradotti dal sottoscritto).

 

  By: Ganzo il Magnifico on Giovedì 09 Ottobre 2014 18:29

Per me serve anche il geco e il latino. Ricordo versioni in cui mi rompevo il capo pur avendo tutto sotto mano: i nomi, gli aggettivi, i verbi, i complementi, le apposizioni, i legami logici. Mi mancava una sola cosa: il senso. Il significato ultimo. Ecco, questo esercizio "estrattivo", di trovare il senso vero del pensiero dell' autore è un esercizio che né la matematica né la fisica ti possono dare. Serve la logica, ma non basta. Devi anche intuire ed interpretare l' animo umano. Non sto scherzando. Sta qui l' unicità di questo tipo di studi. Se fatti bene questa capacità di estrarre "un senso" da qualsiasi situazione, processo che è allo stesso tempo razionale ed intuitivo, ma che non può essere l' uno senza l' altro, ti resterà per tutta la vita. La combinazione d' esprit de finesse e d' esprit de géométrie. Si impara solo in questa palestra.

Slava Cocaïnii!

 

  By: Trucco on Giovedì 09 Ottobre 2014 18:26

Ma nemmeno l'io esiste nel tempo. Non è nel futuro, perché il futuro non esiste ancora. Non è nel presente, perché il presente non ha durata. Non è nel passato, perché il passato è irrimediabile. L'io no. Quindi anche l'io, come Dio, deve stare nell'aiòn, nell'eternità. Ma non dopo la morte, già adesso.

 

  By: gianlini on Giovedì 09 Ottobre 2014 18:02

tempo = possibilità di mutamento

 

  By: temistocle2 on Giovedì 09 Ottobre 2014 17:59

"Per Dio il tempo non c'è" , obbella!, dipende cosa intendi per "dio" e cosa intendi per "tempo"

 

  By: polipolio on Giovedì 09 Ottobre 2014 17:48

Ogni cosa, Gian. Dio è totalmente altro.

 

  By: gianlini on Giovedì 09 Ottobre 2014 17:19

Poli, tempo e spazio sono categorie percepite dall'uomo, giusto? ma è possibile che ci sia qualcosa percepito dall'uomo e che non rientra fra le categorie di Dio?

 

  By: polipolio on Giovedì 09 Ottobre 2014 17:02

Dài Trucco, un po' di nozioni di base altrimenti offendi la tua cultura se non la tua intelligenza. Dio non può creare il nulla. Il nulla non è. Per Dio il tempo non c'è: tempo e spazio sono categorie della materia. Quindi l'eternità non è lim(t) t->infinito. Ma dalla 'prospettiva' di Dio è un eterno presente. Non c'è un prima e un poi. Dio genera il Figlio eternamente.