Salvini tira la volata. Dopo Bossi, Matteo Salvini ha rincarato la dose. «Dopo 30 anni di parole per la prima volta nella storia, grazie ad una Lega forte, ci sarà la possibilità per milioni di cittadini di esprimersi sull’autonomia, sulla libertà di scelta e sui soldi. Spero che questa possibilità venga estesa anche ad altre regioni», ha detto Salvini parlando con i giornalisti a “Tempo di Libri” a Milano. «Sono orgoglioso di essere il segretario della Lega che fa, nel Dna del partito ci sono autonomia e federalismo. Chiunque si voglia alleare con noi sa che l’Italia sta insieme se riconosce le sue diversità». Il messaggio a Berlusconi è chiaro: il centrodestra tenterà la scalata al governo dopo la “mini-scissione” del Pd sulle ali del voto referendario nel lombardo-veneto.
Voto 151 anni dopo l’annesisone. E Zaia? Il vero artefice della “devolution” ieri ha abbassato i toni. «Il 22 ottobre 2017 il popolo veneto e quello lombardo scriveranno insieme una pagina di storia. Questa data ha un’importanza del tutto particolare, in quanto andremo al voto esattamente 151 anni dopo il plebiscito con cui la nostra regione fu annessa al Regno d'Italia. Noi speriamo che il referendum si trasformi nella risposta corale dei veneti a quel plebiscito del 1866 e che il Veneto voti compatto, dichiarando la propria autonomia e la sua storica e genetica voglia di autodeterminazione». Tutti d’accordo? Pare di sì, anche se con toni diversi.
VENETO E LOMBARDIA A STATUTO SPECIALE!!!!....
FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente