Anti non è proprio esatto quello che ha scritto.
La Buba non ha MAI acquistato un titolo del debito pubblico tedesco non collocato in sede d’asta ( competitiva fra l’ altro) nemmeno per un istante perché questa sarebbe una violazione evidente della normativa.
In realtà sulla parte non collocata lo stato tedesco non becca un euro fino a quando la Buba non la venderà sul mercato secondario.
Quindi la Buba ha il ruolo di VENDITORE e non di finanziatore.
Essendo lo stato quello tedesco ed adottando il meccanismo dell’asta competitiva è normale che ci sia dell’inoptato.
Ma il mercato non si preoccupa perché sa che la motivazione è solo il rendimento e non il rischio paese.
Per l Italia il problema è diverso .
C’ è un problema di rischio paese .
In pratica il mercato ad ogni asta prezza questo rischio paese.
Se ci fosse dell’inoptato il mercato si allarmerebbe.
Per evitare questa situazione il Tesoro ,che non è composto da “ rettililiani verdi dalle grandi orecchie “ma da tecnici con i controcazzi,ha scelto il meccanismo dell’ asta non competitiva.
Sostanzialmente si paga sempre un po’ di più ma ,attirando sempre un overbooking,si rischiano meno frequentemente problemi nel collocamento.
La Germania bada ai tassi ,l’Italia deve badare al collocamento.
Ma questa conoscenza dei problemi non è del sig . Grossi,definibile come “ esperto scarso “,che invece riesce a contrabbandare,con grandissimo successo, tesi rettilianiche dato che si rivolge ad una platea ancora più scarsa.
Hobi