By: giorgiofra on Giovedì 20 Agosto 2015 15:14
XTOL, le dinamiche che hanno condotto alla caduta dell'impero romano, come di qualunque altro potere, non sono state determinate certamente dalla popolazione. Le cosiddette elite, naturalmente, spesso sbagliano, ovvero, per l'incapacità di ben valutare le cose, e per la loro eccessiva ingordigia, spesso tagliano il ramo sul quale erano seduti.
Quando si parla di elite non si parla che di tutta quella moltitudine che desidera il potere e che spesso produce lotte all'ultimo sangue ta i propri membri.
E così le elite romane sono state sconfitte e sostituite dalle elite barbariche. Entrambe avevano lo stesso scopo, vivere sulle spalle degli altri, come ogni elite di ogni tempo e di ogni luogo.
Quando due popoli si son fatti la guerra in realtà non si sono combattute che le elite di quei popoli, mandando al macello ignari sudditi, ognuna delle quali voleva aumentare il proprio potere sottraendolo agli altri. Il grande impero britannico cos'era se non la volontà delle elite inglesi di depredare le ricchezze degli altri popoli? E la popolazione inglese cosa ci guadagnava dalla potenza di quell'impero? Nulla. Schiavi erano e schiavi restavano.
I popoli non si sono mai fatti la guerra. La guerra se la sono sempre fatta i potenti che quei popoli dominavano. Ed ognuno di essi non voleva che accrescere i propri domini, a vantaggio della propria dinastia e non certo del proprio popolo che, nella sostanza, non ne traeva alcun vantaggio.
Infatti uno degli strumenti di chi esercita il potere è il monopolio, ovvero l'impedire ai sudditi di scegliere liberamente. Spesso questo risultato si ottiene con il plagio e l'imbroglio, altre volte con la violenza. Vuoi il sale? Beh, allora lo devi comprare da me al prezzo che io ho stabilito.
Vuoi scioperare per ottenere miglioramenti salariali? Allora io metto fuori legge lo sciopero, e lo considero un reato.
Il potere, caro xtol, è autoreferenziale e composto da tanti gruppi spesso in contrasto tra loro. E le lotte che avvengono, lo fanno sempre tra questi gruppi. Poi il povero suddito, in nome della "patria" è costretto ad andare a morire, non sapendo neanche il perché, con alle spalle i carabinieri pronti a spararti se ti tiravi indietro. Il fondo la tua vita non contava un caz zo. Come non contavano nulla la vita e la volontà dei cittadini dell'Alto Adige, ai quali non è stato chiesto cosa volessero fare del proprio destino, ma hanno subito quel che hanno deciso le elitè dei potenti di turno.
Ed al popolo italiano, o a quello austriaco, cosa importava se l'Alto Adige apparteneva ad un paese piuttosto che ad un altro? L'interesse era esclusivamente delle elitè, che si combattevano tra loro per spartirsi il dominio sugli altri.
Per cui non solo l'impero romano è caduto, ma tutta la storia è un susseguirsi di cambiamenti. Ma di tali cambiamenti sono artefici solo le minoranze che hanno potere militare, economico ed intellettuale.
Il popolo, ed è bene metterselo bene in testa, non conta assolutamente nulla, perché fatto di schiavi vili, ignavi, codardi, ignoranti, che si fanno comprare con un tozzo di pane e qualche spettacolo al circo.