By: pablo on Domenica 02 Novembre 2014 12:34
Morphy, il tuo discorso è molto interessante, per alcuni versi lo condivido appieno: se tu non recitassi la parte del cinicone senza cuore (quando a me pare di intuire che sotto sotto sei molto diverso... :-D ) sarebbe ancora più facile andare in profondità in certe discussioni...
Il tuo discorso sulle "posizioni di rendita" è giusto, quello sui costi anche, ma secondo me andrebbe ampliato, soprattutto evitando di farlo diventare una questione italo-centrica ma guardandolo in modo globale: perché stiamo sopportando un sistema sociale che invece di approfittare della tecnologia per farci lavorare meno, meglio e tutti elimina il "fattore umano" a favore della speculazione finanziaria e della tecnologia aberrante?
Chiaro che in regime di iperproduzione la tecnica è quella di costruirti roba che si spappola e di renderti poco conveniente cambiare un pezzo, te lo fanno pagare come l'intero proprio per vendere oggetti che altrimenti gli resterebbero lì: ne producono troppi, HANNO LA POSSIBILITA' di produrne dieci volte più del necessario. Se non si rompessero e durassero come in passato dopo due mesi si fermerebbe il mondo... e certo, sei tu quello su cui si scarica il costo di un sistema che non si vuole correggere. Siamo noi, mentre qualcuno (una minoranza) se ne approfitta.
Come si può pensare che sopravvivano milioni di persone ghettizzate e rese inutili in un sistema di ipercontrollo centralizzato su ogni settore, di monopolismo orwelliano, di urbanizzazione sempre più spinta con possibilità sempre più limitate di tornare nelle campagne?
Come possiamo sopportare che i nuovi rentiers abbiano deciso che non gli importa nemmeno più tanto dei cosiddetti "consumatori", visto che guadagnano da speculazioni sempre più sofisticate e dal controllo quasi assoluto dei tre settori nevralgici: alimentazione, sanità, chimica/energia?
Inoltre questo è un mondo che per sopravvivere ha dei costi-base molto alti, a proposito del discorso sulle epoche, e i cittadini sono via via sempre più massacrati di costi fissi che non rescono più a coprire, come dicevo prima a Gianlini.