Trame, Connessioni, Network e Intrighi

 

  By: Roberto964 on Lunedì 29 Aprile 2013 19:56

IL SOGNO Chiacchierata sotto il sole di Cuba. Ero a Cuba, non ancora sposato, alla metà dei ’90. Ero su di una magnifica spiaggia di Cayo Largo, al riparo dal sole, seduto sotto l’ombrellone con un bicchiere di cubalibre ghiacciato che sorseggiavo con piacere. Accanto, sotto un altro ombrellone c’era un vecchietto che poteva avere all’incirca ottant’anni, di statura piccola e mingherlino, i suoi occhi erano vispi e saggi (a ben guardare mi ricordava vagamente il saggio Joda, il maestro jedi di guerre stellari), la sua calma era confortante, anche lui sorseggiava cubalibre e fumava un sigaro. Gli chiesi da accendere in spagnolo, lui mi rispose in italiano, ci mettemmo a chiacchierare. Era un professore universitario in pensione, fuggito a Cuba dal 1987 per chissà quale motivo. Insegnava macroeconomia politica, la mia passione, e questo non fece altro che alimentare la mia curiosità…… la conversazione si andava facendo molto interessante e fittissima, chissà da quando tempo non parlava con un italiano… Mi disse che aveva scelto l’esilio volontario per allontanarsi definitivamente dalla catarsi italiana. La somiglianza, anche caratteriale, con Joda era sempre più evidente. Mi parlò per tutta la mattinata dei massimi sistemi economici e di Keynes, che aveva personalmente conosciuto in gioventù e di quando il mondo attuale e l’Italia in particolare si stavano allontanando dall’idea di giustizia sociale e di equità economica. Era evidente che si sentiva tradito dalla Nazione e anche, e soprattutto, dai suoi allievi migliori che avevano operato scelte contrapposte ai suoi insegnamenti: questo lo considerava il suo massimo fallimento personale, una frustrazione tale che ti porta a decisioni estreme come quella di ritirarti in un eremo sparendo per sempre. L’idea di accomunarlo a Joda, cavaliere jedi e maestro massimo, tradito dai suoi allievi migliori era sempre più forte. Continuò a parlarmi di come, in Italia, avesse visto morire la sovranità nazionale nel 1981 e della pena che ebbe. Pensava e sperava, e a ragione, che i “suoi” allievi migliori, giunti oramai ad essere personaggi di primissimo piano nel panorama politico-economico italiano, avrebbero potuto infondere nuova linfa combattendo l’impero del male. Continuava ad insegnare, era l’unica cosa che veramente gli interessasse, mentre vedeva l’Italia sbriciolarsi e consegnarsi al liberismo di ritorno. Mi disse che la decisione definitiva di sparire per sempre la prese quando si decise per la morte della Scala Mobile, nessuno dei suoi amati discepoli aveva fatto niente per impedirlo. Stava solo aspettando che gli fosse vietato, per raggiunti limiti di età massima, di insegnare e quanto questo accadde sparì senza lasciare nessuna traccia. Mi disse che aveva provveduto a cambiare identità alcuni mesi prima comperando un passaporto falso e chiedendo ospitalità ad amici esuli a Cuba. Mi raccontò che aveva saputo, tramite i suoi amici cubani, di come l’Italia stava per essere svenduta a bordo di una nave straniera e di come il suo discepolo più bravo, che non mancò di chiamare “sporco giuda”, fosse stato il fautore massimo di tutto ciò…era molto contrariato e dispiaciuto… Nel mio confuso (ma non troppo) sogno ecco l’immagine di Joda che scopre il tradimento massimo del suo allievo migliore. Il suo discepolo prediletto che diventa Darth Fener e passa definitivamente al lato oscuro, facendosi cooptare dall’odio e dall’egoismo. ....si era fatto tardi e il vispissimo e gentile vecchietto, visibilmente commosso, si alza e sta per andare, mi porge la mano per salutarmi… ……solo allora mi accorgo che non ci siamo neanche presentati, gli chiedo con chi avevo avuto il sommo piacere di parlare…con un sorriso sornione mi disse che, dal giorno che sparì, tutti lo chiamavano Pedro ma che per me avrebbe fatto un’eccezione: mi disse che si chiamava Federico….Federico Caffè…altro non mi disse.... Da wikipedia: <Intere generazioni di economisti italiani si formarono alla sua scuola (fu relatore della tesi di laurea di più di mille studenti), alcuni dei quali insegnano ancora nella stessa Facoltà. Tra i suoi studenti, nonché laureandi, vi sono stati il penultimo Governatore della Banca d'Italia e ora Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, l'attuale Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco> <Federico Caffè lavorò sempre sui temi della politica economica e del Welfare, con particolare attenzione agli aspetti sociali ed alla distribuzione dei redditi.> « La politica economica è quella parte della scienza economica che usa le conoscenze dell’analisi teorica come guida per l’azione pratica. » <La decennale esperienza didattica del suo autore si riscontra nel libro: le possibili domande del lettore sembrano essere già considerate. In nessun punto appaiono salti concettuali.Come Keynes, Caffè appare eclettico nel suo accettare contributi eterogenei nella costruzione del grande edificio della scienza economica (per esempio include Marx ed i marginalisti). Ciò fa apparire più forti le sue critiche al pensiero liberista.> http://it.wikipedia.org/wiki/Federico_Caffè

 

  By: pana on Venerdì 26 Aprile 2013 15:15

ahaha considerando che il gesto lo ha fatto all inaugurazione di una biblioteca (donati 25 milioni di $ dal petroliere texano Rayy Hunt grazia a lucrosi contratti iraqeni..) dedicato al guerrafondaio texano..posso solo dire GRANDE SILVIO !! http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-cosa-abbiamo-fatto-per-meritarci-un-tale-rincoglionito-come-simbolo-ditalia2-ennesima-figuraccia-54816.htm

Serena Bortone legge il testo di Antonio Scurati a "Che Sarà" - YouTube

 

  By: TotoTruffa on Mercoledì 24 Aprile 2013 18:25

NATALINO BALASSO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA http://www.youtube.com/watch?v=Y8ws4bLcjDM

 

  By: pana on Mercoledì 24 Aprile 2013 15:48

s-c-a-n-d-a-l-o-s-o- !!! un alibreria e un museo intitolati a g w bush... guarda caso i 25 milioni per costruirle li ha dati il petroliere texano Ray Hunt che guarda caso si e cuccato un bel contratto per la vendita di petrolio iraqeno... http://www.michaelmoore.com/words/mike-friends-blog/dallas-morning-news-claims-bush-never-lied

Serena Bortone legge il testo di Antonio Scurati a "Che Sarà" - YouTube

 

  By: TotoTruffa on Mercoledì 24 Aprile 2013 14:05

Un gruppo di pirati informatici che si autodefiniscono "vicini al Pd" ha violato le caselle di posta elettronica degli eletti grillini e ha iniziato a pubblicarne i contenuti: «Continueremo finché il capo del Movimento e Casaleggio non diranno la verità sui guadagni realizzati attraverso la politica». Primo bersaglio: la deputata Giulia Sarti http://video.repubblica.it/politica/abbiamo-violato-le-mail-del-m5s-la-videorivendicazione/126429/124931

 

  By: foibar on Mercoledì 24 Aprile 2013 12:28

è cosi che muore la LIBERTA', sotto scroscianti APPLAUSI http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=sRplZ8-XXzY Buona giornata a tutti

 

  By: bertoldo on Martedì 23 Aprile 2013 09:43

Forza Roma forza lupi, son finiti i tempi cupi: per Benedetto XVI che VA Giorgio II che TORNA Chi e' da ELOGIO ?!?! Alto senso di responsabilita' che sovrasta Roma Ah Benedetto Benedetto, perche' non prendi esempio e ritorni pure tu?!

 

  By: Vaicru on Martedì 23 Aprile 2013 02:15

Ecco si benissimo a quest'ora il mio vicino di casa ha acceso il trattorino e si messo a tagliare l'erba benissimo veramente fantastico adesso gli sparo ( al taglia erba )

 

  By: shinzoabe on Martedì 23 Aprile 2013 01:47

Archivio > La Repubblica > 1995 -------------- ....Forse i laburisti, che hanno raccolto più di cento firme a Westminster per protestare contro la decisione del Royal Institute di concedere i riflettori all' ex leader missino, non sanno che, a questo viaggio, guarda con benevolenza la banca Rothschild. Il principale organizzatore del tour europeo di Fini è Sir Derek Thomas. L' ex ambasciatore inglese a Roma sovraintende agli affari italiani della Rothschild, storicamente interessata al nostro Paese. Ieri Fini, nella sede della stampa estera, ha parlato a lungo di privatizzazioni, rassicurando l' uditorio sull' atteggiamento di Alleanza Nazionale: "Non saremo certo noi ad opporci alle privatizzazioni di Enel e Stet. Occorre procedere in tempi brevi, facendo attenzione a non far lievitare le tariffe per gli utenti e continuando a garantire le fasce più deboli". Parole che sicuramente ripeterà all' estero. A Parigi, negli ambienti economici, è interpretazione prevalente che la banca Rothschild guardi con interesse alle privatizzazioni italiane e voglia quindi conoscere da vicino il leader di un grande partito, ritenuto nazionalista, e dunque vigile nei confronti della finanza straniera. Jean Claude Meyer, responsabile delle attività internazionali della Banca, ci tiene a precisare: "Non siamo gli sponsor del viaggio di Fini. L' unico legame fra noi e questa visita è Sir Derek Thomas, nostro consulente e organizzatore degli appuntamenti e membro del Royal Institute. Certo, a noi interessa sapere come vanno le cose della politica in Italia. Io stesso sarò presente alla conferenza di Fini, all' Istituto francese di relazioni internazionali, di cui faccio parte". ---------- Sir Derek Thomas, ambasciatore britannico a Roma nel 1987-89 e dal 1990 direttore della Rothschild Italia e consigliere europeo per la N.M.Rothschield & Sons.

 

  By: giorgiofra on Domenica 21 Aprile 2013 09:29

Bertoldo, sono perfettamente d'accordo con te.

 

  By: bertoldo on Domenica 21 Aprile 2013 01:44

E' tutto perfettamente corretto. Nel Monopoli pero' succede qualcosa che sarebbe necessario attualmente in Italia per far riprendere l'economia! Tutte le volte che si passa dal Via, viene corrisposta una cifra in banconote al giocatore (uguale creazione di moneta a mio avviso) Ora se in Italia, ad ogni Capodanno lo Stato regalasse euro 10.000 ad ogni famiglia (magari mediante utilizzo della ZECCA) semplicemente metterebbe benzina nel motore! Se poi si pensa che ad ogni nuovo acquisto fatto dalle famiglie, immediatamente il 21 percento torna immediatamente allo Stato.....che potrebbe immediatamente distruggerlo e che nell'arco di breve tempo, vista la mole dell'imposizione fiscale, il 90 percento dei 10.000 euro tornerebbero in tasca allo Stato..... Forse qualcosa di positivo nel gioco del Monopoli esiste... Personalmente pero' ritengo che una Crisi Economica Sistemica sia necessaria per il PIANETA TERRA, in quanto a furia di sviluppo e globalizzazione lo stiamo semplicemente DISTRUGGENDO! E' triste doverlo ammettere, molto molto triste per le ineluttabili conseguenze. Saluti Bertoldo

 

  By: giorgiofra on Sabato 20 Aprile 2013 00:36

Sol, stanno facendo una norma per impedire il pignoramento del conto in cui confluisce lo stipendio o la pensione. Vedremo.

 

  By: sol on Sabato 20 Aprile 2013 00:14

Qual'è, allora, il reale motivo dell'esistenza di questa norma? Semplice: aumentare i profitti delle banche. -------------- Giorgiofra se fosse solo questo lo avrebbero fatto prima. Come tu sai la pignorabilita' dello stipendio o pensione e' di 1/5 ma nel momento in cui la pensione diventa liquidita' di c/c la pignorabilita' sale al 100%, cosi' Equitalia puo' rifarsi delle cartelle esattoriali non pagate direttamente sul c/c.

MONOPOLI - giorgiofra  

  By: giorgiofra on Venerdì 19 Aprile 2013 23:28

Sosteneva Indro Montanelli che il melodramma non poteva nascere che in Italia, per la semplice ragione che solo gli italiani avevano la capacità di trasformare un dramma in uno spettacolo cantato. Effettivamente le cose non nascono per caso in un luogo determinato, ma lo fanno per la semplice ragione che ne sono l'espressione più compiuta di quella specifica cultura. Mi è venuta in mente questa considerazione guardando dei ragazzini giocare a "monopoli". Ed effettivamente questo gioco mi pare il frutto naturale della cultura americana. Mi riferisco, in particolare, allo spirito capitalistico tipico della cultura protestante, efficacemente analizzato da Max Weber. Quello spirito secondo il quale il successo economico è segno tangibile della benevolenza di Dio. Nel gioco del monopoli all'inizio vengono distribuiti ai vari giocatori delle somme di denaro e delle cartelle che rappresentano la proprietà di certe caselle. Mentre le somme di denaro sono uguali per tutti, il possesso delle caselle dipende dal caso, con la conseguenza che già le condizioni di partenza del gioco presentano delle asimmetrie. Tali asimmetrie aumentano in ragione delle sortite che di volta in volta il lancio dei dadi produce. Con la conseguenza che, appena dopo qualche giro, si verificano discrete differenze di patrimonio tra i vari giocatori. E qui occorre fare un paio di considerazioni: innanzitutto le differenze di patrimonio tra i vari giocatori sono dovute in larga parte al caso, e solo in minima parte all'abilità. Ma la cosa più importante è che, ad un certo punto del gioco, il destino è già segnato, nel senso che chi si trova in vantaggio rispetto agli altri tende inesorabilmente ad aumentare, giro dopo giro, questo vantaggio. Direi che colui che si trova in una posizione dominante rispetto agli altri, trae tali vantaggi da questa posizione, da sopraffare, in un tempo più o meno lungo, tutti gli altri giocatori. Il gioco si conclude con la distruzione economica di tutti i giocatori, ed eccezione dell'unico vincitore. Mi è parso, questo gioco, la metafora perfetta del capitalismo predatorio che da tempo è stato imposto come modello economico a tutto il mondo. La grande differenza tra il capitalismo americano ed il gioco del monopoli consiste nel fatto che nel capitalismo, oltre al caso, vi è una serie di fattori che concorre a produrre una posizione dominante: si tratta di un misto di corruzione, attività lobbystica, relazioni con il potere politico, imbrogli, manipolazione dell'informazione, e tutte quelle attività spesso illegali, sempre immorali, tese ad agevolare la crescita di potere di una corporation. I sostenitori del libero mercato non riescono a rendersi conto che il vero libero mercato non è che una categoria del pensiero, mentre nella pratica il mercato è sempre manipolato da chi ne ha la possibilità e l'interesse. Con la conseguenza che il giocatore più forte tenderà man mano ad assorbire o a distruggere gli altri competitori, nella ininterrotta ricerca del monopolio, essendo tale condizione l'ideale per massimizzare i profitti. Ma se la ricerca del profitto ha dei risvolti positivi, in quanto stimola l'intraprendenza, i monopoli, di qualunque genere, sono deleteri per la società nel suo complesso. Il monopolista, oltre ad imporre prezzi superiori a quelli naturali in un mercato di vera concorrenza, non è stimolato ad innovare ed a migliorare i prodotti o i servizi. Ecco la ragione per la quale l'intervento pubblico nell'economia appare indispensabile. Il suo compito dovrebbe essere quello di porre degli argini alla brama ed all'avidità delle corporation, e garantire sempre l'esistenza di una vera libera concorrenza. Questo, purtroppo, accade raramente. La forza economica delle grandi compagnie, o degli oligopoli veri o nascosti, è tale da poter manipolare le decisioni dei governi. Emblematico è il caso dell'obbligo per dipendenti e pensionati di avere un conto corrente bancario. Quest'obbligo viene giustificato con la necessità di tracciare i pagamenti per contrastare la fantomatica evasione fiscale. Si tratta, evidentemente, di una balla colossale. Nel momento in cui il datore di lavoro paga il dipendente con un assegno, o da mandato alla propria banca di pagare il dipendente, mi pare che la transazione sia sufficientemente tracciata. Così come è tracciato il pagamento di una pensione da parte dell'ufficio postale. Qual'è, allora, il reale motivo dell'esistenza di questa norma? Semplice: aumentare i profitti delle banche. Perchè per quanto basso possa essere il costo di un conto corrente, ogni anno tra spese, valute, e balzelli vari, la banca raccatterà il suo obolo che, moltiplicato per milioni di italiani, fa una bella cifra. I banchieri, naturalmente, si giustificano sostenendo di fornire un servizio. Peccato che di questo servizio la gran parte dei clienti ne farebbe volentieri a meno. E' un servizio che non serve ai clienti, non serve per la lotta all'evasione fiscale, non serve per contrastare il riciclaggio. Serve esclusivamente a garantire profitti alle banche. Questo discorso, naturalmente, si può estendere ad una infinità di settori. Solo gli ingenui possono credere che i monopoli o gli oligopoli non influenzino in modo determinante le scelte dei governi. E questa è anche la ragione per la quale sostengo che tutti i servizi che per loro natura vengono forniti in regime di sostanziale monopolio, debbano essere pubblici. Lasciare questi servizi ai privati vuol dire veder aumentare le tariffe e diminuire la qualità. Basti studiare quanto accaduto nelle privatizzazioni degli acquedotti, o della rete autostradale. Il capitalismo è una bella cosa, che va però tenuta sempre sotto controllo, perchè, per sua natura, tende a degenerare. E' ciò che è accaduto in questi ultimi tempi, con le conseguenze che stiamo vivendo.

 

  By: lutrom on Giovedì 18 Aprile 2013 22:15

GIORGIO, SEI UN GRANDE, SEI UNICO, GIORGIO FOR PRESIDENT, altro che quelle mummie rinsecchite di Amato (il sorcio malefico pluripensionato milionario), Marini (noi preferiamo la f... DELLA Valeriona Marini al "pipone" rinsecchito di Franco Marini...) e Rodotà (quello che si masturba per l'eccitazione leggendo i codici di quell'altra grande puttanata nazionale che è la privacy*, un altro pezzo di quell'immensa industria italiana, ormai l'unica rimasta, che consiste nelle produzione di tonnellate di cartaccia alla faccia del rispetto dell'ambiente ed alla faccia delle cose più belle che esistono al mondo: la semplicità, la chiarezza ed il buon senso!! Purtroppo, pur preferendo Rodotà rispetto ad altri, non credo che uno dei padri "nobili" di uno dei mali che affligge l'Italia, cioè la produzione di tonnellate di cartacce inutili e dispendiose, possa contribuire lui stesso alla soluzione dei suddetti mali). Propongo pertanto di innalzare nelle pubbliche piazze statue bronzee in onore di Giorgio, il salvatore della patria, colui che darà f... e pane per tutti, l'unico che salverà i mariti da quei mostri di Loch Ness che sono le mogli!!! * Ormai tutti, se intelligenti, sappiamo che le leggi per la privacy sono per l'85% delle colossali pagliacciate (una parte di utilità c'è ma certo questa parte non coincide quasi mai con le tonnellate di cartaccia prodotte): nella mia scuola si spendono soldi su soldi per esperti di privacy, protezioni -inutili- per i computer per la privacy, carte per autorizzazioni inutili e ridicole che devono firmare i genitori, ecc. ecc. ecc. ecc. ecc.: però poi, qualsiasi cosa ti accada (o che accade agli studenti), cosa che dovrebbe essere rigorosamente protetta per diritto alla VERA privacy (e SOPRATTUTTO per buon senso!), il giorno dopo è a conoscenza di TUTTA la scuola: se decidi di fare sesso estremo con il preside lo sa tutta la scuola, se uno studente ha il genitore che lo violenta lo sa tutta la scuola, se decido di diventare induista lo sa tutta la scuola anche prima che lo sappia io (!!!!), se prendo l'AIDS lo sa tutta la scuola prima che io vada a fare le analisi (!!!), ecc. ecc. ecc. Però intanto la scuola continua a spendere soldi per adempimenti per la privacy ed a distruggere, per la produzione di cartacce, parte delle restanti foreste amazzoniche... Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! (Dante)