Cina vs. resto del mondo

 

  By: Roberto964 on Lunedì 14 Luglio 2014 04:50

Anti, se per una volta hai la pazienza di leggere, leggiti questo articolo e capirai come la penso. http://scenarieconomici.it/teoria-moneta-diluita/ ps il negozio l'ho trasferito in sito molto meno costoso, riuscendo ancora a barcamenarmi ma non so per quanto tempo ancora ci riuscirò.

 

  By: Bullfin on Sabato 12 Luglio 2014 05:36

STUDIAMO UN PO' DI DATI E VEDIAMO DI SFATARE I MITI DA "LA REPUBBLICA, L'UNITA', IL GIORNALE, E IL MANUALE DELLE GIOVANI MARMOTTE". Non è detto, il Giappone ha avuto una forza rispetto alle altre proprio quando l'economia è tracollata. La Corea ha una valuta debole ma sta scalando le posizioni mondiali. L'India ha una valuta che è come il burro, eppure sappiamo bene la corsa che sta facendo.La Cina ha visto il cambio rafforzarsi proprio quando l'economia è entrata nella fase di crescita meno sostenuta (e prima era viceversa ovvero cambio debole e Pil paraboloico). Come la Russia poi che ha un cambio non eccelso eppure è un colosso. Lo stesso Brasile andiamo a vedere come ha costruito la sua posizione di preminenza mondiale (gdp e real). Si notera' che ha avuto Pil oltre il 5% con cambio che collassava (poi onestamente negli ultimi anni il cambio si è rafforzato e infatti i ritmi di gdp son calati). Le Filippine hanno avuto tassi del 5% con cambio fino al 2003 che si spappolava poi si è rafforzato e il trend è continuato. Gli Usa poi hanno puntellato la loro predominanza mondiale con un cambio che non si puo’ certo dire forte (se paragonato a quelli degli altri paesi forti euro, chf, etc.). Invece la declinate Europa ha un cambio forte. Le cose non sono così ovvie, occorre studiare caso per caso. Vedere se la nazione è un centro finanziario, se ha industria, il carry trade, le materie prime, etc. I pressapochisti (e i somari da forum come quello sotto che da del somaro agli altri ma è il primo ad esserlo :))dicono la valuta forte ha una nazione ad economia forte. Anche un cambio troppo forte puo' bloccare una nazione (e infatti la Germania ha voluto l'euro per abbassare il suo cambio...e ma mica ve lo vengono a dire queste cose...vi dicono "ah vogliamo la solidarieta' europea, la convivenza etc" (Prodi, e l'Euro è stato fatto per motivi di volemose bene...ma per piacere).

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: Ganzo il Magnifico on Sabato 12 Luglio 2014 03:57

Anti, devi vederla al contrario. Non è la valuta forte che produce benessere, sono le nazioni ricche e con economie forti che come conseguenza hanno una valuta forte. Le valute tendono ad adeguarsi ad una forza proporzionale alla forza dell' economia della nazione. Quando però blocchi (come per es. con l' euro, o con la parità col dollaro) questa capacità di adeguarsi, crei dei disastri: non puoi dare una valuta forte ad un' economia debole o una valuta debole ad un' economia forte. Quello che sta succedendo in Europa è destinato bene o male a finire. Spero bene ma temo male.

Slava Cocaïnii!

 

  By: antitrader on Venerdì 11 Luglio 2014 19:12

Robbe', e' evidente che quel sito li' c'ha la capa 'mbriaca. Piuttosto com'e' che appena senti odor di svalutazione ti ecciti come se vedessi Sharon Stone nuda? Ti ricordo che i pochi paesi in cui si vive in modo ancora decente sono quelli a valuta forte. Nella grande (e svalutatissima) cina un operaio prende 150 usd/mese per una decina di ore alla catena di montaggio. Quando avevi il negozio (non so se ce l'hai ancora) eri molto piu' concreto, purtroppo sei stato risucchiato completamente in un vortice di cazzate&cazzari.

 

  By: Roberto964 on Venerdì 11 Luglio 2014 17:11

cosa razzo è successo al renmimbi (yuan) cinese? possibile che hanno svalutato del 65%????? è un errore? ...no perchè se fosse vero, di venerdì, alla vigilia delle finali del mondiale, un fatto del genere mi farebbe pensare a qualcosa di INCREDIBILE che sta per accadere... http://it.investing.com/currencies/usd-cny

 

  By: Roberto964 on Sabato 12 Aprile 2014 00:40

Il modello comuliberista Giovedì 10 aprile ’14. Ore 04:00, le agenzie diffondono i seguenti dati macroeconomici provenienti dalla Cina: Export anno/anno -6.6% (il dato atteso era di +4%, l’ultimo dato è stato un catastrofico -18.1%); Import anno/anno -11.3% (il dato atteso era di + 2.4%, l’ultimo dato è stato +10.1%); Bilancia commerciale +7.7 miliardi di $ (dato atteso a +0.9 miliardi, ultimo dato -23 mld); Come vediamo la bil comm ha superato abbondantemente le aspettative ma sol perché c’è stato il crollo verticale delle importazioni che è stato ben maggiore del calo delle esportazioni. I dati relativi all’export fanno segnare, sommando le due ultime rilevazioni, un calo tendenziale del 24,7% che, come abbiamo visto, è fortemente corroborato da un decremento sostanziali delle importazioni. Provo a fare un’analisi. I magazzini cinesi sono oramai stracolmi di invenduto, nonostante i prezzi all’ingrosso tendono a scendere costantemente gli ordini non arrivano a febbraio (-18.1%) e nemmeno a marzo (-6.6%), di conseguenza la produzione rallenta bruscamente o si ferma momentaneamente e gli ordinativi relativi alle importazioni collassano a -11.3% e dal momento che non c’è una forte accelerazione dei consumi interni che possa bilanciare tale frenata gli indicatori collassano. L’import cinese è relativo a materie prime (consuma il 40% del rame e il 30% dell’energia prodotti al mondo) e/o a semilavorati: nei prossimi mesi aspettiamoci un ulteriore forte calo generalizzato nei Paesi “materiaprimisti” e “contoterzisti” che esportano più del 50% delle loro produzioni verso il gigante rosso. Del resto, i dati relativi al trasporto navale “baltic index” e al consumo previsto di energia per il 2014 parlano chiaro: sono entrambi a -35%. Cosa accadrà come conseguenza? Ci sarà un calo generalizzato dei prezzi delle materie prime che farà saltare i maggiori trust accaparratori di contratti futures che per operare le ricoperture necessarie potrebbero accusare un gravissimo colpo finanziario (senza escludere eclatanti quanto inaspettati fallimenti di banche di primaria importanza sovraesposte verso di essi con i derivati), indebolimento dei conti dei Paesi fornitori e di conseguenza delle loro valute con tutte le catastrofiche conseguenze che possiamo facilmente immaginare. Il caso del rame è emblematico: in settimana scorsa ci sono stati dei movimenti pazzeschi sui contratti futures del copper e il prezzo del petrolio è ancora pesantemente drogato dalla perdurante scarsità di offerte derivante dai problemi dei porti libici ancora in mano ai ribelli e dalla crisi nell'area irachena e siriana. Tutto questo potrebbe essere voluto ma non appena la Libia ricomincerà a immettere quantitativi di petrolio come ha sempre fatto il prezzo del greggio potrebbe stornare anche del 20/25% . Sarà un bene per la produzione un prezzo più basso delle materie prime? La mia risposta è un NO secco poiché io non credo assolutamente alla legge di Say: l’offerta non crea la sua domanda, almeno nel 21esimo secolo. Sappiamo benissimo che nei Paesi avanzati ben l’OTTANTA% di quanto si consuma NON è di primaria importanza. Oggi, offrire prodotti NON indispensabili ad un prezzo scontato anche del 70% non fa aumentare le vendite ma fa solo abbassare drasticamente i già scarsi ricavi: quella attuale è una crisi da sovrapproduzione che il mondo non ha mai provato prima d’ora, ergo è sconosciuta. Chi potrebbe spendere, ovvero quel miliardo di persone dei Paesi avanzati, ha di tutto e di più e, anzi, è costretta a ridurre drasticamente i consumi, simmetricamente alla contrazione dei guadagni e quindi della disponibilità di spesa. Posso tranquillamente affermare che più del 50% della produzione mondiale era destinata al continuo rinnovo nei Paesi ricchi e quando questo ciclo si è indebolito per sopraggiunta crisi e per troppo indebitamento privato (che poi diventa pubblico) i consumi si sono arrestati. Il modello attuale prevede un decremento dei consumi globali pari al 30/35%? Io dico ancora di no. Molto di quanto accadrà nell’immediato futuro dipenderà dalla politica del dragone. Al partito comuliberista cinese saranno disponibili a cambiare drasticamente modello di sviluppo? Saranno disponibili ad aumentare salari e diritti ai propri lavoratori, facendo nascere quella nuova enorme classe media all’interno dello sterminato ex celeste impero che permetterebbe di aumentare una domanda mondiale in piena fase deflattiva? Dai poverissimi indiani non possiamo aspettarci nulla: al momento attuale solo i cinesi possono farlo ma a patto che cambino drasticamente politica. Negli ultimi 20 anni hanno pensato solo all’export e ad edificare città su città (dando una potentissima spinta al mercato trainante di qualsiasi economia: l’immobiliare residenziale e non) senza preoccuparsi troppo che quei nuovi sfavillanti edifici potessero essere acquistati dal cinese medio, ovvero che poi venissero davvero abitati. Alla fine, in Cina ci sono intere STERMINATE città, edificate per milioni di potenziali cittadini completamente deserte. Anche in Africa hanno operato allo stesso modo: vi sono milioni di palazzi nuovi rigorosamente deserti. Avranno forse deciso per l’espatrio coatto di 2/300 milioni di cinesi a loro insaputa? Ad ogni buon conto nei prossimi mesi ne sapremo certamente di più, sicuramente ne sapremo di più dopo il 25 maggio, data che ci dirà cosa ne pensano della UE e dell’€uro i 500 milioni di europei, di cui circa la metà sta conoscendo sulla propria pelle il termine deflazione. Il destino del vecchio continente si deciderà dall’esito di quelle votazioni. In mancanza di un netto successo dell’euro scetticismo, almeno nei GIIPS, Francia e UK, la UE finirà di distruggere quel che resta della nostra millenaria civiltà, riportando in pochi anni al potere, tramite guerre civili e colpi di Stato, movimenti xenofobi e ultranazionalisti che già oggi sono ben evidenti in diverse realtà. O si disinnesca la UE e l’euro o la civilissima Europa vedrà un nuovo nazismo di ritorno. Tertium non datur. Roberto Nardella

 

  By: Roberto964 on Sabato 12 Aprile 2014 00:40

 

  By: GZ on Mercoledì 12 Marzo 2014 13:50

Crac del Rame e della Cina

 

  By: pana on Mercoledì 23 Ottobre 2013 13:33

ah questa poi !! #2 China has just entered into a very large currency swap agreement with the eurozone that is considered a huge step toward establishing the yuan as a major world currency. This agreement will result in a lot less U.S. dollars being used in trade between China and Europe... che diavolo c' entrava il dollaro tra Europa e Cina ? gli economisti americani vorrebbero sfasciare l'euro cosi torniamo sotto il dollaro..ehhe cambiare tutto per non cambiare niente...oramai li abbiamo sgamati http://www.dw.de/us-dollars-exorbitant-privilege-at-risk/a-17156068

The Taliban Patrols Kabul in Roller Blades... This is Real - YouTube

 

  By: lmwillys on Mercoledì 23 Ottobre 2013 10:59

sullo stesso filone dell'ultimo Pana ... http://theeconomiccollapseblog.com/archives/9-signs-that-china-is-making-a-move-against-the-u-s-dollar "de-Americanized world" scrive Xinhua

 

  By: pana on Mercoledì 23 Ottobre 2013 10:44

accordo cina singapore per internazionalizzare il RENMIMBI.. http://www.cnbc.com/id/101134849

The Taliban Patrols Kabul in Roller Blades... This is Real - YouTube

 

  By: ciciola on Martedì 22 Ottobre 2013 03:14

Purtroppo, generalmente no...

 

  By: gianlini on Lunedì 21 Ottobre 2013 16:56

ciciola, una domanda banale ma della cui risposta sono curioso in Cina e a HK i bagni delle case sono dotati di bidet?

 

  By: ciciola on Lunedì 21 Ottobre 2013 03:16

Innanzitutto, vorrei ringraziare Andrea per le belle parole: troppo buono... Spero tu stia bene e vorrei tanto trascorrere qualche ora con te... Poi, riguardo alla gnocca presente, ero con mia moglie e quindi sono costretto a rettificare ancora i possessori di Ferrari in 1798... Infine, per replicare a Gano che credo ricordare sia stato anche lui in Cina (quest'anno farò dieci anni di Cina...) posso solo dire: parla di media ma ad HK si vedono in giro dei ragazzini vip ed ingioiellati che a Napoli "sparirebbero" in pochi secondi... Comunque, se non succederà presto qualcosa, ho paura che questi ci mangeranno completamente: sono troppi, troppo forti e troppo ricchi...

 

  By: Gano* on Lunedì 21 Ottobre 2013 01:40

Soprattutto leggo che "The average age of Ferrari owners in China continues to be quite low (35)..." 'stikazzi...