By: defilstrok on Venerdì 20 Luglio 2007 13:41
Quel che mi sconcerta, Zibordi, non sono le cifre (fra tutte quelle indicate da Lei, quella di un debito privato inglese pari al debito pubblico italiano è la più suggestiva). Quel che sconcerta è la dicotomia, lo strabismo di mercati e investitori. Si dirà: sì, ma la vedete male perché noi tialiani non abbiamo beneficiato del più grande boom economico della storia, ma se fossi in Korea, Cina, America guarderesti tutto con un occhio diverso. E invece no! Perché in America ci sono due milioni di famiglie che hanno perso una casa (due milioni!!) tra l'altro comprata a prezzi nettamente inferiori a quelli italiani, spagnoli o inglesi. In Cina fabbriche, politici e faccendieri beneficiano sicuramente del boom economico, ma ci sono frange enormi di lavoratori che vengono malmenate dai kapò perché "pretendono" di essere pagati di un misero stipendio che non arriva da tre mesi, mentre gli alimentari rincarano a vista d'occhio.
E invece no! Perché non solo su Cobraf, ma anche sulla metà dei siti finanziari Usa senti deplorare la situazione, e fioccare fior di ipotesi ribassiste e di reclamo della recessione e di smascheramento dell'inflazione.
Eppure la mistificazione è vincente. 100 mld di dollari! questa la cifra sparata da Bernanke. E che sono? Noccioline. I mercati? Non hanno fatto una piega. Poi già che c'era ha aggiunto che lo yen non è un problema. Grazie al cacchio! E' l'unica cosa che è scesa assieme al dollaro! Intanto in Nuova Zelanda annunciano di abbandonare la politica monetaria antinflazionistica, essendo assai più preoccupati del +30% fatto dal Nzd in solo 12 mesi. E il Nzd ovviamente stamattina va a nuovi massimi.
Cos'è questo strabismo? Perché ci sono posizioni così radicalmente opposte? Eppoi, come indicava Lei (a proposito di Taiwan, forse), l'economia continuava a macinare ma gli indici, Sant'Iddio, han sempre fatto su e giù. Cosa sono 'ste linee rette stile Zero Coupon?
Ecco, è questo che mi sconcerta e mi porta ogni giorno a chiedermi: ma è proprio cambiata la natura dei mercati e questa è la prospettiva futura (e quindi i vent'anni passati dietro al monitor li devo buttare al cesso)? o è soltanto un lungo estenuante momento e dietro l'angolo si prospetta un crash?