Cina vs. resto del mondo

 

  By: Esteban on Lunedì 24 Settembre 2007 14:32

Si Ok ... Nella realtà c'è stato con una agenzia italiana ed un tipo che ci va regolarmente da un 20 anni . Ci sarà stato un 300 volte (mi raccontava) ... hanno bruciato in un mese le parti + interessanti e caratteristiche ... Mi ha psiegato che non sono tutte rose e fiori ... Ma mi ha pure detto che l'aria di cui siamo gonfi noi Italiani è la stessa della quale erano gonfi gli americani ... Considerato che gira tutto il mondo ... se mi dice queste cose ... ci credo !

 

  By: Gano* on Lunedì 24 Settembre 2007 14:16

Sono stato in Cina alcuni anni fa e mi sono reso conto di molte cose che forse e' meglio vedere di persona che conoscere solo per sentito dire o leggendo i blog o gli articoli di questo o quello, anche per l' enorme differenza culturale tra la Cina e l' Occidente. Chi c'e' stato piu' recentemente mi anche ha anche detto che da allora e' comunque gia' cambiata moltissimo in senso ultracapitalistico ed ultra competitivo. Ci ritornero' l' anno prossimo in occasione delle Olimpiadi (che saranno sicuramente le piu' spettacolari e magnifiche della storia moderna). Se le cose non sono cambiate direi che il Toro sulla Cina e' appena cominciato...

 

  By: Esteban on Lunedì 24 Settembre 2007 14:10

Mi è appena rientrato un amico dalla cina . C'è rimasto un mesetto per farsi una idea ... Beh ... la prima cosa che mi ha detto è che non abbiamo speranze ... L'Italia è già morta ! E' un po lunga spiegarne i motivi ma posto il link di uno spettacolo (ce ne sono 3 in cina in questo momento) la cui regia è ad opera di Zhang Yimou (il regista di lanterne rosse). Il biglietto è di appena 30 euro ... anche se solamente stranieri o migliardari cinesi possono permetterselo . Mi ha spiegato che mai nella sua vita ha visto una cosa simile ... Le persone piangevano dall'emozione ... considerate che tutte le scenografie luci etc ... escono da lì "sotto" loro stessi recitano con i piedi 5 cm "sotto", il palco è ... (poi lo vedete) ... Quelle dietro non sono scenografie è ambiente naturale ... 5000 persone per questo spettacolo di 1 e 1/4 . chiaro che con quei costi di manodopera ... è fattibile ... Ma è lì che lo trovate... ^Impression West Lake#http://www.youtube.com/watch?v=kabVp6R1Gfg^

 

  By: Gano* on Lunedì 24 Settembre 2007 13:15

E' vero, Pattis ha ragione. Ed e' d'altronde proprio questo il modo con cui (per ora) la Cina garantisce il proprio sviluppo, riciclando il debito americano sulle borse per mantenere i consumi e creando nello stesso tempo a casa propria le necessarie infrastrutture per il domani. E' fondamentale per la Cina infatti superare una certa massa critica in termini di a) infrastrutture, b) percentuale di popolazione istruita in grado di poter utilizzare le nuove infrastrutture. Superata questa massa critica cambiera' necessariamente il registro, e probabilmente i tempi per l' Occidente si faranno un po' piu' duri, almeno nei termini in cui nessuno ci vendera' piu' a credito e il benessere andra' sudato anche da noi. Comunque, per farla breve, sono Toro anch'io sulla Cina.

 

  By: gianlini on Lunedì 24 Settembre 2007 10:16

già se cambiassero lingua e adottassero, ad esempio, l'italiano, si troverebbero a dover studiare un sacco di ore in meno

gli esami in Cina - gz  

  By: GZ on Lunedì 24 Settembre 2007 02:01

il miglior blog sui cambi è quello secondo me di Brad Setser, il socio di Nouriel Roubini, su cui poi partecipano alla discussione molti piuttosto bravi e questa settimana Setser è sostituito da Michael Pettis che insegna ora Finanza all'università di Pechino, la numero uno in Cina dice che secondo lui il mercato toro globale continua ancora perchè la ^Cina e gli altri Emergenti e Opec riciclano tutto il deficit occidentale sulle borse e non smetteranno#http://www.rgemonitor.com/blog/setser/216420/^ fino a quando proprio non diventa totalmente impossibile, cioè spingeranno a testa bassa ancora anche se ^stanno costruendo e costruendo alla cieca#http://www.cbsnews.com/stories/2007/08/28/world/main3213263.shtml^ fabbriche, condomini e centri commerciali Inoltre è interessante alla luce degli esami di ammissione a medicina italiani comprati ovunque e il fatto che le facoltà scientifiche sono semivuote l'approccio dei cinesi, i quali stanno a scuola dalle 7:30 all 11 di sera, studiano solo cose tecnico-scientifiche, quando danno gli esami si muovono intere famiglie a supporto perchè è questione di vita o di morte e le autorità sospendono persino i lavori di costruzione nella zona per paura di disturbarli dice che studiano talmente tanto che uno studente laureato o un dottorato cinese sembra come personalità un ragazzo di 14 anni perchè non è mai uscito di casa se non per andare a lezione -------------- MICHAEL PETTIS: I spent last August volunteering to teach English at one of the leading schools in Shanxi province, and even though it was the summer holidays, the students came into school at 7.30 every morning and didn't leave until 11 o'clock at night, six days a week. JOHN TAYLOR: There's little free time for sport, romance, or fun, for those children wanting to go to university. One of the strange aspects of China is how immature, even naive, many university graduates can be. It's like they're still a teenager. But people the same age who didn't go to university often seem much older than they are. Last week's university entrance exam was big news in China. Pictures were published of anxious parents gathered outside testing halls. Nearby hotels were booked out by some parents wanting their child to rest in comfort during lunch breaks, and not to have to endure lengthy journeys home at night. Some governments even forbid open-air karaoke and urged some construction sites to halt, so as not to distract students. Professor Pettis, though, is critical China's education system, and the entrance exam. MICHAEL PETTIS: It's fair in the sense that it's a pretty straightforward exam in which there is little opportunity for influence or wealth directly to impact it. There are a number of things that are unfair about it. One is there is a provincial quota system, so different provinces have very different quotas, and if you look at sort of a quota to population measure it is far, far easier to get into the top universities if you are from Beijing or Shanghai. JOHN TAYLOR: But his major criticism is that the national exam is a very limited way of judging the calibre of students. MICHAEL PETTIS: Many professors in, or many teachers, in middle schools and the high schools in which the students come out, have told me what I think is probably intuitively reasonable, and that is that the way to do well on the exam is basically memorise, memorise, memorise. Questioning anything the teacher says is a complete waste of time. Doing any sort of additional reading or research out of interest is a complete waste of time. The only thing that matters is what's on the exam and what is considered the correct answer for that exam. JOHN TAYLOR: Professor Pettis says that approach means that many students who should be embraced by universities aren't. MICHAEL PETTIS: I think a lot of extremely bright, extremely imaginative students are excluded from the top universities because their minds might not necessarily work in that way. And in addition, other students who may be fairly imaginative have it sort of ground out of them. JOHN TAYLOR: All this is not to say that China's universities are filled with robot-like dummies. MICHAEL PETTIS: I've taught at both Tsinghua and Peking University, and those are easily recognised as the top two universities in the country. And my guess, from having taught and lectured at a number of schools in Europe and the United States, is that student for student, on average, they probably have the most intelligent student bodies in the world, which makes it all the more depressing that they're doing such a bad job of selecting and teaching this quality of student. JOHN TAYLOR: What does this then mean for China? Does it really matter? Professor Pettis believes it's holding China back. MICHAEL PETTIS: China is at the stage where there's a lot expectations that it'll become a major science and technology and cultural centre, a great sort of creative force. But unless they radically change the educational system I just don't see any chance of that happening. The educational system weeds out the most creative individuals, or grinds it out. HAMISH ROBERTSON: Professor Michael Pettis from China's Peking University, speaking to our China Correspondent, John Taylor.

 

  By: polipolio on Lunedì 23 Luglio 2007 21:35

Gian, in effetti negli shampoo qualcuno mette il propilen-glicole, mi ero confuso. Componente comune invece è il Sodium laureth sulfate sul quale pure ricordo qualcuno aveva (avuto) da dire

 

  By: Gano* on Lunedì 23 Luglio 2007 20:52

L' importante e' che le adulterazioni vengano riconosciute e che i responsabili paghino. Siccome penserei che la Cina abbia ora tutto l' interesse (economico) di difendere la propria immagine di paese esportatore corretto e siccome la' non hanno grossi problemi come da noi a richiedere il conto ai responsabili, penso (spero) che chi ha sbagliato paghi. Altrimenti in questo li possiamo aiutare noi: su questo punto trovo infatti che noi intesi come consumatori occidentali non si possa transigere. Si puo' e si deve importare solo prodotti per i quali si abbia la sicurezza della qualita'. Mentre trovo sciocco e controproducente imporre tariffe doganali e quote, il blocco delle importazioni dei prodotti alimentari (e non) la' dove vi sia anche solo il sospetto o il rischio di adulterazione o comunque di uno standard non soddisfacente per la salute mi sembra piu' che ragionevole, doveroso. Per noi e per loro. Questo e' ovvio. A questo punto, lascerei da parte il sodio lauril solfato e l' olio di mughetto e ricomincerei a pensare all' economia.

 

  By: gianlini on Lunedì 23 Luglio 2007 20:33

dietilenglicole scheda 11.2 Effetti pericolosi per la salute: Per ingestione: nausea, vomito, disturbi sul sistema nervoso centrale, stanchezza. Puó provocare problemi renali. Non si scartono altre caratteristiche pericolose. Mantenere le abituali precauzioni nella manipolazione dei prodotti chimici. 15. Informazione regolamentare Etichettato secondo le Direttive della CEE Simboli: X Tossico non credo che lo mettano negli shampoo.....

 

  By: Esteban on Lunedì 23 Luglio 2007 20:26

Perchè quella di far ingerire coloranti alle oche o galline(non ricordo) per venderne le uova "stranamente colorate" a peso d'oro ... ^Cibi e medicine come veleni: timori di instabilità sociale#http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=9779&theme=6&size=A^ Comunque non dovrebbe stupire che questi "elementi" le provino tutte per emergere data la situazione (il sogno cinese ?). Dovrebbe piuttosto far riflettere (ed indignare) il fatto che ci sono voluti anni di regole e normative per creare le nostre società ed ora tali regole,vengono tranquillamente ignorate a causa dei vantaqggi che ora la cina può portare a europa ed America. Si chiude un occhio ... magari si arriva pure a modificare le normative vigenti per farli esportare in Italia , poveretti ... E da noi aziende ISO XXXX a norma , la crema dell'Italia sono costrette ad avere a che fare con questi signori per la mancanza di tutele ! Fantastico vedere i politici parlare di "buoni principii" alla TV .

 

  By: polipolio on Lunedì 23 Luglio 2007 20:13

Mah, mi pare che sia un componente abbastanza diffuso nei detergenti, inclusi alcuni shampoo / bagno schiuma... O ricordo male?

 

  By: gianlini on Lunedì 23 Luglio 2007 19:23

poli, bisogna cmq fidarsi della diagnosi di morte fatta a panama e santodomingo.... (in ogni caso come ti viene in mente di mettere del dietilenglicole nel dentifricio!??)

 

  By: polipolio on Lunedì 23 Luglio 2007 17:50

"questo allarme per il dentifricio non è che è l'ennesima grossa bufala per paventare pressioni economiche e dazi commerciali?" Potrebbe, però qui i morti ce stanno pe' davero ...

 

  By: temistocle2 on Lunedì 23 Luglio 2007 17:19

Temistocle, ma a parte la faccia butterata Chessò qualche morto, qualcuno con lesioni definitive... Nessuno vuole negare l'incidente di Seveso, ma qualificarlo come catastrofe... ************** Ok, in effetti non ho googlato molto e ho dato forse troppo risalto a Wikipedia... in particolare leggendo il post di Gianlini, che trovo più attendibile essendo della zona durante i fatti. E ti dirò che i vostri post mi alleggeriscono di quella angoscia che mi pervade non appena accendo la tv; mi pongo allora un interrogativo: questo allarme per il dentifricio non è che è l'ennesima grossa bufala per paventare pressioni economiche e dazi commerciali? vi ricordate qualche anno fa con quale allarmismo(stile AlQaeda) al telegiornale parlavano della pericolosità di quegli specie di YoYò di gomma ripieni di liquido solo perché non avevano il marchio CE? saluti

 

  By: Esteban on Lunedì 23 Luglio 2007 17:16

Ciao Norton, Hai ragione , meglio concentrarsi sui titoli tecnologici ... quelli ad alto valore aggiunto ... ( pare ecessivo )