Cina vs. resto del mondo

 

  By: gianlini on Giovedì 27 Settembre 2007 17:20

I soldati birmani sparano sui monaci, i cinesi di per sè non avrebbero niente da ridire.... ONU - Questa notte al termine della riunione d’emergenza dedicata alla situazione in Birmania , il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha invitato la giunta militare «alla moderazione» e ha deciso il suo sostegno all’invio sul posto di Ibrahim Gambari, inviato speciale nel paese del segretario generale Ban Ki-moon. Secondo alcuni diplomatici, la Cina, principale partner economico e politico della Birmania, era all’inizio contraria a qualsiasi dichiarazione. Poi ha rivisto la sua posizione firmando un breve e moderato testo che alla fine della riunione a porte chiuse è stato letto dall’ambasciatore francese Jean-Maurice Ripert, presidente del Consiglio di sicurezza. «I membri del Consiglio hanno espresso la loro preoccupazione riguardo alla situazione e hanno invitato alla moderazione, in particolare da parte del governo birmano» ha dichiarato Ripert, aggiungendo: «Hanno espresso il loro pieno sostegno alla missione di buoni uffici del segretario genela delle Nazioni Unite».

la rivolta in Burma - gz  

  By: GZ on Giovedì 27 Settembre 2007 03:23

il Financial Times oggi giustamente sottolinea come il governo cinese stia guardando ansiosamente la rivolta in Burma perchè è originata dal rincaro della benzina, dall'inflazione. Le proteste erano iniziata in Burma due settimane fa dopo un aumento della benzina e subito dopo la settimana scorsa la Cina ha reagito congelando i prezzi di gasolio, benzina e altri beni di prima necessità. Ovvio che in questo modo però il consumo aumenta ora di più perchè aveva promesso che lo avrebbe ridotto alzando un poco i prezzi e dopo i fatti in Burma ora è tornata alla politica di tenere i prezzi artificialmente bassissimi L'ultimo dato di inflazione cinese era +6.5% con la carne di maiale salita del +40% e il governo che ha scaricato migliaia di tonnellate dalle "riserve strategiche" di maiale che tiene nei frigoriferi di stato per le emergenze La Cina non importa derrate alimentari, per ragioni forse militari vuole essere autosufficiente, ma non è facile ora perchè la gente con i soldi consuma di più e i contadini sono meno controllati e riducono i cereali e riso a favore di colture che rendono di più La Cina è come una TIR lanciato sempre al massimo e da qualche parte deve slittare e poi essere costretto a frenare, forse dall'inflazione da cibo e dalla rivolta in Burma --------- ...Two weeks ago people woke up one morning to find that the price of fuel had gone through the roof. Government-subsidized gasoline went from 1500 kyat (about US$1.20) a gallon to 2500 kyat. Government-subsidized diesel went from 1500 to 3000 kyat. Compressed natural gas, a popular fuel for taxis and buses, went from 50 kyat a litre to 250 kyat a litre, a 400% increase. Bus fares tripled overnight; a typical ticket went from 50 kyat to 150 kyat (4 cents to 12 cents), which doesn’t sound like a huge increase until you realize that most workers here earn about 1000 kyat a day. If your daily bus fare goes from 100 kyat to 300 kyat, you’ve just lost 20 percent of your daily wage. People were incensed, not least because they had had no warning at all.

 

  By: GZ on Mercoledì 26 Settembre 2007 21:32

ho accennato questa settimana a questo ottimo blog sulla Cina scritto da Pechino da questo ex-trader che ora insegna finanza all'università di pechino dice oggi che ^il suo sito è oscurato in Cina#http://www.rgemonitor.com/blog/setser/^, forse come parte dei preparativi per il Congresso del Partito che si tiene in ottobre, perchè in genere danno una stretta --------------------- My blog is on the blink Michael Pettis / Sep 26, 2007 Apropos of nothing in particular, I thought I might mention that if anyone is checking my own blog and wondering why I have stopped posting, it is not because I am guest blogging here. People in China are no longer able to log onto my site, although people outside of China don't seem to have that problem. I can't get on to post. This could be just a minor and temporary glitch (although an email to the host came back saying that they could find nothing wrong) or if could be part of the clean-up process taking place before the 17th National People's Congress, to be opened on October 15. Of course I will never know. You might have thought that rather technical discussions on problems with managing domestic repo rates had no chance of inflaming the masses, but it seems that you would have been wrong

 

  By: Gano* on Martedì 25 Settembre 2007 11:04

Comunque chi negli ultimi due anni nella Cina ci ha creduto ha fatto uno dei migliori investimenti...

 

  By: pastrocchio on Lunedì 24 Settembre 2007 17:26

superpotenza militare - - - come numero di soldatini forse in realtà solo molto dietro ai russi fanno pari con francesi e inglesi 1- non hanno portaerei (l'hanno comprata 1 usata da rottamare) 2- non hanno un sistema gps x tutta l'avionica (gps è del pentagono, i russi ne hanno un altro) - con cosa guidano un missile i cinesi? con solo balistica sono fritti. 3- non hanno basi militari all'estero (si discute sullo stretto della malacca o come si chiama ma per ora non hanno niente) 4- hanno poche testate nucleari 5- sono poco aggiornati come caccia e bombardieri l'unica cosa moderna/innovativa che hanno è un missile sunburn che vola al pelo acqua per affondare portaerei altrui (leggi usa) insomma per ora per ora è basta sono tranquilli

 

  By: omero on Lunedì 24 Settembre 2007 17:05

Secondo me la Cina va vista come un continente e non come un paese come Giappone o Corea. Si puo' pensare che la parte Est raggiungerà abbastanza in fretta Corea, Giappone e Taiwan e che altre zone resterano molto meno sviluppate. Penso inoltre che la Cina passerà da una classica crisi di sovraprodduzione (o cattiva allocazione delle risorse), di infrastrutture, capacità produttive, ingenieri.. ma dalle "ceneri" di questa crisi verrà fuori una Cina moderna e forse leader nell'innovazione in molti campi.

 

  By: Gano* on Lunedì 24 Settembre 2007 16:54

Ognuno alle sue opinioni sul mercato, e se non ci fosse questa differenza di opinioni tra le varie persone non si potrebbe fare il prezzo. Io per esempio, a differenza del bloggista, sono Toro sulla Cina, specialmente nel lungo termine.

 

  By: GZ on Lunedì 24 Settembre 2007 15:43

se leggi ^"China financial markets" il blog#http://piaohaoreport.sampasite.com/blog/^ di questo ex-traders di bonds che ora insegna Finanza nella più importante università di Pechino vedi che è sbalordito dalla realtà cinese, ma parla di una situazione insostenibile ad esempio anche in questo sito dove discute gente esperta che è in Cina o cinesi che stanno in america e hanno contatti con la Cina si da per scontato che le ^perdite sui crediti incagliati della banche cinesi siano pari al 50% del capitale#http://piaohaoreport.sampasite.com/blog/n-16.htm^, cioè che in base a criteri ad esempio europei siano tecnicamente fallite Se in Italia consentissimo alle banche di prestare alla cieca fino ad avere perdite pari al 50% del capitale avremmo per alcuni anni un bel tasso di crescita. I cinesi riescono a farlo perchè sono una superpotenza militare, una potenza economica, mentono sistematicamente a livello ufficiale e tengono tutto sotto censura per cui la gente lo accenna solo nei blog ma Morgan Stanley, Deutsche, Barcley's, Goldman, Unicrediti se ne stanno zitte e il mercato fa finta di niente -------- ...that total losses on existing NPLs would likely amount to 50% more than total capital and reserves, and this does not take into account the recent explosion in lending and the impact of a possible economic slowdown or contraction. If interest rates rise, as I discuss in the previous entry, this exacerbates the problem by accelerating principle payments, for reasons I discuss in an entry on August 22. Therein lies the problem. One the one hand, it is crucial to strengthen the financial sytem before allowing the currency to aprreciate much, because one of the great risks is the possibility that an adverse shock may lead to a breakdown in the banking system. On the other, postponing the currency adjustment actually weakens the banking system in a number of ways ...... --------------- se dopo 2.500 anni di civiltà cinese il loro livello di vita MEDIO, (quello di 1.3 miliardi di cinesi non dei 200 milioni che si vedono in TV nelle grandi città della costa) è ancora inferiore a quello del Brasile o della Turchia forse qualcosa non funziona bene nel loro sistema...

 

  By: Gano* on Lunedì 24 Settembre 2007 14:56

Ho lavorato in passato con cinesi: la competizione la' e' feroce. Non credo abbiano vita facile, lavorano come matti, con grandissima dedizione, per salari (per ora) piuttosto bassi; ma lo sviluppo del paese e' garantito. Mi pare che siamo piuttosto noi occidentali che oramai ci piace il benessere accompagnato da un certo grattamento de panza. Cosi' ora il benessere siamo costretti a prendercelo a credito. Ma viene sempre il giorno quando l' oste passa a richiedere il conto.

 

  By: Esteban on Lunedì 24 Settembre 2007 14:32

Si Ok ... Nella realtà c'è stato con una agenzia italiana ed un tipo che ci va regolarmente da un 20 anni . Ci sarà stato un 300 volte (mi raccontava) ... hanno bruciato in un mese le parti + interessanti e caratteristiche ... Mi ha psiegato che non sono tutte rose e fiori ... Ma mi ha pure detto che l'aria di cui siamo gonfi noi Italiani è la stessa della quale erano gonfi gli americani ... Considerato che gira tutto il mondo ... se mi dice queste cose ... ci credo !

 

  By: Gano* on Lunedì 24 Settembre 2007 14:16

Sono stato in Cina alcuni anni fa e mi sono reso conto di molte cose che forse e' meglio vedere di persona che conoscere solo per sentito dire o leggendo i blog o gli articoli di questo o quello, anche per l' enorme differenza culturale tra la Cina e l' Occidente. Chi c'e' stato piu' recentemente mi anche ha anche detto che da allora e' comunque gia' cambiata moltissimo in senso ultracapitalistico ed ultra competitivo. Ci ritornero' l' anno prossimo in occasione delle Olimpiadi (che saranno sicuramente le piu' spettacolari e magnifiche della storia moderna). Se le cose non sono cambiate direi che il Toro sulla Cina e' appena cominciato...

 

  By: Esteban on Lunedì 24 Settembre 2007 14:10

Mi è appena rientrato un amico dalla cina . C'è rimasto un mesetto per farsi una idea ... Beh ... la prima cosa che mi ha detto è che non abbiamo speranze ... L'Italia è già morta ! E' un po lunga spiegarne i motivi ma posto il link di uno spettacolo (ce ne sono 3 in cina in questo momento) la cui regia è ad opera di Zhang Yimou (il regista di lanterne rosse). Il biglietto è di appena 30 euro ... anche se solamente stranieri o migliardari cinesi possono permetterselo . Mi ha spiegato che mai nella sua vita ha visto una cosa simile ... Le persone piangevano dall'emozione ... considerate che tutte le scenografie luci etc ... escono da lì "sotto" loro stessi recitano con i piedi 5 cm "sotto", il palco è ... (poi lo vedete) ... Quelle dietro non sono scenografie è ambiente naturale ... 5000 persone per questo spettacolo di 1 e 1/4 . chiaro che con quei costi di manodopera ... è fattibile ... Ma è lì che lo trovate... ^Impression West Lake#http://www.youtube.com/watch?v=kabVp6R1Gfg^

 

  By: Gano* on Lunedì 24 Settembre 2007 13:15

E' vero, Pattis ha ragione. Ed e' d'altronde proprio questo il modo con cui (per ora) la Cina garantisce il proprio sviluppo, riciclando il debito americano sulle borse per mantenere i consumi e creando nello stesso tempo a casa propria le necessarie infrastrutture per il domani. E' fondamentale per la Cina infatti superare una certa massa critica in termini di a) infrastrutture, b) percentuale di popolazione istruita in grado di poter utilizzare le nuove infrastrutture. Superata questa massa critica cambiera' necessariamente il registro, e probabilmente i tempi per l' Occidente si faranno un po' piu' duri, almeno nei termini in cui nessuno ci vendera' piu' a credito e il benessere andra' sudato anche da noi. Comunque, per farla breve, sono Toro anch'io sulla Cina.

 

  By: gianlini on Lunedì 24 Settembre 2007 10:16

già se cambiassero lingua e adottassero, ad esempio, l'italiano, si troverebbero a dover studiare un sacco di ore in meno

gli esami in Cina - gz  

  By: GZ on Lunedì 24 Settembre 2007 02:01

il miglior blog sui cambi è quello secondo me di Brad Setser, il socio di Nouriel Roubini, su cui poi partecipano alla discussione molti piuttosto bravi e questa settimana Setser è sostituito da Michael Pettis che insegna ora Finanza all'università di Pechino, la numero uno in Cina dice che secondo lui il mercato toro globale continua ancora perchè la ^Cina e gli altri Emergenti e Opec riciclano tutto il deficit occidentale sulle borse e non smetteranno#http://www.rgemonitor.com/blog/setser/216420/^ fino a quando proprio non diventa totalmente impossibile, cioè spingeranno a testa bassa ancora anche se ^stanno costruendo e costruendo alla cieca#http://www.cbsnews.com/stories/2007/08/28/world/main3213263.shtml^ fabbriche, condomini e centri commerciali Inoltre è interessante alla luce degli esami di ammissione a medicina italiani comprati ovunque e il fatto che le facoltà scientifiche sono semivuote l'approccio dei cinesi, i quali stanno a scuola dalle 7:30 all 11 di sera, studiano solo cose tecnico-scientifiche, quando danno gli esami si muovono intere famiglie a supporto perchè è questione di vita o di morte e le autorità sospendono persino i lavori di costruzione nella zona per paura di disturbarli dice che studiano talmente tanto che uno studente laureato o un dottorato cinese sembra come personalità un ragazzo di 14 anni perchè non è mai uscito di casa se non per andare a lezione -------------- MICHAEL PETTIS: I spent last August volunteering to teach English at one of the leading schools in Shanxi province, and even though it was the summer holidays, the students came into school at 7.30 every morning and didn't leave until 11 o'clock at night, six days a week. JOHN TAYLOR: There's little free time for sport, romance, or fun, for those children wanting to go to university. One of the strange aspects of China is how immature, even naive, many university graduates can be. It's like they're still a teenager. But people the same age who didn't go to university often seem much older than they are. Last week's university entrance exam was big news in China. Pictures were published of anxious parents gathered outside testing halls. Nearby hotels were booked out by some parents wanting their child to rest in comfort during lunch breaks, and not to have to endure lengthy journeys home at night. Some governments even forbid open-air karaoke and urged some construction sites to halt, so as not to distract students. Professor Pettis, though, is critical China's education system, and the entrance exam. MICHAEL PETTIS: It's fair in the sense that it's a pretty straightforward exam in which there is little opportunity for influence or wealth directly to impact it. There are a number of things that are unfair about it. One is there is a provincial quota system, so different provinces have very different quotas, and if you look at sort of a quota to population measure it is far, far easier to get into the top universities if you are from Beijing or Shanghai. JOHN TAYLOR: But his major criticism is that the national exam is a very limited way of judging the calibre of students. MICHAEL PETTIS: Many professors in, or many teachers, in middle schools and the high schools in which the students come out, have told me what I think is probably intuitively reasonable, and that is that the way to do well on the exam is basically memorise, memorise, memorise. Questioning anything the teacher says is a complete waste of time. Doing any sort of additional reading or research out of interest is a complete waste of time. The only thing that matters is what's on the exam and what is considered the correct answer for that exam. JOHN TAYLOR: Professor Pettis says that approach means that many students who should be embraced by universities aren't. MICHAEL PETTIS: I think a lot of extremely bright, extremely imaginative students are excluded from the top universities because their minds might not necessarily work in that way. And in addition, other students who may be fairly imaginative have it sort of ground out of them. JOHN TAYLOR: All this is not to say that China's universities are filled with robot-like dummies. MICHAEL PETTIS: I've taught at both Tsinghua and Peking University, and those are easily recognised as the top two universities in the country. And my guess, from having taught and lectured at a number of schools in Europe and the United States, is that student for student, on average, they probably have the most intelligent student bodies in the world, which makes it all the more depressing that they're doing such a bad job of selecting and teaching this quality of student. JOHN TAYLOR: What does this then mean for China? Does it really matter? Professor Pettis believes it's holding China back. MICHAEL PETTIS: China is at the stage where there's a lot expectations that it'll become a major science and technology and cultural centre, a great sort of creative force. But unless they radically change the educational system I just don't see any chance of that happening. The educational system weeds out the most creative individuals, or grinds it out. HAMISH ROBERTSON: Professor Michael Pettis from China's Peking University, speaking to our China Correspondent, John Taylor.