BCE, FMI, Cipro, Grecia, Portogallo, Irlanda...

 

  By: muschio on Martedì 15 Marzo 2011 00:59

" Cosa aspettano i greci a fare come l'Islanda e mandarli a affanc... dicendo: "ehi calma... i debiti verso Paribas, Barclay's, Unicredit, Commerzbank e Deutsche Bank... li paghiamo ...per metà... e quando possiamo, come la Russia e l'Argentina ...Il porto del Pireo non lo vendiamo, lo abbiamo dai tempi di Socrate e siamo affezionati... la prossima volta state più attenti a fare credito..." Grande Compagno Zibordi! L'Emilia Rossa che torna! sono commosso Compagno, anche il Compagno Anti starà piangendo.

 

  By: Esteban. on Martedì 15 Marzo 2011 00:22

La morsa che si stringe su Grecia, Portogallo e Irlanda - GZ  

  By: GZ on Lunedì 14 Marzo 2011 23:43

Tra il terremoto, tsunami e reattore nucleare da una parte e la Libia dall'altro nessun media ha notato tre notizie drammatiche 1) ^sabato in Portogallo 300mila persone sono scese in piazza contro l'austerità#http://news.yahoo.com/s/afp/20110312/bs_afp/portugaldemo^ imposta dalla UE e dal G10 al paese che in pratica equivale ad un taglio del PIL del -5.6% (tramite riduzioni di spesa pubblica e aumenti di tasse massicci). In Portogallo ci sono solo 10 milioni di persone per cui è come se in Italia avessero manifestato quasi 2 milioni di persone. I tagli che vengono imposti al Portogallo sono equivalenti a una finanziaria da 70 miliardi di euro in Italia. Il Portogallo ha debito totale pari al 330% del PIL, senza una svalutazione del -30% del cambio è fritto, coi tagli di spesa soffoca lentamente e basta. Ma non finirà così, la disoccupazione giovanile ufficiale è al 35-40% e i manifestanti si ispiravano negli slogan e striscioni all'Egitto, Bahrein, Libia, Tunisia e Yemen. 2) L'altra notizia, veramente incredibile, è che come se niente fosse sabato il "direttivo" della UE assieme al FMI e la BCE ha chiesto alla Grecia in cambio di una riduzione di un punto percentuale dei tassi di interesse che paga sul suo debito pubblico ^di privatizzare e vendere per pagare debiti CINQUANTA MILIARDI DI EURO di infrastrutture (porti, aereporti, ferrovie...#http://www.telegraph.co.uk/finance/economics/8379163/Total-German-triumph-as-EU-minnows-subjugated.html^). Questa estate il governo greco aveva concordato come parte del piano di tagli ed austerità di vendere 5 miliardi di asset dello stato. Ieri l'altro come se niente fosse il "governo globale" (FED,BCE, UE, FMI, G10) ha aumentato a 50 miliardi. La Grecia ha debiti per 200 miliardi circa. Per ridurgli i tassi di interesse dal 6% al 5%% sugli "aiuti" della UE-FMI le chiedono, in aggiunta a tagli di spesa pubblica e aumenti di tasse, di vendere anche 50 miliardi (MILIARDI) di asset dello stato ad investitori esteri (!!!!). Cosa aspettano i greci a fare come l'Islanda e mandarli a affanc... dicendo: "ehi calma... i debiti verso Paribas, Barclay's, Unicredit, Commerzbank e Deutsche Bank... li paghiamo ...per metà... e quando possiamo, come la Russia e l'Argentina ...Il porto del Pireo non lo vendiamo, lo abbiamo dai tempi di Socrate e siamo affezionati... la prossima volta state più attenti a fare credito..." 3) Infine, c'è stato il summit europeo che si è sostanzialmente piegato alla Germania e alla sua richiesta che chi vuole credito deve soffrire aumenti di tasse, riduzioni di spesa pubblica e vendite di infrastrutture e asset statali massicci. La Merkel, avendo appena perso altre elezioni locali, è andata giù pesante. Ha detto: ^"non siamo soddisfatti di quell che promette l'Irlanda per cui non le abbiamo ridotto i tassi che deve pagare per l'assistenza che la UE le fornisce... per cui abbiamo ridotto i tassi solo alla Grecia (che ha accettato di vendere 50 miliardi di asset)"#http://www.telegraph.co.uk/finance/economics/8379163/Total-German-triumph-as-EU-minnows-subjugated.html^ Quanto tempo occorrerà perchè greci, irlandesi, portoghesi e spagnoli a cui vengono imposti aumenti di tasse, tagli di pensioni e stipendi, vendite di infrastrutture... si ribellino come in Egitto ? (se vuoi ^leggi qui tutto il quadro su Grecia, Portogallo e Irlanda#http://www.nakedcapitalism.com/2011/03/eu-puts-peripheral-countries-on-the-rack.html^)

Les Allemands paieront (gli italiani un poco meno) - gz  

  By: GZ on Domenica 13 Novembre 2005 23:08

Come scrive Le Monde: ^"...Les Allemands Paieront..." i tedeschi pagheranno#http://www.lemonde.fr/web/article/0,1-0@2-3214,36-709559@51-642773,0.html^ visto che il nuovo governo di compromesso tra socialisti e democristiani ha deciso ieri di aumentare le tasse (IVA dal 16 al 19%) Questo non è un bene ^per il mercato tedesco a media capitalizzazione#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=6021&reply_id=55837^, magari non nell'immediato ma nei prossimi mesi mentre probabilmente non incide sulle mega società del DAX che sono mezzi monopoli e multinazionali. Dato che la Germania è l'unico paese al mondo dove gli immobili non si sono apprezzati e ci sono mega ristrutturazioni con massicci licenziamenti a Siemens, Daimler, BMW ecc....un aumento delle tasse ovviamente deprimerà i consumi. Questo esito illustra il fatto che quello che conta non è il colore dei partiti ma la concorrenza tra loro. Quando governava Schroeder, temendo di perdere le elezioni per via dell'economia stagnante aveva cercato di ridurre un poco le tasse. Idem la Merkel quando era all'opposizione proponeva la "flat tax". Inaspettatamente hanno pareggiato alle elezioni, ora governano assieme per cui si possono rilassare e fanno la cosa naturale a cui tende ogni individuo o gruppo cioè aumentare i soldi a sua disposizione (le tasse) In Italia succede il contrario: essendo disperati di perdere il centro-destra qualcosa di utile lo sta finalmente facendo con Tremonti tassando i mega profitti dei monopoli del MIB30 (l'ironia è che governi con dentro due partiti comunisti e uno ex-comunista se ne sono guardati bene, anzi grazie alla somma delle misure adottate negli anni '90 le società del MIB30 pagano ora in media il 30% effettivo di tasse). Ad esempio Tremonti ha appena messo nella finanziaria 1.7 miliardi di tasse in capo alle banche, ha cercato di far pagare all'Enel e Terna e circa un altro miliardo a carico di società del Mib40 come Autostrade, tramite una serie di misure sull'ammortamento dell'avviamento. Ed è corretto socialmente ed economicamente ^tassare i profitti eccessivi oggi delle grandi società#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=5226&reply_id=56255^ (La cosa buffa è che la sinistra non tassa i profitti dei monopoli e propone invece di tassare i cittadini che investono in bot ed azioni, a dimostrazione che i ruoli sono intercambiabili) E non va dimenticato che in qualche modo le aliquote minime e massime dell'Irpef sono state ridotte e le aliquote per le imprese come mostra questo ^studio di KPMG sono scese dal 52% al 37%#http://www.kpmg.it/allegati/pdf122255835854964.pdf^ il che non è affatto poco (anche se restano alte rispetto agli altri ) Italia - Germania 3 a 2

Inflazione e Tassi in Europa - quarterback  

  By: quarterback on Venerdì 11 Maggio 2001 14:01

Le agenzie hanno appena battuto i dati sull 'inflazione in eurolandia .Uno schizzo in alto in un tutta eurolandia .Solo l' Italia ha ancora dei dati che paiono sotto controllo .Ed in effetti da noi sono i dati e non l' inflazione ad essere "sotto controllo".Ma quello su cui vorrei sollecitare le intelligenze è lo stato di cancrena politico economica di eurolandia.Da ieri sappiamo che la putrefazione è arrivata ad intaccare anche la massima istituzione monetaria .Dopo mesi di attendismo in cui si sono sprecate parole per spiegare ai mercati le ragioni di una politica super prudente.Viene compiuta una mossa " a sorpresa" .Io sorprese non ne ho avute.Alla vigilia di appuntamenti elettorali (italia e inghilterra) decisivi le socialburocrazie europee hanno voluto a tutti i costi tentare di dare un ' iniezione di fiducia ,creare un clima di innaturale soddisfazione.Rivolgendosi alle masse sociali del loro elettorato di riferimento un pò agitate per i rinnovi contrattuali hanno voluto dire : l' inflazione non c' è nel nostro paradiso terrestre.Il nostro modello di crescita funziona .La sorpresa è venuta il giorno dopo.Pochi sono in grado di percepire il livello dello scontro in atto e il terrore di un establishment che deve fare i conti con la propria arrogante impotenza ed il rischio di perdere la gigantesca rendita parassitaria costruita ai danni dell' economia reale.L' euro è stato l' estremo tentativo di difesa per lasciere fuori dalla porta la globalizzazione ed il rinnovamento.E' costato a tedeschi e francesi il 30% del valore della loro ricchezza.A noi italiani non è costato nulla .Già perchè noi abbiamo fatto la nostra solita svalutazione competitiva di un terzo ogni tre o quattro anni.Non siamo noi ad essere entrati nell' euro sono i tedeschi ed i francesi che sono entrati nella lira.E' un dato incontestabile ma il bombardamento a tappeto ha ormai rintronato tutti.L' europa è un economia in declino .Non fa innovazione tecnologica .Ha un modello economico sociale dove i ceti produttivi devono mantenere una casta di inutili e costosi legislatori controllori che con la nascita delle istituzioni europee si sono moltiplicati.Ormai la zecca ha le dimensioni della pecora e quest'ultima non ce la fa a portarla in giro.Questo è il simbolo che bisognerebbe stampare sull' euro .L'ipocrisia e la dissociazione mentale raggiunge il culmine in questi mesi dove un 2% di incremento del PIL da noi è una robusta crescita negli usa è una preoccupante recessione.