L'attacco speculativo è un'occasione - Gzibordi

Ridurre Un Poco Le Azioni - Gzibordi  

  By: GZ on Lunedì 14 Maggio 2001 14:35

scusa Riccardo, ma se dopo esser saliti si ha una fase laterale di oscillazione io mi aspetto che il volume diminuisca e mi sembra un buon segno o perlomeno neutro. Se in una fascia di congestione dopo un nuovo massimo il volume aumenta invece mi viene da pensare che sia chi si sta scaricando titoli o si vende scoperto che fa aumentare i volumi. Ad es Gary B Smith usa sempre questo schema su thestreet Modificato da - gzibordi on 5/14/2001 12:37:36

L'attacco speculativo è un'occasione - Gzibordi  

  By: GZ on Lunedì 14 Maggio 2001 13:09

la politica è noiosa e anche deprimente, ma se non altro con i mercati finanziari globali e online ora chi ha un opinione può verificarla (in una certa misura) scommettendo soldi sull'effetto delle elezioni. Se la tua analisi politica è giusta lo vedi sul mercato. Discutere di politica come al bar non è quello che si vuole, ma l'effetto della politica sulla borsa italiana è molto rilevante e ora non solo sui singoli titoli, ma anche un poco sul listino. Ad es. oggi ci sono stati due movimenti del FIB30, l'apertura in basso di 400 punti in linea con gli altri indici esteri e il rimbalzo di 400 punti alle 10:00. L'analisi che ho fatto mi ha fatto anticipare sia l'uno che l'altro. Il cedimento perchè le borse devono scontare dati negativi e il rimbalzo perchè ci si è resi conti che Berlusconi può governare. E' ora ? Ora tocca all'attacco speculativo sull'Italia, ad es. in linea di quello che dice "Michelino", perchè appunto c'è chi pensa che occorra mostrare che il paese è diviso e il governo non è affidabile. La cosa interessante è questa però: se la "linea" di Luke e Michelino è corretta l'occasione per fare soldi è attacco speculativo sull'Italia. se quello che penso io o anche Massimo è corretto invece l'occasione (Nasdaq permettendo) è l'acquisto sull'attacco speculativo Ecco che di colpo anche l'analisi politica diventa interessante no ?

Dall'estero pioveranno vendite - lu.luke  

  By: lu.luke on Sabato 12 Maggio 2001 12:45

Mi consenta, Zibordi... Spiacente di non poter condividere il suo ottimismo pre-elettorale. Berlusconi vincerà, non ho dubbi fin da mercoledì (poi il derby di ieri sera ha spazzato via ogni residua perplessità). Mercoledì, da Vespa, il Signor B. ha dimostrato di che sicura pasta è fatto. E' un formidabile imbonitore ed utilizza il mezzo attualmente più diretto e comunicativo per convincere gli italioti (quelli che per loro natura hanno la necessità di delegare sempre a qualcuno le responsabilità, individuali e collettive) che è l'uomo giusto al momento giusto per dimenticare tutti i problemi, quelli quotidiani e quelli annosi. Tutto qui. Il salotto di Costanzo è stata la summa theologica della campagna elettorale che lei sbaglia (le assicuro: sbaglia) a definire di centro destra. E' stata solo una apologia del Capo, quindi dell'Azienda, quindi del Partito, quindi dei quattro amici al bar (ci sarebbero nessi evidenti con logge massoniche di appartenza comune agli amici, ma lasciamo perdere...). La destra italiana, quella vera, è Fini, splendido esempio di conservatore illuminato di stampo anglosassone, molto politicaly correct, molto poco presente in questa campagna elettorale - nella quale invece ha furoreggiato gente come Casini e Buttiglione. Lui, Fini, deve risolvere ancora i problemi di gestione di un partito che per metà urla "alalà", figuriamoci se poteva contrapporsi agli eccessi mediatici del Capo. Ha lasciato correre, deve già digerire la convivenza con tal Bossi della Bovisa, fulgido esempio di allenatore di calcio anni '70 ("spezzalo...", "rompilo...", non dargli treguaaaaaa...") applicato all'agone politico. Mercoledì, in "Porta a porta" ho visto il Signor B. già incoronato presidente del consiglio e non c'era bisogno di scomodare il Rutelli messoinpiedi dalla sinistra (D'Alema+Mastella, ma che sinistra è questa?) perchè fosse immolato sugli altari di una sconfitta certa. La sola sinistra decente in Italia è quella della "Repubblica" e se avesse fatto mancare il suo apporto dialettico, in questa tornata elettorale, Berlusconi avebbe vinto con il 75% dei consensi. Invece ha limato un po' di quel vantaggio e quindi la gente sa che verrà punita, dopo, per questo: osservi le quotazioni delll'Espresso e lo spread che si è venuto a creare con la gemella Mediaset. La sinistra è noiosa, ha un personale burocratico e poco incline alla genialità istituzionale; ha preso atto della limitazione di sovranità indotta dai vincoli dell'UE, ha scelto i cavalli sbagliati (Colaninno) e poi - storicamente - ha il tragico difetto di non saper scrivere le leggi. Perderà, magari in un bagno di sangue come l'Inter ieri sera; lo merita, anche perchè perdendo in questo modo dimostrerà di non aver reso un gran servizio al paese. Ma il paese non verrà stordito da una crisi di entusiasmo dopo che il Signor B. avrà assunto la guida di tutto quello che manca alla sua collezione. Certo: un po' di Montedison, qualche spruzzata di Mediobanca, magari anche la Telecom (perchè no?) e poi? Dovesse ridurre le tasse io sarei il primo a gaudere, ma lo farà? Il buon Monti ha sempre evitato di schierarsi con l'uno o l'altro dei poli per evitare di dover poi avallare le scelleratezze che si raccontano in campagna elettorale. Tutti noi però sappiamo che inflazione, disoccupazione, pressione fiscale, ecc. sono variabili indipendenti dal potere dell'esecutivo nazionale e la Borsa lo sa meglio di chiunque altro. Chi poi scava nei ricordi, può rammentare che storicamente le destre si impongono nei periodi pre-recessivi, quando cioè alla gente deve essere richiesto qualche sacrificio o si vorrà comunque comprimere diritti e legittime aspettative dei più. Se proprio vogliamo vedere le cose da un lato statistico, osserviamo l'andamento degli indici USA nell'ottava Clintoniana ed il mib. dal 1996 ad oggi. Le concedo due giorni di (simil)euforia, poi dall'estero cominceranno a piovere vendite, ne stia certo, perchè "The Economist" è un giornale ben trattato nella City e chi, a Londra, se la sente di dar credito ad un governo che potrebbe promuovere a ministro, che so, Emilio Fede? Io sono arrivato ad un punto della mia vita in cui gli ideali politici hanno ceduto il posto al rispetto delle regole istituzionali: quelle che per esempio Gore ha dimostrato di saper apprezzare ritirandosi ad un certo punto dalla querelle post-elettorale. In Italia non sarebbe mai successo, certo. QB potrebbe dirle meglio di me quanto invece la composizione del mib30 rifletta l'intenzione di tutti i potentati politici di restare ben aggrappati al loro servaggi. Vuole qualche titolo buono per il dopo? Caltagirone (la figlia del boss è fidanzata con Casini, mi pare). Italcementi, Buzzi & co. (il "cartello" cementiero è talmente solido che tutti beneficeranno del finto rilancio dell'economia pubblica). Il gruppo Agnelli (l'Avvocato si è schierato da un pezzo). Monrif (ben allineato). Forse anche AEM (Albertini magari potrà privatizzarla tutta). Poi, quando la farsa Montedison si sarà risolta, tutti in fretta a vendere tutto. Perciò io rimango negli USA, dove Bush - che è di destra per davvero - ha appena finito di gridare alla recessione perchè tutto il Congresso ha appovato i tagli fiscali. Dove il Nasdaq forse ha finalmente finito di ritracciare (stop loss del compo. a 2088/2085, ricorda? Beh, ancora salvo). Dove CSCO dmostra di reggere quota 18,8$; anzi, se osserva bene il grafico magari può notare anche lei un timido break-out rialzista in formazione. Però, la prego: non continui a paragonare il Signor B. con i Gates, gli Ellison e gli altri. Quelli hanno creato qualcosa. L'altro ha solo profittato di condizioni favorevoli nel circuito dei finanziamenti bancari per comprarsi quello che era in vendita. Cioè tutto. Edited by - lu.luke on 5/12/2001 10:52:29