La Moneta Elettronica di Stato (conti correnti presso il Tesoro che pagano interessi)

 

  By: robom1 on Domenica 25 Gennaio 2015 13:37

Classificazione della CDP in debito pubblico Ho la sensazione vedendo certi dati che a partire dal 2003 CDP non è piu' dentro il debito pubblico.

 

  By: XTOL on Domenica 25 Gennaio 2015 11:57

come scritto tempo fa, la deflazione da tecnologia è bellissima, quella da contrazione monetaria è orribile. della prima dobbiamo essere grati agli imprenditori, della seconda dobbiamo biasimare il sistema stato/bc/banche private (la moneta-debito imposta per legge) ps: il qe di draghi non farà nemmeno il solletico alla deflazione monetaria

 

  By: hobi50 on Domenica 25 Gennaio 2015 11:43

Questa lotta alla deflazione è la lotta del potere INDEBITATO. Ma ad esempio non è nel mio personale interesse. Certo la deflazione non favorisce i consumi. Ma se dite che una scelta di consumo è determinato dal fatto che la dilazione di un anno potrà comportare un risparmio del 1% ( e ci vado giù pesante ..) mi vien da ridire. La deflazione è solo una potente spia che l'economia va male. Che ne sia la causa principale,ho qualche dubbio. Hobi

 

  By: XTOL on Domenica 25 Gennaio 2015 11:20

questo è il gancio allo stomaco, altroché le pugnette socialiste: ^Deflazione Tecnologica, Deflazione Generazionale. Evviva la Deflazione.#http://www.rischiocalcolato.it/2015/01/deflazione-tecnologica-deflazione-generazionale-evviva-la-deflazione.html^ da leggere e metabolizzare

 

  By: Bullfin on Domenica 25 Gennaio 2015 11:13

Solo una vera sinistra proletaria e compatta puo'' assestare un bel gancio sullo stomaco delle elite finanzfasciofeudali ! Si sono d'accordo, l'unica cosa è che è la sinistra italiana, europea in generis che sostiene, l'euro, i banchieri e la caduta della democrazia....

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: DOTT JOSE on Sabato 24 Gennaio 2015 19:24

Ti si scalda il cuore e si riempie a vedere Tsipras che chiude la campagna elettorale con il canto partigiano "Bella Ciao " e tutta la piazza impazzisce e lo segue saltando! Sono soddisfazioni!! Solo una vera sinistra proletaria e compatta puo'' assestare un bel gancio sullo stomaco delle elite finanzfasciofeudali ! http://video.repubblica.it/dossier/crisi-grecia-2011/grecia-tsipras-chiude-con-bella-ciao-e-la-piazza-balla/189678/188616ude

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: GZ on Giovedì 08 Gennaio 2015 20:39

Warren Mosler, Bill Mitchell dicono che la Commissione Europea sarà contraria. Sicuro. Io ad esempio l'ho sempre dato per scontato. E allora ? Non è un piano disegnato per andare d'accordo con tutti gli altri paesi europei, con la BCE, la Commissione e la Merkel. Quello era ad es il piano "PADRE" firmato da Prodi Questo è un piano per negoziare con questa gente da una posizione di forza, per negoziare alla fine l'uscita dall'Euro a tappe, graduale, mettendole di fronte a dei fatti compiuti Dato che rientra nei poteri attuali dello stato creare sconti fiscali differiti, emettere BTP accetati per pagare le tasse e nazionalizzare una banca lo stato italiano può farlo, per proprio conto, senza chiedere permesso

 

  By: hobi50 on Giovedì 08 Gennaio 2015 12:35

Dott. Zibordi ,visto che un amico del forum mi ha segnalato un mio post del 6 ottobre del 2010..le risparmio la fatica. LEGGA ED IMPARI ! "Il fatto che Cattaneo non abbia ben capito come funziona la creazione di moneta da parte delle banche ( c'è infatti un CLAMOROSO errore ),non significa che la sua proposta dei CCF sia sballata. Le due cose ( moneta e CCF ) non corrono sullo stesso piano. . I limiti della proposta CCF li hanno invece ben evidenziati Mosler e Mitchell. Limiti tecnici intrinsechi alla proposta stessa e non certo relativi al mainfraim ideologico (MMT) in cui tale tecnicismo è stato concepito. Mosler dice: "Naturalmente rimane aperto il tema delle reazioni dell’Unione Europea la quale potrebbe esigere che qualsiasi tipo di differenziale, tra spesa e gettito fiscale, debba rispettare i parametri di Maastricht anche se finanziato da valuta nazionale." Non è solo ragionevole questo sospetto ma è arcisicuro. Voi pensate che in una unione europea ,in cui si parla degli "zero virgola " ,sia concesso ad uno dei PIGGS di fare una politica fiscale che, se viene cannato un elemento di per se stesso di difficilissima individuazione quale il moltiplicatore keynesiano,dopo due o tre anni ,possa comportare un deficit di bilancio statale di qualche decina di miliardi di Euro ? Mitchell dice : "The authors believe the scheme would not violate the “State aid” provisions under EU law. I cannot comment on that without further scrutiny of the law and I prefer to leave those discussions to the lawyers." Yes ...to the lawyers ...ma quello di cui si parla è un escamotage alle attuali norme e se riposa o meno su valide basi giuridiche ( e contabili ) non è cosa secondaria ! Sempre Mitchell. What they propose is that: … the Italian government could issue new bills called CCF (Certificati di Credito Fiscale = Tax Credit Certificates) by amounts necessary to gradually close the economy’s output gap, taking into consideration plausible values of the fiscal multiplier for an economy with large unutilized capacity where monetary policy operates under the zero lower bound. ...plausible values of the fiscal multiplier .. Ma è basilare per un economista esprimersi sul moltiplicatore ! Quelli dell'IMF si sono sputtanati con i moltiplicatori. Insomma Mosler e Mitchell dicono questo. L'idea ( che rientra nell'alveo MMT ) è ovviamente buona. Ma che sia giuridicamente fattibile nel tecnicismo proposto, che sia accettabile da parte delle autorità europee ,e che ,cosa più importante, il moltiplicatore keynesiano scelto sia corretto .....non lo sappiamo. Hobi " Hobi

 

  By: hobi50 on Giovedì 08 Gennaio 2015 12:03

Io vado sempre e solo a memoria. Ha un solo modo per smentirmi. Posti quello che Lei ha messo su questo forum . Sono dichiarazioni di Mosler e Mitchell. Quello che hanno scritto come prefazione al suo libro mi permetta di non averlo letto. Hobi.

 

  By: GZ on Giovedì 08 Gennaio 2015 11:42

Mosler ha scritto la prefazione al libro ed è il coautore di diversi articoli scritti assieme per sostenere il piano! (tipo quello uscito su economonitor) il difetto di scrivere di cose di cui non si è letto è che poi si parla a casaccio... (tra l'altro Mosler non ha mai parlato in vita sua di "moltiplicatori")

 

  By: hobi50 on Giovedì 08 Gennaio 2015 10:37

"iv) infine lo stato italiano nazionalizzerebbe due banche (o una banca ad esempio MPS e in più utilizza la Cassa Depositi e Prestiti adattandone lo statuto) e farebbe comprare a queste i crediti fiscali e anche i BTP "fiscali" quando sia necessario (quando sia sotto attacco dai mercati) ". Questa è un ' altra delle stupidaggini che il Dott. Zibordi ritualmente riciccia. Una banca al 100% pubblica non necessariamente consolida nel bilancio dello stato italiano. Una banca al 100% privata può invece consolidare nel bilancio dello stato italiano. La discriminante qual è visto che non lo è la proprietà ? LA PERCENTUALE DEI RICAVI. Se un istituto di credito ha il 50,1% di ricavi nel settore pubblico allora consolida nel bilancio dello stato. La Cassa Depositi e Prestiti GIA' CONSOLIDA NELLO STATO e quindi fargli comprare titoli non serve ad evitare di aumentare il debito pubblico. Quindi in Italia ci sono tanti GENI ma un po' SOMARI. Hobi

 

  By: hobi50 on Giovedì 08 Gennaio 2015 10:16

"Al convegno recente sull'Euro con Paolo Ferrero , segretario di Rifondazione, Giacchè e altri della sinistra "non renziana", Emiliano Brancaccio, l'economista forse più in vista dell'area SEL, ha liquidato invece il piano dei crediti fiscali che Enrico Grazzini aveva introdotto nella discussione come un "modalità retorica" (per fare discutere)" E' naturale che sia come dice Brancaccio. Ricordo che quando Zibordi chiese il parere di Mosler e/o Mitchell sull'argomento questi risposero. Dal punto di vista economico l'idea è OK ma non ci esprimiamo su : 1) moltiplicatori applicati 2) fattibilità normativa. Hobi

la sinistra sul piano dei crediti fiscali - Moderatore  

  By: Moderatore on Giovedì 08 Gennaio 2015 01:40

Il fondatore di Lotta Continua (assieme a Sofri) e direttore credo del Manifesto, Guido Viale, approva l'idea dei certificati di credito fiscali: "...diverso è il caso dell’eventuale ^intro­du­zione di monete alter­na­tive locali non con­ver­ti­bili, o dei cer­ti­fi­cati di cre­dito fiscale pro­po­sti da Ruf­folo e Sylos Labini, per soste­nere la domanda: potreb­bero far fronte alle esi­genze più impellenti....#http://www.sinistrainrete.info/europa/4539-guido-viale-i-nove-passi-per-ripudiare-il-debito-pubblico.html^. Ma è un commento en passant. Al convegno recente sull'Euro con #b# Paolo Ferrero#/b# , segretario di Rifondazione, Giacchè e altri della sinistra "non renziana", ^Emiliano Brancaccio#https://www.youtube.com/watch?v=ogpQ-bCxqjo^, l'economista forse più in vista dell'area SEL, ha liquidato invece il piano dei crediti fiscali che Enrico Grazzini aveva introdotto nella discussione come un "modalità retorica" (per fare discutere) Il ^Manifesto firmato da Gallino, Sylos-Labini, Bossone, Cattaneo e Grazzini#http://www.syloslabini.info/online/risolviamo-la-crisi-dellitalia-adesso/^ secondo Brancaccio ^è sbagliato tecnicamente (vedi questi tre minuti)#http://www.tubechop.com/watch/4439745^ perchè i crediti fiscali verrebbero considerati come debito pubblico e, contrariamente a quanto scritto da Cattaneo, non si sarebbe in linea con i trattati. Dice Brancaccio che sarebbe solo un "modo retorico di aprire contraddizioni", cioè di far discutere, ma costituirebbe una distrazione. Brancaccio ha in parte ragione perchè considera l'idea di emettere crediti fiscali come un modo di ridurre le tasse rimanendo dentro i trattati europei. Presentato in questo modo il piano si presta alla critica e infatti è per questo motivo sostanzialmente che non l'ho firmato. Brancacccuo è un economista molto efficace nei dibattiti, ma ascoltandolo parlare di #i# "dialettica tra globalismo capitalista e internazionalismo del lavoro"#/i# e suggerire invece, #i# "un lavoro complicato di cercare di interrogarsi sui motivi per cui la sinistra europea è stata in generale acriticamente subalterna al processo di integrazione dei mercati..."#/i# pensi però al fatto che SEL, a differenza di Syriza in Grecia e Podemos in Spagna che sfiorano il 30%, prende qui il 2% dei voti. In altre parole forse dovrebbe prestare attenzione a chi fa uno sforzo di fornire una soluzione pratica e attuabile alla depressione. Sul lato tecnico Brancaccio, come quasi tutti gli economisti attuali, #F_START# size=3 color=blue #F_MID# non distingue o è indifferente rispetto al finanziare i deficit con debito oppure con moneta e non si pone il problema cruciale di come praticamente contrastare il mercato finanziario#F_END# Brancaccio dice in pratica che alla BCE e alla Commissione Europea sarebbero contrari. Sicuro. Non c'è il minimo dubbio che un piano del genere si scontri con la Commissione Europea. Questa può fare una dichiarazione o scrivere al governo italiano una lettera in cui dice che ritiene che offrire sconti (crediti) fiscali, anche se differiti nel tempo, vada considerato equivalente ad un incremento di debito pubblico. E la BCE può minacciare di togliere il supporto dei suoi vari programmi di sostegno all'Italia. Non c'è dubbio che questo possa accadere. Se la Commissione Europa condanna l'Italia e la BCE minaccia di toglierle il supporto sarebbe però una loro interpretazione, perchè nei trattati europei non è previsto un caso del genere, un credito fiscale differito nel tempo. Si da questa opposizione per scontata e nel libro, che contiene più dettagli, #F_START# size=3 color=blue #F_MID#se l'Italia entra in conflitto con la Commissione, ha però gli strumenti per vincere, cioè l'Italia si muove per conto proprio, senza uscire dall'eurozona e per fermarla saranno la Commissione, la BCE o la Germania che dovranno veramente violare i trattati. Il piano è concepito in modo che l'unica cosa che possono fare la Commissione e la BCE è prendersi loro la responsabilità di far saltare tutta l'eurozona.#F_END# Il piano innanzitutto non è solo basato sull'emissione di crediti fiscali, ma anche sull'emissione di Btp fiscali e poi la costituzione di un paio di banche pubbliche che li comprino se necessario. Con queste tre mosse l'Italia non avrà bisogno del sostegno della BCE e quindi potrà creare una moneta complementare da sola, invocando l'emergenza della crisi e una differente interpretazione dei trattati riguardo al trattamento del debito Il punto su cui Brancaccio e altri glissano è che la Commissione non può dire semplicemente che vi sia un aumento del debito pubblico perchè non c'è nessun aumento di spesa nè alcuna diminuzione di entrate per due anni E NESSUNA EMISSIONE DI TITOLI DI STATO ANCHE DOPO. Questo è molto diverso dal violare semplicemente il limite del deficit emettendo più debito pubblico. Marco Cattaneo (che ha avuto l'idea originaria dei crediti fiscali) insiste sul fatto che se riduci le tasse massicciamente per due anni creando moneta poi è possibile che al terzo anno il reddito cresca talmente da far salire anche le entrate dello stato in modo tale da mantenere il deficit al 3%. Questo comunque non è il punto essenziale (perchè è una probabilità, ma è del tutto possibile che al terzo anno si sforerà il limite del 3%) #F_START# size=3 color=blue #F_MID#La cosa essenziale è che in questo modo però torni a finanziare i deficit pubblici con Moneta e non con Debito e Brancaccio sembra non lo noti. #F_END# Se lo stato italiano ad esempio invece riducesse le tasse di 100 mld tout court facendo un bel deficit pubblico del 10% del PIL, innanzitutto violerebbe i trattati senza se e senza ma e poi, stante le regole attuali, dovrebbe emettere 100 miliardi di titoli di stato sul mercato. Se invece emette crediti fiscali differiti di due anni: i) non è certo se violi i trattati, non c'è dubbio che la Commissione Europea scriverà che ritiene che sia così, ma l'Italia può obiettare che invece ritiene di no, dato che è un caso non previsto. Cioè l'Italia può spiazzare la Troika per cosi dire e aprirsi uno spazio all'interno delle norme dei trattati per agire ii) l'Italia ridurebbe le tasse, ad esempio di 100 miliardi,l'anno, SENZA EMETTERE NESSUN TITOLO DI STATO, ma solo strumenti che equivalgono ad una moneta complementare, delle "pseudo-lire" in un certo senso, perchè sarebbero crediti fiscali italiani, valevoli solo da noi ma garantiti in valore dalla loro accettazione da parte dello stato per pagare le tasse iii) In più però qui si è pensato bene a come realizzare il piano senza consenso della BCE, quindi anche nell'ipotesi che questa ritiri ogni appoggio dei suoi programmi di "sostegno" (LTRO, TLTRO, eventuale QE...). L'emissione di crediti fiscali è solo uno di tre elementi. Altrettanto essenziale è "blindare i BTP" tramite un decreto che dica che lo stato li accetta per pagare le tasse, quando lo ritenga opportuno (quando sia sotto attacco dai mercati) iv) infine lo stato italiano nazionalizzerebbe due banche (o una banca ad esempio MPS e in più utilizza la Cassa Depositi e Prestiti adattandone lo statuto) e farebbe comprare a queste i crediti fiscali e anche i BTP "fiscali" quando sia necessario (quando sia sotto attacco dai mercati) Insomma non si tratta solo di emettere crediti fiscali differiti e supporre che venga accettato perchè non viola formalmente i trattati (come sembra aver capito Brancaccio). Non si è così ingenui da pensare che sia così facile Bisogna pensare però quale sia l'alternativa attuale, quella reale a cui l'Italia è avviata. Siamo avviati ad un default sul debito pubblico (a cui preparano se noti insider come Lucrezia Reichlin che era capo ufficio studi alla BCE) oppure un ritorno alla Lira come predicato da Lega, M5S e altri del centro destra in varie forme. Il vantaggio del piano rispetto al ritorno alla Lira è che non devi preoccuparti del cambio e del debito estero e sei protetto da Target2 (vedi ^"Gli Euro Sono Uguali in Tutta Europa, ma le Banche Centrali Sono Diverse"#http://www.cobraf.com/blog/defaultEconomia.php?topicGroupID=1&idr=123576034#123576034^ e ^"Perchè i Tedeschi Sembrano o Sono Cattivi"#http://www.cobraf.com/blog/defaultEconomia.php?topicGroupID=1&idr=123576154#123576154^) #F_START# size=3 color=blue #F_MID# Occorre qualcosa di altrettanto radicale e decisivo di un ritorno alla propria moneta nazionale, ma meno pericoloso e conflittuale. Non si sta proponendo di convincere la Commissione Europea, la BCE e la Germania, ma di negoziare con loro da una posizione di forza#F_END# Negoziare con loro da una posizione di forza il ritormo dello stato italiano a creare moneta, per finanziare i suoi deficit, in modo da poter ridurre drasticamente le tassee e spendere per infrastrutture Questo piano composto da tre elementi (crediti fiscali, Btp Fiscali e Bancbe Pubbliche) #F_START# size=3 color=blue #F_MID# è un modo per immunizzare l'Italia dai ricatti del mercato finanziario e della BCE, di farla uscire dalla crisi e di predisporre gli elementi per poi successivamente affrontare l'inevitabile fine dell'Euro senza esserne travolti#F_END#

 

  By: lutrom on Giovedì 04 Dicembre 2014 14:25

[...] MA POI QUANDO L'ECONOMIA RIPARTE (espansione e boom) DOVETE RIPIANARE IL DEBITO FATTO PRECEDENTEMENTE!! (tramite le maggiori entrate fiscali che si avranno!!!) [...] ------------------------- No, qui c'è un PICCOLO errore (tanto non credo che capirai, anche se sono curioso di sapere dov'è sbagliato il mio ragionamento che ti incollo qui sotto): in realtà bisogna stare attenti più che altro al fatto che l'inflazione non aumenti troppo e, solo dopo aver considerato la quantità di inflazione che si sta generando, pensare al livello di tassazione. Il discorso è diverso se invece si fanno debiti in moneta straniera (per noi, paradossalmente, l'euro, ma la moneta straniera può essere anche il dollaro, ecc.). ..... Dunque, un tempo, ovunque, non c'era moneta ma si utilizzava solo il baratto: cioè io davo a te 5 patate e tu davi a me 4 mele (questa in realtà è la VERA moneta, non quella che si usa oggi: provate infatti a vedere cosa farebbe un megamiliardario banchiere, sì insomma uno degli amici di Anti, con tantissimi soldi su un'isola deserta e senza possibilità di allontanarsi da lì). Però la cosa, cioè il baratto, era scomodo (cosa fare ad esempio nel periodo in cui non c'erano le mele ma io avevo bisogno delle patate??). Allora si iniziò ad usare per gli scambi una prima specie di "moneta", appunto perché fosse di maggiore COMODITA', cioè conchiglie, sale ma soprattutto ORO. Però l'oro è scomodo da trasportare, poi esiste in quantità limitata: quindi, molto più recentemente, si iniziò ad usare dei pezzi di carta che in sé non avevano nessun valore, ma venivano a prendere valore perché la gente attribuiva un valore in quanto erano emessi dallo stato di cui tutti più o meno si fidavano (si fidano). Però alcuni stati iniziarono a stampare troppi pezzi di carta, quindi si creò molta inflazione (è necessario che spieghi cosa è l'inflazione??). Inoltre non è detto che gli stati esteri accettino i miei pezzettini di carta privi di valore intrinseco, pertanto io stato devo fare in modo (esportando) che i miei pezzettini di carta abbiano un valore anche all'estero. Riassumendo: lo stato può stampare quanti pezzettini di carta vuole, ma deve stare MOLTO attento all'inflazione e deve inoltre poter importare quelle cose di cui ha necessariamente bisogno e che non ha in casa (quindi deve avere una moneta accettata all'estero, che può essere la sua o può essere l'oro o può essere una moneta di un altro stato, quindi questo stato deve anche esportare, SOPRATTUTTO per poter acquistare all'estero, come detto, le cose che non può produrre). Lo stato ricorrerà alle tasse, NON COME CREDONO MOLTI, per finanziarsi (sarebbe infatti assurdo!!), ma per ritirare dalla circolazione moneta, diminuendo (o non favorendo) così l'inflazione. Vorrei che i dotti del forum mi spiegassero dove sta l'errore in questo mio chiaro esplicitare una storia che tutti sappiamo che realmente è così. Quindi lo stato potrà sempre pagare tutti gli stipendi che vuole (visto che i pezzi di carta non hanno nessun valore o quasi), purché l'inflazione non sia troppo alta -altrimenti la carta moneta varrà quasi zero-, purché all'interno dello stato ci sia ciò che mi occorre (altrimenti dovrò procurarmi o l'oro o un'altra moneta), PURCHE' LO STATO ED I SUOI CITTADINI NON SIANO STATI COSI' COGLIONI DA CEDERE AD UN ALTRO STATO LA STAMPANTE (l'euro vi dice niente??...), sapendo sempre che bisognerà tassare per non far circolare troppi pezzi di carta, che altrimenti perderebbero ogni valore: inoltre lo stato deve sempre favorire la produzione (agricoltura, industria, ecc.) perché questa E' LA VERA RICCHEZZA, e non i pezzi di carta che circolano (come molti somari credono!). Queste le cose come sono, questa è la realtà: tutte le complicazioni sono dovute a secondi fini di gente che maschera dietro complicatissime formule ciò che dovrebbe essere chiarissimo: purtroppo però, Dio è semplice, il demonio è complesso, gli idioti molti... Chi ha orecchie per intendere, intenda...

 

  By: pablo on Giovedì 04 Dicembre 2014 13:29

Il problema degli interessi composti viene: 1. Quando hai un deficit pesante di bilancia commerciale. 2. Quando non hai la sovranità monetaria. Quesito: Qual è il problema dell'Italia? Pensare bene prima di rispondere.