Di chi è la sovranità monetaria ?

 

  By: duca on Lunedì 19 Gennaio 2015 16:42

seguendo l'indizio di GZ: Inserisco il grafico della bilancia commerciale del Giappone terribilmente negativa nonostante il QE e l'aumento del deficit e soprattutto nonostante una svalutazione enorme dello Yen. Rimane per me incomprensibile il fatto che il Giappone abbia peggiorato la Bilancia Commerciale.

 

  By: ClaudioB1 on Lunedì 19 Gennaio 2015 16:40

Ciao Giovanni, bello il tuo interrogativo! Secondo me il problema sta nell'aspettarsi un moltiplicatore rispetto alla spesa pubblica che non può esserci con la proposta di aumentarla di soli 20 mld ma soprattutto di aumentarla con 20 mld di debito. Mi spiego meglio. Con entrate di 780 mld e uscite di 800 mld abbiamo un deficit di 20. Ma negli 800 di spese ci sono anche 90 miliardi di interessi che non sono soldi che rientrano tutti in circolo anzi!!! Infatti considerando la spesa per interessi che è di 90 miliardi circa all'anno, un deficit di 20 non è sufficiente a immettere denaro nel settore privato cioè potere di spesa e investimenti a famiglie e imprese. Infatti 90 - 25(mld di interessi che tornano a privati) - 20 (deficit)= 45 miliardi in meno ogni anno nell'economia. Quindi non ci possono essere effetti moltiplicativi perchè i soldi vengono drenati da cittadini e imprese verso i detentori di titoli di stato. In più come fa lo stato oggi ad aumentare la spesa pubblica? Emette Titoli di Stato. Nel caso vengano acquistati tutti da italiani= diminuisce la quantità di moneta per spese e investimenti. Nel caso vengano acquistati tutti da investitori esteri o banche= aumenta il debito dello stato. Quindi potrebbe esserci un effetto di aumento del PIL nel primo periodo ma solo se il deficit fosse superiore ai 45 mld circa e quindi con effetto moltiplicativo inferiore a 1. Dunque problema non risolto! E in più aumenterebbe lo stock di debito e il rapporto debito/PIL. C'è solo una soluzione: emettere la stessa quantità di moneta, che si vorrebbe prendere a prestito (non un euro di più!!!!), a credito di cittadini e imprese. Cioè lo stato crea moneta la mette a disposizione dei cittadini e delle aziende che la possono fare girare e sulla quale non pagano interessi e nemmeno devono restituirla, ovviamente! Un caro saluto

 

  By: difra007 on Lunedì 19 Gennaio 2015 11:03

Credo che l'errore sia nella stima del PIL addizionale, che è in tutte e tre le differenti simulazioni eccessivo. Da li segue un errato sviluppo della contabilità che alla fine poi determina un irrealistico miglioramento del rapporto Debito/PIL.

 

  By: Trucco on Domenica 18 Gennaio 2015 22:04

Tento pure io: se aumenta la spesa pubblica invece che verificarsi una riduzione fiscale i consumi privati salgono poco e il moltiplicatore della spesa pubblica in PIL può risultare minore di 1. Poi se anche non sale l'indebitamento pubblico su PIL sale però l'indebitamento del settore privato.

 

  By: Ganzo il Magnifico on Domenica 18 Gennaio 2015 13:57

#i#"Cosa c'entra il segreto bancario con l'idea per cui se non accettiamo l'eurocrazia diventiamo il Nord Corea? Boh..."#/i# Anch'io non ho capito.

Slava Cocaïnii!

 

  By: lutrom on Domenica 18 Gennaio 2015 13:36

[...] Poi, ovviamente, non si capisce proprio perchè lo Stato dovrebbe indebitarsi, ma vabbe. -------------------- No, te lo dice benissimo Zibordi in home page: "Lo stato non ha bisogno di indebitarsi, è il mercato finanziario che ne ha bisogno". Tuttavia questa banalissima realtà, che chi non ha gli occhi foderati di prosciutto (o, come su questo forum) di odio (solo in parte giusto) per gli italiani, non può non vedere, è da molti negata (sempre ricordando che se una nazione non produce niente e non esporta niente, logicamente ha bisogno di indebitarsi per procurarsi alcuni beni necessari, ma questo non è il caso dell'Italia -ma potrebbe diventarlo se continueremo con questa eurodemenza-).

 

  By: MR on Domenica 18 Gennaio 2015 13:03

Sempre peggio. Cosa c'entra il segreto bancario con l'idea per cui se non accettiamo l'eurocrazia diventiamo il Nord Corea? Boh...

 

  By: gianlini on Domenica 18 Gennaio 2015 12:42

"Non so che senso abbia la tua risposta" il senso, MR, sta nel ruolo che la tecnologia ha nel rendere liquide barriere che una volta erano impenetrabili, e in quanto tali, facilmente difendibili quando hai le telecamere che in tempo reale ti filmano mentre attraversi il confine di Brogeda o di Basilea, qualsiasi segreto bancario può valere per qualche cittadino del Congo o del Tajikistan, ma non più per cittadini italiani, tedeschi o francesi....

 

  By: MR on Domenica 18 Gennaio 2015 12:20

Il discorso è scorretto per varie ragioni, in primo luogo perchè è un discorso da contabili. Infatti, da quella tabella si evince che fare deficit per implementare i treni a kevitazione magnetica oppure per fare un reddito di cittadinanza è la stessa cosa per l'economia nazionale. Poi, ovviamente, non si capisce proprio perchè lo Stato dovrebbe indebitarsi, ma vabbe.

Il problema con i Keynesiani - Moderatore  

  By: Moderatore on Domenica 18 Gennaio 2015 02:31

#b# I keynesiani sono quelli che dicono che aumentando la spesa pubblica, anche se finanziata con debito, l'economia riprende a marciare#/b#. In particolare dicono che questa è la ricetta è necessaria adesso che l'economia è depressa perchè la domanda (cioè la spesa) è troppo bassa e si potrebbe produrre di più se solo si spendesse di più. Per i keynesiani quindi lo stimolo migliore ad un economia debole o in recessione è che lo stato spenda di più. #i# ("...non basta che il barista prepari “100 caffè all’ora” e li poggi sul banco (con efficienza, produttività...): deve anche venderli. E perché mai la gente non dovrebbe comprarsi un buon caffè caldo, con freddo che fa? Sì, è così: perché ha paura poi di trovarsi in difficoltà economiche. Ma quanti sono i ‘caffè’ (ed altri beni e servizi) potenzialmente sul banco, non acquistati (quindi, neanche prodotti) per mancanza o di denaro o di fiducia? Quant'è il potenziale di offerta in eccesso rispetto alla domanda?...")#/i# E il deficit ? E il debito ? Niente paura. Con la crescita del PIL anche il rapporto tra debito e PIL si riduce. Se ad es. lo stato aumenta la spesa di 20 il PIL sale di una volta e mezzo circa, diciamo quindi di 30, le tasse aumentano quasi in proporzione, (supponiamo di 1/3) diciamo di 12 e quindi il debito aumenta, ma solo di (20-12 =) 8 mentre il PIL è aumentato di 30. Morale: il rapporto tra debito e PIL è calato, il debito aumenta di 8 e il PIL di 30. Tutto va bene, tutto funziona. Lo stato spende e si indebita di 20, ma questa spesa ha fatto aumentare il reddito e prodotto nazionale di più, di 30 e quindi tutto è finito bene: più reddito, più produzione (e occupazione) e meno debito (in % del PIL) Un ottimo esempio di questo discorso è in ^"Deficit e ripresa dei consumi: una domanda semplice ad Alesina e Giavazzi"#http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/15/deficit-e-ripresa-dei-consumi-una-domanda-semplice-ad-alesina-e-giavazzi/1341282/#^ di PierGiorgio Gawronski | 15 gennaio 2015, il Fatto dove tutto il discorso è riassunto benissimo in questa bella tabellina (Nota: nella tabella Gawronski fa il calcolo secondo tre ipotesi: che il "moltiplicatore" cioè l'impatto della spesa pubblica sul PIL, sia di 1, oppure di 1,6 oppure di 2. In tutti e tre i casi i risultati sono un incremento di PIL e una riduzione del rapporto debito/PIL) #ALLEGATO_1# Come si vede quindi per un aumento di 20 miliardi, un modesto 1,5% di aumento del deficit pubblico quindi dal 3 al 4,5%, si ottiene un incremento di PIL di 30 miliardi, mentre il debito pubblico in % del PIL cala. Nell'ipotesi "media", di un moltiplicatore del PIL di 1,6 (per ogni euro speso il PIl aumenta di 1,6 euro) il debito pubblico cala di 8 miliardi Gli economisti di sinistra o keynesiani in senso lato che sono per l'Euro fanno questo discorso ipotizzando che si trovi finalmente un accordo con la Troika e la Germania per aumentare il deficit di anche solo un 1,5% e come mostra Gawronsky tutti staremmo meglio. Chi sostiene il ritorno alla Lira "tout court" come ad esempio Bagnai fa anche lui questo discorso, tanto è vero che ipotizza che ritornando alla Lira oltre all'effetto positivo che ci si aspetta dalla svalutazione, consenta anche di aumentare la spesa pubblica di circa un 1% del PIL e questo abbia un effetto positivo (mi sembra) di 1,8 sul PIL. Questo perchè come tutti sanno l'effetto della svalutazione non dura sempre, dopo qualche anno si attenua (a meno di non continuare a svalutare) per cui ci si affida anche all'aumento di spesa pubblica Chi sostiene la soluzione dei Crediti Fiscali come il mio amico Cattaneo e gli altri che hanno firmato il Manifesto a riguardo, fanno anche loro questo discorso keynesiano classico, all'interno dell'Euro, ma sono più radicali perchè vogliono un deficit addizionale di 100 o 150 mld l'anno e non di 20 o 30 mld e tramite emissione di crediti fiscali e non di BTP. Ma ipotizzano che si possano ridurre le tasse e anche aumentare la spesa pubblica e avere un effetto "moltiplicativo" tra il 1,5 e il 2 sul PIL. Quindi emettendo 100 mld di crediti fiscali il PIL aumenta di 150 mld ad esempio Questi tre discorsi sono ovviamente molto diversi tra loro, perchè se torni alla Lira hai anche degli effetti complessi sul cambio, l'inflazione, i tassi di interesse, i crediti e debiti, le banche.... Se invece, per miracolo, la Troika e la Germania accettano di ampliare i deficit oltre il famoso 3% del PIL oppure, per miracolo, accettano che l'Italia emetta crediti fiscali eviti tutti i problemi di tasso di cambio, deficit estero, inflazione, tassi di interesse,... Bene. #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Cosa c'è di errato nel concetto riassunto nella tabella dell'ottimo Gawronski, cioè nell'idea che aumentando la spesa pubblica finanziata con debito il PIL aumenta di più di quello che lo stato spende per cui tutto va bene, aumenta il reddito, la produzione, l'occupazione e il debito cala rispetto al PIL...?#F_END# allora ? nessuno risponde ? Dico nel merito dei numeri della tabella, la rimetto qui. #ALLEGATO_1# Si prega di evitare di partire per la tangente parlando di corruzione, casta o politica varia, ma di ragionare su cosa può essere errato nei numeri della tabella (la risposta alla prossima puntata, se la metto subito è meno interessante. Questa simulazione semplificata di Gawronski è bella perchè riassume il nocciolo del discorso "cheinesiano" classico. Che è non è corretto.) Un piccolo suggerimento almeno ? OK.... Una sola parola: "Giappone"

 

  By: MR on Domenica 18 Gennaio 2015 00:44

#i#Guarda, MR, non solo, nel '700 non avrei avuto nemmeno il piacere di fare la tua conoscenza, essendo la modalità con cui è avvenuta sicuramente inconsueta per quei tempi...ma non so se era Kant o Galileo ad averlo detto....#/i# Non so che senso abbia la tua risposta, ma inizio a credere che abbia ragione Gano: tu semplicemente non leggi e scrivi la prima boiata che ti passa in testa coerente con lo schema generale della discussione. Boh, che ti devo dire, Schopenaur dei poveri? Contento te...

 

  By: Bullfin on Domenica 18 Gennaio 2015 00:40

Credo che quella sia l'immagine fine o dell'euro o della globalizzazione....solitamente queste manifestazioni di unita' avvengono quando le basi di tale unita' è fragile.

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: XTOL on Domenica 18 Gennaio 2015 00:04

una risata li seppellirà. eccoli qua, i nostri indomiti difensori della libertà, alla testa della oceanica dimostrazione di parigi: ^Paris march: TV wide shots reveal a different perspective on world leaders at largest demonstration in France’s history#http://www.independent.co.uk/news/world/europe/paris-march-tv-wide-shots-reveal-a-different-perspective-on-world-leaders-at-largest-demonstration-in-frances-history-9972895.html^ #ALLEGATO_1# che figura di m

 

  By: antitrader on Sabato 17 Gennaio 2015 23:34

Tutti i politici si muovono solo in base ai loro interessi personali (la chiamano la carriera politica). Cofferati e' uscito dal PD perche' non ha nulla da perdere, si fa altri 4 anni a bruxelles e poi si mette a fare il pensionato. I vari Civati, Fassina etc... non lo possono fare, per loro uscire dal PD significa andare a zappare e intanto assistono impotenti mentre il cazzaro gli distrugge il partito. Come al solito Grillo ha avuto un'intuizione folgorante: dopo due mandati fuori dalle palle fossi anche Togliatti o De Gasperi. D'altra parte questa e' un'epoca in cui se ti metti a fare il Comunista prendi lo zero virgola (veri Ferrero), prendeva qualcosa vendola solo perche' e' l'ennesimo sparacazzate. Adesso poi chi va al potere ha una specie di scudo spaziale, qualsiasi cosa succede e' colpa della Merkel e la cosa tragica e' che ci sono milioni di asini (parecchi anche sul forum) che ci credono pure! A questo punto davvero e' meglio Razzi, almeno parla chiaro: "qui dentro (nel parlamento) son tutti malviventi, resisti ancora un po' che poi ti entra il vitalizio" diceva papale papale a un suo degno compare.

 

  By: muschio on Sabato 17 Gennaio 2015 22:54

" ma sulle motivazioni sono il solito malpensante" Le motivazioni ufficiali sono peggiori di quelle che ipotizzi tu; Cofferati abbandona il PD perché non può RESTARE in un partito in cui il voto di un fascista alle primarie conta quanto uno di un iscritto. Scusa Cofferati, ma questo meccanismo lo hai scoperto adesso???? PS: questa è l'Italia! RAZZI FOR PRESIDENT (a questo punto, il più serio!)