GRECIA (Bond e Default)

 

  By: traderosca on Sabato 04 Aprile 2015 19:11

La ridenominazione del debito in altra valuta senza l'assenso del creditore, è assimilabile, ceteris paribus all'insolvenza, al default. è ovvio!! anche nel caso dell'abbandono di una moneta e lasciando il debito nella valuta originale,il destino sarebbe lo stesso,il default!! per cause diverse. Morale: In una economia in profonda crisi con pil,disoccupazione,debito,fuori controllo, gli interventi non possono essere solo di tipo valutario o monetario,ma innanzitutto di tipo politico-economico rimuovendo le cause che hanno generato la crisi e misure di rilancio strutturale dell'economia(riforme economiche e stimoli fiscali).

 

  By: Tuco on Sabato 04 Aprile 2015 16:20

La ridenominazione del debito in altra valuta senza l'assenso del creditore, è assimilabile, ceteris paribus all'insolvenza, al default. Vedi: "Economia monetaria internazionale" D.Salvatore. Quindi non son solo io ad affermarlo, ma quell'incompetente di Dominik Salvatore, NY. Sui cui testi hanno studiato in parecchi...

SLAVA UKRAINII !

 

  By: traderosca on Sabato 04 Aprile 2015 11:29

Zibordi,le tue capacità deduttive stanno comprensibilmente diminuendo. Vedrò di essere più dettagliato a riguardo. Tu puoi stampare tutta la moneta interna che vuoi,ma i debiti dello stato e delle aziende sono in euro!!! se non paghi alla scadenza pattuita,lo stato va in default e le aziende falliscono!!!

 

  By: GZ on Sabato 04 Aprile 2015 03:49

'azzo ma se non sai leggere cosa 'azzo scrivi ? è un articolo in italiano e non riesci a capire cosa c'è scritto ? non sono concetti difficili, il default è quando non paghi il tuo debito estero, quando invece stampi una moneta ADDIZIONALE (complementare, parallela...) non hai motivo di dare default, perchè appunto ti sei stampato i soldi Il default lo dai se hai un debito in moneta straniera. Qui è più complicato perchè l'euro è una moneta COMUNE, non è come essere indebitato in dollari per l'Argentina. E allora cosa fai ? Emetti del debito senza interesse con cui paghi le tasse al posto degli euro e così rimani nell'euro, ma hai più soldi, cioè aggiungi degli altri soldi in parallelo, in addizione agli Euro. Non molli l'Euro, usi un trucco per creare delle dracme A FIANCO DEGLI EURO Ma è un idea intelligente per cui è inutile spiegarla a chi non lo è

 

  By: traderosca on Sabato 04 Aprile 2015 00:39

"La Grecia sta per adottare il nostro piano" cosa il default? non mi sembra un piano originale.......

 

  By: Bullfin on Venerdì 03 Aprile 2015 21:20

Oscar che ne dici....pensa te che sfi ga....essere l'ideatore della soluzione economica europea e non guadagnarci niente...anche perchè sicuramnete affibieranno il merito a qualche cattedratico universitario che ha fatto sua la proposta di GZ successivamente.... :)....

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

la Grecia sta per adottare il nostro piano - GZ  

  By: GZ on Venerdì 03 Aprile 2015 19:01

#F_START# size=3 color=black face=Helvetica #F_MID# La Grecia sta per adottare il nostro piano#F_END# #i# ...oggi il Telegraph, citando una fonte anonima vicina al governo greco, dichiara che la Grecia starebbe approntando una sorta di #b#piano B: nazionalizzazione delle banche ed emissione di nuovo della dracma, da utilizzare come "moneta interna" insieme all'euro. E, per recuperare i soldi necessari ad andare avanti, emissione di certificati di debito....#/i##/b# #F_START# size=3 color=black face=Helvetica #F_MID# Come si può leggere nei documenti di questo sito, nonchè nel libro pubblicato l'anno scorso con Cattaneo, Mosler e Bossone, il nostro piano consiste nel 1) emettere una moneta parallela o complementare all'euro tramite certificati fiscali (certificati di debito che non pagano interesse e che si possono usare per pagare le tasse) 2) nazionalizzazione delle banche (in modo che comprino questi crediti fiscali garantendone la liquidità e proteggendo dagli attacchi speculativi) #F_END# ---- Telegraph: 'La Grecia vuole nazionalizzare le banche e uscire dall'euro' 03/04/2015, 15:07 ATENE (GRECIA) - Si avvicina il 9 aprile, una data fondamentale per la Grecia. Infatti, entro quella data la Grecia dovrà rimborsare al Fondo Monetario Internazionale una rata di 450 milioni di euro; una somma che secondo molti oggi non è nelle casse dello Stato greco. E per questo si inseguono le voci più disparate, in proposito. Per esempio oggi il Telegraph, citando una fonte anonima vicina al governo greco, dichiara che la Grecia starebbe approntando una sorta di ^piano B: nazionalizzazione delle banche ed emissione di nuovo della dracma, da utilizzare come "moneta interna" insieme all'euro. E, per recuperare i soldi necessari ad andare avanti, emissione di certificati di debito#http://www.julienews.it/notizia/dal-mondo/telegraph-la-grecia-vuole-nazionalizzare-le-banche-e-uscire-dalleuro/350326_dal-mondo_2.html ^. Mentre contemporaneamente verrebbero sospesi i pagamenti al FMI. Una strada estremamente rischiosa: significherebbe di fatto decretare il default tecnico. Inoltre quanto potranno valere quei certificati di debito emessi da uno Stato che non ha una base economica che prometta di ripagare l'investimento? ...Una strada che comunque è stata negata dal governo Tsipras, che - attraverso il vice ministro dell'Economia Dimitris Maidas - ha fatto sapere di non avere nessuna intenzione di rimangiarsi la parola: il 9 aprile verrà regolarmente pagata la rata del prestito concesso dal Fmi....

 

  By: Moderatore on Venerdì 03 Aprile 2015 18:35

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Euro e Dracma in parallelo? - Moderatore  

  By: Moderatore on Giovedì 02 Aprile 2015 13:05

Secondo Reuters i Greci stanno pensando di emettere una moneta parallela #F_START# size=3 color=blue face=Helvetica #F_MID#^REUTERS: NÉ GREXIT NÉ GREXIDENT. EURO E ‘DRACMA’ IN PARALLELO?#http://vocidallestero.it/2015/03/31/reuters-ne-grexit-ne-grexident-euro-e-dracma-in-parallelo/^#F_END# da Voci Dall'Estero ^Reuters#http://www.reuters.com/article/2015/03/27/us-eurozone-greece-exit-analysis-idUSKBN0MN1WO20150327^ discute in un articolo le possibili mosse del governo greco nel momento in cui, verosimilmente tra poche settimane, la grave crisi di liquidità lo renderà incapace di versare tutti i pagamenti. Se resta determinata a non uscire dall’euro, la Grecia potrebbe essere costretta ad effettuare i pagamenti interni in una sorta di valuta parallela, pur di mantenere in euro quelli esterni e dunque non dichiarare (per ora) il default. Potrebbe in realtà essere l’inizio di una “silenziosa” uscita dall’euro? #i#di Jan Strupczewski, 27 marzo 2015#/i# È poco probabile che la Grecia esca, intenzionalmente o accidentalmente, dall’euro. Ma secondo molti funzionari dell’eurozona potrebbe essere costretta ad introdurre dei mezzi alternativi di pagamento, in parallelo all’euro, per effettuare alcuni pagamenti interni, nel caso in cui non si raggiunga presto un accordo per le riforme-in-cambio-di-denaro. Atene ha perso la possibilità di accedere al mercato dei titoli e i creditori internazionali non sono disposti a prestare altro denaro finché la Grecia non inizierà a mettere in atto delle riforme. Questa settimana un funzionario a conoscenza dei fatti ha detto a Reuters che, senza nuovi finanziamenti, il governo finirà il denaro entro il 20 di aprile. “Ad un certo punto, quando il governo non ha più euro per pagare gli stipendi e le spese, potrebbe iniziare ad emettere degli “IOU” [abbreviazione dell’inglese “I owe you”, cioè “io ti devo”, NdT] – documenti che certificano che il portatore riceverà una certa quantità di euro in un certo momento in futuro“, ha detto un alto funzionario dell’eurozona. “Questi IOU inizierebbero poi presto a circolare nel mercato secondario ad un prezzo molto più basso rispetto agli euro reali, e diventerebbero una ‘moneta’, quale che sia il suo nome, che esisterebbe in parallelo all’euro“, ha detto il funzionario. Se il governo finisce gli euro con cui pagare stipendi, pensioni e fornitori, dovrebbe introdurre dei controlli sui capitali per evitare un massiccio deflusso di euro fuori dal paese. Ciò potrebbe limitare la quantità di denaro che i greci possono ritirare dai bancomat o che possono spedire all’estero, come è successo a Cipro nel 2013. Gli IOU potrebbero non essere accettati in tutti i negozi, e potrebbero essere usati come sistema per regolare solamente alcuni pagamenti legati al settore pubblico, come le bollette dell’energia elettrica, almeno inizialmente. Al tempo stesso, il governo terrebbe gli euro provenienti dalle entrate fiscali per coprire i pagamenti del debito ed evitare il default. “Questa soluzione potrebbe essere temporanea, al fine di far andare avanti il governo mentre spera di negoziare coi creditori un accordo che sblocchi ulteriori prestiti in euro“, ha detto un secondo funzionario dell’eurozona. Il funzionario ha detto che la Grecia ha già mostrato, in passato, la volontà di ritardare i pagamenti dei suoi conti interni, al fine di risparmiare gli euro necessari per il rimborso del debito. Recentemente Atene si è basata su transazioni di “pronti contro termine” [contratti in cui un titolo viene venduto sotto l’obbligo di riacquistarlo successivamente, NdT] – prendendo denaro a prestito da enti pubblici – al fine di coprire la crisi di liquidità, ma può continuare così per solo poche settimane, ha detto la nostra fonte all’inizio di questa settimana. Il governo greco si è rifiutato di affrontare la questione di una possibile moneta parallela, dicendo di aspettarsi di raggiungere presto un accordo coi creditori sulla linea discussa dal Primo Ministro Alexis Tsipras durante il vertice UE della scorsa settimana. “Il governo greco ritiene che ci sarà un accordo presso l’Eurogruppo, e che in seguito a questo verranno concessi i finanziamenti, come concordato all’incontro dei sette“, ha detto un funzionario del governo greco. Fare default dentro l’euro? I funzionari greci, tra cui il Ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, hanno rifiutato l’idea che la Grecia possa abbandonare l’euro di sua volontà, e non c’è una via legale, né una volontà politica degli altri 18 paesi che hanno la moneta unica di cacciare fuori la Grecia. “Non c’è modo di costringere un paese ad uscire dall’eurozona o dall’Unione Europea, e la Grecia non ha intenzione di andarsene da sola“, ha detto il secondo funzionario dell’eurozona. Alcuni economisti sostengono che la Grecia avrebbe un incentivo a tornare alla dracma perché in seguito a ciò potrebbe rapidamente svalutare la nuova moneta per rendere più competitive le esportazioni e attrarre un grande flusso di turismo. Ma ciò renderebbe anche l’enorme debito pubblico Greco, in euro, impossibile da ripagare, costringendo al default. “Se deve esserci un default, è meglio farlo dentro l’eurozona che fuori, perché così sarebbe un problema di tutti i paesi che hanno l’euro, e non solo della Grecia“, ha detto un terzo funzionario. In un video del 2013, quando era ancora un accademico, Varoufakis affermava proprio questo. “La mia proposta era che a gennaio 2010 la Grecia avrebbe dovuto semplicemente annunciare il default stando all’interno dell’euro, mostrando il dito medio alla Germania e dicendo: bene, ora risolvetevi questo problema da soli“, così ha detto in un video il futuro ministro. La grande questione poi sarebbe se la Banca Centrale Europea continuerebbe a fornire liquidità al settore bancario greco attraverso la Emergency Liquidity Assistance (ELA), che è stata progettata solo per le banche solvibili che hanno problemi di liquidità. Se la BCE staccasse la spina, il settore bancario greco probabilmente collasserebbe, costringendo alla ricapitalizzazione con una nuova “moneta”, oppure, se le conseguenze di un tale crollo fossero troppo pesanti da sostenere, l’euro potrebbe di nuovo ricapitalizzare le banche, forse anche attraverso i fondi salvastati. Ma i funzionari hanno detto che queste opzioni sono talmente ipotetiche che non sono state discusse nemmeno informalmente.

 

  By: pana on Mercoledì 01 Aprile 2015 19:07

la Grecia adotta il mitico BITCOIN? sarebbe la consacrazione finale ma il prezzo non si schioda dai 250 dovrebbe essere oltre i 300, credo sia una bufala da primo aprile.

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: shabib on Mercoledì 01 Aprile 2015 18:16

GRECIA : 2 NEWS , la prima e' una cassata , perche' se uno stato cmnq deve rinnegare una valuta puo' farlo solo con un'altra controllata da se stessa e non d'altrui : Greek FinMin: "Greece Will Adopt the Bitcoin If Eurogroup Doesn't Give Us A Deal" http://www.zerohedge.com/ la seconda deve far riflettere : Greece Hints At Default, Russian Pivot:"Will Not Respect IMF Deadline" - What Happens Next http://www.zerohedge.com/news/2015-04-01/greece-hints-default-russian-pivotwill-not-respect-imf-deadline-what-happens-next

 

  By: defilstrok on Lunedì 30 Marzo 2015 13:05

Non credo che si tratti di gatekeeping in nessuno dei tre casi (Syryza, M5S, Podemos): voglio credere alla buona fede delle persone, che ci sia ancora qualcuno, sebbene minoranza, che venga mosso da ideali puri, con tutti i rischi di ingenuità che ciò comporta. Nello specifico del M5S secondo me non è il partito ad aver fallito, ma il potere che l'ha trattato esattamente come Gaetano Badalamenti trattava Peppino Impastato: ignorandolo. Come avevano ignorato le proposte di iniziativa popolare. E siccome Grillo urlava (proprio come Impastato) hanno cominciato a gettare addosso a lui, Casaleggio e il partito quotidiane badilate di letame Nello specifico della Grecia, invece, non c'era abbastanza tempo per "ignorarli" e si è passati ad un'altra strategia: 1) farli sentirli soli, facendo in modo che non vi fosse un solo partner che li appoggiasse (emblematico, in particolare, il mutismo servo e vigliacco dell'Italia, e l'atteggiamento addirittura di inimicizia del ministro delle finanze spagnolo) in modo da smontare la tenuta del partito; 2) metterli spalle al muro, senza alcuna concessione, in modo che decidano di uscire dall'UEM: se ne usciranno se lo meritano sono degli sporchi ingrati fankazzisti greci; se no, e cederanno a tutte le imposizioni della Troika, verrà dimostrato al mondo intero che l'euro è irreversibile.

 

  By: antitrader on Sabato 28 Marzo 2015 11:26

Per gli intellettualoidi (quelli da strapazzo), i problemi sono sempre "ben altri" (quelli che tentano di descrivere in modo ridicolo con il loro chiacchiericcio sconclusionato). I fatti non gli interessano, troppo "poco intellettuale" occuparsi degli aridi numeri, loro vogliono filosofeggiare su stramberie con sommo sprezzo del ridicolo e osando sfidare anche la legge di gravita'. Per una volta voglio anche io mettere un grafico, di quelli incontestabili pero', non quelli nei quali i somari non riescono nemmeno a individuare la relazione causa/effetto.

 

  By: MR on Venerdì 27 Marzo 2015 23:47

O, per dirla in altri termini, sono dei poveri fessi. Ma, dato che io non credo alla stupidità, almeno ad un certo livello, l'unica altra possibilità è che siano come Beppe Grillo in Italia o Podemos in Spagna: dei gate keepers.

Nessuno prende più sul serio Varoufakis e i greci - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 27 Marzo 2015 20:51

Oggi ci sono rumors che Varoufakis si dimette (smentiti), sono dieci giorni che non lo chiamano più agli incontri in sede UE, ci va solo Tsipras. ^Reuters riporta oggi che la Grecia sta per emettere una valuta parallela all'Euro#http://www.reuters.com/article/2015/03/27/us-eurozone-greece-exit-analysis-idUSKBN0MN1WO20150327^, che è l'unica alternativa che hanno per non essere sbattuti fuori dall'Euro. Da una settimana il NY Times riporta da Atene che le aziende greche ogni sera inviano la liquidità a Londra e ogni mattina la reinviano in Grecia, perchè hanno paura che durante la notte Tsipras gli metta i controlli ai capitali Dai una scorsa, qui sotto, al ^grandioso discorso del patetico Varoufakis da Ambrosetti#http://keynesblog.com/2015/03/26/varoufakis-ecco-il-mio-piano-merkel/#comment-39664^ a Como solo dieci giorni fa. Vedi l'intellettuale molto di sinistra con tante buone intenzioni ma fuori dalla realtà che si sta coprendo di ridicolo, che non si rende conto che la gente lo ascolta e poi quando gira le spalle lo prende per il sedere. Il problema è che in tempi buoni, quando l'economia capitalista funziona l'intellettuale di sinistra di buone intenzioni al potere ci può stare perchè munge un poco l'economia, ma questa tira avanti. Quando invece la brutta e sporca economia capitalista è stata distrutta e la gente comune è alla disperazione è diverso, ci vuole gente dura e con il senso della realtà. #F_START# size=4 color=black face=Helvetica #F_MID#A Tsipras e Varoufakis dopo soli due mesi non li prendono neanche più sul serio, in EU li trattano come dei poverini che vanno istruiti e disciplinati, ma non potendo sbatterli fuori bisogna stargli sempre addosso e non lasciarli mai da soli che fanno solo dei danni. Ogni volta gli mandano i memorandum già tutti scritti a Bruxelles e loro li devono solo firmare e rimandare indietro. Oggi su Reuters, fanno trapelare la notizia che i greci dovranno pagare stipendi e altro con una nuova valuta parallela, dicono temporanea. Cioè lo dicono alla UE, ad Atene loro ancora non ci arrivano !#F_END# --- Varoufakis a Como ----- #i# Sono venuto oggi – in questo magnifico luogo – a dire che la crisi attuale dell’Europa può essere affrontata utilizzando in modo intelligente le istituzioni attuali, estendendone il raggio d’azione, nel rispetto dei trattati e delle regole esistenti. Ho illustrato un esempio di come quest’approccio può essere tradotto in pratica, con un investimento aggregato su scala continentale. La proposta di una collaborazione BEI-BCE (nella quale la BCE pratica Quantitative Easing acquistando titoli della BEI per finanziare progetti di rilancio basati sugli investimenti) dimostra che l’Europa è perfettamente in grado di mobilitare le istituzioni esistenti, europeizzare l’investimento aggregato, e rilanciare l’economia – senza che la Germania finanzi direttamente questo progetto, e senza che i bilanci nazionali vedano crescere i loro deficit. Abbiamo, di fatto, la possibilità di stimolare un New Deal europeo, senza ricorrere ad una tesoreria federale, senza trasferimenti fiscali interni, senza nuove istituzioni. In questo modo le nazioni più ricche, in primo luogo la Germania, non avranno bisogno di pagare un solo euro per finanziare questo programma. Ma sarà impossibile attuarlo senza il ruolo-guida dei paesi in surplus, come la Germania. Nei primi anni ’50, gli Stati Uniti riavviarono l’economia europea con il Piano Marshall. Il costo totale per i contribuenti americani equivalse al 2% del PIL (soldi ben spesi, anche dal punto di vista degli americani). Il New Deal europeo non costerà nulla alla Germania, ai Paesi Bassi, ecc. Nulla, perché sarà finanziato tramite emissione di titoli BEI; questi titoli contribuiscono, di fatto, a rastrellare la liquidità in eccesso nel settore finanziario tedesco, permettendo ai rendimenti dei fondi pensione tedeschi di tornare in territorio positivo. Immagino una Germania capace di guidare il resto d’Europa su questa strada, vantaggiosa per tutti. Direi che un progetto di tale portata, un tornante storico per i prossimi decenni, potrebbe portare il nome di ‘Piano Merkel’. Un progetto che sanerebbe inutili divisioni fra le nazioni europee, e darebbe invece una forte spinta all’integrazione Europea. Ho parlato oggi di un solo esempio di Europeizzazione decentralizzata, quello riguardante l’investimento aggregato. Soluzioni simili esistono per integrare a livello continentale parte dei debiti nazionali, unificare coerentemente i nostri settori bancari, per combattere povertà ed esclusione sociale. Tutte praticabili senza trasferimenti fiscali, senza spesa in deficit, senza che la Germania debba pagare il conto, e senza perdite – soprattutto – di sovranità nazionale. [3] Permettetemi di concludere su un punto che mi sta particolarmente a cuore. Dobbiamo smettere di pensare alla ripresa europea come un gioco a somma zero, dove gli interessi di un paese sono soddisfatti a scapito di quelli di un altro. L’Europa ha un immenso potenziale di sviluppo che richiede, per essere attuato, un immediato cambiamento di paradigma entro le regole ed i trattati esistenti. La nostra generazione ha il dovere di fare questo cambiamento, perché le generazioni future possano dire che abbiamo lasciato loro un’Europa davvero unita. Un’Europa di prosperità per tutti, nella quale essere greco, italiano o tedesco è più un riferimento culturale che un dato politico significativo.#/i# --- #F_START# size=3 color=black face=Helvetica #F_MID# Yanis Varoufakis parlava come se da lui e dai greci verrà la soluzione per tutta l’Europa e loro, i greci, possano salvarla da conseguenze “pesantissime” e dalla disintegrazione dell'Europa con la maiuscola stessa. Non sembrano vedere che ovunque lui, Tsipras e Syriza e i greci sono visti quando va bene con scetticismo e sospetto. Spiace farglielo notare, ma i greci vengono trattati in sede UE con disprezzo malcelato e godono di zero solidarietà, anche tra la sinistra del sud-europa per non dire quella del nord. I suoi discorsi grandiosi di salvare tutta l’europa dalla disintegrazione, dal nazionalismo, dal fascismo denunciano una persona con problemi nell'affrontare la realtà. I tedeschi si illuderanno forse anche loro per certe cose, ma intanto nei sondaggi l’80 o 85% della popolazione è contento della situazione economica e guardano ai greci tra cui solo il 5% nei sondaggi si dichiara contento come dei pezzenti Qui oggi si parla da fonti EU citate su Reuters http://www.reuters.com/article/2015/03/27/us-eurozone-greece-exit-analysis-idUSKBN0MN1WO20150327 del fatto che il governo di Varoufakis sarà costretto ad emettere una valuta parallela all’euro… Da settimane la maggioranza dei commenti nella stampa finanziaria sono che liberarsi della Grecia sarebbe un vantaggio per l’eurozona. E lui fa grandi discorsi su colossali investimenti pubblici coordinati in sede UE che neanche gli USA… Il problema di Syriza e Varoufakis è che non hanno alcun senso della realtà pratica economica, sono una versione buona e simpatica di Hugo Chavez#F_END#