GRECIA (Bond e Default)

 

  By: gianlini on Martedì 16 Giugno 2015 10:45

Bullfin, non capisco cosa dovremmo dire, Anti ed io. Abbiamo sempre detto che l'economia, a differenza di chimica fisica o matematica, è l'opposto della scienza esatta (e cioè che non si deve credere che sia possibile a priori avere delle ricette funzionanti),....quindi direi che l'esempio di Zingales è proprio quanto conferma quanto già detto da noi.

 

  By: traderosca on Martedì 16 Giugno 2015 10:42

confrontare il debito del Giappone con quello greco,italiano,ecc, e sentenziare,senza analizzare in modo oggettivo le caratteristiche dei diversi popoli (come fatto in precedenti interventi) bisogna non capire una mazza.punto

 

  By: lmwillys5S on Martedì 16 Giugno 2015 09:58

vabbé, pigliarsela con zingales è come sparare alla croce rossa ... :-) comunque quindi abbiamo la ricetta universale, facciamo tutti come il Giappone, tutto il mondo fa come il Giappone e tutti staranno benissimo ... o no ? te che dici Bull ?

 

  By: Bullfin on Martedì 16 Giugno 2015 03:03

Chissa' come rispoderanno i Prof, Rettori, Premi nObel...Anti, Oscar, Gainlini, etc...visto che dice tutto il contrario di questi illustri soggetti (quaquaraqua :)))...Bellissimo intervento Dott. GZ....

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Giappone come Grecia - GZ  

  By: GZ on Martedì 16 Giugno 2015 01:30

^"...C'è una battuta che gira tra i miei colleghi: «Sai qual è la differenza tra il Giappone e la Grecia?». L'agghiacciante risposta è: «Tre anni»#http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/notizie/2012-11-06/tokyo-sembra-atene-063652.shtml?uuid=AbR71Q0G)^ Così scriveva nel nov 2012 Luigi Zingales sul quotidiano di color rosa equiparando Grecia e Giappone come avviate entrambe, a tre anni di distanza, ad un default a causa del debito pubblico del 200% del PIL. Il fatto che la Grecia fosse vincolata dall'Euro e dalla BCE e la Bank of Japan invece potesse "stampare" Yen non faceva molta differenza per Zingales #i# ("... Il Giappone può monetizzare il proprio debito. Ma nel momento in cui il mercato realizza che questo succederà, il costo del debito aumenterà per compensare creditori internazionali del rischio di inflazione/svalutazione. Me se la situazione è così tragica, perchè il mercato non penalizza i titoli giapponesi? La semplice risposta èche la speculazione al ribasso è timorosa. Come ho scritto molte volte, chi gioca al ribasso rischia molto: a fronte di guadagni limitati rischia perdite illimitate. Per questo i ribassisti si muovono solo quando vedono la possibilità di un guadagno immediato. Con una Banca del Giappone seriamente impegnata in massicci acquisti di titoli pubblici, il rischio di perdite per un ribassista è troppo elevato. Per questo aspettano. Il mercato è anestetizzato dalla Banca Centrale. Ma questa anestesia non è salutare, perchè ritarda il momento dell'aggiustamento. Più tardi il Giappone si sveglierà, più tragico sarà il risveglio. È un monito a tutti coloro che vorrebbero un Banca Centrale Europea altrettanto tollerante della Banca Centrale giapponese....#/i# " ) La Bank of Japan subito dopo aver letto l'articolo di Zingales ha iniziato a comprare tutto il debito pubblico giapponese stampando yen ad un ritmo triplo della FED e Bank of England. Compra titoli per 80 trilioni di yen all'anno quando lo stato giaponese ne emette per 50 trilioni, per cui finanzia l'intero deficit annuale e in più riduce anche l'ammontare di debito sul mercato. Continuando a questo ritmo nel 2017 il debito pubblico giapponese in mano al pubblico si sarà ridotto al 65% del PIL, meno della Germania...E come tutti sanno anche le altre banche centrali nel frattempo hanno fatto quello contro cui metteva in guardia Zingales, persino la BCE ora. Sono passati quasi tre anni da quando Zingales dava tre anni di tempo al Giappone per seguire la Grecia e prediceva un default del Giappone. #ALLEGATO_1# Come chiunque può controllare, il contrario esatto di quello scritto da Zingales a fine 2012 si è verificato: il costo del debito pubblico giapponese si è praticamente azzerato (^il decennale JGB era all'0,82% nel nov 2012 ed è poi sempre sceso, toccando anche lo 0,2% e ora è allo 0,5%#http://www.bloomberg.com/quote/GJGB10:IND^) Sono passati due anni e mezzo, il Giappone ha intrapreso il più colossale esperimento di monetizzazione del debito pubblico della storia (al seguito di USA, UK e persino della UE con il QE di Draghi), il suo costo del debito si è quasi azzerato e chi ha provato a vendere short il JGB, come velatamente Zingales suggeriva, ha dato lui default. Il mercato si è buttato a comprare azioni giappponesi, il cambio si è svalutato molto e l'inflazione è salita leggermente, la disoccupazione in Giappone è scesa ed è la più bassa del mondo industrializzato, sul 4% ( in Italia per dire è salita dal 6 al 12% e in Spagna credo il 20%...) La Grecia invece, che non ha potuto monetizzare il debito e svalutare, ma è rimasta schiacciata sotto il peso del debito e debito in valuta sopravvalutata del 50%, ha continuato a disintegrarsi, con disoccupazione al 25% ecc.. e st ora per dare un default. Come analogia Giappone come Grecia non era male... Quando uno come Zingales sbaglia in modo così plateale sulla questione monetaria e fiscale cruciale del momento, bisognerebbe chiedersi onestamente se non ci sia una toppa grossa come una casa nella teoria che il 90% degli economisti italiani diffonde . E' veramente semplice: 12mila mld di "MONETIZZAZIONE" da parte delle banche centrali hanno avuto l'effetto esattamente opposto di quello predetto, cioè hanno ridotto il costo del debito e senza particolari conseguenze. I paesi che non l'hanno potuto fare come l'Italia o la Grecia hanno sofferto invece. #b# Il debito pubblico non è un problema se lo stato può creare moneta, lo diventa solo se glielo vieti.#/b# Zingales non capisce un 'azzo di moneta e debito pubblico. Ma è l'economista italiano oggi più quotato, risulta primo nelle ^classifiche tipo "IDEAS" in base ai lavori pubblicati#https://ideas.repec.org/e/pzi101.html^ che per i professori sono vitali per la carriera. Ho fatto ^l'esempio ieri di Francesco Giavazzi#http://www.monetazione.it/blog/defaultEconomia.php?topicGroupID=1&idr=123589787#123589787^ che nella generazioni precedente a Zingales era il prof. di economia più quotato, MIT, Bocconi ecc... Quando è stata fallire Lehman Giavazzi ha celebrato l'evento perchè #i# era una vittoria del mercato che provava che non occorrono i salvataggi...#/i# . Dal giorno del fallimento di Lehman ci sono stati interventi per migliaia di miliardi per salvare il mercato finanziario dall'implosione... In Medicina o Ingegneria gli esperti sono in maggioranza quello che indica la parola, degli esperti, che commettono anche loro degli errori, ma non sistematici e non sbagliano praticamente tutto sulle questioni vitali. In Economia invece hai più che altro delle ideologie e delle narrazioni, condite con numeri e statistiche qui e là, per farle assomigliare alle scienze. I politici hanno le loro responsabilità, ma sulle questioni come l'euro, il debito pubblico, la BCE, la spread dato che non capiscono e non sanno niente si appoggiano agli economisti. E questi non capiscono un 'azzo (o hanno in qualche modo interesse a non capire.. che poi è lo stesso) Bisogna rendersi conto di questo tragico fatto. Ad esempio McKinsey lavorando con aziende bene male queste cose invece le capiscono, #i#se non ne vanno di mezzo dei loro interessi#/i#. Sul debito pubblico McKinsey sembra esserci arrivata, perchè nel suo famoso report di qualche mese sul debito globale scrive alla fine in un paragrafo che esiste anche l'opzione per il debito pubblico di farlo semplicemente sparire... Cioè se stampi moneta e la usi per assorbire gradualmente i titoli pubblici sul mercato alla fine è come se non esistessero più.......come dimostra il caso macroscopico del Giapppone che stampa 80 trilioni di yen l'anno e li usa per far sparire i titoli sul mercato appunto... #i# ----- ^Luigi Zingales: nov 2012 "Se Tokyo sembra Atene"#http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/notizie/2012-11-06/tokyo-sembra-atene-063652.shtml?uuid=AbR71Q0G^ C'è una battuta che gira tra i miei colleghi: «Sai qual è la differenza tra il Giappone e la Grecia?». L'agghiacciante risposta è: «Tre anni». L'ovvio riferimento è alla situazione del debito pubblico. Per quanto paradossale, l'accostamento della grande potenza industriale asiatica al piccolo e disastrato Stato ellenico non è poi così assurdo. Con un debito pubblico sul Pil del 230% e un deficit statale del 10%, quello che dovrebbe sorprendere non è il paragone tra Giappone e Grecia, ma il numero di anni richiesti perché la similitudine si avveri. Dopo tutto la Grecia, quando nel 2010 è entrata in crisi, aveva un rapporto debito Pil di solo il 143% e un deficit del 10 per cento. Ed è ancora più sorprendente che il mercato non se ne preoccupi affatto. Con un rendimento decennale dei titoli giapponesi di solo 0,78%, il Giappone sembra lungi dalla catastrofe ellenica. Sbagliano i miei colleghi o sbaglia il mercato? Temo il mercato. Ma vale la pena di capire perché. Nonostante il livello di indebitamento molto più elevato, il Giappone ha numerosi vantaggi rispetto alla Grecia. Innanzitutto, ha un sistema industriale capace ancora di esportare. Poi ha un sistema fiscale funzionante, che rende credibile un forte aumento degli introiti fiscali in futuro. In terzo luogo, il Giappone prende a prestito principalmente nella sua valuta, quindi ha sempre l'opzione di monetizzare il proprio debito. Infine, i giapponesi sono sempre stati forti risparmiatori, e quindi la stragrande maggioranza del debito è detenuto internamente. È come se lo stato giapponese finanziasse il proprio debito in moneta, ma i suoi cittadini ossequiosi, invece di spendere questa moneta, la risparmiassero, mettendola sotto il materasso. Questa partita di giro, però, non può continuare tanto più a lungo. La coorte più numerosa di giapponesi, quelli nati immediatamente dopo la seconda guerra mondiale, sta per andare in pensione. Tra poco invece di risparmiare affannosamente comincerà a spendere i propri risparmi. La generazione successiva è molto meno numerosa e quindi il risparmio complessivo comincerà a scendere. La coorte che entra ora nel mercato del lavoro è molto meno numerosa di quella che sta per andare in pensione. Quindi ci sarà non solo un calo del risparmio, ma anche un calo tendenziale del Pil. Presto lo stato nipponico sarà costretto a finanziarsi almeno o in parte sui mercati internazionali, che sono meno ossequenti dei cittadini giapponesi e domanderanno un rendimento più elevato. Ma con un debito pari a 230% del Pil un aumento dei costo del debito si traduce velocemente in un deficit più elevato che impaurisce i mercati internazionali e fa aumentare maggiormente i tassi di interesse. Come noi italiani abbiamo imparato a nostre spese, il vortice diventa velocemente pericoloso. Il Giappone può uscirne? Per ridurre il debito, il Giappone può aumentare le imposte. Ma per ogni punto percentuale di aumento del costo del debito il governo nipponico dovrebbe aumentare le imposte di 2,3 punti percentuali di Pil, con effetti recessivi sul Pil e un rischio di spirale negativa tra aumento delle imposte, recessione, aumento del deficit, e necessità di un ulteriore aumento delle imposte. Il Giappone può monetizzare il proprio debito. Ma nel momento in cui il mercato realizza che questo succederà, il costo del debito aumenterà per compensare creditori internazionali del rischio di inflazione/svalutazione. Me se la situazione è così tragica, perchè il mercato non penalizza i titoli giapponesi? La semplice risposta èche la speculazione al ribasso è timorosa. Come ho scritto molte volte, chi gioca al ribasso rischia molto: a fronte di guadagni limitati rischia perdite illimitate. Per questo i ribassisti si muovono solo quando vedono la possibilità di un guadagno immediato. Con una Banca del Giappone seriamente impegnata in massicci acquisti di titoli pubblici, il rischio di perdite per un ribassista è troppo elevato. Per questo aspettano. Il mercato è anestetizzato dalla Banca Centrale. Ma questa anestesia non è salutare, perchè ritarda il momento dell'aggiustamento. Più tardi il Giappone si sveglierà, più tragico sarà il risveglio. È un monito a tutti coloro che vorrebbero un Banca Centrale Europea altrettanto tollerante della Banca Centrale giapponese.#/i#

 

  By: gianlini on Lunedì 15 Giugno 2015 21:18

Perché Gano? il debito greco è intorno ai 350 billions, tu stesso parli di un haircut del 30 o 40 %, cioè i soldi che i greci sicuramente non hanno più, e che ora qualcuno deve prestar loro per far finta che il debito sia restituibile...quindi la cifra indicata è del tutto plausibile

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 15 Giugno 2015 18:58

#i#"EUR 118 billion"#/i# Eh? Sei sicuro? Mi sembra un' enormità...

Slava Cocaïnii!

 

  By: hobi50 on Lunedì 15 Giugno 2015 18:40

Testimonianzia di Draghi odierna davanti ad un comitato del Parlamento Europeo. "In this context, the Eurosystem has provided support to allow Greek banks to continue financing the economy. Currently, the central bank liquidity extended to Greek banks amounts to around EUR 118 billion, more than double the amount at end 2014. " Come scrivevo qualche giorno fa la Grecia voleva solo prendere tempo per "ciucciare Euro alla Bce ".

 

  By: antitrader on Lunedì 15 Giugno 2015 15:51

Hobi, ci vuole una bella lezione a quelli che "cosa ce ne frega dello spread!", "gli italiani mica mangiano lo spread?" (copyright santache').

 

  By: antitrader on Lunedì 15 Giugno 2015 15:45

"sui quotidiani tipo Repubblica o il Manifesto non c'è quasi traccia della notizia" Gian, quella di Santinelli e' una faccenda vecchissima di cui hanno parlato tutti. Paragone addirittuta mando' la giornalista a parlarci e si becco' la porta in faccia. Giordano (quello al guinzaglio del padrone assieme a tutta la redazione) ci ha fatto su una campagna (e un libro). Ovviamente ha preso di mira solo i casi esagerati in modo da non alienare al cav il consenso elettorale della classe media (li chiamano i moderati). Insomma, dare credito a certi individui e' come voler fare la rivoluzione affidandosi al partito che ha governato piu' di tutti: la lega.

 

  By: hobi50 on Lunedì 15 Giugno 2015 14:40

Ho paura che ci sia qualcuno così fesso da pensare che ,nelle eventuali perdite dal default greco,l'Italia possa rimetterci un centesimo meno di quello che ci rimette la Germania. Purtroppo questi fessi non hanno nemmeno l'intelligenza di parlare delle galline nella propria aia ,lasciando fuori le questioni di cui non hanno la minima contezza. Hobi

 

  By: gianlini on Lunedì 15 Giugno 2015 13:21

Gano, hai ragione...sui quotidiani tipo Repubblica o il Manifesto non c'è quasi traccia della notizia Mi ricorda quei Paesi Sudamericani in cui i giudici danno sempre ragione ai latifondisti....

 

  By: pigreco-san on Lunedì 15 Giugno 2015 10:53

Io ho letto che l'italia e spagna se la grecia fallisce non è detto che i 40 miliardi sia costretta a darli l'italia e 30 la spagna perchè ancora non li hanno versati, sono pagherò sul debito pubblico eheheheh chi ci rimette è solamente la germania e la francia che invece ne hanno versati 130 subito...se arriva il default... l'ultima soluzione che verrà presa è sui famosi 27 miliardi che spettavano alla grecia da versare al MES che non ha versato come l'italia e la spagna.. si pensa di far pagare il 1,8 mld e i 7,8 di fine giugno che la grecia deve con una partita di giro sui 27 ahahahah cioè rispiego.. la grecia deve 27 al MES per salvare se stessa che non ha mai versato. ora gliene chiedono 7 circa di rimborso sul debito dell'fmi e vari creditori per ottenere uno sblocco di 20 circa (-7) di finanziamento futuro, soldi dal MES della grecia che non ha versato per salvare se stessa... ahahahahahah ma vi rendete conto...ahahahahaha cioè rispiego per ottenere schei a sbrega dicono dalle mie parti a interessi quasi ZERO ti fanno aderire al MES per 27 miliardi per salvare te stesso e ottenere interessi bassi sui tuoi soldi in euro..questo è il costo dell'euro... la grecia dalla sua parte parte deve dimostrare che è in grado di incasare tasse per 2 miliardi in più per garantire gli interessi... (hahahahah) al cubo

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 15 Giugno 2015 10:35

^Il pensionato d’oro (da record): assegno mensile di 91 mila euro#http://www.corriere.it/economia/15_giugno_15/pensionato-d-oro-da-record-assegno-mensile-91-mila-euro-pensione-ex-tim-16485192-131e-11e5-8f7b-8677cfd62f52.shtml^ #i#"Almeno 54 mila euro in più al mese: ecco quanto riceverebbe Mauro Sentinelli, il recordman delle «pensioni d’oro», rispetto a ciò che versò di contributi."#/i# Se ricordo bene quando fu proposto di mettere un tetto alle pensioni d' oro la Consulta lo bocciò. Con chi dobbiamo prendercela? PS. Trovato ^Le toghe difendono le pensioni d'oro: E' incostituzionale sovratassarle#http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/1256868/Le-toghe-difendono-le-pensioni-d-oro--E--incostituzionale-sovratassarle.html^ Quindi nemmeno la difesa dal "taglio" ma addirittura dalla sovratassazione. Curioso che cercando con Google "consulta pensioni d' oro" tra le prime tre voci che mi sono uscite una è de "il Giornale" l' altra di "Libero"...

Slava Cocaïnii!

 

  By: Bullfin on Lunedì 15 Giugno 2015 03:08

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente