Il Terzo Mondo in Italia

 

  By: Giovanni-bg on Sabato 13 Dicembre 2014 13:27

Avrebbe quindi ragione Gianlini, che è tanto tempo che sostiene che ci sono degli interessi economici che rendono gli sbarchi convenienti e che c'è chi ci mangia sopra. ------------ se Buzzi è riuscito a convincere il governo a mettere in piedi operazioni govenative tipo mare nostrum solo per fagli fare qualche decina di milione allora è un genio e dobbiamo mandare lui a trattare con la Merkel.

 

  By: DOTT JOSE on Sabato 13 Dicembre 2014 12:20

iL sacco di Roma vale 1 miliardo e 300 milioni di euro,avete visto la trasmissione anno uno? a fiumicino transitavano chili di cocaina con la complicita dei dipendenti polaria e di alcuni finanzieri,tutti arrestati 2 settimane fa, quindi penso che una parte delle indagini e' stata bruciata. http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-12-06/i-numeri-shock-sacco-roma-vale-oltre-1-miliardo-e-300-milioni-092952.shtml?uuid=ABwI46MC

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: Ganzo il Magnifico on Sabato 13 Dicembre 2014 12:05

Il mio sospetto è che il sistema in realtà è più o meno diffuso in tutta Italia. Per cui si capisce che in mancanza di naufragi sotto le nostre coste andavamo fino al largo delle coste spagnole a caricare i barconi che affondavano là ---------------------------------------------- Avrebbe quindi ragione Gianlini, che è tanto tempo che sostiene che ci sono degli interessi economici che rendono gli sbarchi convenienti e che c'è chi ci mangia sopra.

Slava Cocaïnii!

 

  By: Giovanni-bg on Sabato 13 Dicembre 2014 10:09

Moderatore come ebbi già occasione di dire la faccenda di per se non è gigantesca in termini economici come vogliono far credere è roba che coinvolge solo Roma da quello che è emerso. Messo tutto assieme faranno qualche decina di milioni di euro di tangenti. Non poco intendiamoci ma non una roba tipo la tangente che si è preso Khol per Leuna Parlo della raffineria nella ex ddr per la quale khol ha preso una mega tangente dalla elf, fatto poi usato dalla merkel stessa - che ne ne era al corrente pari pari dato che era il no.2 del partito allora - per far fuori il numero uno e prendere il suo posto ma senza restituire i soldi finiti al partito. Insomma la faccenda rilevante è che si sono messe in piedi delle operazioni tipo mare nostrum che erano a quanto pare del tutto funzionali a sostenere questi sistemi Più gente portiamo qua più "se magna" Questa non è mia supposizione lo dice Buzzi nelle intercettazioni "vi auguro un 2013 pieno di immigrati e monnenzza nelle strade.. che bella la cooperazione" Ovvero secondo me un'operazione mare nostrum non si mette in piedi per far fare a Buzzi qualche decina i milioni di euro a Roma Costava meno ed era anche più semplice regalare i soldi a Buzzi direttamente con qualche fondo per il sostegno Il mio sospetto è che il sistema in realtà è più o meno diffuso in tutta Italia. Per cui si capisce che in mancanza di naufragi sotto le nostre coste andavamo fino al largo delle coste spagnole a caricare i barconi che affondavano là Con gli spagnoli a vigilare che poi non li sbarcassimo in Spagna ma evidentemente non c'era questo rischio

Mafia capitale e balle capitali - Moderatore  

  By: Moderatore on Giovedì 11 Dicembre 2014 00:32

I mass media italiani continuano a fare abbastanza pena C'è la storia di #b# Salvatore Buzzi#/b# , il capo della cooperativa 29 giugno al centro dell'inchiesta Mafia Capitale, che si era inserito nel giro della sinistra recitando il ruolo che piace tanto, #b#l'ex carcerato riabilitato che si occupa di ex-detenuti e li impiega per l'assistenza a immigrati e zingari #/b#, in pratica un santo!#/b# L'uomo era un genio, metteva assieme il ruolo dell Ex-Carcerato redento dagli studi + coop di ex-carcerati + zingari + immigrati, mancava solo qualcosa per i trans e gli intellettuali di sinistra con lui avevano un orgasmo. Di Buzzi i giornali scrivono tutti che "aveva ucciso una prostituta" tanti anni fa. In realtà Buzzi era un bancario, che aveva messo in piedi un grosso giro di assegni falsi e quando un collega in banca lo voleva denunciare, #b# lo aveva massacrato con 37 coltellate e poi aveva cercato di farlo sparire bruciando il cadavere#/b# . Per questo omicidio ha fatto solo 4 anni di carcere perchè si è messo a recitare la parte del detenuto redento dagli studi e Pietro Ingrao, Luciano Rodotà e altri luminari progressisti lo hanno raccomandato per l'indulto e poi ha avuto tutte le porte aperte per avere gli appalti che le giunte di sinistra danno appunto per tutto quello che è ex-carcerati, immigrati e zingari. Cioè Buzzi era un truffatore fin dall'inizio, che ha sgozzato un collega e cercato di farne sparire il cadavere e poi l'ha data a bere agli intellettuali e politici progressisti facendo un sacco di soldi con altre truffe ai danni dello stato... Poi c'è che tutti i media continuano a titolare #b# "Mafia Capitale#/b# " (seguendo l'input dei magistrati), mafia a Roma e parlare di boss, intimidazioni, picchiatori "spezza-pollici", terroristi neri, banda della Magliana, cosche, minacce, ecc... e però se ci fai caso non è stato ancora menzionato in tutta questa storia un solo episodio di violenza, anche solo un aggressione, un pestaggio, niente. #b# Massimo Carminati#/b# fa molto colpo per il suo passato con la pistola, è molto fotogenico nella vecchia foto con l'occhio di vetro, ha delle battute anche genialoidi come quelle sul "mondo di mezzo" e sembra avere una gran reputazione in tutta la destra ex-fascista di Roma. Carminati ha una fama da spericolato criminale con motivazioni politiche che in un epoca in cui hai Monti, Letta e Renzi e Draghi richiama l'uomo virile. Di sicuro c'è che ha rapinato parecchie banche una ventina di anni fa, ma non c'è un solo omicidio per cui sia stato mai condannato, solo e sempre rapina e detenzione di armi e anche quando ha perso l'occhio stava cercando di passare il confine disarmato e gli ha sparato la polizia. E' probabile che all'epoca dei NAR abbia anche lui sparato e ammazzato come Fioravanti e Alibrandi suoi camerati, ma non per la giustizia italiana e comunque sono cose di 30 anni fa. Nel giro di affari e appalti messo in piedi con Buzzi e soci sono girate (da quanto pubblicato finora) solo delle gran tangenti e mazzette politici e funzionari e poi amicizie e contatti politici.... L'Espresso due anni fa esatti pubblicò un inchiesta che raccontava praticamente tutte queste e per due anni i politici e gli altri giornali hanno ignorato la cosa mentre i magistrati accumulavano intercettazioni. Allo stato dei fatti (e i magistrati sembra abbiano già girato ai giornali l'intera ordinanza, faldone di migliaia di pagine con migliaia di intercettazioni), è un giro di tangenti per appalti a cooperative di qualche decina di milioni di euro, diciamo una "mani pulite" locale (romana) che coinvolge alcuni gli appalti per servizi a cooperative. ----- ^"BUZZI, L’OMICIDA MODELLO"#http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/buzzi-omicida-modello-vera-storia-sparita-cronache-capo-90415.htm^ Panorama, Contrariamente a quanto sostenuto a caldo da tutti i principali quotidiani italiani, Salvatore Buzzi, il capo della cooperativa 29 giugno al centro dell'inchiesta Mafia Capitale, non è stato condannato nei primi anni 80 per omicidio colposo. Né, come è stato detto a Bersaglio Mobile, per l'assassinio di una prostituta. Salvatore Buzzi è stato condannato nel giugno del 1980 per aver ucciso con 34 coltellate un suo complice a Roma. L'episodio e il movente non sono irrilevanti per inquadrare il profilo psicologico e criminale di quest'uomo che, nel suo percorso di vita, casi di corruzione a parte, ha saputo prendere un po' tutti per il naso, financo due galantuomini come l'ex presidente della Camera Pietro Ingrao, il presidente della Caritas Don Luigi Di Liegro e lo stesso presidente Oscar Luigi Scalfaro che nel 1994 gli concesse la grazia, dopo aver constatato il pieno recupero del detenuto. L'omicidio che gli aprì le porte di Rebibbia avvenne nel giugno 1980 dopo che un suo complice lo aveva minacciato di rivelare ai superiori della banca per la quale lavorava il vorticoso giro di assegni falsi che incassava e si spartiva col suo socio, grazie alle mansioni che svolgeva. 34 coltellate, un alibi costruito in fretta e furia grazie alla complicità della fidanzata brasiliana, infine la confessione. Insomma, Buzzi, prima di diventare quello che sarebbe diventato, un detenuto modello che era riuscito a laurearsi in carcere (primo in Italia), per di più con il massimo dei voti, era sin dagli esordi un truffatore. Non esattamente il profilo criminale più adatto per gestire un fiume di denaro pubblico, come sarebbe avvenuto in seguito. Buzzi, in sostanza, era un imbroglione che non aveva esitato a uccidere in modo anche efferato e che, quando si trovò dietro le sbarre, seppe calarsi perfettamente nella parte, divenne il punto di riferimento dei detenuti di Rebibbia, il testimonial vivente della bontà della legge Gozzini, il fondatore di una cooperativa che avrebbe messo in pratica l'utopia costituzionale del reinserimento dei detenuti, l'uomo che aveva saputo studiare e riscattarsi, ricevendo pubblici riconoscimenti di parlamentari e dirigenti della sinistra e dell'associazionismo cattolico che si battevano da anni per i diritti e il reinserimento dei detenuti. Il resto della storia la conoscete, ma l'inabissamento, va detto, gli è riuscito alla perfezione. La domanda che molti si pongono è come sia possibile che un uomo che era finito dietro le sbarre non solo per omicidio, ma anche per truffa, al netto della condanna già scontata, possa arrivare a controllare un giro d'affari di soldi pubblici e appalti per 60 milioni di euro annui. Sciatteria politico-istituzionale? Complicità diffuse? Eccessiva fiducia negli esseri umani? Queste domande rimarranno probabilmente senza risposta. O le risposte contengono tutte un principio di verità. La nostra classe dirigente è un po' incompetente, un po' collusa e anche, nel migliore dei casi, un po' ingenua sulla possibilità di riscatto degli uomini. Si chiese una volta, per tutt'altra finalità, Pier Paolo Pasolini: «Può un uomo essere molto diverso dalla propria storia?»

 

  By: GZ on Giovedì 11 Dicembre 2014 00:25

I mass media italiani continuano a fare abbastanza pena Scrivono di #b# Salvatore Buzzi#/b# , il capo della cooperativa 29 giugno al centro dell'inchiesta Mafia Capitale, che si era inserito nel giro della sinistra recitando il ruolo che piace tanto, #b#l'ex carcerato riabilitato che si occupa di ex-detenuti e li impiega per l'assistenza a immigrati e zingari #/b#, in pratica un santo!#/b# L'uomo era un genio, metteva assieme il ruolo dell Ex-Carcerato redento dagli studi + coop di ex-carcerati + zingari + immigrati, mancava solo qualcosa per i trans e gli intellettuali di sinistra avevano un orgasmo con lui. In realtà Buzzi era un bancario che aveva messo in piedi un grosso giro di assegni falsi e quando un collega in banca lo voleva denunciare #b# lo aveva massacrato con 37 coltellate e poi aveva cercato di farlo sparire bruciando il cadavere#/b# . Per questo omicidio ha fatto solo 4 anni di carcere perchè si è messo a recitare la parte del detenuto redento dagli studi e Pietro Ingrao, Luciano Rodotà e altri luminari progressiti lo hanno raccomandato per l'indulto e poi ha avuto tutte le porte aperte per avere gli appalti che le giunte di sinistra danno appunto per tutto quello che è ex-carcerati, immigrati e zingari ----- ^"BUZZI, L’OMICIDA MODELLO"#http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/buzzi-omicida-modello-vera-storia-sparita-cronache-capo-90415.htm^ Panorama, Contrariamente a quanto sostenuto a caldo da tutti i principali quotidiani italiani, Salvatore Buzzi, il capo della cooperativa 29 giugno al centro dell'inchiesta Mafia Capitale, non è stato condannato nei primi anni 80 per omicidio colposo. Né, come è stato detto a Bersaglio Mobile, per l'assassinio di una prostituta. Salvatore Buzzi è stato condannato nel giugno del 1980 per aver ucciso con 34 coltellate un suo complice a Roma. L'episodio e il movente non sono irrilevanti per inquadrare il profilo psicologico e criminale di quest'uomo che, nel suo percorso di vita, casi di corruzione a parte, ha saputo prendere un po' tutti per il naso, financo due galantuomini come l'ex presidente della Camera Pietro Ingrao, il presidente della Caritas Don Luigi Di Liegro e lo stesso presidente Oscar Luigi Scalfaro che nel 1994 gli concesse la grazia, dopo aver constatato il pieno recupero del detenuto. L'omicidio che gli aprì le porte di Rebibbia avvenne nel giugno 1980 dopo che un suo complice lo aveva minacciato di rivelare ai superiori della banca per la quale lavorava il vorticoso giro di assegni falsi che incassava e si spartiva col suo socio, grazie alle mansioni che svolgeva. 34 coltellate, un alibi costruito in fretta e furia grazie alla complicità della fidanzata brasiliana, infine la confessione. Insomma, Buzzi, prima di diventare quello che sarebbe diventato, un detenuto modello che era riuscito a laurearsi in carcere (primo in Italia), per di più con il massimo dei voti, era sin dagli esordi un truffatore. Non esattamente il profilo criminale più adatto per gestire un fiume di denaro pubblico, come sarebbe avvenuto in seguito. Buzzi, in sostanza, era un imbroglione che non aveva esitato a uccidere in modo anche efferato e che, quando si trovò dietro le sbarre, seppe calarsi perfettamente nella parte, divenne il punto di riferimento dei detenuti di Rebibbia, il testimonial vivente della bontà della legge Gozzini, il fondatore di una cooperativa che avrebbe messo in pratica l'utopia costituzionale del reinserimento dei detenuti, l'uomo che aveva saputo studiare e riscattarsi, ricevendo pubblici riconoscimenti di parlamentari e dirigenti della sinistra e dell'associazionismo cattolico che si battevano da anni per i diritti e il reinserimento dei detenuti. Il resto della storia la conoscete, ma l'inabissamento, va detto, gli è riuscito alla perfezione. La domanda che molti si pongono è come sia possibile che un uomo che era finito dietro le sbarre non solo per omicidio, ma anche per truffa, al netto della condanna già scontata, possa arrivare a controllare un giro d'affari di soldi pubblici e appalti per 60 milioni di euro annui. Sciatteria politico-istituzionale? Complicità diffuse? Eccessiva fiducia negli esseri umani? Queste domande rimarranno probabilmente senza risposta. O le risposte contengono tutte un principio di verità. La nostra classe dirigente è un po' incompetente, un po' collusa e anche, nel migliore dei casi, un po' ingenua sulla possibilità di riscatto degli uomini. Si chiese una volta, per tutt'altra finalità, Pier Paolo Pasolini: «Può un uomo essere molto diverso dalla propria storia?»

 

  By: gianlini on Lunedì 02 Giugno 2014 15:13

L’appello del Papa a fare figli «Sbagliato preferire cani e gatti» Durante una messa celebrata per gli sposi il Pontefice accusa di egoismo le famiglie sterili per scelta: «Passeranno la vecchiaia in solitudine» ------------------ e quindi fai i figli per non rimanere solo? ma allora sono egoisti quelli che non fanno figli o quelli che ne fanno? cioè può accusare chi non fa figli di masochismo, ma di egoismo? "Ci sono cose che a Gesù non piacciono - avverte il Papa - i matrimoni sterili per scelta, che non vogliono i figli, che vogliono rimanere senza fecondità." però lui figli non ne ha avuti....chissà perché gli piace che li abbiano gli altri.... la logica è il forte della Chiesa

 

  By: shabib on Mercoledì 21 Maggio 2014 11:44

ma infatti JOSE , me spiase per chi ci crede a tanti artefatti articoli e gestori del potere .non solo la ripresa , ma anche il benessere io dico che da almeno 60 anni non sono mai stati tanto a rischio e non solo in USA , purtroppo. hanno voluto la globalizzazione e l'assenza dello stato ? adesso si creassero da soli la mm1, mm2 e mm3 condita in salsa di deflazione e recessione.

 

  By: DOTT JOSE on Mercoledì 21 Maggio 2014 11:33

Eccola la ripresa, seee solo sulla carta, "completamente rassegnati" il 50% dei disoccupati americani neanche tenta di trovare una occupazione, Forty-seven percent say they agree, to some degree, with the statement, “I’ve completely given up on looking for a job,” according to a new poll from Express Employment Professionals, the nation’s largest franchised staffing company http://www.nationalreview.com/corner/378461/poll-almost-half-unemployed-have-completely-given-looking-job-andrew-johnson

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: shabib on Venerdì 16 Maggio 2014 05:44

vi ricordate le presenze in TV di questo soggetto ? le serate , i soldi facili , il pessimo esempio dato dal suo modo di essere ? BENE , CE NE SONO A DECINE DI MIGLIAIA COME LUI E IN POSTI IMPORTANTI E DI POTERE , COME ABBIAMO VISTO , con fior di stipendi che la gente normale si sogna e loro sono anche serviti e riveriti ... poi un giorno la lenta giustizia ......... «Fabrizio Corona era criminale incallito», le motivazioni choc della Cassazione I «numerosi precedenti penali» a carico diFabrizio Corona dimostrano che l'ex paparazzo dei vip ha avuto una «vita lavorativa caratterizzata da frequentazioni criminali e da atteggiamenti fastidosamente inclini alla violazione di ogni regola di convivenza civile». La Cassazione ha spiegato con queste parole il motivo per il quale, il 30 maggio del 2012, venne applicata la sorveglianza speciale a carico di Fabrizio Corona per un anno e sei mesi. In particolare, la Suprema Corte rileva che la Corte d'appello di Milano, l'8 maggio 2013, ha richiamato «i numerosi e cospicui precedenti penali (estorsioni, ricettazione e l'uso di carta moneta falsificata, reati fallimentari, evasioni fiscali, denunce per truffa) attraverso i quali risulta scandita la vita lavorativa» di Corona «caratterizzata - evidenzia la Suprema Corte - da frequentazioni criminali e da atteggiamenti fastidiosamente inclini alla violazione di ogni regola di convivenza civile». Piazza Cavour ricorda che il «modus vivendi di Corona» è stato «caratterizzato dalla ricerca ad ogni costo di facili ed illeciti guadagni e da condotte prive di scrupoli volte ad accaparrare risorse da investire in un tenore di vita lussuoso e ricercato». http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/fabrizio_corona_condanna_motivazione_cassazione/notizie/692293.shtml

 

  By: Trucco on Mercoledì 14 Maggio 2014 08:48

In Danimarca ci sono creativi un po' strani. Hanno lanciato la pubblicità di ^un supereroe che convince la gente ad andare a votare con grandi caz.zotti#http://www.adnkronos.com/IGN/Mediacenter/Video_News/Europee-scivolone-danese-Parlamento-ritira-il-cartone-osceno-contro-lastensione_321537727836.html^ e violenza di vario genere. L'eroe in questione all'inizio del videoclip è intento a subire una fellatio da 5 o 6 fanciulle seminude ma le calcia via in malo modo quando sente di dover iniziare il suo lavoro (e forse sente di aver finito quello che faceva prima). Una roba così cafona ancora ancora uno se la aspetterebbe per uno spot commerciale, ma era lo spot pubblico per convincere i danesi a votare... Poi lo hanno rimosso. Il mondo è strano.

 

  By: DOTT JOSE on Martedì 13 Maggio 2014 10:34

Come recita il detto popolare "buon sangue non mente" ed ecco arrestati i 3 fratelli Magnoni, il loro padre era socio in affari con Sindona ! Sottratti soldi pure alla cassa di previdenza dei giornalisti, forse per questo i giornali glissano ? D'altronde il cognome parla chiaro : Magnoni !! http://www.affaritaliani.it/economia/sopaf-arrestati-magnoni090514.html

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: antitrader on Martedì 13 Maggio 2014 05:01

Vero Hobi, mi ero proprio dimenticata la Bocassini e anche il Grande Tonino. Il popolo bue non volle la grande disinfestazione, "e se poi quello (Di Pietro) arriva anche a me e mi trova il tinello abusivo?" E cosi' Tonino e' finito a zappare e per i ladri si sono riaperte sconfinate praterie. Sic transit gloria mundi.

 

  By: hobi50 on Martedì 13 Maggio 2014 03:57

Anti si è dimenticato la conclusione . Meno male che ....la Bocassini c'è ! Hobi

 

  By: SanTommaso on Martedì 13 Maggio 2014 02:29

Quante volte abbiamo sentito dire che L'EXPO e' una grande opportunita' per il paese ?