Non è facile avere un menù africano - Moderatore
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By: Moderatore on Martedì 28 Luglio 2015 16:31
La Giorgia Meloni cerca magari degli argomenti facili, come poi fanno i politici di tutte le parti e la gente intorno a lei tipo La Russa o Storace, calza la definizione di "destra sgangherata" (tanto è vero che l'unico che sembrava serio Crosetto li ha abbandonati). Ed è anche vero che bisogna prendersela innanzitutto con le multinazionali, le grandi banche, la Troika o i pescecani come De Benedetti.
Però 'sta ragazza tocca un tasto che risuona qui quando ^evidenzia queste cose#https://www.facebook.com/giorgiameloni.paginaufficiale^
#ALLEGATO_1#
Il problema quando si parla però della cucina degli africani è che benchè siano forse più di un miliardo di persone sparsi per il mondo complessivamente, non esistono da nessuna parte ristoranti e cucina africana (salvo in sudamerica). Anche in America, nei quartieri dove sono la maggioranza della popolazione, non mettono mai su dei ristoranti, trattorie, osterie....
Se vai a Brooklyn, a Queens o Newark (quartieri di New York) vedi che ci sono tanti ristoranti messicani, arabi, cinesi, persino italiani in cui mangiano come clienti degli afro-americani, ma non succede mai il contrario. Io abitavo a Brooklyn, Prospect Park e c'erano piccoli ristoranti, anche non cari, messi su da praticamente ogni gruppo etnico: arabi, persiani, cinesi, koreani, messicani, italiani, thailandesi in cui vedevi tra i clienti afro-americani, ma non un solo ristorante invece gestito da loro. Stessa cosa a Los Angeles, in Downtown o a Inglewood che sono zone dove gli afro-americani sono numerosi, ma di nuovo non mettono in piedi osterie, trattorie e ristoranti di qualche genere anche quando i clienti sono in maggioranza neri (al massimo li trovi tra i camerieri di una catena, mai tra i cuochi). Idem a Londra, sono tanti ora i neri, ma non trovi i loro ristoranti.