La Reconquista ( migrazioni e demografia )

 

  By: Ganzo il Magnifico on Venerdì 31 Luglio 2015 02:26

Certo, ma si ritorna lì. Dipende se hai "immigrati" che fai entrare tu con un visto e secondo delle quote prestabilite o degli "irregolari", detti anche "clandestini". In Svezia non arriva nessuno col barcone. Se non altro perché è troppo freddo.

Slava Cocaïnii!

 

  By: gianlini on Venerdì 31 Luglio 2015 00:53

Nel thread sull'uscita dall'euro c'è il grafico della Svezia rispetto alla Finlandia. Chi l'ha postato voleva far vedere l'effetto nefasto della moneta unica. La cosa interessante è notare che la Svezia, come l'inghilterra, l'Olanda e non ultima la Germania, è uno dei paesi europei con il più alto tasso di immigrati. La Svezia per decenni è stata un modello di accoglienza di profughi da Africa, Medio Oriente e Balcani. La Finlandia invece ha pochi immigrati, le statistiche ufficiali dicono un 3 % circa. E' interessante osservare che nelle statistiche economiche (e qui bisogna per forza pensare anche agli Stati Uniti) non c'è traccia di una correlazione negativa fra economia e immigrazione. Avere il 20 % di immigrati di paesi africani, mediorientali e balcanici, come ha ad esmepio la Svezia, sembra del tutto ininfluente dal punto di vista delle variabili economiche macro.

 

  By: pigreco-san on Giovedì 30 Luglio 2015 18:13

Non è vero, ripeto, che i giovani non sanno nulla. vedendo la fine fatta dai genitori impoltriti ogni sera a guardare tg, te credo che non li guardano i tg e le trasmissioni politiche. Non è certo segno di intelligenza. Mio figlio ha usato Blablacar per andare a Lubiana a trovare una tipa con 5 euri alla faccia dei giovani che non si impegnano e non sanno. se chiedi alla maggior parte dei 30enni in su cos'è Blablacar o Uber non sanno neanche cosa sia. ma per piacere. vecchi bigotti.

 

  By: gianlini on Giovedì 30 Luglio 2015 17:01

la prima cosa che diranno è che stante la fonte (il Giornale) il pezzo non è attendibile e probabilmente inventato

Ma chi l'avrebbe mai detto ? - Moderatore  

  By: Moderatore on Giovedì 30 Luglio 2015 16:48

Chi l'avrebbe mai detto ? Sono sbalordito. Ora lo invio a tutti i miei amici e conoscenti che votano PD o rifondazione... E poi ? Anche che leggano il trapianto del cervello ancora non è possibile. ------ 29 luglio, ^“La maggior parte delle storie sono inventate, costruite”#http://www.ilgiornale.it/news/cronache/immigrati-raccontano-bugie-cos-provano-ad-ottenere-lasilo-1156685.html^. Uchenna - nome di fantasia della fonte che chiede di rimanere anonima - è un immigrata che fa l'interprete per i profughi che si presentano a fare domanda d’asilo. "Mi capita spesso di sentir raccontare la stessa identica storia da diversi immigrati". Come si fa a capire se quello che raccontano è vero? "Si basa quasi tutto sull'ultima domanda, quando viene chiesto il motivo per cui non si vuole tornare nel proprio paese. Spesso le risposte sono fantasiose: qualcuno dice di aver paura che una volta rientrato a casa il padre sia intenzionato ad ucciderlo. Capisce anche lei che per valutare situazioni simili ci sono ben pochi elementi". Quali risposte danno solitamente gli immigrati a questa domanda? "Da qualche tempo molti nigeriani affermano di essere soggetti ad un malocchio: raccontano di una setta che sarebbe presente in Nigeria e che perseguita chi non entra a far parte dell’associazione” Abbastanza fantasiosa... "Mi capita di ascoltarne tante altre. E tutte che si ripetono". Quali? "Le donne, per esempio, raccontano di essere state trascinate in case chiuse in Libia e sfruttate come prostitute. Tra gli uomini, invece, è tipica la storia dei problemi di eredità. Sarebbero scappati perché, una volta diventati orfani, un loro parente malvagio e più ricco starebbe provando ad impossessarsi del loro patrimonio. La storia suona così: 'Lo zio mi ha denunciato per cose che non ho mai fatto, ma vista la sua posizione sociale è più potente di me. E per queso ho paura'". Sente davvero così spesso questi racconti? "Assolutamente sì. E c'è molto di falso: prima di iniziare con la storia dello 'zio cattivo' narrano di essere figli unici e di non aver nessun familiare a casa. Ma è rarissimo che ci siano famiglie con un solo figlio: in Nigeria minimo si hanno tre fratelli". E queste 'scuse' vengono di solito accettate o rigettate dalla commissione? "Come interprete non vengo a sapere se un intervistato ottiene o meno l'asilo. Ma durante l'intervista riesco a capire se si sta mentendo o se si dice la verità: le donne, ad esempio, estremizzano le storie di violenza sessuale, ma non è difficile comprendere se l'hanno subita davvero oppure no. Questo nonostante i profughi siano ben accorti nel documentarsi su quello che raccontano”. Ad esempio? "Senza citare nomi, alcune ragazze raccontano di essere lesbiche e qualcuno alla commissione ha anche portato un foglio stampato da internet di un articolo riguardante un evento di omofobia in Nigeria. Senza contare, poi, che sovente non appena si siedono all'interrogazione chiedono di cambiare la data di nascita". Perché? "Provano a farsi passare per minorenni, così da ottenere senza problemi il diritto d'asilo. Questo comportamento dovrebbe far scattare più di un campanello d'allarme: è probabile che dietro quella persona non ci sia nessun passato di violenze o sofferenze. Durante l'intervista basta guardare il volto dei migranti per capire se hanno subito soprusi: si legge negli occhi se quello che raccontano lo hanno subito sulla loro pelle o se l'hanno preparato a tavolino". Non è assurdo che l'Italia debba sostenere i costi dell'accoglienza per sentirsi raccontare queste bugie? "Se io facessi parte della commissione non saprei come reagire. Spesso suggerisco ai richiedenti asilo di dire la verità, ma loro alla fine mi chiedono: 'Sorella ho detto bene la storia?'. Quando sento queste cose capisco che quello che hanno raccontato è una sorta di favoletta imparata a memoria". Passiamo oltre. Come mai tutti quelli che arrivano sui barconi sono senza documenti? "Chi approda in Italia dice di non averlo mai avuto o di averlo perso in Libia. In Nigeria falsificare documenti e cambiare più volte identità è una cosa normale. Fanno lo stesso durante il riconoscimento a Lampedusa". Come fa ad esserne certo? "Prendo come esempio sempre la Nigeria: se hai un determinato nome o cognome si capisce se provieni dal Nord o dal Sud. Ci sono state persone che mi hanno detto di essere in fuga dalla lotta tra cristiani e mussulmani che c'è nel Nord del Paese. Poi però hanno un nome "meridionale": mi fa pensare che ci sia di mezzo una menzogna. La maggior parte delle identità vengono inventate all’arrivo, questo rende praticamente impossibile verificare davvero la storia dell'immigrato". Quale tipologia di persone decide di intraprendere il "viaggio della speranza"? "Partono i ragazzi che vogliono vedere l'Europa, giovani che hanno accumulato dei soldi e che hanno dei contatti per organizzare il viaggio. Tutto è studiato e ci sono persone qui in Italia che favoriscono questi flussi. Non è vero che ad arrivare sono le persone indigenti, che ovviamente non hanno le risorse per affrontare un simile percorso. Salgono sui barconi quei giovani cui magari era stato rifiutato il visto ufficiale. Lo dice anche un mio collega: ‘Sveglia Uchenna, questi mentono tutti’”. Perché vengono qui? “I nigeriani sono persone appariscenti. Vengono in Europa con la speranza di arricchirsi e poi tornare a casa per costruirsi una bella casa, ostentando la propria ricchezza”. Tra i migranti che arrivano in Italia ci sono anche persone pericolose? “Piuttosto credo che lo diventino dopo. Una volta ottenuto il permesso di soggiorno, questi ragazzi pensano di trovare immediatamente lavoro. Ma l’Italia non è l’Eldorado, così vanno a finire nelle mani degli spacciatori di droga che spesso sono loro connazionali. I nigeriani in Italia gestiscono droga e prostituzione”. Come si risolvono questi problemi? “Da immigrata regolare dico che l’Italia è troppo debole. Il fatto che ci sia la possibilità di fare ricorso contro la decisione della commissione è assurdo. Nel frattempo, infatti, queste persone vivono nella clandestinità a spese dell’Italia. Bisogna rendere più dura le legge sull’immigrazione: nel momento in cui la domanda d’asilo è stata rigettata, gli immigrati devono essere rimandati immediatamente nel loro Paese. Più l’Italia continua ad essere poco chiara sul tema, più queste persone ne approfitteranno per partire dall’Africa anche se sanno benissimo di non aver nessuna possibilità di ottenere accoglienza. Ma in Italia vige la legge del ‘poverino’”.

 

  By: GZ on Giovedì 30 Luglio 2015 16:45

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  By: giudan on Mercoledì 29 Luglio 2015 23:03

E chi l'ha detto?

 

  By: giudan on Mercoledì 29 Luglio 2015 22:53

Veramente a milano ci sono diversi ristoranti del corno d'africa!

 

  By: Ganzo il Magnifico on Mercoledì 29 Luglio 2015 19:58

Appunto. Invece di venire a rompere i coglioni a noi.

Slava Cocaïnii!

 

  By: DOTT JOSE on Mercoledì 29 Luglio 2015 18:30

Ma con tutte quelle chiese, tutte quelle parrocchie, con tutto lo spazio che hanno in Vaticano,(senza contare gli immobili in giro per il paese) perchè non li ospitano loro ?

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: gianlini on Mercoledì 29 Luglio 2015 17:17

Milano Scola: «Piccoli gruppi di immigrati in ogni comune» http://video.corriere.it/scola-piccoli-gruppi-immigrati-ogni-comune/a96c6754-35e9-11e5-b050-7dc71ce7db4c L’appello del cardinale di Milano: «Ognuno faccia la sua parte» - Luca Il cardinale di Milano, Angelo Scola, ha lanciato un appello sull’immigrazione durante la sua visita alla casa di accoglienza “Casa Suraya”: «La scelta più intelligente che possiamo fare, per tenere ordine a questo fenomeno strutturale, è pensare a piccoli numeri all’interno di ogni singola realtà di paese»

 

  By: Ganzo il Magnifico on Mercoledì 29 Luglio 2015 16:41

#i#"I sudamericani? un disastro...."#/i# Ci credo. Hanno le caratteristiche americane, ma di quelle solo i lati negativi. I nord amercani almeno hanno il positivismo e l' etica protestante. In fondo il pragmatismo parte di lì. Molto di quello che fanno i popoli sta nelle loro tradizioni culturali. E' per quello che cinesi e indiani performano così bene. Per i cinesi millenni di confucianesimo e per gli indiani di cultura braminica (sono soprattutto loro la classe intellettuale che emigra in Occidente). Rifuggo da popoli senza tradizioni. Gli arabi le hanno, che magari a noi non piacciono, ma le hanno.

Slava Cocaïnii!

 

  By: gianlini on Mercoledì 29 Luglio 2015 16:31

i sudamericani? un disastro.... http://www.ibtimes.com/immigration-reform-2015-more-hispanics-us-schools-theyre-struggling-keep-1827574 After years of steady immigration and high birth rates, Hispanics have become the fastest growing ethnic group in U.S. public schools, making up more than one in five kindergarten students. But the children of Latino immigrants are struggling to keep up with other students by nearly every measure, underperforming their white, Asian and sometimes black peers when it comes to SAT scores, math and reading skills, and high school and college graduation rates. The stubborn achievement gap paints a bleak future for the U.S. economy and education system and suggests U.S. schools at every level are failing miserably when it comes to teaching Hispanics regardless of their English-language skills or economic backgrounds, education advocates said. Even students from Hispanic families who have lived in the United States for several generations are likely to struggle in school, especially if their parents are low-income and obtained little education themselves. That means if schools can't figure out how to help Latino students now, future Hispanic students are unlikely to do any better.

 

  By: Ganzo il Magnifico on Mercoledì 29 Luglio 2015 16:24

Anch'io concordo con Giorgio. L' informazione Italiana fa schifo. A cominciare dai telegiornali per passare ai programmi di dibattito politico per finire alla carta stampata. D' altronde oramai c'è in Europa (non solo in Italia) una stampa di regime. Anche in Germania, Francia e Inghilterra. I giornali non si salvano. Oramai non c'è più il reporter d'assalto o il reporter investigativo o il reporter di guerra (fa eccezione Fausto Bisolslavo de Il Giornale). Oramai i giornali prendono i lanci ANSA o Reuters e li ripubblicano. Però infarciscono le testate con pesantissimi editoriali di propaganda politica, che il popolo bove si beve. Certo, anche secondo me se i ragazzi non guardano i telegiornali fanno bene.

Slava Cocaïnii!

 

  By: gianlini on Mercoledì 29 Luglio 2015 16:15

concordo Giorgio, però al netto della propaganda, un telegiornale fatto bene (non quelli tipo Studio Aperto) arricchisce i ragazzi Si parlava nei giorni scorsi della fauna autoctona e di quella estera: In base ai numeri forniti dal dipartimento dell’Educazione, i ragazzi inglesi maschi sono il gruppo con i risultati meno soddisfacenti nella classifica delle scuole del Paese, superati da cinesi, indiani, studenti del Bangladesh e da ragazzi provenienti da famiglie miste. Il «sorpasso» dei figli di famiglie straniere, che vedono il successo scolastico come un obiettivo per inserirsi meglio e avere un futuro più roseo, si verifica fin dalla primaria e viene successivamente confermato nelle scuole secondarie. Ma in alcuni istituti, come il Nelson Mandela di Birmingham, i risultati lasciano a bocca aperta. Situata in una delle zone più problematiche della città, con oltre il 94 per cento degli alunni che non parlano l’inglese come prima lingua, questa elementare si è piazzata al 19esimo posto in tutta l’Inghilterra per i suoi risultati e può vantare sul 100 per cento degli allievi che hanno toccato il livello più alto di risultati nelle principali materie quando la media nazionale è del 79 per cento. Cinesi, indiani, bengalesi....quelli che citava anche Gano come immigrazione sana e positiva http://www.corriere.it/scuola/secondaria/15_luglio_22/volonta-ferro-stranieri-londra-sono-piu-bravi-inglesi-579a35b4-3076-11e5-8ebc-a14255a4c77f.shtml