Ritorniamo alla lira?

 

  By: traderosca on Lunedì 24 Novembre 2014 15:32

.La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà.....

 

  By: Sir Wildman on Lunedì 24 Novembre 2014 15:27

Sono incappato in un commento mica da ridere riguardante l'articolo apparso su Die Welt a firma di Uriel Fanelli che : a) non è certamente un cretino e b) vivendo in Germania è conoscitore dall'interno e comunque meglio di noi della situazione. Inquietante. E credibile ---- Io invece trovo il tutto semplicemente ridicolo, assieme ad altre cose che ha scritto anche precedentemente. In base a cosa se usciamo di nostra volonta' la Germania o chi per essa dovrebbe dettare le condizioni? Siam mica una colonia. Altre volta ha persino parlato di dazi ... ma quali dazi d'egitto, pensare a dazi tra italia e germania con l'interscambio che c'e' tra i due paesi e' semplicemente demenziale. Terzo, al contrario di quanto detto da lui in passato, la Francia e' praticamente nella nostra stessa posizione: se usciamo noi e ruota seguono loro, di sicuro non rimangono la a farsi ciulare dalla germania. E per finire, quando leggi quello che scrive, devi essere anche ben conscio che lui ha del vero e proprio astio verso l'Italia ed e' tutto fuorche' obiettivo. E onestamente di economia non capisce una fava ... Potrei raccontarti decine di perle che ha scritto negli anni. Io lo leggo, ma non certo per sentire la sua opinione sull'economia, ma perche' a volte scrive cose divertenti su altre cose.

 

  By: hobi50 on Lunedì 24 Novembre 2014 13:49

"La conversione sarebbe in larga parte nominale (i depositi) per cui soltanto gli euro delle riserve bancarie, e a seguire quelli ancora in circolo, potrebbero, in teoria, essere usati per saldare (in parte) le pendenze estere del nostro debito pubblico ". Gerry10,ho dei dubbi che sia così. Le riserve bancarie (attualmente in euro ) sono negli attivi delle banche e NON POSSONO SPARIRE DAI LORO BILANCI. Quindi saranno trasformati in lire secondo il cambio che lo stato vorrà adottare. Ovviamente la novella Banca d'Italia avrà la relativa contropartita nel passivo come Base Monetaria. "Chi parla di uscire dall'euro cercando di capire come non provocare sconquassi è come se intendesse fare una guerra però si preoccupasse di non fare danni a persone e cose.... a la guerre comme a la guerre!" Bravo Gianlini ! Hobi

 

  By: gerry10 on Lunedì 24 Novembre 2014 13:44

Io non ho prospettato alcun auspicio di uscire dall’euro. Ho soltanto discusso un aspetto tecnico sollevato da Lorenzo 92.

 

  By: gianlini on Lunedì 24 Novembre 2014 13:27

chi parla di uscire dall'euro cercando di capire come non provocare sconquassi è come se intendesse fare una guerra però si preoccupasse di non fare danni a persone e cose.... a la guerre comme a la guerre!

 

  By: pasco on Lunedì 24 Novembre 2014 13:23

Gerry, state discutendo di una cosa che non esiste: se l'euro continua ad esistere e varrà circa 1,80 contro 0,80 della nuova lira (come ha detto più volte GZ), chi si ritrova delle banconote in euro in tasca raddoppierebbe il capitale. E' pura fantascienza. E, difatti, GZ dice che andrebbe prima creata una moneta alternativa per un paio d'anni. Nei fatti, è impossibile uscire da questa situazione (il che non significa che io sia pro-euro, dico solo che ormai la frittata è fatta). E' molto ma molto più semplice fare default.

 

  By: pasco on Lunedì 24 Novembre 2014 13:17

per chi è fissato con lo "stampaggio": allora, secondo voi, anche le banconote false contribuiscono ad aumentare la massa monetaria.. Allora VIVA I FALSARI!!

 

  By: gerry10 on Lunedì 24 Novembre 2014 13:11

volevo capire una cosa: quando la gente deciderà di convertire i suoi euro in lire, lo stato gli dà le lire, ma gli euro che fine fanno? intendo non solo quelli cartacei ma anche quelli "virtuali", qual è il meccanismo? Perché se gli euro derivati dalla conversione fossero accumulabili dallo stato allora si potrebbe ripagare il debito pubblico con quelli... ________________________________________________________ La conversione sarebbe in larga parte nominale (i depositi) per cui soltanto gli euro delle riserve bancarie, e a seguire quelli ancora in circolo, potrebbero, in teoria, essere usati per saldare (in parte) le pendenze estere del nostro debito pubblico. Stiamo parlando di circa 150 miliardi di base monetaria che tuttavia, proprio perché ritirata per via della conversione in altra valuta, dovrebbe simbolicamente divenire “fuori corso”, ancorchè si tratti di una definizione impropria trattandosi di una valuta che ancora esiste. Mancando precedenti a cui riferirsi, il protocollo da seguire per trattare il problema debito deve ancora essere scritto e le “bozze” di cui si narra per bocca dei vari Bagnai, Mosler ecc.. non sembrano del tutto chiare e esaustive. Chiarezza che manca anche con riguardo alla cruciale questione di come vada gestita la conversione senza intaccare la credibilità della nuova valuta nazionale. L’orizzonte appare incerto e anche certi discorsi volti a prevenire fughe di capitali (in euro) per cui si dibatte se a tale scopo sia più efficace una conversione immediata, differita oppure parzializzata, paiono del tutto astratti. Non esiste infatti alcuna possibilità per i cittadini di prelevare i depositi in Euro e di metterli al sicuro (sotto il materasso o all’estero), non essendo possibile per nessuna banca di soddisfare una generalizzata richiesta di prelievi o di bonifici in uscita. Il timore vero non è dunque che “i soldi scappino”, ma che “si pretendano indietro soldi che non ci sono”. Insomma, il problema “supremo” delle banche: la corsa agli sportelli. Chiunque pretenda di uscire dall’Euro dovrà impedire, con le buone o con le cattive, che questo accada.

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 24 Novembre 2014 09:39

I CCF mi sono piaciuti per riappropriarsi in parte della disponibilità (non della sovranità) a creare moneta. Temo però che non servano molto per uscire dall' euro.

Slava Cocaïnii!

 

  By: defilstrok on Lunedì 24 Novembre 2014 00:38

GZ: "Se l'Italia uscisse dall'Euro tornando alla Lira (con conversione forzosa), anche la Francia per forza di cose ne uscirebbe e poi a quel punto, anche se non possono veramente permetterselo come mostrato sotto, anche la Spagna, Portogallo, Grecia... forse Slovenia e Belgio...uscirebbero. L'Euro si disintegrerebbe, al massimo rimarrebbe un "euro-marco" tra austria, germania, olanda, finlandia..." ...................................................... Ecco. Basta questa considerazione - che secondo me è quella più dibattuta ai piani alti - per convincersi che un Euro2 accanto ad Euro1 aka euro-marco E' la soluzione (*). Il compromesso che accontenta Centro e Periferia. Immissione di liquidità, QE e compagnia cantando potrebbero (forse) alleviare le pene apportando (forse) temporanei benefici. Ma non rimuoverebbero nemmeno l'1% dei problemi alle radici della comunanza monetaria. (*) i CCF potrebbero essere una gran cosa ma: a) si dovrebbe trovare un nucleo politico che ci credesse al 100% e si tuffasse a capofitto nell'impresa; b) conoscendo i nostri si rischierebbe con emetterne troppo pochi e a singhiozzo, o forse troppi

 

  By: XTOL on Domenica 23 Novembre 2014 21:27

Pablo, non mi hai capito. io non affermo che NON incidano. incidono eccome (e le scelte di napoleone incidono molto più delle mie), ma con esiti diversissimi da quelli programmati dal protagonista, appunto perchè lo svolgimento dei fatti è imprevedibile, essendo sottoposto al gioco di un numero di varianti casuali nemmeno lontanamente immaginabili (e figuariamoci quanto gestibili) da qualsiasi supercomputer o mente umana. faccio un esempio guardando al grafico qui sotto: la popolazione di roma. nessuno degli imperatori ha provocato per scelta quello che vedi, anzi hanno certamente fatto scelte che prevedevano esiti opposti. avevano poteri enormi, erano convinti di dirigere la situazione a loro piacimento, eppure roma è praticamente scomparsa.. quando draghi afferma perentorio "l'euro è irreversibile!" è patetico. la complessità e imprevedibilità di qualsiasi sistema biologico ha delle conseguenze logiche importanti. accentrare il potere è #b#sempre#/b# sbagliato. è come se in natura una specie dipendesse da una sola fonte di cibo: sparisce quello, sparisce la specie. accentrare il potere significa rendere fragile il sistema. proprio gli umani, che sono una specie di successo per la loro adattabilità, accentrano nelle mani di pochi la gestione di una delle variabili fondamentali dell'ambiente economico: la gestione del denaro. è suicida. il problema della delega nasce da questo: più deleghe si concentrano, più danni fanno le decisioni sbagliate (un condominio è economicamente più fragile di 10 villette, uno stato è tanto più fragile quanto più è grande, un sistema con potere centralizzato è più fragile di uno con poteri decentrati, ecc)

 

  By: Bullfin on Domenica 23 Novembre 2014 15:53

Gianluca, in realta' GZ è peggio di una fighetta....se la tira a non finire...si sente una prima donna eheheh.....nemmeno ce l'avesse di platino....la bernarda ovvio....:))).

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: Lorenzo92 on Domenica 23 Novembre 2014 12:13

ho una domanda per GZ o chiunque mi sappia rispondere: adottando una moneta parallela, con la quale si pagano le tasse, e senza convertire i depositi annulla il rischio di fuga di capitali e si mantiene alto il valore della lira (come dice Mosler) MA i titoli di stato vanno convertiti? Se sì, allora se come propone la MMT si smette di emettere titoli di stato, un po' alla volta quelli esistenti arriveranno a scadenza e bisognerà ripagarli e i mercati saranno invasi di lire, col rischio che agiscano abbattendone il valore, se invece intervenisse la Banca d'Italia comprandoli tutti accadrebbe la stessa cosa. Quindi, le alternative quali sono? i bot a valenza fiscale? ma offrendo interessi bassi non so quanto potrebbero essere richiesti... volevo capire una cosa: quando la gente deciderà di convertire i suoi euro in lire, lo stato gli dà le lire, ma gli euro che fine fanno? intendo non solo quelli cartacei ma anche quelli "virtuali", qual è il meccanismo? Perché se gli euro derivati dalla conversione fossero accumulabili dallo stato allora si potrebbe ripagare il debito pubblico con quelli... grazie ;)

 

  By: lutrom on Domenica 23 Novembre 2014 08:41

Molto pragmatico -come in molti altri casi- questo intervento di Zibordi. Però vorrei farti una domanda: mi pare che tu abbia detto, già da diversi anni, che l'euro sarebbe finito (o si sarebbe rotto); sei ancora convinto di questo?? Dico questo perché, leggendo l'articolo, uno potrebbe pensare il contrario...

l'Italia ha in mano un atomica (150mila mld di derivati in Euro) - GZ  

  By: GZ on Domenica 23 Novembre 2014 03:30

io sono per l'uscita dall'Euro, ma a tappe, ^introducendo una valuta parallela, non per la conversione forzosa da Euro a Lire cioè l'abolizione dell'Euro in Italia#http://www.monetazione.it/DocumentiScaricabiliCobraf/60_PDF.pdf^ che è molto pericolosa E NON TE LO FARANNO MAI FARE. Facciamo solo l'esempio che taglia la testa al toro e che non vedo mai discusso: #F_START# size=3 color=red #F_MID#ci sono oggi nel mondo circa 150 mila miliardi di DERIVATI DENOMINATI IN EURO#F_END# esposti ad una sua disintegrazione. Come mai così tanti ? Eh... ad esempio i BTP vengono usati dal "sistema bancario ombra" per essere re-ipotecati tre volte... (c'è un ^capitolo del libro dedicato alla "tripla ipoteca" dei BTP#http://www.cobraf.com/DocumentiScaricabiliCobraf/52_PDF.pdf^, un tema di cui non ha mai parlato finora nessuno qui in Italia, che io sappia). Cioè i titoli pubblici da ridenominare dall'Euro a valute nazionali sarebbero sui 2mila miliardi, ma le stime per tutti i derivati sui tassi di interesse e sui cambi IN EURO da ridenominare sono di oltre 150 mila miliardi (vedi gli studi presentati al Wolfson Prize per il migliore piano di uscita dall'Euro. Lordo Wolfson dal 2012 ogni anno offre 250mila sterline a chi presenta il miglior piano per liberarsi dall'Euro...). Come si sa l'Euro è infatti oggi la seconda valuta di riserva mondiale, con il 25% circa del totale, il dollaro è sceso al 64% circa e il debito pubblico in Euro è il più grande al mondo, pari o maggiore di quello in dollari. Cosa succede allora concretamente nel caso che un paese chiave come l'Italia abolisca l'Euro, provocandone inevitabilmente la sua disintegrazione ? Ad esempio, nel mondo ci sono banche canadesi o giapponesi o inglesi con crediti o debiti IN EURO verso multinazionali europee, russe, sudamericane... In che valute verranno ridenominati questi loro debiti ? Stiamo parlando di gente fuori dall'italia e fuori anche dall'Europa, ma che ha creato strumenti finanziari di debito in Euro !!! In che giurisdizione tutte queste banche e corporations litigheranno sulla ridenominazione una volta che l'Euro non ci sia più ? Parliamo di strumenti creati ad esempio a New York o Londra, sotto quelle giurisdizioni, ma in euro e finiti in mano a entità finanziarie asiatiche o sudamericane! come razzo ne vengono fuori ? Solo il caos legale provocherà una paralisi... Attention please: Se l'Italia uscisse dall'Euro tornando alla Lira (con conversione forzosa), anche la Francia per forza di cose ne uscirebbe e poi a quel punto, anche se non possono veramente permetterselo come mostrato sotto, anche la Spagna, Portogallo, Grecia... forse Slovenia e Belgio...uscirebbero. L'Euro si disintegrerebbe, al massimo rimarrebbe un "euro-marco" tra austria, germania, olanda, finlandia... Migliaia di miliardi di debiti e crediti e di derivati in giro per il mondo andrebbero allora ridenominati in dieci o venti valute diverse e sotto tante giurisdizioni diverse, anche non europee...e ci sarebbe una paralisi nel sistema finanziario globale anche solo per il caos legale di tutti questi crediti, debiti e derivati... L'Italia è l'unico paese al momento che si sta forse avviando verso l'uscita dall'Euro, e giustamente, dal nostro punto di vista. #F_START# size=3 color=black #F_MID# Ma il problema non è quello nostro, dell'Italietta che poi "svaluta e riacquista competività".... questa è una fischiata, è il problema minore. Il problema è che noi in pratica abbiamo l'atomica finanziaria per così dire in mano ora. #F_START# size=3 color=red #F_MID#Se l'Italia abolisce l'Euro provoca una reazione a catena: facciamo sgretolare la seconda valuta di riserva del sistema finanziario globale, in cui sono denominati alcune migliaia di miliardi di debiti e migliaia di miliardi di derivati in giro per tutto il mondo. Creiamo una deflagrazione finanziaria nucleare nel resto del mondo.#F_END# Altrimenti come spieghi che non abbiano voluto rischiare di lasciar uscire nemmeno Cipro e la Grecia per paura che fossero contagiose ? Se quindi imposti l'uscita dall'Euro come si è fatto finora, da parte di Borghi, Rinaldi, Bagnai ecc...come conversione forzosa e abolizione dell'Euro in Italia stai scherzando con il fuoco, stai accendendo una miccia sotto il sistema finanziario globale. PER CUI NON TE LO FARANNO FARE. #F_END# Perchè non se ne parla di questo aspetto ? Intanto se ne parla, se leggi dei report di banche d'affari... poi sui media e ovviamente in sede UE o FMI non se ne parla perchè il sistema finanziario globale è un enorme piramide di debito che può crollare già in condizioni "normali", figurarsi se ti metti a spiegare a tutti questa cosa...Ma se leggi i report sull'uscita dall'Euro di banche d'affari dicono questo. Per cui io sono sì per ^l'uscita dall'Euro, ma a tappe, introducendo una valuta parallela, non per la conversione forzosa da Euro a Lire#http://www.monetazione.it/DocumentiScaricabiliCobraf/60_PDF.pdf^ e lasciando in essere gli euro in banca per chi li vuole...Solo se adotti un piano del genere (forse) te lo lasceranno fare...