Advisor

 

  By: Bullfin on Venerdì 16 Agosto 2013 12:40

Premesso che tutta questa campagna pro immigrati mi sta dando fastidio (nel senso che per me non c'è problema averne ma tutto cum grano salis), non ha tanto senso andare a prendere un episiodio del 1961, perchè allora centinaia di anni fa noi facevamo razzia di tutti con le crociate....

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Italiani e Congolesi - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 16 Agosto 2013 07:16

Sui libri di storia oltre a Marcinelle (che non c'entra un tubo con l'Africa e la Kienge) si possono riportare storie che hanno più attinenza, in cui i congolesi e gli italiani sono venuti a contatto come l'^Eccidio di Kindu#http://it.wikipedia.org/wiki/Eccidio_di_Kindu^, quando gli italiani nel 1961 mandarono in una delle tante missioni di pace dell'ONU degli aviatori in Congo e li fecero a pezzi colpi di machete, solo perchè erano italiani ------ I due equipaggi italiani operano da un anno e mezzo nel Congo ed il 23 novembre del 1961 dovranno rientrare in Italia. La mattina di sabato 11 novembre 1961 i due aerei decollano dalla capitale Leopoldville per portare rifornimento alla piccola guarnigione malese dell'ONU che controlla l'aeroporto poco lontano da Kindu, ai margini della foresta equatoriale. È una regione dove i bianchi non stanno volentieri e che da mesi è sconvolta dal passaggio delle truppe di Gizenga provenienti da Stanleyville e diretti nel Katanga. Nessuno è in grado di controllare questi soldati: si ubriacano; sono ossessionati dal terrore dei parà di Ciombè; privi di disciplina, compiono misfatti, ruberie, soprusi; terrorizzano non solo gli europei di Kindu, ma la stessa popolazione indigena. Gli aerei italiani però non si devono fermare, rientreranno alla base nella stessa giornata, solo il tempo di scaricare e, per gli equipaggi, di mangiare qualcosa. I due C-119 compaiono nel cielo di Kindu poco dopo le 2 del pomeriggio, fanno alcuni giri sopra l'abitato, poi atterrano. Da vari giorni in città c'è un'agitazione maggiore del solito. Fra i duemila soldati congolesi di Kindu si è sparsa la voce che è imminente un lancio di paracadutisti mercenari di Ciombe; da tempo le truppe di Gizenga che operano nel nord del Katanga, 500 chilometri più a sud, sono bombardati dagli aerei katanghesi. Quando, il sabato, vedono volteggiare in cielo i due aerei, la paura dei congolesi aumenta; il sospetto diventa certezza: sono i parà. Il terrore e il furore s'impossessano dei soldati, che saltono sui camion e vanno all'aeroporto e poi alla mensa dell'ONU, una villetta distante un chilometro, dove il maggiore Parmeggiani e gli altri italiani si sono recati in compagnia del maggiore Maud, comandante del presidio malese. All'arrivo dei congolesi, sempre più numerosi e minacciosi, gli italiani che sono disarmati, cercano di barricarsi all'interno dell'edificio ma vengono catturati. I pochi malesi di guardia vengono disarmati e malmenati. Il primo a morire è il tenente medico Remotti che tenta di fuggire. I dodici italiani superstiti vengono assaliti; poi pesti e sanguinanti, con il cadavere di Remotti, vengono caricati su due camion, portati in città, e scaricati dove termina la via principale, L'Avenue Lumumba Liberateur, davanti alla prigione, una costruzione bassa di mattoni rossi circondata da una muraglia. Alle prime luci della sera i militari italiani vengono finiti con due raffiche di mitra. Poi una folla inferocita si scaglia sui corpi martoriati e ne fa scempio a colpi di machete. Questi furono falsamente accusati di fornire le armi ai secessionisti[2]. I miliziani diffusero la notizia secondo la quale gli italiani fossero in volo verso il Katanga e fossero stati ingannati e convinti ad atterrare a Kindu dai responsabili della torre di controllo; l'inviato speciale Alberto Ronchey per La Stampa pochi giorni dopo constatò lo stato di non funzionamento della torre di controllo a partire da vari mesi precedenti l'uccisione[3]. Soltanto nel febbraio del 1962, quel che rimane di questi italiani, martiri di una missione di pace, verranno scoperti in due fosse lunghe e strette, nel cimitero di Tokolote, un piccolo villaggio sulle rive del Lualaba, sfiorato dalla foresta[4]. Un altro italiano venne ucciso alcuni giorni prima, sempre in Congo, durante un'imboscata da parte di alcune truppe rivoluzionare. Si trattava del volontario Raffaele Soru, anch'egli decorato con la Medaglia d'Oro al Valore Militare.

 

  By: GZ on Venerdì 16 Agosto 2013 07:13

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  By: GIP on Giovedì 15 Agosto 2013 12:24

Mio nonno emigrò con contratto di bracciante nello stato dell'Ohio nel 45, mio padre nel '50 emigrò in venezuela con contratto di manovale , nel'58 in Svizzera sempre con contratto come manovale e se qualche immigrato veniva sorpreso a zonzo in orario di Lavoro veniva fermato e subiva un "interrogatorio di 3° grado" !! perchè ogni buonista non adotta un extracomunitario a casa sua ? perchè è bello fare il frocio con il c.... deli altri !!

 

  By: KL76 on Giovedì 15 Agosto 2013 09:34

Gli italiani in Belgio, lavoravano e pagavano le tasse a differenza degli sbarcati e dei rom, che vediamo quotidianamente apparire sui quotidiani, per furti, omicidi e quant'altro. In Belgio c'era lavoro anche per gli immigrati, mentre in Italia oggi non c'è nemmeno per gli italiani. Se poi vogliamo fare i buonisti crocerossini ed accogliere qualsiasi essere che arriva sulle nostre coste ed offrirgli, vitto e alloggio fino a quando il comune non gli trova un alloggio in affitto ed un lavoro, come fanno con i rom a Milano, allora si preparino alla violenza razzista che imperverserà come conseguenza.

 

  By: pana on Mercoledì 14 Agosto 2013 10:13

SALVINI TI SPIEGHIAMO COSA E' MARCINELLE http://www.famigliacristiana.it/articolo/salvini.aspx Salvini, ti spieghiamo cos'è Nell'anniversario della tragedia in Belgio il segretario della Lega lombarda lancia una petizione per abolire il ministero dell'Integrazione e mandare a casa Cécile Kyenge. Ignorando cosa ha insegnato quella storia del 1956.

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: pana on Sabato 03 Agosto 2013 11:00

ora in america iniziano a fare gruppo mettersi assieme per fermare gli sfratti, in 75 contro 30 sceriffi (in 30 per sfrattare una famiglia ? ah ma che stato invasivo che hanno in america allora ) eheh ora che sanno come si chiamano i funzionari laa vedo brutta per loro http://www.occupywallst.org/article/call-or-text-1-stop-illegal-eviction/

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: pana on Giovedì 25 Luglio 2013 10:18

Perché «bisogna essere più duri: non è possibile che chi ammazza i propri figli paghi solo una multa» http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/roghi-tossici-pene-dure.aspx

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: pana on Martedì 09 Luglio 2013 13:27

spero davvero sia un errore di stampa non possono girare queste cifre VERGOGNOSE!!!! 100 miliardi frodati alla criminalita organizzata ??????????????? http://espresso.repubblica.it/dettaglio/i-miliardi-rubati-sono-275/2210716/10

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: Gano* on Sabato 15 Giugno 2013 11:57

Tenetemi informato. La proposta di Zibordi mi interessa e mi piace anche se ora non sono in grado di garantire nulla. Per l' incontro fino a luglio non posso guidare (mi sono rotto un braccio). Oppure dopo il 10 luglio.

 

  By: polipolio on Giovedì 13 Giugno 2013 23:53

Voto per il 18 o 19 (either)

 

  By: pana on Martedì 11 Giugno 2013 13:16

potreste filmare il tutto e mettere su youtube aggiungendo le 10 idee long e short..

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: Trucco on Martedì 11 Giugno 2013 11:24

Claudio Borghi e Sapelli vengono? Non è che magari il timing più corretto sarebbe settembre? Anche gli economisti amano passare il weekend al mare!

 

  By: GZ on Martedì 11 Giugno 2013 09:24

Se scrivo poco sul forum è (anche) perchè sto organizzando queste cose di cui accennavo (libro con Hoepli e nuovo sito), ma sto ricevendo adesioni e invito appunto però a esprimere la disponibilità per incontrarsi di persona, a Modena o Milano entro fine giugno ----------- Ciao Giovanni, con Sapelli tutto bene. 350 persone circa e un buon contatto con lui e Amoroso. Circa la tua proposta io ci sono. Domenica questa benissimo. Qualsiasi sera anche (tranne questo venerdì). Ti chiamo comunque per i dettagli. Grazie e mille per aver dato inizio a questo lavoro di aggregazione. Ciao a presto Claudio .... --------

 

  By: GZ on Martedì 11 Giugno 2013 09:23

Se scrivo poco sul forum è (anche) perchè sto organizzando queste cose di cui accennavo (libro con Hoepli e nuovo sito), ma sto ricevendo adesioni e invito appunto però ad incontrarsi di persona, a Modena o Milano entro fine giugno ----------- 08 giugno 2013 11:18, Carissimo Giovanni (……dopo quella bellissima conferenza ci davamo del tu) ti ringrazio moltissimo per questo tuo invito: non posso mancare. Sono, inoltre, interessatissimo, nonostante la mia umile posizione di piccolo imprenditore, alla tua iniziativa di creare un “polo” di competenze da contrapporre all’attuale pensiero economico dominante che ci sta portando all’autodistruzione. A questa proposito la mia professione mi qualifica come un attendibile testimone di questo sfacelo, al punto che sto portando avanti diverse iniziative, assieme ad associazioni e gruppi, per cercare di reagire al declino del nostro Paese e, paradossalmente, dell’Europa. Sono quindi interessato a tutto ciò che può far convergere in un’unica direzione le varie forze che si impegnano per un radicale cambiamento di rotta, il settore produttivo è allo stremo. Unico rammarico che l’incontro di Modena coincide con una conferenza di Barnard-Mosler a Ferrara la stessa sera, una evento al quale avrei gradito essere presente, soprattutto con la tua partecipazione e addirittura con quella del “grande avvocato” (ho appena finito di leggere Cimit€uro); sarebbe stato un grandissimo momento di confronto e di riflessione (spero che ce ne sarà l’opportunità, in futuro). Do la precedenza al vostro incontro per avere l’opportunità di discutere con te della tua iniziativa e di conoscere finalmente Della Luna. Del resto avrò comunque occasione di incontrare Barnard al convegno di Recanati il 17/6, evento al quale ho contribuito anch’io per la sua realizzazione e a Cantù con alcuni miei colleghi di Reimpresa, associazione nazionale di imprenditori (…che reagiscono). Mi sono impegnato e mi impegno, fra l’altro (che ti spiegherò), a fare un po’ di attivismo per la MMT, al quale riconosco un innegabile grande merito: quello di portare avanti una dignitosa opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica ai problemi finanziario-politico dell’Italia. Sarà poi impegno di tutti trovare una sintesi delle varie teorie economico-monetarie da portare avanti, con tavoli di studio e un “sito specializzatissimo” che tratti le problematiche con il massimo delle competenze e fuori dai condizionamenti delle varie lobby politiche e di potere che, ad oggi, strumentalizzano l’informazione per i loro miserabili interessi. Scusami se mi sono dilungato un po’ troppo, ma ho voluto trasmetterti tutto il mio interesse per le iniziative che tendono a cambiare lo status quo. Un caro saluto Tiziano...