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  By: MrBruges on Sabato 19 Novembre 2011 11:38

Ma c'è qualcuno che ha comprato il titolo,e ci può dire come viene tassato il dividendo?

 

  By: Trucco on Venerdì 18 Novembre 2011 21:43

No Z non ho approfondito la questione fiscale sui dividendi, mi baso solo sulla mia esperienza personale di detentore di deposito titoli amministrato e pochi titoli che pagano dividendi stranieri, me li hanno sempre bitassati, mettici le spese bancarie e il piccolo importo tipico di un dividendo a cadenza trimestrale (cadenza tipica degli USA) e il conto e' presto fatto, mezzo dividendo e' fottuto!

 

  By: Trucco on Venerdì 18 Novembre 2011 21:36

Baro io direi pero' che a fregare gli yankee che investano in miniere boliviane o mongole non facciano comunque una furbata: la Bolivia potrebbe avere un'industria mineraria più prospera di quella cilena, invece hanno 4 miniere in croce, perche' come non sono scemi loro non lo sono neppure gli yankee, multinazionali minerarie che investano 1 € in Venezuela o Bolivia non ne troverai più per decenni a venire, preferiresti essere un minatore cileno leggermente sottopagato o un minatore boliviano condannato alla disoccupazione? E' un discorso piu' complicato di come appare, le minerarie straniere portano spesso ricchezza, investimenti che gli indigeni non potrebbero permettersi e condizioni di lavoro comunque migliori, in media, rispetto alle compagnie locali, i cileni rimasti sepolti vivi per settimane non lavoravano per una compagnia straniera ad esempio, che magari ha pure i fondi etici come azionisti. Ovviamente io, in quanto parte lesa, poiche' azionista di compagnie infinocchiate, magari sono troppo di parte. Pero' ho capito cosa intendevi Baro, lo so che non stavi dicendo che fanno bene a fare i volponi, quello può pensarlo solo un LMWillis che crede anche che si vive meglio in Venezuela che non in Italia.

 

  By: antitrader on Venerdì 18 Novembre 2011 19:36

"Popo Milano sotto il prezzo dell' aum di capitale." Credo che l'aumento di capitale sia clamorosamente fallito e se ne fanno un altro il titolo va a 1 centesimo e fallisce pure quello. Sicuramente adesso si muove bankitalia, li prende tutti a calci in cul e appioppa la banca a intesa. Arpe ci aveva provato a mettere le cose a posto, chi sa adesso come se la ride.

 

  By: alberta on Venerdì 18 Novembre 2011 17:38

Stock: Banca Popolare Milano

15 Novembre 2011 18:22 La Mongolia è qui..... _____________________________________ Popo Milano sotto il prezzo dell' aum di capitale. Da qui in avanti, prezzi inferiori a 0.30 dovrebbero essere solo occasioni d' acquisto. Senza guardare all' attuale capitalizzazione della Banca (dovrebbe portare i libri in Tribunale di corsa), sia gli aspetti relativi all' intervento Bonomi al 10%, che il probabile intervento di Governo su Banche Popolari e Fondazioni (se non fanno nulla, difficilmente potranno sfuggire alle facili accuse di essere al soldo di questi gruppi di potere, visto che si conosce già l' orientamento fortemente critico di BankItalia), potrebbe smuovere notevolmente l' intero settore

 

  By: baro on Venerdì 18 Novembre 2011 14:28

" Attenzione Mr Bruges a non confondere il suggerimento dato su una valuta estendendolo all'azionario Mongolia (che poi sono in pratica 10 titoli in croce). Quando ho investito in titoli minerari operanti in Mongolia, Bolivia, Venezuela, Ecuador, ecc. ho quasi sempre perso, puoi scommetterci quello che vuoi che nessuna società mineraria ricaverà mai un dollaro di utile dal litio boliviano, questi qui prima lasciano che gli stranieri si illudano, caccino fuori i soldi per esplorare, costruire gli impianti e le miniere preventivando certi utili potenziali, ma appena iniziano ad avere flussi positivi immediatramente cambiano le carte in tavola. " parecchio tempo fa , avevo messo in guardia dal credere , seppur di fronte a giuramenti delle autorita' locali , di poter andare in un paese povero , investire o lavorare o intraprendere qualsiasi attivita' , non essendovi residente al 100 % o meglio averne ottenuta la nazionalita' , e pensare di fare quattrini ... in questi posti , tutti , che si chiamino Romania , Cina ,India o Mongolia , la poverta' non coincide con la stupidita' o l'ignoranza di quel che avviene nel mondo , non siamo piu' negli anni 50-60 ... la "gente" sa bene quali sono le paghe in occidente , conosce i motivi che spingono gli occidentali ad andare nei loro paesi , si sentono a torto o a ragione sfruttati e per vie legali o illegali , impediscono l'arricchimento degli investitori , a meno che non si tratti di grandi imprese bancarie , assicurative o industriali che hanno il beneplacito dei governi e ne sono protette (in cambio cmq di favori e finanziamenti ) ...

 

  By: GZ on Venerdì 18 Novembre 2011 13:29

La normativa sulla tassazione dei dividendi per un residente italiano in caso di REIT è un tantino complicata. Trucco tu hai studiato tutto questo ?. Notare in particolare alla fine questo paragrafo di estrema chiarezza che da solo giustifica la parcella di un paio di commercialisti (...Il sub-paragrafo (a) del paragrafo 2 non si applica nel caso di dividendi pagati da una RIC (Regulated Investment Company - Società per investimenti regolamentati) statunitense oppure da una REIT (Real Estate Investment Trust - Fondo comune d'investimento immobiliare) statunitense. Nel caso di dividendi di una RIC, si applica il sub-paragrafo (b) del paragrafo 2. Nel caso di dividendi pagati da una REIT, il sub-paragrafo (b) del paragrafo 2 si applica soltanto se: ... ecc...ecc...) ------------------------------------- NUOVA ^CONVENZIONE TRA IL GOVERNO DEGLI STATI UNITI D'AMERICA ED IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI IN MATERIA DI IMPOSTE SUL REDDITO E PER PREVENIRE LE FRODI O LE EVASIONI FISCALI E PROTOCOLLO ANNESSO#http://www.europejazz.net/legal/i_usa.htm^ Art. 10 Dividendi 1. I dividendi pagati da una società residente di uno Stato contraente ad un residente dell'altro Stato contraente sono imponibili in detto altro Stato. 2. Tuttavia, tali dividendi possono essere tassati anche nello Stato contraente di cui la società che paga i dividendi è residente ed in conformità alla legislazione di detto Stato, ma, se l'effettivo beneficiario dei dividendi è un residente dell'alto Stato contraente, l'imposta così applicata non può eccedere: a) il 5 per cento dell'ammontare lordo dei dividendi se il beneficiario effettivo è una società che ha posseduto almeno il 25 per cento delle azioni con diritto di voto della società che paga i dividendi per un periodo di 12 mesi avente termine alla data alla quale i dividendi sono dichiarati; e b) il 15 per cento dell'ammontare lordo dei dividendi in tutti gli altri casi. Questo paragrafo non riguarda l'imposizione della società per gli utili con i quali sono stati pagati i dividendi. 3. Ai fini del presente articolo, il termine "dividendi" designa i redditi derivanti da azioni, da azioni o diritti di godimento, da quote minerarie, da quote di fondatore o da altre quote di partecipazione agli utili, ad eccezione dei crediti, nonché i redditi assoggettati al medesimo regime fiscale dei redditi delle azioni secondo la legislazione fiscale dello Stato di cui è residente la società distributrice. 4. Le disposizioni dei paragrafi 1 e 2 non si applicano nel caso in cui il beneficiario effettivo dei dividendi, residente di uno Stato contraente, eserciti nell'altro Stato contraente, di cui è residente la società che paga i dividendi, un'attività commerciale o industriale per mezzo di una stabile organizzazione ivi situata, oppure una professione indipendente mediante una base fissa ivi situata, e la partecipazione generatrice dei dividendi si ricolleghi effettivamente ad esse. In tal caso, i dividendi sono imponibili in detto altro Stato contraente secondo la propria legislazione. 5. Qualora una società che è residente di uno Stato contraente e non residente dell'altro Stato contraente ricavi utili o redditi dall'altro Stato contraente, detto altro Stato non può applicare alcuna imposta sui dividendi pagati dalla società, a meno che tali dividendi siano pagati ad un residente di detto altro Stato o che la partecipazione generatrice dei dividendi si ricolleghi effettivamente a una stabile organizzazione o a una base fissa situate in detto altro Stato, né prelevare alcuna imposta, a titolo di imposizione degli utili non distribuiti, sugli utili non distribuiti della società, ad eccezione di quanto stabilito al paragrafo 6, anche se i dividendi pagati o gli utili non distribuiti costituiscono, in tutto o in pare, utili o redditi realizzati in detto altro Stato. 6. Una persona giuridica che è residente di uno degli Stati ed ha una stabile organizzazione nell'altro Stato o che è assoggettata ad imposizione nell'altro Stato su base betta sui propri redditi che sono imponibili nell'altro Stato ai sensi dell'articolo 6 (Redditi immobiliari) o ai sensi del paragrafo 1 dell'articolo 13 (Utili di capitale) può essere assoggettata in detto altro Stato ad un'imposta aggiuntiva rispetto alle imposte previste dalle altre disposizioni della presente Convenzione. Detta imposta, tuttavia, può essere applicata solamente alla parte degli utili d'impresa della persona giuridica attribuibili alla stabile organizzazione, ed alla parte di reddito di cui alla frase precedente che è soggetta ad imposta ai sensi dell'articolo 6 (Redditi immobiliari) o ai sensi del paragrafo 1 dell'articolo 13 (Utili di capitale), che, per quanto riguarda gli Stati Uniti, è costituita dall'ammontare equivalente dei dividendi di tali utili o redditi e, per quanto riguarda l'Italia, è costituita da un importo analogo all'ammontare equivalente dei dividendi. 7. L'imposta di cui al paragrafo 6 non può essere applicata con un'aliquota eccedente l'aliquota indicata al paragrafo 2 (a). 8. Nonostante il paragrafo 2, i dividendi non sono imponibili nello Stato contraente di cui la società che paga i dividendi è un residente dell'altro Stato contraente che sia un ente governativo riconosciuto che detiene, direttamente o indirettamente, meno del 25% delle azioni con diritto di voto della società che paga i dividendi. 9. Il sub-paragrafo (a) del paragrafo 2 non si applica nel caso di dividendi pagati da una RIC (Regulated Investment Company - Società per investimenti regolamentati) statunitense oppure da una REIT (Real Estate Investment Trust - Fondo comune d'investimento immobiliare) statunitense. Nel caso di dividendi di una RIC, si applica il sub-paragrafo (b) del paragrafo 2. Nel caso di dividendi pagati da una REIT, il sub-paragrafo (b) del paragrafo 2 si applica soltanto se: a) il beneficiario effettivo dei dividendi è una persona fisica che possiede una partecipazione non superiore al 10 per cento nella REIT; b) i dividendi sono pagati in relazione ad una categoria di azioni quotate in Borsa e il beneficiario effettivo dei dividendi è una persona che possiede una partecipazione non superiore al 5 per cento di qualsiasi categoria di azioni della REIT; oppure c) il beneficiario effettivo dei dividendi è una persona che possiede una partecipazione non superiore al 10 per cento nella REIT e la REIT è diversificata. 10. Le disposizioni del presente articolo non si applicano se lo scopo principale o uno degli scopi principali di una persona interessata alla costituzione o al trasferimento delle azioni o di altri diritti in relazione ai quali sono pagati i dividendi sia stato quello di ottenere i benefici del presente articolo per mezzo di detta costituzione o di detto trasferimento.

 

  By: MrBruges on Venerdì 18 Novembre 2011 13:00

Ringrazio Zibordi e Trucco per le risposte. Quindi di un dividendo del 20% quanto rimarrebbe? 20% è comunque una botta...

Mongolia, Bolivia, Venezuela, Ecuador... ? - Trucco  

  By: Trucco on Venerdì 18 Novembre 2011 10:41

GZ quando raccomandi un titolo che paga tutto l'utile in dividendi, bisognerebbe aggiungere che se questi iperdividendi sono stranieri verranno tassati 2 volte, tipo un 25% negli USA e un 12.5% presto 20% in Italia, quindi il risultato in pratica è che il dividendo viene dimezzato, se parliamo di dividendi a 2 cifre questa penalizzazione è inaccettabile, è vero che il 20% lo si dovrebbe pagare comunque, ma l'altro quarto del dividendo è un furto, qui probabilmente nessuno comprerebbe un fondo comune con commissioni annue del 3%, ebbene, un titolo USA che pagasse un 12% di dividendo in realtà subisce un costo occulto dello stesso livello. Andrebbe specificato allora che queste operazioni ha senso farle solo per chi operi su account offshore (anche legalmente e dichiarandolo al fisco) perché solo in quel caso mi risulta che il problema è risolto. Attenzione Mr Bruges a non confondere il suggerimento dato su una valuta estendendolo all'azionario Mongolia (che poi sono in pratica 10 titoli in croce). Quando ho investito in titoli minerari operanti in Mongolia, Bolivia, Venezuela, Ecuador, ecc. ho quasi sempre perso, puoi scommetterci quello che vuoi che nessuna società mineraria ricaverà mai un dollaro di utile dal litio boliviano, questi qui prima lasciano che gli stranieri si illudano, caccino fuori i soldi per esplorare, costruire gli impianti e le miniere preventivando certi utili potenziali, ma appena iniziano ad avere flussi positivi immediatramente cambiano le carte in tavola. Ormai questo modello sembra essere diventato lo standard in Sud America, persino l'Argentina si sta avviando su quella strada! nel caso della Mongolia ho ricordo che ero stato particolarmente colpito da come lo stato sovrano avesse potuto cambiare le carte in tavola con una mineraria canadese che aveva un bel progetto uranifero, magari la borsa locale salirà, ma bisognerebbe isolare i titoli presenti appartenenti a azionisti locali, russi o cinesi, che abbiano gli agganci giusti coi politici e ministri locali per poter fare i loro affari. Nel caso uno volesse investire in tugrik, non ci sarebbe la possibilità di comprare un banale bond in quella valuta? chi conosce un codice isin di qualche titolo BEI in tugrik ad esempio?

 

  By: GZ on Venerdì 18 Novembre 2011 00:43

Oh yes, mi sono dimenticato di dirlo preso dal BTP e Monti ma ci sono segnali di vita per la prima volta in cinque anni nel mercato immobiliare americano in ogni caso le società come ^AGNC#^ non sono REIT veramente, comprano mutui garantiti dallo stato mentre i REIT gestiscono ad es 500 proprietà immobiliari Ad ogni modo ^ho suggerito di comprare un REIT un mese fa#http://www.cobraf.com/abbonati/trading.php?type=ca&id=37767#37767^ di cui avevo parlato sul sito e consiglierei di comprare alcuni titoli come appunto ^AGNC#^ perchè pagano tutto l'utile in dividendi, del tipo di 5.6$ di dividendo su una quotazione di 27.8$ e la quotazione oscilla sui 27 da due anni

 

  By: MrBruges on Giovedì 17 Novembre 2011 06:27

Riprendo la domanda,al direttore del sito,ed eventualmente ad altri... Che cosa ne pensate dei REIT? Zibordi consiglia ancora American Capital Agency? Quali prospettive ci sono per i tassi FED secondo voi?

 

  By: traderosca on Martedì 15 Novembre 2011 19:22

La Mongolia è qui..... Warren Buffet: in una intervista concessa al network televisivo CNBC, il finanziere Usa ha comunicato di avere acquisito sul mercato tramite la sua holding Berkshire Hathaway una quota di oltre il 5% di IBM, per un investimento record da 10,7 miliardi. Si tratta della seconda maggiore acquisizione di sempre da parte di Buffet, che conferma le forti disponibilità liquide di Berkshire Hathaway e la visione positiva del mercato Usa per il futuro. Secondo i dati diffusi recentemente da Reuter, le maggiori imprese americane detengono oggi liquidità in cassa per circa 1,24 triliardi di dollari tra contanti e investimenti di breve termine. Tra queste, Cisco Systems (CSCO) vanta oggi disponibilità liquide per 44 miliardi di dollari contro debiti complessivi per 16 miliardi, Microsoft (MSFT) detiene oltre 55 miliardi di contanti contro soli 13 miliardi di debiti, mentre Apple (AAPL) possiede una cassa per oltre 25 miliardi con zero debiti.

 

  By: Paolo_B on Martedì 15 Novembre 2011 19:16

pensare che avevo segnalato il trend sul forum proprio all'inizio ma non l'ho giocato: http://it.finance.yahoo.com/echarts?s=EURHUF=X#symbol=;range=5y;compare=;indicator=macd+volume;charttype=area;crosshair=on;ohlcvalues=0;logscale=off;source=; Il fatto è che sta scoppiando anche lo spread dei titoli ungheresi. Questo molto per vendetta europea per il fatto che il parlamento ungherese ha fatto l'haircut sui mutui in euro e franco svizzero della gente comune. Paradossalmente la debolezza del fiorino dà ragione al parlamento ungherese. I privati non avrebbero potuto reggere tale aumento dei mutui. E ho idea che lo stesso parlamento non avrà remore a haircuttare anche il proprio debito.

 

  By: Moderatore on Lunedì 14 Novembre 2011 21:26

Uno che conosco molto bene c'è stato per un paio di mesi nel 2007 e diceva che sopravvivono al freddo, li tempra genghis khan era di quelle parti

 

  By: alevion on Lunedì 14 Novembre 2011 21:20

mr bruges dopo aver letto il tuo post ho riso come un deficiente davanti al pc per almno 1' minuti grazie