Corona Virus

Re: Corona Virus  

  By: antitrader on Mercoledì 14 Aprile 2021 13:01

La vaccinazione non e' obbligatoria ed e' giusto che sia cosi'. Quello che invece e' obbligatorio

sara' il dover accettare senza ragli molesti le limitazioni che le autorita' imporranno (giustamente)

a chi non e' vaccinato.

Tuttavia, quelle imposte dalle autorita' saranno limitazioni poco invasive, se ti proibiscono di salire

su un aereo o andare al cinema te ne puoi sbattere le palle. Le limitazioni piu' invasive e

fastidiose saranno quelle che emergeranno in maniera spontanea, sara' inevitabile che, ad es.

in un ambiente lavorativo verrai tenuto a debita distanza e additato a mo' di untore sopratutto

alla luce del fatto che questa menata durera' per parecchi anni.

P.S. Quando ti chiamano in guerra a difendere la patria ha una probabilita' molto piu' alta di

crepare (e anche in malo modo), ma non ti puoi rifiutare. Gli individui under 60 (e anche qualche

vecchio rincoglionito dai cazzari del web), scimuniti dall'epoca dei "ristoranti pieni" non hanno

alcuna consapevolezza che non sempre le cose vanno per il verso giusto e che possono verificarsi

eventi che mettono a rischio la tua stessa esistenza, e non ti puoi sottrarre.

 

Re: Corona Virus  

  By: lutrom on Mercoledì 14 Aprile 2021 12:26

Mi rivolgo soprattutto a quelli che ancora credono ciecamente alle autorità...

L'università di Oxford (quindi l'università delle autorità non dei rettiliani e simili) ha fatto questo calcolatore (test) on-line (che metto qui sotto: provate a farlo!!!) per vedere quante sono le probabilità che abbiamo di morire di Covid (per età, peso, malanni, ecc.); ebbene io ho 1 (una) probabilità su 15.000 e rotti!!!!!!!!!!!!... Cioè, ma vi rendete conto? Io quindi dovrei fare un vaccino sperimentale che uccide qualcuno subito (pochi ma ci sono), che ha effetti collaterali nel futuro difficilmente quantificabili (perché è un farmaco sperimentale!!), che non copre comunque al 100%, che dovrà essere ripetuto in futuro (seconda dose, ecc.: quindi altri rischi per salute, effetti  collaterali, ecc.), che inoltre per chi ha problemi autoimmuni come me ha ancora meno copertura degli altri (leggere bugiardini!!) e può essere più pericoloso probabilmente, e tutto questo solo perché avrei una probabilità su oltre 15.000  di morire di Covid??... Non tutti stanno nelle mie condizioni ma molti, molti!!

ANTI, HOBI, TUCO, PANA e soci: dove sta la logica in tutto questo??...

 

 

 

https://qcovid.org/Home/AcademicLicence?licencedUrl=%2FCalculation&fbclid=IwAR1X3T6MZ0uMlDIqTHNCYE0DuDBFHroSMl2u5GqAKEm1VvVh7FsbxMLa0Dw


 Last edited by: lutrom on Mercoledì 14 Aprile 2021 12:34, edited 2 times in total.

Re: Corona Virus  

  By: XTOL on Mercoledì 14 Aprile 2021 08:42

 

Re: Corona Virus  

  By: pana on Mercoledì 14 Aprile 2021 07:36

una ditta canadese ha inventato uno spray che uccide il virus nel naso e anche chi e' gia infetto 

allevia i sintomo...a me mi avevano detto che pure i gargarismi di iodosan tutti i giorni abbssano eventuali cariche virali 

The spray, developed by Canadian company SaNOtize, kills the bug in the upper airways, preventing it from incubating and going to the lungs, lab tests in the US and Britain showed.

Patients treated with spray saw an average viral log reduction of 1.362 in the first 24 hours, which shows a decline of around 95 per cent of the virus.

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

Re: Corona Virus  

  By: antitrader on Martedì 13 Aprile 2021 22:54

Il 1994, anno nefasto e funesto, tra le altre sciagure, produsse una copiosa nidiata di oche starnazzanti,

Ai tempi almeno l'aspetto estetico era salvo e le immani stronzate con cui inondavano tutti i mezzi di

comunicazione passavano in secondo piano al cospetto di cotanta avvenenza.

Quasi tutte son ancora a far danni con l'aggravante che anche l'estetica (oltre al QI da sempre modesto)

ha subito la rovinosa usura del tempo, per cui lo spettacolo che ne deriva e' diventato degradante,

avvilente, e rivoltante.

Ce n'e' una all'opera in questo momento, sembra il megafono di Xstolto, dice le stesse identiche cazzate

che poi son quelle che trovi su tutti gli organi di informazione del noto gruppo editoriale, al pirellone o in

via Bellerio e dintorni, "apriamo tutto !", "dobbiamo salvare il pizzaiolo di Forcella !  e il barista di Quarto

Oggiaro !" (quelli che non fanno uno scontrino manco se li paghi), "poveri i nostri marmocchi chiusi in

casa !", "dobbiamo andare tutti dallo psicologo !" etc... etc... etc...

Mentre le oche starnazzano, le persone serie fanno, e se ne fottono di quelle sciagure che sono i "governatori"..

 

 

 


 Last edited by: antitrader on Martedì 13 Aprile 2021 22:57, edited 2 times in total.

Re: Corona Virus  

  By: XTOL on Martedì 13 Aprile 2021 16:29

si sperava che qualche giorno di riposo potesse giovare ai neuroni del presuntuoso cretino.. vana speranza!

è peggiorato, la demenza senile non concede tregue

Re: Corona Virus  

  By: antitrader on Martedì 13 Aprile 2021 16:27

IL DOW che scende e il ND100 che sale non promettono nulla di buono dal fronte ovest. La discesa dei

contagi in USA si e' fermata, e la nuova tegola Johnson&Johnson non e' mica uno scherzo.

E l'Europa ? Ah, quella rimane alla completa merce' dei rimbambiti, tra i quali, tanto per cambiare,

eccellono gli scimuniti italici.

Cosa cazzzzz vuoi aprire con 20.000 appestati al giorno ? Ma poi, e quando mai abbiamo chiuso?

Nel 2021 non e' stata chiusa una beata mazza, per le strade c'e' stato e c'e' un traffico pazzesco.

Pagherete caro pagherete tutto, voialtri fans di cazzari di varia natura e varia provenienza.

 

Re: Corona Virus  

  By: gianlini on Martedì 13 Aprile 2021 16:21

Le autorità della Turingia si sono affrettate a specificare che gli obblighi permangono nelle scuole del Land, e che il giudizio del tribunale locale verrà presto verificato ad un tribunale di ordine superiore:

 

Maskenpflicht bleibt: Beschluss des Amtsgerichts Weimar hat keine Auswirkungen für Corona-Regeln an Thüringer Schulen

Ein Beschluss des Amtsgerichts Weimar zu Corona-Regeln an Schulen hat nach Auffassung des Bildungsministeriums keine Auswirkungen für Thüringen. Das Ministerium begründet das unter anderem damit, dass der Beschluss vom 8. April bisher nicht ordnungsgemäß bekannt gegeben wurde. Der Beschluss werfe zudem gravierende verfahrensrechtliche Zweifel auf und solle schnellstens von einem oberen Gericht geprüft werden.

https://www.mdr.de/nachrichten/thueringen/mitte-thueringen/weimar/corona-maskenpflicht-schule-beschluss-amtsgericht-100.html


 Last edited by: gianlini on Martedì 13 Aprile 2021 16:22, edited 1 time in total.

Re: Corona Virus  

  By: XTOL on Martedì 13 Aprile 2021 16:11

impressionante e vivamente consigliata la lettura della sentenza del tribunale di Weimar, Germania, che distrugge l'intera tesi della necessità di mascherine, distanziamento e test covid.. termina così:

"Chiamare questo risultato semplicemente sproporzionato sarebbe una descrizione del tutto inadeguata. Piuttosto, dimostra che il legislatore statale che regola questo settore è caduto in una disconnessione fattuale che ha raggiunto proporzioni storiche"

 

Nella (vana) speranza che il solito cretino eviti commenti insulsi tipo "Che cazzzzz ne puo' sapere un giudice di una pandemia?"

faccio notare che il giudice in questione, non essendo uno stupido tuttologo di sta minchia, si è affidato al parere di esperti del Robert Koch Institute, the government’s central scientific institution in the field of biomedicine


di seguito la trad dei passi salienti (è lunghetta, ma vale davvero la pena leggerla):

L'8 aprile 2021, il tribunale della famiglia di Weimar ha stabilito in un
procedimento sommario (rif.: 9 F 148/21) che a due scuole di Weimar è
vietato, con effetto immediato, richiedere agli studenti di indossare
mascherine di qualsiasi tipo (soprattutto mascherine qualificate come le
maschere FFP2), di rispettare le distanze minime AHA e/o di partecipare ai
test rapidi SARS-CoV-2. Allo stesso tempo, la corte ha stabilito che
l'istruzione in presenza deve essere mantenuta (sentenza completa ,
comprese le tre relazioni di periti).
Per la prima volta, sono state presentate prove davanti ad un tribunale
tedesco circa la ragionevolezza scientifica e la necessità delle misure anticorona prescritte. I periti ascoltati erano l'igienista Prof. Dr. med Ines
Kappstein, lo psicologo Prof. Dr. Christof Kuhbandner e il biologo Prof. Dr.
rer. biol. hum. Ulrike Kämmerer.
Il procedimento giudiziario è il cosiddetto procedimento di protezione del
bambino ai sensi del § 1666 (1) e (4) del codice civile tedesco (BGB), che
una madre aveva istituito per i suoi due figli, rispettivamente di 14 e 8 anni,
presso il Tribunale locale - Tribunale della famiglia. Aveva sostenuto che i
suoi figli erano stati danneggiati fisicamente, psicologicamente ed
educativamente, senza che questo fosse controbilanciato da alcun beneficio
per i bambini o per terzi. Allo stesso tempo, questo violerebbe numerosi
diritti dei bambini e dei loro genitori secondo la legge, la costituzione e le
convenzioni internazionali.
Il procedimento ai sensi dell'articolo 1666 del codice civile può essere avviato
d'ufficio sia su suggerimento di qualsiasi persona che senza tale
suggerimento se il tribunale ritiene che l'intervento sia necessario per motivi
relativi al benessere del bambino - articolo 1697a del codice civile.
Dopo l'esame della situazione di fatto e di diritto e la valutazione delle
perizie, il Tribunale della Famiglia di Weimar è giunto alla conclusione che le
misure ora vietate rappresentano un pericolo attuale per il benessere
mentale, fisico o psicologico del bambino in misura tale che, in caso di
mancanza di interventi, si può prevedere un danno considerevole con un alto
grado di probabilità.
Il giudice afferma: "Un tale pericolo è presente, perché i bambini non solo
sono messi a rischio nel loro benessere mentale, fisico e psicologico
dall'obbligo di indossare maschere sul viso durante le ore di scuola e di
mantenere le distanze tra loro e da altre persone, ma sono anche già
attualmente danneggiati. Allo stesso tempo, questo viola numerosi diritti dei
bambini e dei loro genitori secondo la legge, la costituzione e le convenzioni
internazionali. Questo si applica in particolare al diritto al libero sviluppo della
personalità e all'integrità fisica dell'articolo 2 della Costituzione così come al
diritto (articolo 6 della Costituzione) all'educazione e alla cura da parte dei
genitori (anche per quanto riguarda le misure per l'assistenza sanitaria e gli
"oggetti" da trasportare per i bambini)...
La sentenza del giudice conferma la valutazione della madre: "I bambini sono
danneggiati fisicamente, psicologicamente e pedagogicamente e i loro diritti
sono violati senza alcun beneficio per i bambini stessi o per terzi".
Secondo la convinzione della corte, gli amministratori scolastici, gli
insegnanti e altri non potevano invocare le disposizioni di legge statale su cui
si basavano le misure, perché erano incostituzionali e quindi nulle. Motivo:
Violano il principio di proporzionalità radicato nello Stato di diritto (articoli 20
e 28 della Costituzione).
"Secondo questo principio, chiamato anche divieto di eccesso, le misure
destinate a raggiungere uno scopo legittimo devono essere adeguate,
necessarie e proporzionate in senso stretto - cioè quando si soppesano i
vantaggi e gli svantaggi che ne derivano. Le misure che non sono basate
sull'evidenza, contrariamente al § 1(2) IfSG, sono già inadatte a raggiungere
lo scopo fondamentalmente legittimo perseguito con esse, per evitare il
sovraccarico del sistema sanitario o per ridurre l'incidenza dell'infezione con il
virus SARS-CoV- 2.
In ogni caso, però, sono sproporzionati nel senso stretto del termine, perché
i considerevoli svantaggi/danni collaterali causati da essi non sono
compensati da alcun beneficio discernibile per i bambini stessi o terzi", ha
detto il giudice.
Chiarisce: "Tuttavia, bisogna sottolineare che non sono le parti coinvolte a
dover giustificare l'incostituzionalità degli sconfinamenti nei loro diritti, ma al
contrario lo Stato Libero di Turingia, che sconfina nei diritti delle parti
coinvolte con le sue disposizioni di legge statale, dovrebbe dimostrare con le
prove scientifiche necessarie che le misure che prescrive sono adatte a
raggiungere gli scopi previsti e che sono, se necessario, proporzionate.
Finora, questo non è stato fatto in nessuna misura".
1. l'assenza di vantaggi nell'indossare maschere e nell'osservare le
regole di distanza per i bambini stessi e per i terzi
Per la convinzione del tribunale, l'esperto Prof. Kappstein, dopo aver valutato
l'intera base di dati internazionali sul tema delle maschere, ha dichiarato che
l'efficacia delle maschere per le persone sane nel pubblico non è stata
dimostrata da prove scientifiche.
La sentenza afferma: "Allo stesso modo, la "protezione di terzi" e la
"trasmissione inosservata", con cui il RKI ha giustificato la sua
"rivalutazione", non sono supportate da fatti scientifici. La plausibilità, le
stime matematiche e le valutazioni soggettive negli articoli di opinione non
possono sostituire le indagini clinico-epidemiologiche basate sulla
popolazione. Gli studi sperimentali sulle prestazioni di filtraggio delle
maschere e le stime matematiche non sono adatti a dimostrare l'efficacia
nella vita reale. Mentre le autorità sanitarie internazionali sostengono l'uso di
maschere negli spazi pubblici, dicono anche che non ci sono prove di questo
da studi scientifici. Al contrario, tutte le prove scientifiche attualmente
disponibili suggeriscono che le maschere non hanno alcun effetto
sull'incidenza dell'infezione. Tutte le pubblicazioni che sono citate come prova
dell'efficacia delle maschere negli spazi pubblici non permettono questa
conclusione. Questo vale anche per il cosiddetto studio di Jena, come
l'esperto spiega in dettaglio nella perizia. Perché nello studio di Jena - come
la stragrande maggioranza degli altri studi una stima puramente matematica
o uno studio di modellazione basato su presupposti teorici senza una reale
tracciabilità dei contatti con autori provenienti dal campo della
macroeconomia senza conoscenze epidemiologiche - la circostanza
epidemiologica decisiva rimane non considerata, come spiegato in dettaglio
dall'esperto, che i valori di infezione sono già diminuiti significativamente
prima dell'introduzione dell'obbligo della maschera a Jena il 6 aprile 2020
(circa tre settimane dopo in tutta la Germania) e che già alla fine di marzo
2020 non c'era più nessun evento di infezione rilevante a Jena".
Le maschere non solo sono inutili, ma anche pericolose, ha sentenziato il
tribunale: "Qualsiasi maschera, come continua l'esperto, deve essere
indossata correttamente per essere efficace in linea di principio. Le maschere
possono diventare un rischio di contaminazione se vengono toccate. Tuttavia,
da un lato non sono indossati correttamente dalla popolazione e dall'altro
sono molto spesso toccati con le mani. Questo può essere visto anche con i
politici che si vedono in televisione. Alla popolazione non è stato insegnato a
usare correttamente le maschere, non è stato spiegato come lavarsi le mani
durante il tragitto o come eseguire una disinfezione efficace delle mani. Non
è stato anche spiegato perché l'igiene delle mani è importante e che bisogna
fare attenzione a non toccare occhi, naso e bocca con le mani. La
popolazione è stata praticamente lasciata sola con le maschere. Il rischio di
infezione non solo non si riduce indossando le maschere, ma aumenta con
l'uso scorretto della maschera. L'esperta lo espone in dettaglio nella sua
perizia, così come il fatto che e per quali ragioni è "irrealistico" ottenere un
trattamento adeguato delle maschere da parte della popolazione".
La sentenza continua dicendo: "La trasmissione della SARS-CoV-2 attraverso
"aerosol", cioè attraverso l'aria, è medicalmente implausibile e
scientificamente non provata. Si tratta di un'ipotesi che si basa
principalmente sui fisici dell'aerosol che, secondo l'esperto, non sono
comprensibilmente in grado di valutare le correlazioni mediche dal loro
campo di competenza. La teoria dell'"aerosol" è estremamente dannosa per
la convivenza umana e porta al fatto che la gente non può più sentirsi sicura
in nessuno spazio interno, e alcuni temono persino l'infezione da "aerosol"
fuori dagli edifici. Insieme alla trasmissione "inosservata", la teoria
dell'"aerosol" significa che ogni altro essere umano può essere visto come un
rischio di infezione.
Le dichiarazioni cambiate della politica sulle maschere, prima maschere di
tessuto nel 2020, poi dall'inizio del 2021 o maschere OP o maschere FFP2,
mancano di una linea chiara. Anche se le maschere OP e le maschere FFP
sono entrambe maschere mediche, hanno funzioni diverse e non sono quindi
intercambiabili. O i politici che hanno preso queste decisioni non hanno capito
per quale tipo di maschera è adatto in linea di principio, o non sono
interessati a questo, ma solo al valore simbolico della maschera. Dal punto di
vista dell'esperto, le decisioni della maschera dei politici non sono
comprensibili e, per usare un eufemismo, possono essere descritte come
implausibili.
L'esperto sottolinea inoltre che non ci sono studi scientifici sulla spaziatura al
di fuori della cura dei pazienti medici. In sintesi, a suo parere, per la
convinzione della corte, solo le seguenti regole possono essere stabilite:
1. mantenere una distanza di circa 1,5 m (1 - 2 m) in caso di contatti vis-àvis, se una delle due persone ha i sintomi di un raffreddore, può essere
descritto come una misura ragionevole. Tuttavia, non è provato in senso
scientifico; c'è solo l'evidenza o si può dire che è una misura efficace per
proteggersi dal contatto con agenti patogeni attraverso goccioline di
secrezione respiratoria se la persona in contatto ha segni di raffreddore. Una
distanza totale, d'altra parte, non è utile per proteggersi quando la persona
di contatto ha un raffreddore.
2. mantenere una distanza totale o anche solo una distanza vis-à-vis di circa
1,5 m (1 - 2 m) se nessuna delle persone presenti ha segni di raffreddore
non è supportata da dati scientifici. Tuttavia, questo compromette
gravemente la convivenza tra le persone e in particolare il contatto
spensierato tra i bambini, senza alcun beneficio apparente in termini di
protezione contro le infezioni.
3. i contatti ravvicinati, cioè al di sotto di 1,5 m (1-2 m), tra alunni o tra
insegnanti e alunni o tra colleghi di lavoro ecc. non rappresentano un rischio
anche se uno dei due contatti ha segni di raffreddore, perché la durata di tali
contatti a scuola o anche tra adulti in luoghi pubblici è troppo breve perché si
verifichi la trasmissione di gocce. Questo è anche dimostrato da studi di
famiglie in cui, nonostante la vita in stretto contatto con la pelle e le mucose,
pochi membri della famiglia si ammalano quando uno ha un'infezione
respiratoria".
La corte segue anche la valutazione del Prof. Kappstein sui tassi di
trasmissione delle persone sintomatiche, pre-sintomatiche e asintomatiche.
Scrive:
"Le trasmissioni presintomatiche sono possibili, secondo lei, ma non
inevitabili. In ogni caso, secondo lei, sono significativamente più bassi
quando si valutano scenari di contatto reali che nella modellazione
matematica.
Da una revisione sistematica con meta-analisi sulla trasmissione di Corona
nelle famiglie pubblicata nel dicembre 2020, si contrappone un tasso di
trasmissione più alto ma ancora non eccessivo nei casi indice sintomatici del
18% con una trasmissione estremamente bassa nei casi asintomatici di solo
0,7%. La possibilità che le persone asintomatiche, precedentemente definite
sane, trasmettano il virus è quindi priva di significato".
In sintesi, il tribunale afferma: "Non c'è alcuna prova che le maschere facciali
di vario tipo possano ridurre il rischio di infezione da SARS-CoV-2, o anche
solo in modo apprezzabile. Questa dichiarazione si applica alle persone di
tutte le età, compresi i bambini e gli adolescenti, così come agli individui
asintomatici, presintomatici e sintomatici.
Al contrario, c'è la possibilità che il contatto mano-faccia, ancora più
frequente quando si indossano le maschere, aumenti il rischio di entrare in
contatto con l'agente patogeno o di metterne in contatto gli altri. Non c'è
alcun rischio di infezione per la popolazione normale, né in pubblico né in
privato, che possa essere ridotto indossando maschere per il viso (o altre
misure). Non ci sono prove che il rispetto dei requisiti di distanza possa
ridurre il rischio di infezione. Questo è vero per le persone di tutte le età,
compresi i bambini e gli adolescenti".
Anche dopo le ampie scoperte dell'esperto Prof. Dr. Kuhbandner, c'è,
secondo le motivazioni del verdetto, "finora nessuna prova scientifica di alta
qualità che il rischio di infezione possa essere significativamente ridotto
indossando maschere facciali". Secondo le conclusioni dell'esperto, le
raccomandazioni del RKI e la linea guida S3 delle società professionali si
basano su studi osservazionali, studi di laboratorio sull'effetto filtro e studi di
modellazione, che forniscono solo prove basse e molto basse, perché
nessuna conclusione veramente valida sull'effetto delle maschere nella vita
quotidiana e nelle scuole può essere tratta da tali studi a causa della
metodologia sottostante. Inoltre, i risultati dei singoli studi sono eterogenei e
recenti studi osservazionali forniscono anche risultati contraddittori".
Il giudice afferma: "Inoltre, l'entità raggiungibile della riduzione del rischio di
infezione indossando maschere nelle scuole è molto piccola in sé, perché le
infezioni si verificano molto raramente nelle scuole anche senza maschere. Di
conseguenza, la riduzione assoluta del rischio è così piccola che una
pandemia non può essere combattuta in modo rilevante... Secondo le
spiegazioni dell'esperto, le cifre di infezione attualmente presunte in aumento
tra i bambini sono molto probabilmente dovute al fatto che il numero di test
tra i bambini è aumentato notevolmente nelle settimane precedenti. Poiché il
rischio di infezione nelle scuole è di per sé molto piccolo, anche un possibile
aumento del tasso di infezione con la nuova variante del virus B.1.1.7
nell'ordine di grandezza assunto negli studi non dovrebbe portare a un
aumento significativo della diffusione del virus nelle scuole. Questo piccolo
beneficio è controbilanciato da numerosi effetti collaterali possibili in termini
di benessere fisico, psicologico e sociale dei bambini, di cui dovrebbero
soffrire numerosi bambini per prevenire una sola infezione. Questi sono
esposti in dettaglio dall'esperto sulla base, tra l'altro, del registro degli effetti
collaterali pubblicato nella rivista scientifica Monatsschrift Kinderheilkunde".
2. l'inadeguatezza dei test PCR e dei test rapidi per misurare
l'incidenza dell'infezione
Per quanto riguarda il test PCR, il tribunale scrive: "Il perito Prof. Dr. med.
Kappstein sottolinea già nella sua perizia che il test PCR utilizzato può solo
rilevare il materiale genetico, ma non se l'RNA proviene da virus in grado di
infettare e quindi in grado di replicarsi.
Anche l'esperto Prof. Dr. rer. biol. hum. Kämmerer conferma nella sua perizia
di biologia molecolare che un test PCR - anche se eseguito correttamente -
non può fornire alcuna informazione sul fatto che una persona sia infettata
da un patogeno attivo o meno.
Questo perché il test non può distinguere tra materia "morta", ad esempio un
frammento di genoma completamente innocuo come residuo della lotta del
sistema immunitario del corpo contro un raffreddore o un'influenza (tali
frammenti di genoma possono ancora essere trovati molti mesi dopo che il
sistema immunitario ha "trattato" il problema) e materia "viva", cioè un virus
"fresco" in grado di riprodursi.
Per esempio, la PCR è anche usata in medicina legale per amplificare il DNA
residuo da resti di capelli o altri materiali di traccia per mezzo della PCR in
modo tale da poter identificare l'origine genetica del o dei colpevoli
("impronta genetica").
Anche se tutto è stato fatto "correttamente" durante l'esecuzione della PCR,
comprese tutte le fasi preparatorie (progettazione e istituzione della PCR,
raccolta del campione, preparazione ed esecuzione della PCR), e il test è
positivo, cioè rileva una sequenza genomica che può esistere anche in uno o
anche nello specifico virus "Corona" (SARS-CoV-2), questo non significa in
nessun caso che la persona che è risultata positiva al test sia infettata da un
SARS-CoV-2 replicante e sia quindi infettivo = pericoloso per altre persone.
Piuttosto, l'individuazione dell'infezione attiva da SARS-CoV-2 richiede l'uso
di altri metodi diagnostici più specifici, come l'isolamento dei virus replicabili.
A prescindere dall'impossibilità di base di rilevare un'infezione con il virus
SARS-CoV-2 attraverso il test PCR, i risultati di un test PCR dipendono,
secondo l'esperto Prof. Dr. Kämmerer, da una serie di parametri che, da un
lato, causano notevoli incertezze e, dall'altro, possono essere
deliberatamente manipolati in modo tale da ottenere molti o pochi risultati
(apparentemente) positivi.
Tra queste fonti di errore, due sono da segnalare.
Uno di questi è il numero di geni bersaglio da testare. In conformità con le
specifiche dell'OMS, questo è stato successivamente ridotto dai tre originali a
uno.
L'esperto calcola che l'uso di un solo gene bersaglio da testare in una
popolazione mista di 100.000 test con non una sola persona effettivamente
infetta porta a un risultato di 2.690 falsi positivi sulla base di un tasso di
errore medio determinato in un confronto interlaboratorio. Utilizzando 3 geni
bersaglio si otterrebbero solo 10 falsi positivi.
Se i 100.000 test effettuati fossero rappresentativi di 100.000 cittadini di una
città/contea in 7 giorni, questa riduzione dei soli geni bersaglio utilizzati
comporterebbe una differenza di 10 falsi positivi rispetto a 2690 falsi positivi
in termini di "incidenza giornaliera" e, a seconda di questo, la gravità delle
restrizioni alla libertà dei cittadini prese.
Se il corretto "numero target" di tre o meglio ancora (come ad esempio in
Thailandia) fino a 6 geni fosse stato coerentemente utilizzato per l'analisi
PCR, il tasso di test positivi e quindi l'"incidenza a 7 giorni" sarebbe stato
ridotto quasi completamente a zero.
Un'altra fonte di errore è il cosiddetto valore ct, cioè il numero di passi di
amplificazione/doppiaggio fino al quale il test è ancora considerato "positivo".
L'esperto sottolinea che, secondo l'opinione scientifica unanime, tutti i
risultati "positivi" che vengono rilevati solo a partire da un ciclo di 35 non
hanno alcun fondamento scientifico (cioè: nessuna prova). Nell'intervallo di
valori ct 26-35, il test può essere considerato positivo solo se abbinato alla
coltura virale. Il test RT-qPCR per la rilevazione della SARS-CoV-2, invece,
che è stato propagato in tutto il mondo con l'aiuto dell'OMS, è stato (e in
seguito tutti gli altri test basati su di esso come modello) impostato su 45
cicli senza definire un valore ct per "positivo".
Inoltre, quando si utilizza il test RT-q-PCR, si deve osservare l'avviso
informativo dell'OMS per gli utenti di IVD 2020/05 (n. 12 dell'avviso legale
della Corte). In base a questo, se il risultato del test non corrisponde ai
risultati clinici di una persona esaminata, deve essere preso un nuovo
campione e deve essere effettuato un ulteriore esame così come la
diagnostica differenziale; solo allora si può contare un test positivo secondo
queste linee guida.
Secondo il parere degli esperti, anche i test rapidi dell'antigene utilizzati per
il test di massa non possono fornire alcuna informazione sull'infettività,
poiché possono rilevare solo componenti proteiche senza alcun collegamento
con un virus intatto e riproducibile.
Per permettere una stima dell'infettività delle persone testate, il rispettivo
test positivo (simile alla RT-qPCR) dovrebbe essere confrontato
individualmente con una coltivabilità dei virus dal campione di test, il che è
impossibile nelle condizioni di test estremamente variabili e non verificabili.
Infine, l'esperto sottolinea che la bassa specificità dei test provoca un alto
tasso di falsi positivi, che hanno inutili conseguenze personali (quarantena) e
sociali (ad esempio, scuole chiuse, "denunce di focolai") finché non si
rivelano falsi allarmi. L'effetto di errore, cioè un alto numero di falsi positivi,
è particolarmente forte nei test su individui senza sintomi.
Resta da dire che il test PCR utilizzato, così come i test rapidi antigene, come
dimostrato dalla perizia, non sono in linea di principio adatti a rilevare
un'infezione da virus SARS-CoV-2. Inoltre, ci sono le descritte e altre fonti di
errore con effetti gravi elencate nel parere degli esperti, in modo che non
esiste un'adeguata rilevazione dell'infezione da SARS-CoV-2 in Turingia (e a
livello nazionale).
In ogni caso, il termine "incidenza" è abusato dal legislatore statale. Per
"incidenza" si intende in realtà l'insorgenza di nuove malattie in un gruppo
definito di persone (ripetutamente testato e, se necessario, esaminato dal
punto di vista medico) in un periodo di tempo definito, cfr. n. 11 delle note
legali del tribunale. Di fatto, però, gruppi indefiniti di persone sono testati in
periodi di tempo indefiniti, così che sia ciò che viene spacciato per
"incidenza" sono solo semplici dati di segnalazione.
In ogni caso, secondo un metastudio del medico e statistico John Ioannidis,
uno degli scienziati più citati al mondo, pubblicato in un bollettino dell'OMS
nell'ottobre 2020, il tasso di mortalità da infezione è dello 0,23%, che non è
superiore a quello delle epidemie influenzali moderate.
Ioannidis ha anche concluso in uno studio pubblicato nel gennaio 2021 che i
blocchi non hanno alcun beneficio significativo.
3. la violazione del diritto all'autodeterminazione informativa con
test rapidi nelle scuole
Il diritto all'autodeterminazione informativa come parte del diritto generale
della personalità nell'articolo 2 (1) della Legge fondamentale tedesca è il
diritto dell'individuo di determinare fondamentalmente per se stesso la
divulgazione e l'uso dei suoi dati personali. Tali dati personali includono
anche il risultato di un test. Inoltre, tale risultato è un "dato" personale sulla
salute nel senso del regolamento sulla protezione dei dati (DSGVO), che non
è fondamentalmente affare di nessuno.
Questa invasione dei diritti fondamentali è anche incostituzionale. Questo
perché, date le procedure concrete del processo di test nelle scuole, sembra
inevitabile che numerose altre persone (compagni di classe, insegnanti, altri
genitori) vengano a conoscenza di un risultato "positivo" del test, per
esempio.
Questo si applica mutatis mutandis quando si erigono simili barriere di prova
per l'accesso allo shopping o agli eventi culturali.
Inoltre, qualsiasi test obbligatorio degli scolari secondo la legge statale non è
già coperto dall'Infection Protection Act - a prescindere dal fatto che
quest'ultimo è soggetto a notevoli preoccupazioni costituzionali.
Secondo il § 28 dell'IfSG, le autorità competenti possono adottare le misure
di protezione necessarie nel modo ivi specificato se vengono identificati
"malati, sospetti malati, persone sospettate di essere infette o escretori".
Secondo il § 29 IfSG, queste persone possono essere sottoposte ad
osservazione e devono poi anche tollerare gli esami necessari.
Nella sua decisione del 02.03.2021, rif.: 20 NE 21.353, la Corte d'appello
amministrativa bavarese ha respinto l'idea di considerare i dipendenti delle
case di cura come malati, sospettati di essere malati o escretori fin dall'inizio.
Questo dovrebbe valere anche per gli alunni. Tuttavia, una classificazione
come sospetto d'infezione è anche fuori questione.
Secondo la giurisprudenza del Tribunale amministrativo federale, chiunque
abbia avuto contatti con una persona infetta con un sufficiente grado di
probabilità è considerato sospetto di infezione ai sensi dell'articolo 2 n. 7
IfSG; una semplice probabilità remota non è sufficiente. È necessario che
l'ipotesi che la persona interessata abbia ingerito agenti patogeni sia più
probabile del contrario. Il fattore decisivo per un sospetto di infezione è
esclusivamente la probabilità di un processo infettivo passato, cfr. sentenza
del 22.03.2012 - 3 C 16/11 - juris marginale n. 31 e seguenti. La BayVGH,
loc. cit., ha rifiutato questo per i dipendenti delle professioni infermieristiche.
Nient'altro si applica agli alunni".
4. il diritto dei bambini all'istruzione e alla scuola
Per quanto riguarda il diritto all'istruzione dei bambini, il giudice ha
dichiarato: "Gli scolari non sono solo soggetti all'obbligo scolastico secondo la
legge del Land, ma hanno anche un diritto legale all'istruzione e alla scuola.
Questo deriva anche dagli articoli 28 e 29 della Convenzione delle Nazioni
Unite sui diritti del bambino, che è la legge applicabile in Germania.
Secondo questo, tutti gli Stati parti devono non solo rendere la frequenza
della scuola primaria obbligatoria e gratuita per tutti, ma devono anche
promuovere lo sviluppo di varie forme di istruzione secondaria e di
formazione professionale, renderle disponibili e accessibili (!) a tutti i bambini
e prendere misure appropriate come l'introduzione dell'istruzione gratuita e
la fornitura di un sostegno finanziario in caso di necessità. Gli obiettivi
educativi dell'articolo 29 della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia
devono essere rispettati".
5. risultato
Il giudice ha riassunto la sua decisione come segue:
"La costrizione imposta agli scolari di indossare maschere e di mantenere le
distanze tra di loro e da terze persone danneggia i bambini fisicamente,
psicologicamente, pedagogicamente e nel loro sviluppo psicosociale, senza
essere controbilanciata da più di un beneficio marginale nel migliore dei casi
per i bambini stessi o terze persone. Le scuole non giocano un ruolo
significativo nell'evento "pandemico".
I test PCR e i test rapidi utilizzati non sono adatti di per sé, in linea di
principio e già nell'approccio, a determinare una "infezione" con il virus
SARS-CoV-2. Questo risulta già dai calcoli dell'Istituto Robert-Koch secondo
le spiegazioni delle perizie. Secondo i calcoli dell'RKI, come afferma il
testimone esperto Prof. Dr. Kuhbandner, la probabilità di essere
effettivamente infettati quando si riceve un risultato positivo nei test di
massa con i test rapidi, indipendentemente dai sintomi, è solo del due per
cento con un'incidenza di 50 (specificità del test 80%, sensibilità del test
98%). Questo significherebbe che per ogni due risultati veri-positivi del test
rapido ci sarebbero 98 risultati falsi-positivi del test rapido, che dovrebbero
poi essere tutti ritestati con un test PCR.
Non si può imporre una costrizione (regolare) a fare test di massa a bambini
asintomatici, cioè a persone sane, senza alcuna indicazione medica, perché è
sproporzionata all'effetto che si può ottenere. Allo stesso tempo, la
costrizione regolare a fare i test mette i bambini sotto pressione psicologica,
perché la loro capacità di frequentare la scuola è così costantemente messa
alla prova".
Infine, il giudice osserva: "Sulla base delle indagini in Austria, dove non si
indossano maschere nelle scuole elementari, ma si effettuano test rapidi tre
volte alla settimana in tutto il paese, risulta dalle spiegazioni dell'esperto
Prof. Dr. Kuhbandner:
100.000 studenti delle scuole elementari dovrebbero sopportare tutti gli
effetti collaterali di indossare una maschera per una settimana per prevenire
una sola infezione a settimana.
Chiamare questo risultato semplicemente sproporzionato sarebbe una
descrizione del tutto inadeguata. Piuttosto, dimostra che il legislatore statale
che regola questo settore è caduto in una disconnessione fattuale che ha
raggiunto proporzioni storiche"

Re: Corona Virus  

  By: Morphy on Martedì 13 Aprile 2021 15:32

Prova...

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

Re: Corona Virus  

  By: Pestilenza on Giovedì 08 Aprile 2021 06:12

Che strano...tutti spariti...zibo ha dunque emulato una "pandemia" letale sul forum?

Pare aver avuto successo...

 "...quanti avevano ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua furono uccisi e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni..."

Re: Corona Virus  

  By: Pestilenza on Sabato 27 Marzo 2021 18:25

....gente che scacazza minkiate a spruzzo per la rete per il solo "gusto" di scacazzare..

 "...quanti avevano ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua furono uccisi e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni..."

Re: Corona Virus  

  By: antitrader on Sabato 27 Marzo 2021 17:56

Adesso il cazzaro verde di lotta e digoverno vuole riaprire tutto.

Si si, apri apri.

Re: Corona Virus  

  By: Pestilenza on Sabato 27 Marzo 2021 14:30

....gente che scacazza minkiate a spruzzo per la rete per il solo "gusto" di scacazzare..

 "...quanti avevano ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua furono uccisi e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni..."

Re: Corona Virus  

  By: antitrader on Sabato 27 Marzo 2021 14:26

Ah Resilie',

alla fine te (e gli altri rintronati) andrai, moggio moggio, a chiedere di essere bucato anche

col vaccino cinese, praticamente alla 'ndo cojio cojio.

La situazione sta di nuovo peggiorando, nella solita Europa (UK esclusa), in Brasile e India.

Perfino in USA il contagio non scende piu', anzi e' il lieve ripresa, si saran dati alla pazza gioia.

Adesso la madre di tutte le incertezze e' la seguente: quanto dura l'immunizzazione del vaccino?

Se dura poco, sarai bucato periodiacmente nei secoli dei secoli (amen).