By: Moderatore on Mercoledì 20 Aprile 2011 13:20
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^I profitti di Goldman Sachs#http://www.repubblica.it/rubriche/il-caso-del-giorno/2011/04/19/news/goldman-15148893/?rss^
di Andrea Greco MILANO - Goldman Sachs, la "macchina da utili" delle banche d'affari americane, continua a marciare a buon ritmo. Tuttavia il mercato della finanza si è fatto difficile, le regole post-crisi messe in atto dall'amministrazione Obama non aiutano e ci sono "minori possibilità di guadagno nel contesto attuale". Gli investitori a Wall Street hanno preso le notizie con una certa cautela, e il titolo a Wall Street è partito con un ribasso dell'1,5%. Nel primo trimestre del 2011 gli utili netti del gruppo sono stati di 2,74 miliardi di dollari, in ribasso del 21% rispetto ai 3,46 miliardi di dollari di un anno prima. Il risultato è comunque superiore alle attese della media degli analisti finanziari citata da Thomson Reuters, che si aspettava "solo" 0,82 centesimi per azione, mentre il dato effettivo è di 1,56 dollari per azione.
I profitti avrebbero potuto essere molti di più, se poi Goldman Sachs non avesse, nel periodo, ricomprato 5 miliardi di dollari di proprie azioni privilegiate che ai tempi della crisi aveva ceduto a Berkshire Hathaway, la holding di Warren Buffett. Una spesa da 1,64 miliardi per la banca. Senza questa operazione, il rendimento sul capitale della banca d'affari (Roe) dopo la trimestrale sarebbe stato un ragguardevole 14,5% annualizzato, mentre quello effettivo a marzo è del 12,2%.
"Siamo soddisfatti dei risultati del nostro primo trimestre - ha dichiarato il presidente e ad del colosso, Lloyd Blankfein - le condizioni di generale miglioramento dei
mercati e dell'economia, sommati alla solidità della nostra clientela, hanno prodotto risultati confortanti. Guardando in avanti, continuiamo a vedere segnali positivi per le attività economiche a livello globale". Tuttavia, a giudicare dall'apertura del titolo in Borsa, gli investitori sembrano avere privilegiato le dichiarazioni fatte in conference call dal direttore finanziario David Viniar, secondo cui "i clienti di Goldman Sachs sono ancora prudenti, dato lo scenario economico e regolatorio la banca vie in un contesto incerto, ci saranno minori opportunità di profitto da qui in avanti". I ricavi nel periodo gennaio-marzo 2011 sono scesi del 7%, attestandosi a 11,89 miliardi.
La recente riforma della finanza americana, che ha ridotto le opportunità di trading in proprio per le banche d'affari e limitato il trading in derivati per i clienti, rappresenta un freno ai profitti dorati che le investment bank hanno realizzato - forse con troppa libertà operativa - fino al 2007. Ma anche negli ultimi tre anni, complice la volatilità dei mercati e l'apertura dei margini tra titoli sovrani a basso rischio e altre emissioni, hanno portato profitti di soddisfazione ai manager e agli azionisti di Goldman Sachs e delle rivali. Nel primo trimestre i ricavi da trading dell'istituto - uno dei capisaldi storici della sua redditività - sono "rimbalzati" dell'83% rispetto al periodo contabile chiuso a dicembre 2010, quando la banca aveva definito "morto" il trading per conto dei clienti e aveva subito un dimezzamento dei profitti. "Goldman Sachs ha un'incredibile quantità di controlli regolamentari e di rischi di contenzioso in questa fase, e questi fattori frenano l'andamento dei suoi titoli in Borsa", ha detto a Bloomberg il gestore Keith Davis di Farr, Miller & Washington, che detiene azioni della banca d'affari.